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Bitfenix Phenom

Volete realizzare un PC da salotto dedicato esclusivamente al gaming? Bitfenix ha il case che fa per voi

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   20/02/2014

Un computer dedicato esclusivamente al gaming, da mettere in salotto e collegare via HDMI a un televisore di grandi dimensioni? Ecco un'esigenza che si fa sentire sempre di più fra gli appassionati di videogiochi, visto il progressivo abbassamento dei prezzi relativi alla componentistica e all'introduzione delle cosiddette "Steam Machine", ovvero PC dotati di un form factor contenuto nelle dimensioni e dallo stile più o meno gradevole, equipaggiati con il tanto chiacchierato SteamOS.

Bitfenix Phenom

Come abbiamo già avuto modo di far notare, i modelli della "console" di casa Valve presentati finora lasciano un bel po' a desiderare per quanto concerne il rapporto prezzo/prestazioni, dunque è chiaro che gli utenti più smaliziati si saranno già messi a cercare un'alternativa dal costo accessibile ma che garantisca potenza ed estetica in un'unica soluzione. La via dell'assemblaggio, che sa essere tortuosa ma al contempo foriera di grandi soddisfazioni, ci ha portato il mese scorso a testare le qualità dell'Aerocool DS, un cabinet che sembrava rispondere alle nostre esigenze in termini di solidità, cura realizzativa, spaziosità e, soprattutto, design. La delusione nel constatare la piattezza delle pur numerose colorazioni disponibili, piuttosto "giocattolose", e l'inutile concessione sul frontale agli slot per unità ottica e floppy (di cui un computer pensato per fruire esclusivamente di contenuti digitali non sappiamo cosa debba farsene) ci hanno però insinuato un gran bel tarlo nella testa, e così abbiamo preso in considerazione le eventuali alternative, in cerca di una soluzione se possibile ancora migliore. L'abbiamo individuata nel Phenom, l'ultimo nato di casa Bitfenix: un case davvero splendido da vedere, dotato di un'estetica essenziale ma con tutto lo spazio necessario per montare hardware di un certo livello.

Volete realizzare un PC da salotto dedicato esclusivamente al gaming? Bitfenix ha il case che fa per voi

Nella botte piccola c'è il vino buono

La prima cosa che si nota del Phenom sono le dimensioni, come detto piuttosto contenute. Il cabinet misura infatti 25 x 33 x 37,4 cm, è disponibile in due colorazioni (bianco e nero) e in due differenti versioni: una pensata per le schede madri mini-ITX, da montare in orizzontale, e una - oggetto di questa recensione - per le schede madri micro-ATX, da montare in verticale come nei minitower standard.

Bitfenix Phenom

Cambia l'interno ma non l'esterno del prodotto, decisamente minimale, con il logo Bitfenix che campeggia su di un frontale che sintetizza da solo le scelte di design: privo di feritoie, dotato di curve eleganti che vengono incorniciate, nella parte superiore, da una griglia rimovibile che sembra una vicina parente di quella presente nell'Aerocool DS. A ben vedere, in realtà, i due cabinet hanno un bel po' di cose in comune, ad esempio il sistema a slitta per la rimozione delle "linguette" in corrispondenza degli alloggiamenti PCI-Express, che è identico. Sul lato destro trovano posto, ordinati in una breve colonna, il pulsante di accensione (a scatto, dà purtroppo la sensazione di essere un po' troppo "economico"), quello di reset, i LED per hard disk e attività del sistema, l'uscita cuffie e l'entrata microfono, nonché due porte USB 3.0. Una volta aperto, il Phenom dimostra di essere piuttosto robusto nei pannelli e facile da smontare, grazie a un approccio completamente screwless, ma allo stesso modo rivela due elementi piuttosto curiosi e controversi. Il primo è lo schema per il ricircolo dell'aria, pensato per scaricare le correnti calde verso il basso anziché estrarle dall'alto, come vedremo fra poco; il secondo, che rappresenta probabilmente l'unico punto debole di una progettazione altrimenti irreprensibile, sono i cavi di collegamento per gli interruttori laterali, che come è facile immaginare devono attraversare il cabinet in larghezza per essere collegate alla scheda madre. Il fatto di aprire il pannello laterale e trovarci dei fili collegati non è il massimo della praticità, e anche se dopo un po' ci si fa l'abitudine non pensiamo si tratti di un difetto da poco, tanto che alcuni utenti hanno deciso di montare il pannello con gli input sulla sinistra, al rovescio, per risparmiarsi tale seccatura e avere meno fili "appesi".

