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Aerocool DS

Abbiamo provato uno dei case per PC più interessanti sul mercato, l'Aerocool DS. Sarà vero "Dead Silence"?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   27/01/2014

Dopo la presentazione delle prime, costosissime Steam Machine, gli utenti PC si trovano di fronte a una strada particolarmente tortuosa, quella che porterà il loro cabinet a diventare protagonista del salotto, collegato a una TV di un certo polliciaggio via HDMI e dotato di periferiche Bluetooth per controllarne le funzioni comodamente seduti sul divano.

Aerocool DS

Perché parliamo di una strada tortuosa? Perché è chiaro che in tale contesto l'estetica conta parecchio e bisogna fare dunque delle scelte precise, valutando le offerte delle varie aziende produttrici di case per individuare soluzioni che uniscano design, silenziosità, qualità costruttiva e, non ultimo, un prezzo ragionevole. Quattro elementi che ritroviamo nell'Aerocool DS, laddove "DS" è l'acronimo di "Dead Silence"; un nome che è tutto un programma per un cabinet arrivato nei negozi alla fine del 2013 e che proprio nel corso di queste ultime settimane sta arricchendo il proprio catalogo di colori e personalizzazioni. Partiamo da questo aspetto, perché il prodotto è disponibile nelle tonalità blu elettrico, rosa, verde lime, rosso, arancione, oro, nero e bianco; quest'ultima con gli sportelli laterali neri, come per gli altri modelli, oppure in tinta. Ogni colorazione è inoltre disponibile in due varianti, con finestra laterale o senza. Un'ampia possibilità di scelta, insomma, per consentire a chiunque di "abbinare" il case al proprio arredamento oppure - perché no - farlo spiccare rispetto a ciò che lo circonda. Per questa recensione abbiamo potuto mettere mano alle versioni arancione e bianco del cabinet, riscontrando purtroppo nel primo caso una notevole differenza fra la tonalità reale e quella che si vede nelle foto presenti sui siti di molti rivenditori, dove il case sembra giallo metallizzato. La finitura "soft touch" che caratterizza il prodotto, evitando le classiche "ditate" e rendendone la superficie più confortevole al tatto, rende infatti le colorazioni particolarmente piatte e "giocattolose", quindi vi consigliamo vivamente di vedere i colori dal vivo o in un video amatoriale su YouTube anziché giudicarli dalle foto stock, perché - ripetiamo - risultano fuorvianti. Niente da dire invece sulla colorazione bianca, che è esattamente come ci aspettavamo, molto elegante e adatta ad abbinarsi praticamente con tutto.

Aspetto

Il design dell'Aerocool DS risulta davvero gradevole, moderno seppure non esasperato, lontano da determinate esagerazioni ma in grado di concedere qualcosa in tal senso (vedi la versione con finestra, da cui far sbrilluccicare gli eventuali led).

Aerocool DS

La soluzione adottata è composta da una linea centrale affusolata, con i bordi arrotondati, che viene incorniciata dalle due fiancate di colore differente (a parte per la versione completamente bianca, come detto), con la parte finale tesa, mentre il fondo presenta un arco che non solo è bello da vedere ma svolge una funzione di dissipazione del calore insieme a tutta una serie di altri dispositivi, come le numerose fessure che costellano la facciata e la parte superiore, contribuendo anch'esse al design. Stona la concessione, purtroppo senza alternative, delle due tradizionali feritoie per l'unità ottica e quella da tre pollici e mezzo (difficilmente destinata a un floppy drive, oggi come oggi, ma più probabilmente a un lettore di schede di memoria); per tre motivi fondamentali: in primo luogo, le feritoie minano un'estetica altrimenti irreprensibile e l'inserimento di periferiche a vista fa tanto "vecchio computer", a maggior ragione se magari il bianco del masterizzatore DVD è diverso da quello del case; in secondo luogo, viviamo ormai nell'era del digitale e delle porte USB ad alta velocità, quindi se proprio serviva un lettore ottico lo si poteva aggiungere esterno, all'occorrenza (ce ne sono alcuni molto carini da vedere, ad esempio quelli prodotti da Samsung); infine, un utente che vuole realizzare un PC da gioco metterà in conto una scheda video discreta di dimensioni importanti, per il cui montaggio (nel caso superi i 25 cm di lunghezza) bisogna rimuovere la gabbia interna per i dispositivi da 5,25 pollici e da 3,5 pollici, eventualità che rende le feritoie ancora più inutili. La parte superiore del case presenta invece ottime soluzioni sia estetiche che funzionali, con un pannello centrale che può essere rimosso per far spazio a una versione nera "a griglia", inclusa nella confezione, ideale per ottenere una migliore dispersione del calore. Ai lati del pannello superiore figurano due eleganti colonne simmetriche: quella a sinistra contiene il pulsante di accensione e reset, il led dell'hard disk e le entrate jack per cuffie e microfono, mentre quella a destra contiene quattro porte USB, di cui due USB 3.0.

