Microsoft aveva fatto grosse promesse per il supporto dei videogiochi sul suo nuovo sistema operativo. A gennaio 2015, quindi meno di un anno fa, Phil Spencer, il capo della divisione Xbox di Microsoft, aveva definito primario per il successo di Windows 10 il supporto al settore gaming: "il successo di Windows 10 è vitale per questa compagnia (Microsoft) e il gaming avrà un ruolo importantissimo nel farcela".
Addirittura, confrontando i rapporti di forza all'interno di Microsoft, Spencer si era spinto ad affermare che Windows ha un peso maggiore di Xbox e che quindi non avrebbe avuto senso snobbarlo o metterlo in secondo piano. Di nostro non crediamo che i giocatori PC si siano fatti grosse illusioni dopo le sue parole, visto che non sarebbe la prima volta che qualcuno di Microsoft tenta di sedurli per poi non fare nulla o quasi. Comunque, diciamo subito che quando Windows 10 è arrivato si è dimostrato essere un ottimo sistema operativo, anche per i videogiocatori. Molti hanno addirittura scelto di abbandonare il loro amore precedente, Windows 7, e installarlo, spinti dai molti commenti positivi (e dalla gratuità, che non va mai sottovalutata). Nel periodo di lancio dedicammo uno speciale al meglio che si poteva, e si può ancora trovare, nello store integrato di Windows 10 in termini di videogiochi. Erano i giorni dei primi vagiti del sistema operativo e volevamo sottolinearne il più possibile gli aspetti ludici, per capire da dove potesse partire il supporto di Microsoft ai videogiocatori. Da allora è passato qualche mese ed è giusto verificare se le promesse fatte abbiano portato a qualcosa di più concreto delle parole.
Microsoft ha mantenuto la promessa di supportare il gaming su PC con Windows 10?
La strada percorsa
Non è difficile riassumere cos'è successo in questi mesi nello store di Windows. Niente. Assolutamente niente. Non siamo dei grossi frequentatori dei suoi scaffali, ma tutto ci aspettavamo avviandolo tranne che di trovarci davanti agli stessi giochi consigliati allora. Possibile che sia completamente fermo? Non ci arrendiamo e iniziamo a esplorarlo più a fondo. C'è sempre la possibilità che si tratti dello stesso problema riscontrabile per altri negozi di nuova filosofia, come Google Play o l'App Store, ossia che le novità siano seppellite dai trend, ma lì qualcosa di diverso si affaccia alla ribalta a intervalli abbastanza regolari, mentre lo store di Windows sembra non essere cambiato di una virgola.
Anzi, smorziamo subito la tensione: non è cambiato di una virgola. C'è sempre Minecraft versione Windows 10, c'è ancora Asphalt 8, c'è l'immancabile Cattivissimo Me: Minion Rush e ci sono un'altra manciata di titoli free-to-play verso cui l'interesse è tendenzialmente zero. Cercando tra le applicazioni più scaricate il quadro cambia poco. Decidiamo quindi di andare a spulciare tra le novità dell'ultimo periodo, ma scorrendole scopriamo con poca sorpresa che si tratta di titoli mobile che girano anche sotto Windows. Leggendo qualche commento apprendiamo con sconcerto che molti sono mal adattati, nel senso che non supportano la tastiera. Poco importa comunque, visto che per la gran parte sono giochi di nessun conto. In mezzo al mare di cloni di Bejeweled e di altri puzzle game identici, spuntano anche un paio di titoli interessanti: Lara Croft GO, apprezzabile puzzle game che abbiamo recensito con buona soddisfazione all'epoca del lancio su sistemi iOS, e Prune, un altro piccolo gioiello anch'esso già recensito sulle pagine di Multiplayer.it, sempre per iOS. Il risultato dell'esplorazione è comunque scoraggiante: di nuovo sullo store di Windows c'è quasi nulla e ciò che c'è proviene dal mercato mobile. Questo non significa che si tratta di prodotti disprezzabili, ma è tutto qui? Il supporto per il gaming di Windows 10 si limita davvero a qualche port?
E le DirectX 12?
Microsoft di suo sembra essersi fermata a Minecraft, che ormai propone in tutte le salse e in ogni occasione pubblica, come se si aspettasse di stupire ancora qualcuno tirandolo fuori. Insomma, anche la battuta migliore ripetuta allo sfinimento non fa più ridere. Purtroppo di annunci all'orizzonte non se ne vedono. Nemmeno se ne sente l'odore, in realtà. L'anno scorso in questo periodo eravamo tutti in attesa della conferenza di gennaio di Microsoft, dove fu poi presentato Windows 10 e dove fu promessa un'integrazione completa degli apparecchi con installato il nuovo sistema operativo. Oggi siamo costretti a registrare che c'è ancora da attendere per vedere buona parte delle funzioni decantate allora funzionare a pieno regime e che per ora delle potenzialità espresse, si è avuto nulla. Certo va detto che mentre i possessori di Xbox One hanno visto aggiornamenti continui al software della loro console, con l'eccellente New Xbox Experience lanciata solo qualche ora fa, i giocatori PC sembra siano stati abbandonati a loro stessi. Abbiamo cercato, ma negli ultimi mesi non siamo riusciti a trovare una singola iniziativa di Microsoft indirizzata ai videogiocatori PC, a parte qualche aggiornamento di poco peso dell'applicazione Xbox. Le stesse DirectX 12 sono state lanciate ormai da tempo, ma per ora i giochi arrivati sul mercato che le supportano sono soltanto tre: Ashes of the Singularity di Stardock, Caffeine di Incandescent Imaging e Descent: Underground di Descendent Studios. Va notato che due su tre sono ancora in Accesso Anticipato e che nessuno è di Microsoft. Peggio ancora: nessuno dei tre è disponibile nello store di Windows. Di titoli pubblicati da Microsoft in arrivo su PC ce ne sono soltanto due: Fable Legends di Lionhead e Gears of War: Ultimate Edition, remake del primo Gears of War, entrambi anche per Xbox One (il secondo è già uscito), entrambi con un supporto relativo di DirectX 12 ed entrambi evidentemente non in grado di mostrare i muscoli delle nuove API. Insomma, non pretendevamo che in pochi mesi venissero pubblicate decine di titoli o che si vedessero chissà quante novità, ma così siamo all'abbandono. In questa fase Microsoft non doveva mostrare la Luna, ma semplicemente plasmare la prospettiva di quello che sarà il futuro dei videogiochi su PC, dando forma al famoso maggior supporto di cui i suoi dirigenti ogni tanto amano palare. Attualmente si fa davvero fatica a capire come Microsoft voglia agire per supportare il PC gaming, che va detto riesce a vivere tranquillamente per conto suo, ma che sarebbe meglio evitare di solleticare ogni volta per poi offrirgli un nulla di fatto. L'unica speranza che possiamo esprimere, anche se la speranza è oppio, è che nel 2016 si muova qualcosa. Purtroppo non sappiamo se, quando e come.