Disposizione degli elementi e ventilazione

Alcune delle soluzioni adottate per il Phenom sono davvero fantasiose, in particolare per quanto riguarda la collocazione degli hard disk. Se non si hanno particolari esigenze di ventilazione, è possibile montare due dischi rigidi da 3,5" o addirittura sei da 2,5" sul fondo del case (lasciando il magnetic heat shield incluso), oppure utilizzare una staffa verticale montando i dischi "di lato", anche qui con la possibilità di fissare sia quelli da 3,5" che quelli da 2,5".

Bitfenix Phenom

Non è finita qui: il pannello laterale con gli interruttori dispone, nella parte interna, di una "tasca" capace di accogliere ulteriori hard disk SSD, anche se ciò aumenterebbe la quantità di cavi che rimangono "in bilico" quando si va ad aprire il cabinet. Un ennesimo alloggiamento per hard disk si trova nel gabbiotto frontale, che non avendo sbocchi verso l'esterno non può ospitare un'unità ottica. Le possibilità, insomma, sono molteplici e dipendono dalla componentistica che dovete montare nel Phenom. Nel nostro caso, come detto inizialmente, l'intenzione era quella di assemblare un PC da gioco che stesse bene anche in salotto, dunque abbiamo subito scartato l'ipotesi degli hard disk sul fondo montando, al loro posto, una ventola da 23 cm (ma vanno bene anche due da 12) per l'estrazione dell'aria calda verso il basso (in contrasto con qualche legge della fisica, certo, ma alla prova dei fatti la cosa sembra funzionare), che fa il paio con una ventola estrattrice da 12 cm sul retro della struttura. Abbiamo fatto in modo che il dissipatore del processore soffiasse anch'esso verso il retro del case, creando dunque una corrente unica, mentre nella parte superiore abbiamo montato due ulteriori ventole silenziose da 12 cm che soffiano direttamente sulla scheda video, una NVIDIA GeForce GTX 770 prodotta da Palit che vanta già di suo tre ventole. Il sistema di dissipazione approntato, nonostante la quantità di elementi attivi in gioco, si è dimostrato efficiente e silenzioso, tanto che anche nelle situazioni di stress la GPU non supera la temperatura di 70 gradi centigradi e non avverte dunque la necessità di aumentare la velocità delle proprie ventole, rimanendo molto silenziosa. A proposito di schede video, il case supporta anche quelle più grandi, arrivando a offrire uno spazio in lunghezza pari a 32 cm. Se, come detto, la posizione della scheda madre nel Phenom in versione micro-ATX è di tipo tradizionale, in verticale, lo stesso non si può dire dell'alimentatore, che viene piazzato nella parte frontale del cabinet, in basso, all'interno di una slitta che vede l'interruttore affacciarsi sul fondo e la ventola in avanti. Nel nostro caso abbiamo optato per un Corsair modulare da 750W, anche e soprattutto per limitare la quantità di cavi indesiderati, senza riscontrare alcun problema in termini di montaggio, visto che la già citata "slitta" è compatibile con tutti gli alimentatori ATX di dimensioni standard.

Conclusioni

In termini estetici, il Phenom è indiscutibile e si pone come uno dei migliori candidati (se non il migliore) per ricoprire il ruolo di PC da salotto dedicato esclusivamente al gaming.

Bitfenix Phenom

La qualità costruttiva è ottima e in tal senso il prodotto Bitfenix somiglia moltissimo all'Aerocool DS, anche per quanto riguarda il prezzo: la versione mini-ITX si trova nei negozi a 79,90 euro, quella micro-ATX a 89,90 euro, come detto nelle colorazioni bianco e nero. Le soluzioni adottate dai designer per quanto concerne la dissipazione sulle prime sembrano bizzarre, ma si rivelano efficaci; a patto di aggiungere alle due ventole da 12 cm fornite in bundle un ulteriore set, con particolare riferimento alla parte superiore del case se decidiamo di montare una scheda video di un certo livello, che trarrà indubbio giovamento (e silenziosità) dal surplus d'aria. Come già detto nella recensione dell'Aerocool DS, bisogna fare particolare attenzione alla scelta della scheda madre, optando per un modello che non abbia i connettori SATA, USB e LED a ridosso dello slot PCI-Express, così da evitare particolari fastidi durante il montaggio e la necessità di disporre di cavi più lunghi del normale. Rimane fondamentalmente un'unica criticità, quella dei pulsanti sul lato destro del case che ci obbligano a tenere dei fili in bilico all'interno del case, specie quando dobbiamo aprirlo per qualche motivo. Come detto, la si può risolvere montando il pannello al rovescio sulla sinistra, anche se siamo sicuri che i puristi dell'estetica non accetteranno di buon grado tale compromesso e opteranno invece per una piccola scomodità in più.

Conclusioni

PRO

  • Design ineccepibile
  • Ottima qualità costruttiva
  • Tanti slot per SSD e ventole supplementari

CONTRO

  • Bisogna ponderare bene l'acquisto dei componenti
  • Soluzione con "cavi appesi" per il pannello laterale