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Sporchiamoci le mani

La spirale discendente di una ex bambina di 11 anni

RECENSIONE di Andrea Rubbini   —   15/05/2014
The Walking Dead Season Two - Episode 3: In Harm's Way
The Walking Dead Season Two - Episode 3: In Harm's Way
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Attenzione: questa che state per leggere è la recensione del terzo episodio della seconda stagione di The Walking Dead. Possiamo perciò offrire solo un commento parziale, dal momento che bisognerà attendere l'uscita del quinto e ultimo episodio per valutare l'opera. Se non avete mai sentito parlare del videogioco di The Walking Dead, vi consigliamo di leggere la recensione del primo episodio della seconda stagione. Infine, se siete tra quelli che non tollerano la pur minima rivelazione sulla trama di una storia, saltate la recensione e leggete direttamente il commento finale.

Se cercate un gioco nel quale le vostre decisioni influenzano lo svolgimento della storia, le avventure dei Telltale non fanno per voi. Gli sviluppatori sanno fin dall'inizio dove vogliono arrivare e state certi che la trama taglierà tutti i traguardi previsti. Nel corso di In Harm's Way si arriva a un punto dove ci si rende conto che l'episodio sta andando avanti da alcuni minuti senza prendersi il disturbo di interpellarci. Questo controllo estremo su tutto ciò che avviene dietro lo schermo è giustificato forse dal fatto che mai prima d'ora erano stati messi in scena così tanti personaggi.

Sporchiamoci le mani

Clementine e il suo numeroso gruppo sono nelle mani di Carver e dei suoi uomini, una situazione scomoda e complessa che all'inizio pensavamo avrebbe occupato il resto della serie, mentre invece si risolve nel corso del terzo episodio. Ci sono così tanti nuovi personaggi interessanti dei quali vorremmo sapere di più, e già tra i vecchi sono emerse personalità alle quali abbiamo fatto in tempo a legarci. Tutto questo però è stato possibile proprio perché abbiamo passato gran parte del tempo a guardare lo schermo come davanti a un episodio televisivo ben scritto. In realtà non è del tutto esatto. A noi viene infatti offerta la possibilità di scegliere chi sta diventando Clementine. Il suo brutale passaggio dall'infanzia alla maturità è in parte inevitabile, lo capiamo già dal tipo di riposte che ci vengono presentate nei dialoghi, ma quale sarà la sua personalità, be', questo sta a noi deciderlo. Un'anticipazione di quello che ci aspetterà lo abbiamo quando Carver dice a Clementine che loro due sono uguali. Uno spietato dittatore che non ha fiducia nei suoi uomini al punto da assassinarne uno a causa della sua inettitudine cerca la complicità di una (ex) bambina di undici anni. Io e te siamo uguali, le dice. Cosa sceglieremo di rispondere farà tutta la differenza, anche se purtroppo pare che non modificherà le scelte di dialogo successive. Possiamo sempre saltare da un estremo all'altro nell'atteggiamento di Clementine, fino al terrificante bivio emotivo finale, magistralmente preparato dall'episodio un minuto dopo l'altro. Mai prima d'ora Telltale aveva messo in scena un tale vortice di odio, sangue e oscurità. Al giocatore spetta il compito di raccontare l'evoluzione della personalità di Clementine e mettere in scena il conflitto fra la sua nuova natura di sopravvissuta decisa a giocare secondo le regole di questo nuovo mondo imbarbarito e la persona che deve la propria vita all'amore di chi si è preso cura di lei. Egoista, fredda e priva di compassione o affidabile, capace di proteggere i più deboli e disgustata dalla violenza? Comunque decidiate di giocare il ruolo di Clementine, una cosa non cambia: tutti gli adulti dipendono da lei. Com'è possibile? Forse è questo l'interrogativo più inquietante della nuova stagione.

In Harm's Way costringe Clementine a svelare la sua zona d'ombra. Riusciremo a salvarle l'anima?