Specifiche

Entriamo quindi nel merito delle specifiche. L'Aerocool DS misura 26,5 x 41,1 x 38,1 cm, dunque rientra nella categoria dei case "cubici" (e infatti presenta il montaggio della scheda madre in orizzontale, come vedremo fra poco), supporta schede madri di tipo micro-ATX o mini-ITX, può ospitare come detto un'unità ottica da 5,25 pollici e una da 3,5 pollici nella parte superiore, nonché due unità interne da 3,5 pollici e altre due da 2,5 pollici in due differenti rack. Il supporto per le schede video discrete arriva a 25 cm nel caso in cui si voglia mantenere la gabbia interna per il masterizzatore DVD, a 32 cm se si decide di rimuoverla o addirittura a 35 cm se si toglie la grossa ventola frontale interna, soluzione che però riteniamo rischiosa dal punto di vista della dissipazione. Vediamo quindi le ventole: come detto ce n'è una anteriore da 20 cm che gira a 500 RPM e una posteriore da 12 cm che gira a 900 RPM, entrambe particolarmente silenziose, che creano un flusso continuo per l'espulsione dell'aria calda. Non è finita, però, perché nella parte superiore del cabinet, subito sotto il pannello rimovibile a griglia, è possibile collocare altre due ventole (entrambe da 12 cm, oppure una da 12 e una da 14 cm) per estrarre il calore eventualmente generato all'interno.

L'Aerocool DS è un case solido, molto ben costruito, dal design impeccabile a parte qualche particolare

Prova su strada

Al di là di elementi come il colore e il design, di cui abbiamo parlato in precedenza, la cosa che più colpisce dell'Aerocool DS è senz'altro la robustezza, visto che i pannelli laterali vantano uno spessore di 0,8 millimetri e danno una sensazione di resistenza raramente riscontrabile in prodotti di questa fascia di prezzo (a partire da meno di 80 euro, a seconda del modello).

Aerocool DS

La qualità costruttiva del case è irreprensibile, con l'unica perplessità riguardante i meccanismi di rilascio degli appena citati pannelli, piuttosto duretti da smontare vista l'assenza di appigli. La filosofia screwless è stata applicata a ogni singolo aspetto del cabinet, infatti non solo i lati si possono aprire togliendo comodamente quattro viti con le mani, ma è possibile fare altrettanto per spostare verso l'alto la griglia posteriore che blocca le feritoie per le schede PCI-Express, estraibili senza problemi e dotate di sfoghi per il passaggio dell'aria. Anche la parte frontale del DS si smonta con insospettabile facilità, basta tirarla via dalla "maniglia" in basso, dunque il giravite si rende necessario unicamente per le tradizionali operazioni di assemblaggio. Sono incluse due slitte di plastica per l'alloggiamento degli hard disk, compatibili sia con i dispositivi da 3,5 pollici che con quelli da 2,5 pollici (gli SSD, ad esempio), anche se questi ultimi possono essere disposti nell'apposito rack separato aggiungendovi quattro "estensioni" in gomma. E, a proposito di accessori, in una delle due slitte è sistemato una scatolina di cartone che contiene tutto ciò che ci serve per montare il PC e oltre, all'interno di bustine richiudibili ognuna con su scritto il contenuto (ad esempio "viti per l'alimentatore", "viti per gli hard disk", ecc.). Ci sono persino delle fascette di plastica per sistemare i cavi e un adattatore da USB 3.0 a USB 2.0 nel caso in cui la nostra scheda madre non disponga di un connettore dedicato interno (ma è sempre possibile acquistare una piccola scheda mini PCI-Express per ovviare al problema). Le operazioni di montaggio si svolgono dunque con grande semplicità, speditamente, e persino la collocazione degli interruttori sulla scheda madre (unico lascito di un'epoca ormai superata, in cui montare un computer era roba per soli esperti) si rivela semplice. Le peculiarità progettuali del Dead Silence riguardano la collocazione orizzontale della scheda madre e quella dell'alimentatore, che va inserito in un apposito spazio nella parte bassa della struttura, con ampie feritoie per far passare i cavi verso l'alto.

