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La dieta dell’olio

Holy Water Games torna con un seguito del suo oleoso puzzle game

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   08/01/2014
La dieta dell’olio

Uscito nel 2011, l'originale Feed Me Oil non fece fatica ad imporsi in ambito mobile come uno dei più convincenti puzzle game incentrati sulla gestione dei fluidi: tutto merito di un gameplay che richiedeva all'utente di condurre del nerissimo petrolio verso il traguardo, utilizzando gli strumenti messi a disposizione e tenendo conto delle più elementari leggi della fisica. Al titolo ad opera di Holy Water Games si sono poi accodati tutta una serie di prodotti più o meno simili che hanno contribuito a proporre un'ampia serie di variazioni sul tema, finendo col saturare un po' questa particolare branca della grande famiglia dei rompicapo: vediamo dunque se il qui presente Feed Me Oil 2 ha ciò che serve per farsi notare...

Vedo nero

Considerando quanto rapidamente si muove il mercato mobile, gli oltre due anni trascorsi dall'uscita del primo capitolo potevano far presagire un Feed Me Oil 2 foriero di grandi cambiamenti e di una quantità di contenuti particolarmente significativa, ma non è così: le meccaniche ludiche sono rimaste praticamente le stesse dell'originale, così come l'impostazione degli stage. Ogni livello presenta dunque la stessa intelaiatura di base, con un rubinetto che versa petrolio il quale va condotto al traguardo sfruttando il minor numero possibile degli strumenti concessi: al di là dei punti di partenza e di arrivo del fluido nero, le differenze principali fra i vari schemi risiedono proprio nel numero e nella tipologia di oggetti che è consentito utilizzare per indirizzare il corso del liquido.

La dieta dell’olio

Fanno dunque il loro ritorno vecchie conoscenze come piattaforme, ventole, cannoni e così via, abbinate per la verità ad un nuovo gusto di Feed Me Oil 2 per le variabili legate agli agenti atmosferici: nel corso dei quattro mondi inclusi nel pacchetto, acqua, vento e ghiaccio entrano di prepotenza nel design degli stage, influenzando i movimenti del petrolio. Ad essere sinceri, però, le routine fisiche imbastite da Holy Water Games si rivelano in fin dei conti più incisive sul piano meramente estetico che su quello ludico: seppur molto bello da vedere, il comportamento del fluido pare essere regolato da leggi non troppo coerenti che talvolta decretano in maniera quasi arbitraria la riuscita o meno di un progetto. Perlomeno ci si può consolare con una grafica bidimensionale notevolmente migliore rispetto a quella - piuttosto sciatta - del prequel, con scenari molto colorati contraddistinti sempre dalla presenza di creature assetate di petrolio, tutte rappresentate come bizzarri miscugli tra elementi tratti dal mondo naturale e componenti meccaniche.

Feed Me Oil 2 è un puzzle game onesto ma che sa troppo di già visto e non fa nulla per evitarlo

L'inserimento degli elementi atmosferici non è comunque stato sufficiente a garantire a Feed Me Oil 2 la spinta necessaria ad elevare il suo design oltre i confini tracciati dal predecessore. Si gioca dunque a questo secondo capitolo accompagnati da una pesante sensazione di deja vu, trovandosi fondamentalmente a compiere le stesse azioni già effettuate nel prequel.

La dieta dell’olio

Un velo di pigrizia che si rispecchia anche in un livello di sfida decisamente sotto tono: già i 60 stage che compongono il gioco non sono tantissimi (per quanto siano già stati annunciati dei pacchetti con i prossimi aggiornamenti), se poi una parte consistente degli stessi viene "sprecata" per i tutorial e la maggioranza degli altri non riesce a costituire una sfida particolarmente ardua, risulta evidente come non ci voglia molto per vedere i titoli di coda di Feed Me Oil 2. Sempre che non ci si annoi prima: Holy Water Games non si è impegnata troppo nel cercare di dare mordente all'azione su schermo, accompagnandola con una colonna sonora narcotizzante e soprattutto privandola degli orpelli che fanno bella figura su altri prodotti del genere. Non ci sono dunque modalità alternative, contenuti da sbloccare o extra di sorta: le uniche divagazioni che si concede Feed Me Oil 2 riguardano la connettività con Facebook e la possibilità di acquistare con soldi veri dei pacchetti di aiuti nel caso in cui ci si trovi bloccati o incapaci ad ottenere la valutazione massima di tre stelle in un dato stage. Insomma, un compitino davvero troppo risicato per un sequel che pare totalmente privo di ambizioni.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.0)
Terminale utilizzato: iPad Air
Prezzo: 2,69€
Multiplayer.it
6.2
Lettori
ND
Il tuo voto

Da un certo punto di vista, Feed Me Oil 2 è un seguito più che onesto, dedito com'è a migliorare l'aspetto visivo dell'originale senza snaturarne però la formula. Il problema è che al giorno d'oggi ci sono troppi titoli capaci di fare molto meglio della produzione Holy Water Games su praticamente tutti i fronti, dal design dei livelli alla quantità e qualità dei contenuti. Per questi motivi, Feed Me Oil 2 appare come un puzzle game fin troppo innamorato di sé stesso, convinto com'è che a distanza di due anni e mezzo sia sufficiente riproporre un gameplay di successo per ottenere un esito ugualmente positivo. Le cose non vanno così in un panorama in costante evoluzione come quello mobile, e Feed Me Oil 2 finisce per essere soltanto un accettabile passatempo privo tuttavia di veri e propri punti di forza.

PRO

  • Netto miglioramento grafico
  • Introduzione degli elementi atmosferici
  • Gameplay consolidato...

CONTRO

  • ...ma che aveva bisogno di una rinfrescata
  • Livello di difficoltà molto basso
  • Tende ad annoiare