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Cannonate gratuite

Dopo una lunghissima beta, il famoso free to play con i carri armati giunge finalmente alla release finale

RECENSIONE di Michele Bertini   —   09/03/2014

Si è fatta aspettare, ma non invano, la versione definitiva di World of Tanks per l'oramai vecchia console di casa Microsoft. Dopo una lunga fase di beta che ha permesso a milioni di utenti Xbox Live di avere un corposo assaggio del gioco, l'opera di Wargaming.net ha finalmente raggiunto l'agognata uscita ufficiale lo scorso febbraio. Questo accade esattamente quando il ciclo vitale di Xbox 360 va inevitabilmente verso l'epilogo e i riflettori sono tutti puntati sul suo successore Xbox One. Il primo titolo free to play di spessore del Live apre i suoi server a tutti gli utenti dotati di un abbonamento Gold senza richiedere nessun altro esborso (obbligatorio) per potersi buttare in un inferno bellico fatto di ferro, cingoli ed esplosioni.

La particolarità del gioco è riassunta nel nome: in World of Tanks i protagonisti sono i carri armati!

Arruolarsi a costo zero

Sono stati oramai sprecati fiumi d'inchiostro virtuale per descrivere quello che ha rappresentato ed è tutt'ora il fenomeno di World of Tanks. La versione madre per PC ha persino battuto il Guinness World Record per il maggior numero di giocatori connessi contemporaneamente allo stesso server. Si tratta di uno dei primi grandi successi della formula free to play che sia riuscito ad imporsi nel mercato occidentale, quando già da tempo in estremo oriente tale forma di distribuzione si era guadagnata una ragguardevole fetta di mercato. La semplicità della formula di gioco della produzione di Wargaming.net ha fatto sì che l'utenza si espandesse a macchia d'olio e, seppur con un annuncio a sorpresa allo scorso E3, uno sbarco anche sul mercato console pareva inevitabile.

Cannonate gratuite

Il gameplay di World of Tanks si traduce in maniera calzante con le classiche dinamiche degli sparatutto strettamente dedicati al multiplayer. La particolarità del gioco è ben riassunta nel nome stesso: i protagonisti degli scontri sono esclusivamente varie tipologie di carri armati dalle caratteristiche ben distinte tra i vari modelli. La maggior velocità e mobilità dei carri leggeri è compensata da una scarsa blindatura e un basso potenziale offensivo che li rende degli ottimi strumenti per la ricognizione e l'individuazione delle unità nemiche. Diametralmente opposto è l'approccio richiesto alla guida di un carro pesante, questi pachidermici mezzi vantano una difesa e una potenza di fuoco ineguagliabili ma peccano nella lentezza e nello scarso raggio visivo che li rende quasi ciechi se non supportati da altre unità alleate, mentre invece i carri medi rappresentano un compromesso versatile tra i due estremi. Sono presenti inoltre i cacciacarri specializzati nel tiro dalla lunga distanza in posizioni strategiche ma estremamente fragili e le quasi immobili artiglierie capaci di far piovere piombo dal cielo con una lunghissima portata. Questa estrema eterogeneità dei mezzi e delle loro peculiarità obbliga il giocatore ad affrontare gli scontri in maniera strategica, facendo leva sull'azione corale di squadra composta da 15 giocatori, coordinabile attraverso chat vocale oppure tramite degli espliciti comandi scritti preimpostati. World of Tanks non è assolutamente un gioco per lupi solitari e l'azione individuale non paga mai portando alla prematura trasformazione del proprio carro in una lattina fumante, complice anche la totale assenza di respawn.

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Scacchi cingolati

Le partite, dalla durata massima di 15 minuti, sono caratterizzate da un ritmo lento e ragionato e capita di incorrere in situazioni di impasse dove i due schieramenti sono arroccati nelle rispettive posizioni e si scambiano colpi a lunga distanza. Ci si rende presto conto come il solo posizionarsi in maniera sbagliata o l'esporre la parte più debole del mezzo ai colpi nemici, come i cingoli o il posteriore, possa rivelarsi fatale. L'uso di coperture quali rocce o edifici e della vegetazione sono fondamentali per celarsi al campo visivo dei carri ostili, così come il raffinato sistema di danni e di collisioni dei colpi calcola differenti variabili da tenere sempre di conto. Una cannonata ricevuta perpendicolarmente alla blindatura infatti avrà una probabilità maggiore di penetrazione rispetto a un colpo arrivato in obliquo e anche la rottura di un cingolo può comportare di restare fermi in balia degli eventi in attesa della riparazione. In alcuni casi esiste addirittura la possibilità che un membro del nostro equipaggio possa soccombere nel bel mezzo della battaglia, compromettendo alcune funzionalità del mezzo.

