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Guilty Gear XX Accent Core, recensione

La terza edizione di Guilty Gear XX Accent Core debutta su Steam, con un gran roster e il multiplayer online

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   05/06/2015

Inutile girarci intorno, gli appassionati di picchiaduro tengono in grande considerazione il franchise di Guilty Gear, e il perché è presto detto: Arc System Works ha realizzato un prodotto sorprendentemente solido, ricco di risvolti strategici, con un approccio spiccatamente hardcore e quindi con in mente un certo tipo di utenza, quella più smaliziata, cresciuta districandosi fra un Hadouken e una Power Wave.

Guilty Gear XX Accent Core, recensione

Non ci sono particolari tutorial che introducono i novizi ai meccanismi di gioco, e infatti da questo punto di vista l'ingresso è un po' arduo e la curva d'apprendimento non particolarmente accessibile; tuttavia, una volta familiarizzato con alcuni concetti di base, è possibile approfondire la conoscenza con i vari personaggi e trovare la quadra del peculiare gameplay "tattico" di questo picchiaduro a incontri, che punta molto sul rischio calcolato e sulla costruzione di combo, nonché su di un uso efficace ma accorto delle ultra. Ebbene, abbiamo potuto mettere le mani sulla versione PC di Guilty Gear XX Accent Core Plus R, approdato su Steam dopo una riduzione portatile per PlayStation Vita nel 2013 (ma mai distribuita in Europa), a sua volta basata su di un episodio uscito originariamente nel 2006, rimaneggiato e arricchito nel corso delle edizioni. Una bella esperienza? Scopriamolo insieme.

Nonostante la grafica obsoleta, Guilty Gear XX Accent Core Plus R si conferma un picchiaduro solido

Nove anni e non sentirli

Partiamo dagli aspetti positivi della produzione, a cominciare dal già citato gameplay, che sembra non sentire il peso degli anni e coinvolge fin da subito grazie alla solidità dell'impianto. A nostra disposizione troviamo un roster composto da ben venticinque personaggi, e se c'è una cosa da dire su Guilty Gear è certamente che ognuno dei combattenti è stato disegnato con grande fantasia, ispirandosi talvolta all'immaginario collettivo, e vanta uno stile di combattimento unico, il cui approfondimento costituisce di fatto il grosso dell'esperienza.

Guilty Gear XX Accent Core, recensione

Ci sono gli eroi classici, come Sol Badguy e Ky Kiske, il cui repertorio deriva da quello dei più famosi protagonisti del genere beat'em-up, con anche delle immancabili versioni alternative; ma poi il cast si apre a sperimentazioni audaci, ad esempio il misterioso Faust (uno spilungone con un sacchetto di carta in testa), la strega/chitarrista I-no, il guerriero posseduto Zappa, il vampiro Testament e così via. Le nozioni di base vedono la presenza di quattro attacchi (pugno, calcio, fendente veloce o lento) e varie mosse speciali ottenibili con le tradizionali mezzelune, ma trovano posto anche l'interessante manovra del Roman Cancel (che permette di azzerare un'animazione per velocizzare l'inserimento di ulteriori colpi) e le due barre supplementari, che regolano la Tension e il Burst, rispettivamente utili per eseguire una potentissima ultra e rompere la difesa dell'avversario. Mettere insieme tutti questi elementi diventa fondamentale per arrivare in fondo alle modalità in single player, ma anche e soprattutto per poter essere un minimo competitivi nel multiplayer online, che debutta su PC (non era presente nella versione PlayStation Vita) e vanta un netcode di discreta fattura, che soffre un po' nelle prime fasi delle partite ma poi si "assesta" e garantisce una buona reattività dei comandi.

Croce e delizia

Oltre al gran roster e al gameplay solido e impegnativo, Guilty Gear XX Accent Core vanta anche un discreto numero di modalità. Del multiplayer online abbiamo già parlato, ma ci sono anche un bello Story Mode con dialoghi e percorsi a bivi (così che si debba completare il percorso di ogni personaggio due volte per vedere tutto), il classico Arcade Mode (peraltro piuttosto lungo), il Survival (in cui bisogna affrontare un numero infinito di avversari utilizzando una sola barra dell'energia), una modalità missione con obiettivi specifici da raggiungere in ogni incontro e una galleria in cui poter ammirare gli artwork sbloccati.

Guilty Gear XX Accent Core, recensione

L'edizione Steam include inoltre la colonna sonora del gioco in formato digitale, che rappresenta senza dubbio uno dei suoi più maggiori punti di forza: i brani sono di eccellente qualità, fra soli di chitarra e basso in slap, e accompagnano l'azione come meglio non si potrebbe, aumentando tensione e coinvolgimento. Decisamente meno brillanti risultano essere invece gli effetti sonori, che riportano alla mente i campionamenti dell'epoca delle piattaforme a 16 bit, e fanno il paio con una grafica che in primo luogo non è stata adattata al formato wide (ci sono infatti due grosse bande ai lati dello schermo), ma che soprattutto soffre di un evidentissimo aliasing nonostante la risoluzione regolabile. Chi conosce Guilty Gear sa bene che si tratta di un aspetto caratteristico dei primi episodi, nati per girare su di un hardware decisamente inferiore a quello attuale, ma il problema rimane e la scarsa resa di alcuni scenari non aiuta a risollevare un comparto tecnico inevitabilmente al di sotto della media.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i7 4500U
  • Scheda video: AMD Radeon R7 M260
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 8.1

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core 2 Duo
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 7900 GT, AMD Radeon X1900
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7, Windows 8, Windows 8.1

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i5 o i7
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 8800 GT, AMD Radeon HD 3700
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7, Windows 8, Windows 8.1

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (5)
8.5
Il tuo voto

Pur essendo fondamentalmente un prodotto di ben nove anni fa, Guilty Gear XX Accent Core Plus R si difende bene e riesce a coinvolgere fin dalle prime battute, grazie alla solidità di un impianto che nel corso del tempo è stato raffinato e che in questa particolare incarnazione vanta alcuni degli elementi più interessanti che si siano mai visti all'interno della serie. Il roster corposo e differenziato, il discreto numero di modalità (incluso un multiplayer online essenziale ma ben implementato), l'approccio hardcore e la straordinaria colonna sonora costituiscono i punti di forza del gioco, che però deve anche fare i conti con qualche spigolo di troppo, con una grafica decisamente obsoleta e con una concorrenza che anche su PC è ormai spietata e lascia poco spazio alle operazioni nostalgia.

PRO

  • Roster ricco e differenziato
  • Colonna sonora straordinaria
  • Gameplay solido, impegnativo, sfaccettato...

CONTRO

  • ...ma ben poco accessibile
  • Grafica vetusta, effetti sonori di bassa qualità
  • Strutturalmente sente il peso degli anni