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Il dolce domani

Cerchiamo di scoprire le sorti dell'ennesima celebrazione dei giochi che furono

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   24/09/2013

Forze speciali contro terroristi, come dire indiani contro cowboy quarant'anni dopo e con più tecnologia alle spalle. Non c'è niente dell'attualità in titoli del genere, se non un'esternazione infantile di un conflitto che vive più di immaginario che di grandi confronti, nonostante recenti fatti di cronaca lo abbiano riportato al centro della piazza mediatica con una certa forza.

La versione attualmente giocabile è migliorata rispetto alla prima rilasciata
La versione attualmente giocabile è migliorata rispetto alla prima rilasciata

Per capire giochi del genere immaginate un game designer che debba decidere il ruolo degli ostaggi nel gameplay. Attivo, passivo o completamente assente? Sadismo puro, ma solo apparente. La realtà è che non c'è nessuna drammaticità vera, nessuna ricostruzione attendibile dei momenti cruciali di un'irruzione o di una sparatoria, solo il suono registrato di armi vere al posto del "bang bang" urlato con la bocca quando ci si affacciava da una copertura di fortuna impugnando una pistola di plastica o, nei casi più disperatamente romantici, con il pollice e l'indice posti perpendicolarmente a scimmiottare una delle affascinanti armi viste nei film, immaginando che dall'altra parte ci fosse il "nemico", qualsiasi foggia esso avesse. Counter Strike, la mod di Half-Life, nacque dal desiderio di portare la tattica nell'online, ossia di rallentare l'azione, spostandone il fulcro dall'abilità del singolo giocatore magnificata o frustrata da arene spietate (Doom, Quake, Unreal Tournament), alla capacità di fare squadra in scenari semi-realistici. Era sempre una questione di abilità, perché le scorciatoie non erano accettabili e le possibilità erano due: o si imparava a giocare dimostrando pazienza (anche la pazienza fa parte della bravura), o si usciva dal campo virtuale sconsolati per l'impietosa quantità di frag subiti.

Indubbiamente Highway è la missione migliore di tutto il Tactical Intervention
Indubbiamente Highway è la missione migliore di tutto il Tactical Intervention

Minh "Gooseman" Le e Jess Cliffe erano le divinità creatrici di Counter Strike. Tutti i giocatori online degni di questo nome conoscevano e ammiravano i loro nomi. Forse fu proprio il culto per i due e il loro lavoro che alimentò la cocente delusione per la cessione a Valve e la lenta e inesorabile trasformazione di Counter Strike in un brand con obiettivi commerciali sempre più scoperti, ossia con continue strizzate d'occhio alla massa e un lento ma inesorabile rinnegare le origini ultra-hardcore della serie. Come spesso avviene in situazioni simili, la coppia ha iniziato a scoppiare. Cliffe ha accettato il suo nuovo ruolo ed è rimasto fedele alla linea Valve, riuscendo infine a trasformare Counter Strike in un titolo giocabile da chiunque, mentre Gooseman non ha mai accettato il nuovo passo e al colmo della sopportazione ha deciso di provare una strada alternativa: fondato lo studio di sviluppo FIX Korea, ha creato Tactical Intervention, sparatutto online free-to-play e candidato numero uno a essere il seguito spirituale della mod Counter Strike. Vediamo se tanta ambizione ha dato i suoi frutti.

Alti e bassi

Tactical Intervention è difficile da giudicare. Lanciato mesi fa in condizioni disastrose, sta piano a piano prendendo una forma più definita. Alcune delle criticità delle prime settimane, come il terrificante netcode, la mancanza di contenuti e la grande quantità di bug, sono in via di risoluzione, ma il lavoro da fare è ancora parecchio.

