Il grosso posticipo imposto a The Witcher 3: Wild Hunt dovrebbe essere definito, senza richiedere ulteriore tempo aggiuntivo rispetto a quanto dichiarato finora.
Il gioco, previsto inizialmente per il 2014, è stato spostato (con grosso scorno di tutti gli appassionati) a febbraio 2015, una mossa necessaria per consentire agli sviluppatori di concludere i lavori nel migliore dei modi sul nuovo RPG. Marcin Iwinski ha fatto sapere a Eurogamer.net che non saranno necessari ulteriori ritardi, però: "questo non è il nostro primo gioco, non siamo dei novellini", ha detto il co-fondatore del team, "non abbiamo intenzione di farlo ritardare in continuazione", senza dare un periodo preciso di rilascio. "Abbiamo preso la decisione nel momento in cui siamo stati in grado di giudicare precisamente di quanto tempo avevamo bisogno, l'abbiamo pianificato bene e funziona bene per noi, dunque, non ci saranno ulteriori ritardi".
Iwinski ha peraltro riferito che molti giocatori hanno compreso subito la correttezza della scelta effettuata dal team, basata sulla massimizzazione della qualità anche a scapito di un maggior dispendio di risorse, denaro ed energie.
Fonte: Eurogamer.net
