Anche se Life is Feudal ha tutta l'aria di essere un campo di prova per l'omonimo MMORPG in arrivo nel 2016, quello che ci troviamo per le mani è un complesso sandbox che può regalare emozioni a patto di accontentarsi di server da massimo 64 utenti. D'altronde l'ultima volta che lo abbiamo incontrato era già un progetto interessante, caratterizzato da una complessa dimensione sandbox incentrata su prospezione e raccolta di differenti minerali, crafting, panorami mozzafiato, fauna decisamente credibile, stato di salute realistico e animazioni in quantità tanto da includere il trasporto dei tronchi. All'epoca mancavano ancora i cavalli e diversi elementi del combattimento ma in questi mesi i tasselli sono andati tutti al loro posto portandoci infine alla release 1.0. Ma sono tutte rose e fiori?
Life is Feudal è uscito dalla fase Early Access ma questo passo potrebbe essere stato avventato
Sulle orme di Ultima Online
Partiamo dall'interfaccia che è andata incontro a qualche rifinitura, incluso un suggestivo menù principale, ma il succo dell'esperienza non è cambiato. Premendo Tab si attiva il cursore per interagire direttamente con icone e comandi mentre premendolo di nuovo entra in gioco la modalità Freelook, che ci permette di andare a zonzo e di affrontare animali feroci o nemici controllati da giocatori in carne e ossa. Premendo invece il tasto C entra in gioco la visuale in terza persona e puntando il terreno o gli oggetti si attivano menù contestuali che ci permettono di strappare rami, scavare, raccogliere arbusti e ripiantarli per dare il via a una coltivazione. Il combattimento punta alla simulazione con mira libera e attacchi direzionali in stile Mount & Blade, ma è più avanzato.
Innanzitutto per infliggere danni è necessario che sia la parte corretta dell'arma a impattare sull'avversario e per causare danni maggiori è necessario colpire con l'estremità più lontana, curandosi di effettuare un bel movimento ampio per aumentare la forza di impatto. Prendere le giuste misure, insomma, è fondamentale tanto più che colpire da una distanza troppo ravvicinata rende l'attacco vano. Inoltre le armi da botta permettono di stordire l'avversario e questo consente di derubarlo senza ucciderlo, riducendo la perdita di allineamento che una volta superato il parametro -50 marchia come criminali a vita e rende un giocatore attaccabile in modo permanente da chiunque. Infine è addirittura possibile arrendersi per evitare una brutta fine, consegnando direttamente i nostri beni a un eventuale aggressore e quest'ultima è una possibilità da non trascurare. Morire infatti comporta la perdita punti abilità e recuperarli può richiedere parecchio lavoro soprattutto se l'admin del server non ha attivato il moltiplicatore che permette di accumulare esperienza più rapidamente. Anche in questo caso, comunque, la progressione può essere decisamente lenta soprattutto volendo specializzarsi in molte delle innumerevoli abilità che strutturano raccolta, crafting, costruzioni e combattimento. Ma non è detto che sia possibile essere esperti in tutto, visto che l'admin può impostare un limite massimo di punti ottenibili, anche se il giocatore si trova spesso costretto a usare abilità che non sono fondamentali per la sua specializzazione. Proprio per non sprecare punti è possibile bloccare la crescita delle abilità, impostarle in modo che scendano se non usate o decidere di lasciarle crescere esattamente come in Ultima Online, che è una chiara fonte di ispirazione per Life is Feudal. Ispirazione che comprende la personalizzazione dell'avatar, purtroppo limitata da una serie di preset non sempre vari, e che per fortuna si estende anche alle caratteristiche e alle svariate skill. Queste infatti possono arrivare fino al valore 100, proprio come nello storico MMORPG di Garriott, e permettono di specializzare a fondo il personaggio sia nel combattimento, tra armi da lancio e spadoni a due mani, sia per quanto riguarda le professioni che coinvolgono tutto quello che si può immaginare in un mondo medievale realistico che include forge, tunnel, armi da assedio, ago e filo, pozioni, strutture, animali, arte, preghiere e un sacco di ricette di cucina.
Prove tecniche di MMORPG?
L'evoluzione di Life is Feudal comprende l'implementazione degli irrinunciabili cavalli con tanto di combattimento in sella e allevamento, ma i cambiamenti più importanti riguardano la struttura del gioco con l'introduzione di meccaniche forse meno visibili eppure ancora più importanti come la proprietà e l'ora del giudizio. Per stabilire una proprietà è necessario creare e mantenere con il sacrificio di oggetti un monumento, che oltre a consentire di creare una gilda permette di reclamare una porzione di territorio che si estende con la crescita di livello dell'oggetto. A questo punto se uno straniero entra nel terreno e viene scoperto dal proprietario o da un membro della gilda, può essere accusato di effrazione ed essere quindi marchiato come criminale risultando così attaccabile senza rischio di penalità. La legge, però, non vale nell'ora del giudizio che permette di attaccare il prossimo e di assaltare edifici arrivando persino a distruggerli, monumento di gilda incluso, con le armi da assedio. Parallelamente anche il comparto tecnico è andato incontro a cambiamenti importanti, primo tra tutti il decadimento degli oggetti e dei tunnel che ora franano ripulendo il server da elementi non utilizzati che potrebbero appesantirlo inutilmente.