Le mappe non sono molto grandi
Le mappe non sono molto grandi

Il gioco è composto da due modalità: team deathmatch, che è proprio ciò che dice di essere (due squadre che si sparano addosso accumulando frag), e missions, ossia una serie di mappe a obiettivi (salvare o tenere ostaggi; scortare un auto fino al punto d'estrazione o fermarla distruggendola; piazzare o disinnescare bombe), entrambe da affrontare nei panni di terroristi o di anti-terroristi. Non mancano oggetti da acquistare con i punti accumulati in gioco o con soldi veri, come modello economico imperante vuole. Per il resto siamo negli standard. Per ora FIX Korea è riuscita a infilare nel gioco sette mappe di qualità dissonante. Si va dall'eccezionale Highway, galvanizzante scenario per la missione Vip Escort, che da sola vale il download del client grazie alla feroce azione capace di produrre, alla piatta e soporifera Dynasty per team deathmatch, probabilmente più adatta agli scontri veloci di un altro genere di sparatutto, che a quelli lenti e teoricamente più ragionati di Tactical Intervention (in realtà c'è chi la gradisce parecchio proprio per la sua semplicità, ma in generale passarci trenta minuti di fila sopra può essere letale). Nel mezzo ci sono mappe ambientate nei luoghi iconici della guerra al terrorismo, come Construction Site, Flash Metro o Shopping Mall (un cantiere, una stazione della metropolitana e un centro commerciale) tre buone mappe per palleggiare ostaggi, e Morning Calm e Uprising, la prima ambientata in Giappone, la seconda un tipico scenario urbano, entrambe dedicate alle bombe in tutte le loro declinazioni. Il resto è un continuo sali scendi qualitativo, con alcune cadute nel ridicolo tipo alcune sequenze d'azione che vorrebbero fare il verso a produzioni maggiori, ma che tradiscono la povertà dell'intera realizzazione tecnica.

Da Counter Strike a Tactical Intervention il passo è breve... o lunghissimo, come avrete modo di leggere

Lavori in corso

Comunque, se rispetto alla prima versione pubblica i miglioramenti in termini di contenuti sono stati netti, ciò che non è cambiato è l'ossessività del modello economico, con le armi migliori che spirano dopo pochi giorni dall'acquisto e che vanno riacquistate continuamente (anche se i tempi sono stati leggermente allungati). Ovviamente il sistema mira a far spendere soldi al giocatore, come del resto è giusto che sia visto che l'accesso è gratuito per tutti, ma qualche squilibrio è davvero inevitabile, nonostante gli sforzi fatti per limitarli. Unito alla crescita di livello, anch'essa ineludibile visto che è legata alla vendita di oggetti dedicati ed equipaggiamento migliore, si crea il solito circolo vizioso che porta a perdere più tempo con equipaggiamento e mostrine che con il gioco vero e proprio.

A livello di armi non c'è niente di originale da segnalare
A livello di armi non c'è niente di originale da segnalare

Ma questo è il presente (e il futuro) della maggior parte dei videogiochi online, quindi c'è poco da stare a recriminare. Anche perché è certo che se non avesse abbracciato il modello free-to-play, Tactical Intervention nemmeno esisterebbe. Un discorso a parte merita il lato tecnico, che mostra dei grossi limiti. Il motore usato è il Source di Valve, con cui Gooseman si trova particolarmente a suo agio, ma che mostra davvero i suoi anni. Le prime mappe rilasciate erano francamente bruttine, peggiori nell'aspetto di quelle di titoli simili (un confronto con un altro free-to-play a caso, come ad esempio Ghost Recon Online, sarebbe davvero impietoso). Le due rilasciate successivamente hanno risollevato un po' la situazione, anche se di eccezionale non hanno davvero nulla. Lo stile visivo è scialbo e tutto profuma di basilare, che corrisponde a mediocre in questo caso. Anche la colonna sonora si limita a fare il suo sporco lavoro e serve solo per ricordare al giocatore cosa ha deciso di avviare per passare un po' di tempo. Insomma, qualcosa in più si poteva fare, quantomeno per non sfigurare con l'impietosa e vasta concorrenza.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7-3770K @ 3.50GHz
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX680

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP
  • Processore: 3.0 GHz Dual Core
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 7600 o superiore, ATI Radeon X800 o superiore
  • Spazio su disco: 8 GB
  • DirectX: 9.0c
  • Varie: richiede una connessione a internet

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: Windows 7
  • Processore: 3.5 GHz Quad Core
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 7800 o superiore, ATI Radeon X1900 o superiore

Conclusioni

Multiplayer.it
6.2
Lettori (2)
3.3
Il tuo voto

Tactical Intervention è il gioco per voi se e solo se siete tra quelli che desiderano crescere insieme ad esso. Allo stato attuale sulla piazza ci sono sparatutto online free-to-play migliori, anche se non con la stessa profondità o con la stessa ambizione. Probabilmente con il tempo FIX Korea apporterà tutti i miglioramenti promessi alla comunità rendendo il gioco eccezionale. Per ora si tratta di un titolo sicuramente migliore di quello visto al lancio, ma ancora con parecchi lati oscuri. Comunque, potendolo provare gratuitamente, dategli una chance. Magari vi troverete a vostro agio nonostante i bug e nonostante i problemi di alcune mappe.

PRO

  • Highway è una mappa stupenda
  • Viene aggiornato regolarmente
  • Ampi margini di miglioramento

CONTRO

  • Alcune mappe sono sottotono, se non proprio bruttine
  • Tecnicamente non regge il confronto con altri free-to-play
  • Qualche bug di troppo ancora presente