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Le modalità di gioco variano dalla partita Standard dove l'obiettivo si limita alla conquista della base avversaria o (esito ben più frequente) all'eliminazione di tutti i carri armati nemici. Le partite Encounter vertono invece sull'occupazione di un'area neutra posta al centro della mappa, mentre in modalità Assaut le due squadre si dividono i ruoli di assaltatore e di difensore di una singola base. Inizialmente si hanno a disposizione soltanto tre modesti mezzi appartenenti a tre diverse categorie, guadagnando esperienza con le partite è possibile acquistare potenziamenti e personalizzazioni estetiche oppure altri carri di rango superiore (quelli disponibili sono oltre 150). L'accumulo di esperienza è piuttosto lento e potrebbe scoraggiare i giocatori meno motivati, anche se nei primi giorni di gioco si beneficia di un periodo durante il quale i premi a fine partita vengono raddoppiati. Ovviamente è possibile ricorrere a un'ulteriore risorsa, tramite l'esborso di denaro reale e la sottoscrizione di un account premium: l'oro, grazie al quale si possono ottenere alcuni mezzi speciali, acquistare dei beni consumabili o semplicemente per velocizzare di molto il processo di crescita. Grazie all'esperienza maturata con la versione PC di World of Tanks, l'implementazione di queste transazioni facoltative non sbilancia troppo gli equilibri di gioco e il rischio di degenerare nella spirale del cosiddetto "pay to win" è tutto sommato scongiurato. Ad aiutare a mantenere saldi gli equilibri in campo interviene anche l'ottimo matchmaking che seleziona i giocatori in base al "tier" (ovvero la classe) del carro scelto per la partita. Ottimo è anche il netcode che insieme all'uso di server dedicati regala un'esperienza di gioco online granitica e senza incertezze.

Obiettivi Xbox 360

I 400 punti disponibili sono divisi in ben 29 obiettivi dei quali uno segreto. Se le prime decine di punti verranno sbloccate quasi da sole, per completare il bottino è necessario giocare numerose partite con ogni tipologia di carro (100 partite con ognuna delle quattro classi) e distruggere ben 500 carri avversari. La guerra è decisamente lunga.

Gita in campagna

Cannonate gratuite

Le sette mappe di gioco vantano una vasta superficie di un chilometro quadrato e si differenziano sia per la conformazione geografica che per l'aspetto estetico, alternando ad esempio paesaggi della campagna francese a scenari desertici o artici. Gli sviluppatori di Wargaming West (lo studio con sede a Chicago che si è occupato di questa versione) si sono concentrati particolarmente sulla realizzazione dei modelli dei carri, molto dettagliati e sui quali si possono apprezzare i vari potenziamenti e i cambiamenti estetici che possiamo apportare. Decisamente stabile è anche il frame rate, aiutato dall'azione di gioco lenta e mai frenetica, mentre lascia un po' l'amaro in bocca la resa degli ambienti e in particolare l'assai ridotta distanza visiva di alcuni dettagli delle mappe, come cespugli o erba che letteralmente compaiono a pochi metri dal nostro mezzo. È comprensibile come Xbox 360 sia una macchina che oramai stia accusando il peso degli anni e sarebbe fuori luogo pretendere lo stesso standard visivo della versione PC, ma è altrettanto vero che questa console ha più volte dimostrato di poter offrire di più sotto il profilo tecnico. Non si può non pensare alle continue voci che si rincorrono da mesi circa una possibile (ma non sappiamo ancora quanto probabile) versione destinata alla next gen di Microsoft dove sicuramente si potrebbe osare di più anche sotto l'aspetto grafico. Ma d'altronde stiamo pur sempre parlando di un titolo interamente giocabile senza dover necessariamente sborsare un centesimo, al quale si può perdonare qualche ingenuità tecnica. Decisamente calzanti sono invece i comandi adattati al joypad, che richiamano in tutto e per tutto quelli dei classici sparatutto in prima persona e permettono un totale e intuitivo controllo dei carri armati.

Conclusioni

Digital Delivery: Xbox Live Arcade
Multiplayer.it
8.0
Lettori (38)
7.4
Il tuo voto

Dopo il lungo ed esaustivo periodo di beta, prima chiusa e poi pubblica, ben poco era rimasto da svelare sulla versione console di World of Tanks. Le ottime impressioni avute al tempo si sono tutte riconfermate con l'uscita ufficiale del gioco che ci ha riproposto il gameplay immediato ma al tempo stesso strategico e ragionato che contraddistingue fin dagli esordi questo sparatutto. Si riconfermano anche le incertezze sotto il profilo tecnico ma non è niente che vada davvero a inficiare sull'esperienza di gioco. La solida struttura online e l'ampio numero di mezzi disponibili (seppur minore rispetto al catalogo disponibile su PC) offrono tutto il necessario per accumulare ore ed ore a bordo di angusti cannoni blindati semoventi. Rimane solo da aspettarsi che questa versione di World of Tanks possa bissare il successo ricevuto su PC, anche in vista di una conversione sulle nuove console o magari anche dell'arrivo degli altri due capitoli della serie: World of Warplanes e World of Warships.

PRO

  • Gameplay strategico e ragionato
  • Numerosi carri e amplia personalizzazione
  • Ottimo netcode

CONTRO

  • Ambienti graficamente non all'altezza
  • Progressione decisamente lenta senza ricorrere all'esborso di denaro reale