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Flasha o raddoppia

A distanza di un anno dall'originale, il racer futuristico di Jujubee torna con un controverso secondo capitolo

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   27/03/2014

Pur rifacendosi in tutto e per tutto alla celebre saga di WipeOut, il primo Flashout non riuscì ad avvicinarsi nemmeno lontanamente alle qualità della fonte ispiratrice, e non soltanto per le evidenti differenze tecniche tra uno smartphone ed una console:

Flasha o raddoppia

il titolo Jujubee mancava infatti di una serie di elementi fondamentali quali una gestione sensata delle armi, la presenza dell'aerofreno per affrontare al meglio le curve, un design del tracciati che sapesse enfatizzare l'alta velocità delle vetture e via discorrendo. Insomma, c'era molta materia su cui lavorare per un secondo capitolo che potesse migliorare quanto fatto dal titolo d'esordio: peccato che gli sviluppatori abbiano preferito guardare altrove...

Flashout 2 non sfrutta a dovere gli spazi di miglioramento, rivelandosi un sequel piuttosto ordinario

Il futuro è una trappola

Come il predecessore, Flashout 2 si presenta indubbiamente bene, a cominciare da un menu principale che offre una notevole quantità di contenuti, suddivisi tra single e multiplayer: nel primo caso, si possono affrontare gare, corse contro il tempo ed una modalità carriera spezzata in tante piccole coppe contraddistinte da eventi diversi tra loro, mentre nel secondo ci si può cimentare in gare contro giocatori umani o con i ghost dei loro migliori tempi e persino giocare d'azzardo in un'apposita sezione dedicata alle scommesse. In entrambe le eventualità, si ha sempre sott'occhio il proprio budget da spendere per migliorare la navicella a disposizione o acquistarne una nuova, scegliendo tra i sette modelli in vetrina.

Flasha o raddoppia

Considerando anche il numero di tracciati contenuti nel pacchetto (ben dieci, sparsi in varie località del mondo) non si può certo imputare al prodotto una qualunque mancanza in termini strettamente numerici, anche se ci vuole poco per scoprire che la qualità della materia non è purtroppo di pari livello. A livello di gameplay puro e semplice, Jujubee sembra quasi non aver avuto voglia di migliorare quanto offerto dal prequel, nonostante gli ampi margini di manovra: ritornano dunque quasi inalterati tutti i problemi che affliggevano il primo Flashout, dalla scarsa incisività delle armi ad un sistema di controllo un po' troppo scivoloso fino ad un design molto banale delle piste. Fa persino sorridere la totale inadeguatezza della soluzione adottata dagli sviluppatori per rispondere alla critiche riguardanti la mancanza dell'aerofreno nel precedente gioco: è stato sì inserito un tasto virtuale che consente di rallentare l'incedere della navicella, peccato sia dotato di una potenza spropositata, tale da renderlo praticamente inutilizzabile se non per fermarsi di colpo in mezzo alla pista e venire così raggiunti dagli avversari. Aggiungiamo al conto altre sviste di minore entità (come ad esempio il design troppo esile dei power-up che li rende distinguibili solo a brevissime distanze) e risulta evidente come si sarebbe potuto fare molto di meglio in questo Flashout 2, senza limitarsi ad un'opera di mero aggiornamento - seppur apprezzabile - delle qualità grafiche e contenutistiche del prodotto.

Gli sviluppatori di Jujubee si sono infatti concentrati prevalentemente su un restyling cosmetico che si nota già dall'interfaccia dei menu, contraddistinti da un look molto più pulito ed essenziale, e che ha coinvolto l'intero comparto visivo del prodotto, veloce e fluido come pochi altri in ambito mobile.

Flasha o raddoppia

Decisamente meno piacevole, invece, la chiara intenzione da parte degli autori di stimolare l'utente agli acquisti in-app, nonostante il titolo non appartenga alla categoria dei freemium: i pacchetti a pagamento che danno accesso a determinate quantità di denaro virtuale si rivelano praticamente indispensabili già dalle prime battute di gioco, quando si dà uno sguardo ai prezzi salatissimi delle navicelle più performanti e dei relativi potenziamenti, che richiederebbero decine e decine di ore di gioco per essere sbloccate normalmente. Ma la parte più antipatica è quella che coinvolge le armi ed i power-up, dato che solo una piccolissima percentuale di essi è ottenibile direttamente sulla pista: bisogna dunque rifornirsi tramite un menu pre-gara, spendendo i propri soldi per comprare turbo, missili e compagnia bella senza i quali (grazie anche al contributo di un intelligenza artificiale particolarmente scorretta) è quasi impossibile giungere primi al traguardo. Il tutto ha l'amaro sapore della beffa se si considera che i potenziamenti inutilizzati non si conservano per la gara successiva e soprattutto che i premi per le vittorie vanno a malapena a coprire i costi sostenuti. Insomma, l'intento di Jujubee di monetizzare appare fin troppo evidente, e finisce con il guastare l'esperienza con quello che è comunque il miglior clone di WipeOut disponibile in ambito mobile, nonostante qualche compromesso di troppo a cui dover sottostare.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.1)
Terminale utilizzato: iPhone 5S
Prezzo: 2,69€
Multiplayer.it
7.0
Lettori (1)
1.0
Il tuo voto

Il primo Flashout aveva messo in luce così tanti aspetti sui quali era possibile lavorare per ottenere un prodotto migliore che stupisce davvero come Jujubee non ne abbia preso in considerazione praticamente nessuno: tirando dritto per la propria strada, il team di sviluppo ha mantenuto fondamentalmente intatti pregi e difetti di un clone di WipeOut tanto graficamente fluido e piacevole quanto leggero ed ingenuo sotto il profilo del gameplay, uscendo con un sequel che aggiunge solo maggiori dosi di contenuti ed acquisti in-app. Difficile trovare esponenti del genere migliori di Flashout 2 al momento, ma è una magra consolazione considerando quanto potenziale è rimasto inespresso con questo secondo capitolo.

PRO

  • Tecnicamente valido
  • Fluidità e velocità al top
  • Buona quantità di contenuti

CONTRO

  • Gli stessi problemi del prequel
  • Design davvero anonimo
  • Enfasi ingiustificata sugli acquisti in-app