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Piccolo mondo perduto

In contemporanea con la versione Wii U, Sonic Lost World arriva anche su 3DS

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   18/10/2013
Piccolo mondo perduto

Per celebrare il ritrovato sodalizio esclusivo fra il porcospino blu e Nintendo, SEGA ha ben pensato di affiancare all'uscita di Sonic Lost World per Wii U lo sviluppo di un capitolo per Nintendo 3DS, uguale nel nome e nelle caratteristiche base del gameplay ma profondamente diverso nei contenuti. Il lavoro è stato affidato a Dimps Corporation, che sul portatile Nintendo aveva già avuto modo di lavorare con Super Monkey Ball 3D e Sonic Generations, invero non ottenendo risultati esaltanti: vediamo dunque se questo nuovo titolo può rappresentare una svolta positiva non solo per il porcospino blu, ma anche per il team nipponico.

Uguali e diversi

Come era lecito aspettarsi, Sonic Lost World su 3DS non si limita a condividere lo stesso titolo con la versione Wii U, ma presenta anche la medesima offerta in termini di ambientazioni e trama.

Piccolo mondo perduto

Riguardo a quest'ultimo aspetto, non si può dire necessariamente che si tratti di un fattore positivo, dato che la storia alla base dell'avventura è estremamente esile come da tradizione della casa, peraltro narrata attraverso una quantità smodata di filmati caratterizzati oltretutto da una pessima qualità visiva derivante da un'eccessiva compressione. Ad esclusione di ciò, Sonic Lost World in un primo momento sembra seriamente intenzionato a porsi come un vero e proprio fratello minore del prodotto sviluppato su Wii U, mettendo sul piatto un'offerta di gameplay sostanzialmente analoga a quella proposta da Sonic Team. Ognuno dei sette scenari si divide dunque in quattro livelli che alternano diverse prospettive ludiche, le quali spesso e volentieri vengono mischiate anche nel contesto di un singolo stage. A fianco a segmenti che omaggiano le origini della serie proponendo un'azione che si sviluppa su un piano bidimensionale, troviamo dunque altre soluzioni che contribuiscono a dare una buona varietà strutturale al titolo. Le più convincenti sono quelle che ricalcano per sommi capi l'esperienza di Nintendo con Super Mario Galaxy, con Sonic che si aggira su delle specie di planetoidi esplorabili a 360 gradi, capaci di offrire stimolanti spunti esplorativi ed anche di appagare la vista grazie ad una realizzazione tecnica senza dubbio notevole.

Piccolo mondo perduto

Vi sono poi sezioni che spingono più sulla velocità e la prontezza di riflessi, con la telecamera che si sposta alle spalle del protagonista impegnato a sfrecciare lungo percorsi lastricati di nemici, anelli, trampolini e via discorrendo. Chiudono la carrellata le parti ispirate agli stilemi più classici dei platform tridimensionali, con Sonic che deve muoversi all'interno di scenari aperti sconfiggendo gli avversari e risolvendo puzzle ambientali e prove d'abilità varie: è questa senza dubbio la componente meno riuscita dell'intero pacchetto, a causa di un design davvero poco ispirato che si poggia su idee trite e ritrite -quando non proprio mal concepite- che peraltro stridono con l'approccio molto più dinamico adottato dal resto della produzione. Se la prima parte dell'avventura scorre comunque via onestamente, senza mettere in luce grossi pregi ma nemmeno macroscopici difetti, la seconda metà di Sonic Lost World denota un drastico deterioramento di tutti gli elementi messi in campo dagli sviluppatori, facendo scivolare il titolo verso una condizione di assoluta mediocrità dalla quale non riuscirà purtroppo più a riprendersi.

Sonic Lost World su 3DS ha delle buone intenzioni, tradite però da una messa in opera insoddisfacente

Effetto 3D

Anche se il senso di profondità ricreato dagli sviluppatori è piuttosto convincente, giocare a Sonic Lost World in 3D provoca senz'altro più danni che benefici, specialmente negli stage più veloci e caratterizzati da rapidi cambi d'inquadratura. Del tutto sconsigliabile poi l'attivazione dello slider durante i filmati di intermezzo, drammaticamente poco definiti e non ottimizzati per essere goduti in tre dimensioni.

