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Final Fantasy V, recensione

La conversione PC è del tutto identica a quella per smartphone, ma i risultati sono peggiori

RECENSIONE di Luca Olivato   —   17/11/2015

Square Enix prosegue con i porting di Final Fantasy: iniziato lo scorso anno con il secondo e il terzo capitolo, nel 2015 è stata la volta di Final Fantasy IV: The After Years e del qui presente Final Fantasy V. Uscito nella versione originaria per Super Nintendo nel 1992 è stato ripetutamente riveduto e corretto: nel 1998 si è arricchito di due filmati inediti in FMV in una raccolta studiata per PlayStation, mentre nel 2006 è stato sottoposto ad un aggiornamento grafico e ad un'aggiunta di contenuti nella versione Advance rilasciata appunto per Game Boy Advance.

Final Fantasy V, recensione
Final Fantasy V, recensione

Tra le novità più rilevanti da segnalare il nuovo dungeon "The Sealed Temple", il boss inedito Enuo (disegnato da Tetsuya Nomura, lo stesso artista che si era occupato della prima release), e quattro nuove classi. Nel 2012 è stato ulteriormente raffinato per lo sbarco sui dispositivi mobile, con un'interfaccia grafica orientata al touch screen e nuovi sprite realizzati da Kazuko Shibuya, un altro dei membri del team di sviluppo originario. Su Steam è arrivata proprio questa edizione che si è dimostrata meno convincente di quella per Android, per motivi facilmente immaginabili: il primo riguarda ovviamente l'aspetto tecnico. Per quanto migliorata, la risoluzione delle texture e dei personaggi risulta troppo bassa per dei monitor grandi come quelli dei PC desktop, dove la densità di pixel, rispetto ai piccoli schermi degli smartphone, è inferiore. A questo quadro desolante bisogna aggiungere la pressoché totale assenza di animazioni (durante gli scontri i personaggi rimangono immobili e compaiono solo i valori delle ferite inferte o subite) che rende ancor più difficile da digerire questa frettolosa conversione. Sono poi rimaste certe "stravaganze" che era lecito attendersi risolte almeno in questa release: il riferimento è in particolare ai ritratti dei personaggi che sono assolutamente diversi dai pur basilari sprite che si controllano. Giusto per fare un esempio Faris è rappresentata con un'acconciatura grigia, mentre nella realtà porta dei capelli rosa; il protagonista Bartz invece ha un interlocutorio aspetto androgino che non si addice assolutamente alla controparte bidimensionale. Come se non bastasse, il titolo presenta dei problemi di compatibilità con Windows 10 che ne impediscono l'esecuzione a schermo intero: per fortuna è sufficiente spuntare la modalità compatibile con Windows 7 per bypassare questo ostacolo. Per chi bada alla sostanza, comunque, con Final Fantasy V troverà pane per i suoi denti perché i contenuti sono molti e garantiscono un'esperienza di gioco elevatissima.

Per chi bada alla sostanza Final Fantasy V garantisce un'esperienza ricchissima, ma la qualità è carente

Una storia di amicizia

Come detto il giocatore impersona Bartz, un orfano vagabondo che sta oziando sotto un albero a fianco dell'adorato chocobo Boko. D'improvviso la terra trema e i due cercano un riparo: nel loro percorso incrociano Lenna, figlia del re Leothas, mentre viene rapida da un gruppo di goblin. Dopo aver salvato la giovane, il nostro scopre che il terremoto è stato causato dalla rottura del cristallo dell'aria e che la principessa sta accorrendo in aiuto del padre che si era recato al tempio dell'elemento per vedere cosa stesse accadendo.

Final Fantasy V, recensione

Ben presto si aggiungeranno alla ciurma anche lo smemorato Galuf e la piratessa Faris: i quattro formeranno così un gruppo incaricato dal destino di preservare i cristalli di fuoco, terra e acqua dalle grinfie dello spietato mago Exdeath che desidera distruggerli per poter controllare il mondo. Il canovaccio narrativo, pur non brillando per originalità, riesce a catturare l'attenzione per la consueta ottima caratterizzazione dei protagonisti, ciascuno dei quali dotato di una personalità molto definita con cui si entra subito in sintonia. Non mancano i momenti di ilarità regalati da delle animazioni che, per quanto rudimentali, sanno essere convincenti: il doppiaggio in italiano aiuta sicuramente ad immedesimarsi, nonostante alcuni grossolani errori che si sarebbero potuti evitare. La struttura è quella ovviamente (stiamo pur sempre parlando di Final Fantasy) della tradizione dei giochi di ruolo giapponesi: il giocatore manovra Bartz sulla mappa del mondo, rimbalzando da un punto all'altro alla ricerca della location in cui proseguire nella storia principale o, più banalmente, alla scoperta di qualche dungeon ricco di sfide. I combattimenti sono casuali: mentre ci si muove sulla mappa del mondo si viene catapultati sul campo di battaglia a libero arbitrio della CPU. Qui come sempre quello che conta è la corretta gestione del party.

Final Fantasy V, recensione

Uno degli aspetti che rende ancor oggi attuale Final Fantasy V è la presenza di classi (o, come scritto nel menù, di "lavori") con cui specializzare i membri del party: il ventaglio di professioni si amplia con l'aumentare dell'esperienza del personaggio e ciascuna di garantisce delle abilità specifiche. Per esempio il mago bianco può usare la magia curativa, mentre lo spadaccino, potendo impugnare degli scudi, ha la possibilità di fornire riparo ai compagni sotto attacco. Non tutte le professioni per la verità si rivelano particolarmente efficaci e probabilmente una delle sfide più stimolanti proposte dal titolo di Square Enix consta proprio nella composizione di un team che sappia miscelare i punti di forza dei quattro membri. C'è però da dire che il livello di sfida, pur attestandosi su buoni livelli, non è così proibitivo da richiedere tattiche estremamente raffinate: verso la fine del gioco anche i mostri più coriacei diventano alla portata della maggioranza dei party. Come scrivevamo il comparto grafico delude, anche se le tavole su cui si svolgono le battaglie e numerose location riescono a mantenere un certo fascino nonostante l'elevatissimo peso degli anni. Quella che è invecchiata meglio è sicuramente la colonna sonora di Nobuo Uematsu che qui ascoltiamo nella versione remixata per i sistemi più recenti e che si allinea agli inarrivabili standard a cui ci ha a abituato la produzione del maestro del Sol Levante. Imponente anche il numero di ore richieste per il completamento del gioco, che può superare facilmente la quarantina: da questo punto di vista Final Fantasy V continua a temere pochi rivali, nonostante le primavere sulle spalle.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 14,49 €
Multiplayer.it
5.5
Lettori (13)
6.9
Il tuo voto

Sarebbe stata sufficiente un po' più di professionalità per rinverdire un titolo d'antan che conserva un gameplay fresco e attuale: la conversione operata da Matrix Software è stata invece frettolosa e superficiale, completamente inadeguata ai sistemi Windows. Difficile consigliare Final Fantasy V anche agli amanti del brand, che piuttosto farebbero bene a prendere in considerazione la versione IOS/Android; questa release Steam può servire a completare la collezione di una delle saghe più famose, ma di certo non a prezzo pieno.

PRO

  • Sistema di gioco ancora attuale
  • Buon livello di sfida
  • Estremamente longevo

CONTRO

  • La grafica risente troppo del peso degli anni
  • Piccoli ma numerosi bug
  • Prezzo elevato