Ma l'ottimizzazione è migliorata anche dal punto di vista schiettamente grafico, sebbene Life is Feudal resti un titolo piuttosto pesante con le impostazioni al massimo. In cambio però regala scorci mozzafiato, modelli dettagliati, texture definite e animazioni di ottima qualità che si devono però scontrare con caricamenti, pop up e bug solo in parte sistemati da una combo di hotfix post lancio. A causa di questi problemi parte della magia si perde ma se non altro una configurazione di fascia media restituisce un colpo d'occhi splendido, dominato da una foresta fitta, dettagliata e credibile che impedisce all'atmosfera di dissolversi irrimediabilmente. Il merito, però, è anche del comparto sonoro che si fregia di una colonna sonora azzeccata, forte di un tema principale di quelli che entrano in testa, e di campionamenti strepitosi che proiettano il giocatore nel bel mezzo di un bosco tra fruscii, scricchiolii e versi di innumerevoli animali. La cura, insomma, si vede. Ma se da una parte Life is Feudal brilla per finezze come il movimento che cambia in base a tutti i tipi di terreno o come la maggior perdita più punti abilità se si muore con allineamento negativo, dall'altra spiccano mancanze evidenti come lo stealth e l'impossibilità di chinarsi con tutto quello che ne consegue in termini di realismo in combattimento. Possiamo definire Life is Feudal come un titolo fatto di alti e bassi, un'esperienza in divenire che può costringere a un grinding estremo e che proprio per questo è facile da odiare, ma che può essere anche apprezzata visceralmente a patto di trovare le condizioni per poterla fruire a pieno. E quanto tutto si incastra le situazioni che si creano sono senza dubbio interessanti. Entrati di fresco in un server europeo siamo passati in poche ore dall'essere accusati di essere dei ladri, minacciati da due energumeni mentre ce ne stavamo terrorizzati in ginocchio nel fango, per poi entrare a far parte, anche grazie alla chat vocale integrata, di un gruppo affiatato in un server in cui il gioco di ruolo non è di quelli estremi ma viene praticato rispettando al massimo le regole e senza sfruttare l'eventuale marchio criminale dovuto a un semplice errore. In questo contesto ci siamo divertiti davvero molto, almeno per qualche ora, fino a quando anche in presenza di giocatori organizzati è diventato chiaro che Life is Feudal può dare molto di più in un contesto decisamente più ampio, con la lenta progressione legata a un mondo vivo e permanente in cui ogni azione ha un peso e non c'è il rischio di dover reiniziare tutto da capo in un server che costringe al grinding estremo. A questo proposito, tra l'altro, con la release 1.0 di Life is Feudal l'MMORPG è finalmente tornato in lavorazione anche se le feature sviluppate per quest'ultimo come carri trainati da animali e clima, dinamico saranno implementate anche nella versione standard qui recensita.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema Operativo Windows 7
- Processore Intel Core i5 4440
- 16 GB RAM
- Scheda Video GeForce GTX 780
Requisiti minimi
- Sistema Operativo Windows 7, Windows 8
- Processore Intel Core i5 o AMD Phenom II X4 2.5 GHz
- 4 GB RAM
- Scheda Video GeForce 460 o Radeon HD 5850 o Intel HD 4600 con 1GB Vram
Requisiti consigliati
- Sistema Operativo Windows 7, Windows 8
- Processore Intel Core i7 o AMD Phenom II X6 3.5 GHz
- 8 GB RAM
- Scheda Video GeForce 660 o Radeon HD 6970
Conclusioni
Il problema di Life is Feudal, tralasciando le magagne tecniche che fanno parte del corredo di molti titoli complessi, riguarda l'impostazione rivolta chiaramente a un futuro in chiave MMORPG che ci restituisce un prodotto ancora incompleto e un'esperienza in parte ostica. Non è un caso, insomma, che svariati server siano vuoti e che una parte dei giocatori sia rimasta delusa dallo stato del gioco e da una release che definitiva lo è solo di nome e non di fatto. Ma se il medioevo è il vostro pane quotidiano e la pazienza non vi manca allora un giro nel server giusto, magari accompagnati da qualche buon amico, può valere il prezzo del per nulla economico biglietto, che se non altro consentirà anche di accedere anticipatamente alla fase di test della versione MMORPG, in arrivo a metà 2016.
PRO
- Sandbox medioevale decisamente ricco e ispirato
- Un progetto in continua evoluzione e pieno di potenziale
- Comparto teccnico di alto livello...
CONTRO
- ... al netto degli ancora numerosi problemi tecnici
- Uscita prematura dalla fase Early Access
- Numerosi elementi sono chiaramente pensati nell'ottica della versione MMORPG