C'era una volta Sonic

Facendo capo ad una scelta davvero discutibile, infatti, man mano che si avanza gli stage poggiano sempre meno sulle caratteristiche di velocità e frenesia tipiche della serie per abbracciare una componente sperimentale terribilmente poco riuscita. Si finisce dunque a passare fin troppo tempo affrontando noiosi puzzle ambientali o trasformandosi in tutta una serie di creature bizzarre sfruttando i poteri dei Wisps, litigando con un sistema di controllo insoddisfacente, una telecamera schizofrenica ed un design dei livelli confuso che mette in mostra amnesie ed ingenuità talvolta anche gravi. A peggiorare la situazione interviene poi un bilanciamento della difficoltà completamente sballato, con sezioni incredibilmente frustranti spesso piazzate nelle parti finali dei livelli più lunghi e che costringono l'utente a ripetere l'intero scenario daccapo qualora perdesse tutte le vite. Anche la componente tecnica di Sonic Lost World dà l'impressione di degradarsi man mano che si prosegue nell'avventura: ecco dunque che la realizzazione grafica solida che distingue i primi stage lascia presto spazio ad ambientazioni spoglie e poco ispirate, talvolta afflitte addirittura da macroscopici difetti di clipping e cali di frame rate. Considerando come gli sviluppatori non siano stati capaci di rifinire a dovere la struttura di gioco del titolo, non stupisce notare come anche gli elementi di contorno mettano in mostra evidenti problemi.

Piccolo mondo perduto

E' il caso dei livelli bonus, contraddistinti da uno sfruttamento approssimativo del giroscopio, ma anche della componente di crafting che fa da sfondo all'azione: completando i livelli si ottengono infatti delle risorse che possono essere usate da Tails nel suo laboratorio per costruire power-up o aeroplani radiocomandati da utilizzare nel gioco o da inviare alla versione Wii U di Sonic Lost World. Il tutto viene bellamente privato di qualunque forma di tutorial, lasciando l'utente perplesso di fronte a dinamiche di cui si fatica a comprendere l'utilità e che per l'appunto si rivelano del tutto incapaci di arricchire in qualche modo l'esperienza ludica. Paradossalmente, ci sarebbe persino spazio per una componente multiplayer interessante, caratterizzata da gare a due giocatori fruibili sia in locale sia online, penalizzata però come tutto il resto della produzione da una cronica mancanza di cura. Insomma, Sonic Lost World non riesce a dare sostanza ad una mole di contenuti che sarebbe stata senz'altro notevole, se solo gli sviluppatori si fossero premurati di lavorare più sul valore dell'offerta che sul suo mero aspetto quantitativo.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.0
Lettori (13)
8.1
Il tuo voto

Sonic Lost World su Nintendo 3DS si rivela purtroppo un prodotto non riuscito, afflitto da troppi problemi tecnici e di design per poter essere consigliabile anche ai più strenui sostenitori del porcospino blu di SEGA. Non è tanto la scelta di dedicare più spazio all'esplorazione a discapito della velocità ad essere penalizzante, quanto piuttosto la realizzazione davvero approssimativa di quasi tutti gli elementi di gioco, dal sistema di controllo alla realizzazione dei livelli fino al bilanciamento della difficoltà. Una componente grafica globalmente discreta - pur con vertiginosi alti e bassi - ed una buona quantità di contenuti sono dunque gli unici meriti di una produzione da archiviare fra le meno riuscite di Sonic in questi ultimi anni.

PRO

  • Divertente alle prime battute
  • Buona varietà di fondo
  • I contenuti ci sono...

CONTRO

  • ... ma mancano qualità e cura
  • Frustrante, confusionario e sbilanciato
  • Controlli e telecamera non all'altezza