Pochi hanno osato mischiare le carte in tavola nel sottogenere strategico dei tower defense. Lo hanno fatto i ragazzi di 11 bit studios con la serie Anomaly, invertendo i meccanismi del gameplay così da realizzare un "tower offense", ma per il resto non ci sono stati esperimenti particolari o trovate rivoluzionarie. Anche perché stiamo parlando di un filone che è riuscito a mantenere intatto il proprio fascino senza diventare eccessivamente inflazionato e che, come dimostra proprio Defense Grid 2, dispone di spazi ancora esplorabili per chi desidera cercare qualcosa di nuovo da mettere sul tavolo. Chiariamo subito questo punto: il titolo di Hidden Path Entertainment, in uscita anche su PlayStation 4 e Xbox One, non cerca in alcun modo di essere originale, bensì punta a offrire una struttura solida, che risulti coinvolgente per gli appassionati del genere ma che non necessariamente si ponga come una base di partenza per chi invece non conosce i tower defense. Tale obiettivo viene perseguito attraverso una campagna in single player composta da ventuno livelli progressivamente più difficili e affrontabili in otto modi differenti, da tre modalità multiplayer e da un editor che consente di creare le proprie mappe e condividerle con la community.
Defense Grid 2 affronta il tema dei tower defense in modo competente, con una buona campagna
Io, robot
La storia di Defense Grid 2 viene raccontata attraverso una serie di dialoghi (in inglese, sottotitolati in italiano) che vede protagoniste per lo più alcune intelligenze artificiali, e che volendo nasconde anche un discreto colpo di scena finale.
Purtroppo, però, questo tipo di approccio non coinvolge né ispira, dunque durante le partite vi concentrerete su ciò che accade alle vostre torri piuttosto che agli scambi di battute fra i personaggi, per quanto talvolta possano risultare simpatici. Per fortuna quello che più conta, ovvero, il gameplay, non delude affatto e gioca sulle differenze fra gli scenari per proporre situazioni inedite e interessanti. Il concetto di partenza è quello che ben conosciamo: utilizzando una determinata quantità di risorse energetiche, che aumenta col passare del tempo e/o mettendo a segno importanti eliminazioni, il nostro compito in ogni stage sarà quello di piazzare delle unità sulla mappa per contrastare il passaggio di un certo numero di orde nemiche. Queste orde seguiranno, nello specifico, un percorso variabile che le porterà a rubare dei nuclei energetici e a portarli via. Dovremo fare in modo che ciò non accada, anche perché questi nuclei costituiscono la nostra energia vitale ed esaurirli corrisponderà al game over. Nell'ottica dell'high score e dell'ottenimento di trofei basati sul punteggio, inoltre, ci troveremo spesso e volentieri a ripetere delle missioni per far sì che nessuno dei nuclei venga rubato, sopprimendo sul nascere la manovra nemica.
Tutte le torri del reame
Abbiamo accennato a situazioni differenti all'interno dei livelli che compongono la campagna. Tutto dipende dalla loro connotazione: quelli caratterizzati da spazi aperti ci permettono di piazzare torri in modo da creare dei veri e propri percorsi che gli alieni sono obbligati a seguire, esponendosi per un lungo periodo al nostro fuoco.
D'altro canto, gli scenari con strade predeterminate implicano invece l'organizzazione della difesa sulla base dei punti caldi della mappa, dunque intorno al luogo in cui si trovano i nuclei energetici, così da eliminare rapidamente i nemici e far sì che le capsule rubate tornino al loro posto. Per attuare queste strategie avremo a disposizione un gran numero di unità differenti: le mitragliatrici, i lanciafiamme, i cannoni, i lanciamissili di precisione e quelli "a grappolo", i laser, le postazioni che emettono scariche elettriche e poi ancora quelle che creano delle "zone esplosive" o che rallentano il movimento delle truppe ostili. Ogni torre può essere potenziata tre volte, cambiando colore (verde, giallo e rosso) e naturalmente grado di efficacia. Per portare a termine le missioni potremo scegliere di attuare tattiche differenti, ad esempio concentrare l'offensiva in determinate zone della location oppure distribuirla in più punti. Gli scenari "aperti" consentono persino di cambiare approccio in corsa, andando a creare nuovi percorsi laddove la cosa si renda necessaria. In tutti i casi, il comparto tecnico svolge un ruolo puramente funzionale all'azione, con una grafica priva di personalità che si rivela peraltro un po' troppo pesante in termini di requisiti hardware (pensavamo di poter far girare il gioco senza problemi sul notebook, ma ci sbagliavamo) e risulta spettacolare solo nelle situazioni più concitate.