Aerocool DS

Nel nostro caso specifico abbiamo potuto sistemare i numerosi cavi in eccesso dell'alimentatore nel rack per gli hard disk da 2,5 pollici, visto che era stato utilizzato l'altro, ma ci siamo trovati in grossa difficoltà quando ci siamo resi conto che la scheda madre, una Asus M5A78L-M/USB3 di cui abbiamo ripetutamente maledetto i progettisti, aveva i connettori SATA e USB a ridosso dello slot PCI-Express, il che significa che montare una qualsiasi scheda video discreta su questa scheda madre diventa un'impresa non da poco; a maggior ragione se si utilizza un case come l'Aerocool DS, visto che abbiamo dovuto fare il giro del mondo con i cavi SATA e contorcerli in modi che non credevamo neppure possibili per evitare il contatto con le ventole della NVIDIA GeForce GTX 770 montata per l'occasione. E, a proposito di scheda video, bisogna aprire un'altra parentesi: se intendete acquistare il Dead Silence per comporre un PC da gioco, è assolutamente fondamentale optare per un adattatore grafico il cui sistema di dissipazione sia disegnato per estrarre l'aria calda dal retro e non nell'area adiacente le ventole. Una volta montato il computer e utilizzato dei giochi, infatti, siamo stati costretti ad aprire il vano superiore per consentire all'aria calda di uscire e alle ventole della scheda video, ormai in modalità aeroplano (nel senso della rumorosità), di rallentare la propria corsa. Un problema non da poco per un prodotto che si chiama "Dead Silence" e che dovrebbe mantenere questa sua caratteristica, o quantomeno provarci, anche alle prese con le GPU più spinte presenti sul mercato. Per fortuna, come già detto, è possibile aggiungere due ventole nella parte superiore del case per estrarre l'aria calda, soluzione che nel nostro caso si è rivelata fondamentale per ottenere la necessaria dissipazione del calore.

In conclusione

La nostra esperienza con l'Aerocool DS si è rivelata particolarmente istruttiva e interessante. È bello vedere produttori che si impegnano per proporre all'utenza soluzioni esteticamente gradevoli e decisamente ben costruite pur mantenendo un prezzo di listino accessibile, in netta contrapposizione con configurazioni più spinte dal punto di vista delle dimensioni e dell'estetica (le Steam Machine finora presentate, ad esempio) ma che richiedono cifre esorbitanti a parità di configurazione.

Aerocool DS

Sì, perché il Dead Silence fa la sua porca figura piazzato nel salotto, il design è indiscutibile così come la qualità dell'assemblaggio, anche se è assolutamente necessario vederne dal vivo i colori laddove si scelgano tonalità differenti dal nero e dal bianco, per non acquistare qualcosa che poi si rivelerà molto diverso dalle foto sul sito del rivenditore di turno. Tenete presente che le tonalità sono piatte e non riflettenti, già questo dovrebbe darvi un'idea. Sempre dal punto di vista estetico, dispiace moltissimo che si sia scelto di lasciare intatte le feritoie per i dispositivi da 5,25 e 3,5 pollici frontali, senza la possibilità di sostituire il pannello di facciata come invece accade per quello superiore, che nella versione nera "traspirante" aggiunge peraltro personalità alla composizione, il tutto al prezzo di una rumorosità solo lievissimamente superiore. A proposito di rumorosità, nell'uso "office" la configurazione che abbiamo montato (AMD FX 8320, NVIDIA GeForce GTX 770 Palit Jetstream, 8 GB di RAM, SSD Samsung EVO da 250 GB, hard disk secondario Seagate Barracuda 7200 RPM da 1 TB, alimentatore LC-Power da 650W con ventola da 14 cm) non ha dato alcun problema e si è anzi distinta per la silenziosità, mentre come detto la situazione si è fatta complicata nel momento in cui la scheda video ha cominciato a lavorare con applicazioni pesanti (giochi) e non si disponeva di ventole estrattrici superiori. Insomma, il prodotto ci è sembrato eccellente dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo, degli accessori inclusi, delle possibilità di personalizzazione, della robustezza e della costruzione, seppure si renda necessario studiare molto bene la componentistica del computer che vogliamo assemblare perché non ci siano intoppi, prestando particolare attenzione alle caratteristiche della scheda video (meglio andare su AMD, visto che in genere scaldano di meno, e assicurarci che espella l'aria dal retro) e della scheda madre, con quest'ultima che deve presentare una disposizione dei connettori sensata, che sia facilmente raggiungibile dai cavi e non vada in contrasto con alcun dispositivo.

Conclusioni

PRO

  • Design piacevolissimo
  • Qualità costruttiva indiscutibile
  • Varie possibilità per la dissipazione del calore

CONTRO

  • Bisogna ponderare bene l'acquisto dei componenti
  • Tanti colori disponibili, ma le tinte sono piatte e giocattolose
  • Il frontale non è sostituibile, rimangono le feritoie