L'uomo è un lupo per l'uomo

In Harm's Way è un episodio frustrante, perché fin da subito è chiaro che abbiamo le mani legate. Siamo in balia di Carver, che dà prova di costante sadismo, a volte forse in modo fin troppo incontrollato. Come fa a tenere in piedi una comunità se uccide a capriccio? In ogni caso funziona, perché sa farsi odiare fin da subito. Il gruppo decide in modo autonomo il corso delle azioni e qualunque cosa proviamo a fare, o meglio a dire, è chiaro che non possiamo evitare l'escalation di dolore.

Sporchiamoci le mani

Il piacere sta nel decidere qual è la reazione di Clementine nelle diverse situazioni, e soprattutto nell'osservare come cambia il punto di vista degli adulti nei suoi confronti. Clementine è la nuova Lee del gruppo. Non sarà lei a decidere cosa fare, ma quando si tratta di mettere in atto un piano, tutti contano su di lei. Un altro sviluppo interessante è il legame fra Clementine e Kenny. C'è una complicità fra loro che ha due facce. Si vogliono bene, ma si capiscono anche a un livello molto più inquietante, che riguarda la loro visione del mondo. Su queste sfumature abbiamo molto potere decisionale, anche se siamo convinti che si tratti solo di mettere in scena un'emozione piuttosto che un'altra, senza conseguenze a lungo termine. In ogni caso Telltale confeziona ancora una volta un episodio senza sbavature che ci lascia con la voglia di sapere cosa succede dopo. Certo, le situazioni presentate non sono niente di nuovo, e infatti gli sviluppatori liquidano il dittatore di turno in un solo episodio, ma fra le righe di dialogo si percepisce che la vera storia viene raccontata altrove, nell'animo dei personaggi. Una trappola emotiva terrificante aspetta Clementine all'orizzonte e, considerando la disinvoltura con cui i Telltale usano la violenza per mettere alle strette i personaggi, non osiamo immaginare di cosa si tratti. Anche se ha perso la freschezza della prima volta, questa seconda stagione potrebbe essere ancora più intensa e memorabile della prima. Per ora le cose sembrano stare proprio così. Nel frattempo gli zombie sono stati confinati al ruolo di disastro naturale. Come un terremoto, o un branco di lupi alle porte di un villaggio. Ma non temete: alla fine vi troverete lordi di sangue in mezzo a un'orda di cadaveri. La morte non fa pause in The Walking Dead.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore Core 2 Duo 2 GHz o equivalente
  • RAM 3 GB
  • Scheda video ATI o NVidia con 512 MB RAM
  • Direct X 9.0c
  • Sistema operativo Windows XP SP3

Conclusioni

Versione testata: PC
Digital Delivery: Steam
Prezzo: 22,99€ (il prezzo include tutti e cinque gli episodi)
Multiplayer.it
8.0
Lettori (20)
8.9
Il tuo voto

Giudicare In Harm's Way senza tenere conto degli episodi precedenti ci sembra ingiusto, e forse inutile. Perché solo se messo in prospettiva si può cogliere l'aspetto più interessante dell'episodio, che riguarda ovviamente lo sviluppo emotivo di Clementine, stella di questa nuova stagione. Dentro di lei e fra lei e il resto del gruppo si sta muovendo qualcosa che siamo certi culminerà in un orrore difficile da digerire. Già alla fine di questo episodio si raggiungono vette di cupezza inedite in un videogioco. Il mondo di The Walking Dead è un abisso oscuro e Telltale non ha paura di sondarlo a fondo. Anche a costo di sottrarre ai giocatori molto del potere decisionale al quale sono abituati.

PRO

  • Cominciamo finalmente a simpatizzare con i membri del gruppo
  • Entrano in scena nuovi personaggi misteriosi
  • Cupa violenza che costringe i personaggi a rivelarsi
  • Possiamo decidere che tipo di persona diventerà Clementine

CONTRO

  • Al di fuori della personalità di Clementine non abbiamo voce in capitolo su ciò che avviene nel corso dell'episodio
  • Meccanismi narrativi e situazioni di conflitto cominciano a ripetersi e sono diventati prevedibili