Ogni epoca è caratterizzata da uno stile, un trend principale che la identifica e la rende di per sé unica. Se gli anni '70 sono stati un periodo di rottura delle regole e di amore libero e gli anni '80 sono stati l'epoca della spensieratezza, il momento che stiamo vivendo è senza dubbio caratterizzato dal recupero. Mai come ora infatti assistiamo a un continuo saccheggio di ciò che è stato in passato nel cinema, nella moda, nell'arte, nella musica e anche nei videogiochi. Tutto sembra creato per appassionare trentenni che non vedono l'ora di rivivere il periodo felice della propria infanzia e giovani che si struggono nella simulazione di una nostalgia fatta di reboot, citazioni e copie palesi. Anche il primo Evoland si inseriva in questo filone, più che un gioco era una sorta di collage con riferimenti e strizzatine d'occhio fatte apposta per sciogliere il cuore di chi si era formato coi grandi classici, da Zelda a Final Fantasy, passando per Super Mario. Il suo problema era forse una certa mancanza di profondità e il fatto che, ovviamente, non era fatto per i giocatori più piccoli. Con questo nuovo capitolo Shiro Games sembra aver ampliato l'orizzonte del gioco, moltiplicando citazioni, storia e modalità di gioco, ma anche stavolta la maggior parte dei richiami sono dedicati principalmente alla vecchia guardia.
Evoland 2: più che un gioco un tour guidato all'interno della storia dei videogiochi
A spasso nel tempo
Un po' come Chrono Trigger, una delle tante fonti di ispirazione, Evoland 2 è un titolo che fa dei paradossi temporali il suo punto di forza rappresentando ogni epoca con un stile grafico differente e legato all'evoluzione dei videogiochi.
Il passato lontano avrà dunque i toni monocromatici del Game Boy, il futuro una grafica dettaglia in 3D, mentre le ere nel mezzo seguiranno il passaggio dagli 8 ai 16 bit. La storia di Evoland 2 racconta dell'ennesimo eroe senza memoria e senza nome che si sveglia in un villaggio e viene accudito da una ragazza che cerca di fargli ricordare chi è. Il mondo invece è una sorta di reame fantasy vagamente steampunk in cui uomini e demoni lottano da sempre per la supremazia. Il nostro compito sarà vivere tutte le fasi di questo conflitto cercando nel frattempo di capire chi siamo e perché alcune persone sembrano ricordarsi di noi, non sempre in modo amichevole. E visto che il viaggio nel tempo sarà il tema principale potremo vedere il mondo e la popolazione crescere ed evolversi attorno a noi, anche in funzione delle nostre scelte. Paradossalmente potrà persino capitare di incontrare nel futuro personaggi che si ricordano di noi perché nella sezione successiva li incontreremo nel passato. Lo sappiamo, suona assurdo e ingarbugliato, ma con i paradossi temporali è sempre così!
Una valanga di citazioni
Come il capitolo precedente, Evoland 2 più che un gioco vero e proprio è una galleria di riferimenti, strizzatine d'occhio e momenti che vogliono ripercorrere la storia e i generi che caratterizzano il mondo dei videogiochi. Può succedere di incontrare Lara Croft, avvistare le piante carnivore di Super Mario o scappare da una prigione nascondendosi in una scatola, con tanto di co-protagonista che si stupisce che le guardie siano così stupide e scriptate e così via, un mare di citazioni in cui è facile perdersi.
La parte principale del gioco è fatta in stile The Legend of Zelda, stessa visuale, stessi cespugli da tagliare, stessi mostri da uccidere, stessa spada e altrettanti personaggi con cui dialogare. Addirittura ci si può imbattere in una donna molto arrabbiata perché un tizio vestito di verde ha distrutto tutti i suoi vasi con la spada. Ma questo è solo l'inizio, perché dentro Evoland 2 trovano spazio i platform, Candy Crush, Guitar Hero, Bomberman, i combatti menti a turni, i puzzle, gli sparatutto, gli endless runner, i picchiaduro in stile Street Fighter e persino un gioco di carte. Non è un caso se a un certo punto uno dei personaggi dice "Speriamo di non finire in un futuro fatto solo di sparatutto!" Purtroppo con questa girandola di gameplay differenti non tutti sono riusciti perfettamente, soprattutto nelle sezioni platform più intense i controlli non sono così precisi come dovrebbero quindi può capitare di dover rifare una porzione di livello a causa di un errore nella collisione, fortunatamente i checkpoint sono ben distribuiti. Per quanto riguarda i rompicapo e gli snodi della trama, nella maggior parte dei casi sapremo più o meno cosa fare, ma ci sono anche dei momenti in cui per avanzare si procederà a caso cercando di colpire o interagire con tutto ciò che ci circonda.
Imparare la lezione
Anche se permangono alcuni difetti, Evoland 2 ha senza dubbio fatto tesoro delle osservazioni mosse al primo capitolo. I personaggi aumentano di livello, possiamo gestire l'inventario, migliorare l'equipaggiamento e quasi tutto ciò che vediamo sullo schermo serve a qualcosa, fosse anche solo strapparci una risata con l'ennesima battuta meta-videoludica.
Tuttavia, se il primo capitolo era fin troppo semplice e pieno di combattimenti inutili, qui la difficoltà è senza dubbio altalenante e si passa da sezioni abbastanza agevoli a momenti a rischio "ragequit" in pochissimi minuti. In particolare, alcuni boss risultano molto coriacei e in un caso ci è capitato di dover ripetere tutto da capo perché un bug aveva bloccato il nostro alter ego nella parete. Questo è dovuto senza dubbio al fatto che se l'Evoland originale si ispirava soprattutto a Diablo e Final Fantasy, qua i generi di riferimento sono molti di più. Tuttavia è un peccato non poter progredire nella storia, che comunque è interessante, solo perché il boss della sezione sparatutto è veramente troppo tosto da mandare giù o perché il personaggio ha saltato male. Fortuna che le parti veramente difficili non sono poi così tante e nel complesso non intaccano un'esperienza di gioco davvero divertente e appassionante.
Conclusioni
Evoland 2 corregge molti dei difetti del suo predecessore e offre un'esperienza di gioco abbastanza longeva e decisamente varia. Non tutti i gameplay che affollano la storia sono riusciti perfettamente, ma nel complesso non ci si può lamentare. Ci troviamo di fronte a un gioco divertente e ricco di citazioni che senza dubbio farà la gioia di ogni nostalgico, che ovviamente non inventa nulla e potrebbe quindi risultare meno appassionante per i più giovani.
PRO
- Citazioni a non finire
- Estremamente vario nei gameplay
- Trama appassionante
CONTRO
- Alcune imprecisioni rischiano di renderlo ostico
- Alla fine è una centrifuga di cose già viste
- Potrebbe essere meno divertente per i giocatori più giovani