Variazioni sul tema
Come già detto, la campagna in single player di Defense Grid 2 apre a tutta una serie di variazioni sul tema che puntano forte sulla rigiocabilità. Non solo i livelli di difficoltà, dunque, ma anche la possibilità di controllare personaggi differenti, ognuno dotato di una particolare abilità speciale (un laser orbitale, il potenziamento delle risorse, la capacità di concentrare il fuoco su di un unico bersaglio e così via), e di affrontare gli stage sottostando a condizioni precise che ne modificano non poco la struttura.
Il risultato finale è apprezzabile e tiene compagnia per un minimo di cinque o sei ore (tanto abbiamo impiegato per completare il gioco, focalizzandoci sulla modalità standard e ricorrendo spesso al tasto per l'avanzamento veloce), ma come detto la durata dell'esperienza può essere allungata non di poco dedicandosi alle tante varianti disponibili per ogni missione. C'è poi il discorso delle modalità multiplayer e dell'editor, anche se possiamo dire fin da subito che quest'ultimo non si pone come un'opzione percorribile per l'utenza meno esperta, anzi ci mette di fronte a un'interfaccia a basso livello che sembra quasi quella utilizzata dagli stessi sviluppatori. Ciò significa che per usarlo in modo dignitoso bisognerà investire un po' di tempo e non si potrà ottenere qualcosa in pochi minuti al primo colpo, chiaramente. Per quanto riguarda il multiplayer, sono presenti tre differenti modalità: "Combattente DG", "Cooperativa doppia" e "Difesa coordinata DG". La prima ci vede combattere gli alieni e contemporaneamente mettere in difficoltà il nostro avversario umano, che si ritroverà tanti avversari quanti saranno quelli che riusciremo a eliminare; la seconda e la terza sono invece modalità cooperative di stampo classico, in cui dovremo condividere le risorse per contrastare l'avanzata degli alieni. Risulta azzeccata, in tal senso, l'idea di gestire il matchmaking in maniera trasparente: una volta avviata la ricerca di una partita, il gioco ci consente di fare altro e poi di richiamarci laddove venga trovato un avversario.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: AMD FX 8320
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 770 Jetstream
- Memoria: 8 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 8
Requisiti minimi
- Processore: dual core da 2 GHz
- Scheda video: ATI Radeon HD 3650, NVIDIA GeForce 8600, Intel HD 2500
- Memoria: 3 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows Vista, Windows 7, Windows 8
Conclusioni
Defense Grid 2 affronta il tema dei tower defense in modo competente, mettendo sul piatto una campagna in single player discretamente corposa e sfaccettata, che punta sulla rigiocabilità grazie all'introduzione di una serie di varianti che allungano non di poco le cinque, sei ore altrimenti necessarie per completare tutti i livelli. L'abbondanza di torri differenti, la gestione delle risorse per i potenziamenti e la presenza di mappe dalla caratterizzazione unica contribuiscono a creare la varietà necessaria a rendere l'esperienza di gioco meno ripetitiva di quanto in realtà sarebbe potuta essere, disegnando il quadro di un prodotto che gli appassionati del genere non mancheranno di trovare valido e divertente.
PRO
- Buona quantità di torri differenti
- Ottima idea il design variabile degli scenari
- Campagna in single player impegnativa e avvincente...
CONTRO
- ...ma ci aspettavamo una durata maggiore, al di là delle varianti
- Graficamente nella media, privo di personalità
- Editor non proprio intuitivo da usare