Non molto tempo fa vi avevamo parlato della tastiera meccanica Strefe, prodotta da Corsair per la sua linea di periferiche indirizzate ai videogiocatori. Senza indugiare ulteriormente, l'azienda americana torna alla carica con un modello riveduto e corretto, che mantiene tutte le caratteristiche del prodotto iniziale ma ne amplia l'offerta con la possibilità di personalizzare l'illuminazione, e con l'introduzione di un nuovo tipo di switch, i Cherry MX Silent, che ampliano il ventaglio di scelta puntando tutto sulla riduzione del rumore. La Strafe RGB si pone quindi subito in cima all'elenco delle tastiere meccaniche di Corsair per prezzo e caratteristiche, andando a rivaleggiare apertamente con i concorrenti storici e i loro modelli di punta, da sempre molto interessanti sotto il profilo della funzionalità ma decisamente meno per il prezzo sempre molto elevato.
Corsair Strafe RGB offre grande personalizzazione dell'illuminazione e i nuovi switch Cherry MX Silent
Sempre reattiva, più silenziosa
Partiamo proprio dagli switch, la componente fondamentale di una tastiera meccanica che ne determina la qualità d'uso. Come detto in apertura, Corsair va ad ampliare la sua offerta proponendo la Strafe RGB in tre formati differenti rispettivamente con i nuovi Cherry MX Silent, i più diffusi Cherry MX Red e i Cherry MX Brown.
Le differenze riguardano sostanzialmente la pressione necessaria per l'attivazione di ogni tasto, con i Red molto sensibili e per questo ritenuti migliori per i videogiochi e i Brown un po' più bilanciati e adatti anche per la scrittura. In questo confronto i Silent si posizionano nettamente più vicino agli switch Red in quanto a sensazione tattile, ma sono considerevolmente più silenziosi grazie alla tecnologia di riduzione del rumore implementata all'interno della struttura dello switch. Basta provarla per un paio di minuti per rendersi contro che effettivamente i click click dei tasti sono diminuiti, candidando questo tipo di switch come prossimo standard del settore e riuscendo a coniugare la silenziosità al tipico feeling nell'utilizzo. I tasti sono sempre molto reattivi, la corsa è liscia e sostanziosa, e replicando quanto fatto con il modello precedente, anche con la Strafe RGB sono disponibili nella confezioni dei pulsanti sostitutivi con grip maggiorato per favorire i giocatori di MOBA e sparatutto in prima persona. Nel primo caso abbiamo a disposizione la sequenza QWER per le abilità e DF per le magie, mentre nel secondo il gruppo WASD, da sempre sinonimo di movimenti negli sparatutto in prima persona. Mentre la tastiera di presenta tutta di un nero uniforme, questi dieci tasti sostitutivi sono grigi e il particolare rivestimento li rende immediatamente riconoscibili al tatto, in modo da favorirne l'individuazione con le dita durante le azioni di gioco più frenetiche. Un'introduzione funzionale, anche se non necessaria per potersi godere al meglio l'ultima arrivata in casa Corsair.
Personalizzazione estrema
Uno degli aspetti positivi è sicuramente la qualità costruttiva, molto buona come nel caso dei modelli precedenti: la struttura della tastiera è completamente in plastica rigida, ma non manca di trasmettere un'ottima sensazione di solidità, con in più la presenza del supporto ergonomico per il polso rimovibile all'occorrenza. In ultimo è presente anche una porta USB per connettere al volo chiavette o hard disk esterni, un'aggiunta sempre gradita.
Nonostante il tempo passi, siamo nuovamente costretti a sottolineare l'inadeguatezza dell'utility Corsair Gaming, che necessiterebbe di un restyling dal punto di vista estetico per favorirne l'immediatezza d'uso. La creazione dei profili (e il passaggio da uno all'altro) rimane ancora uno dei principali punti deboli del software, che è poco intuitivo e richiede sempre una certa pratica prima di riuscire a muoversi agilmente tra le varie opzioni. E in questa occasione una limitazione tale si sente ancora di più visto che la Strafe RGB è stata pensata appositamente per aggiungere più personalizzazione al modello precedente, e lasciare i giocatori liberi di modificarne al meglio l'estetica. In tal senso spicca l'illuminazione, che nel vecchio modello era presente solamente in colore rosso, mentre adesso può contare sulla sterminata gamma di 16,8 milioni di colori disponibili per ogni singolo tasto. Questo permette una personalizzazione pressoché infinita, con la possibilità di modificare esteticamente la Strafe RGB per ogni titolo andando ad evidenziare i tasti importanti da utilizzare. Rimangono inoltre presenti quattro livelli di intensità e differenti giochi di luci tra cui scegliere, dall'onda che illumina progressivamente i tasti da sinistra verso destra all'effetto respiro, passando per quello pioggia, con i tasti che si illuminano in sequenza casuale simulando appunto la caduta delle gocce d'acqua. Inoltre, sempre ben accetto è il tasto per disattivare al volo qualsiasi input che potrebbe farci uscire dal gioco, mentre non vi sono tasti macro addizionali e neanche comandi specifici per gestire i file multimediali direttamente dalla tastiera.
Conclusioni
La tastiera meccanica Strafe RGB con switch Cherry MX Silent si è rivelata un ottimo prodotto, che al netto di alcune ataviche pecche legate soprattutto al software e alla mancanza di tasti macro dedicati, merita sicuramente di essere presa in considerazione se state valutando il cambio di tastiera e il salto verso questa nuova e più silenziosa tecnologia. Unico grande neo, il prezzo che viaggia attorno ai 200€, una cifra eccessiva nonostante la bontà del prodotto e difficilmente giustificabile in riferimento alla grande possibilità di personalizzazione, che per l'appunto si limita solamente al lato estetico senza portare nulla di significativo in termini di usabilità.
PRO
- Cherry MX Silent
- Estrema personalizzazione dell'illuminazione
- Ottima qualità costruttiva
CONTRO
- Software ancora poco intuitivo
- Prezzo molto elevato