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CLANNAD, recensione

L'opera maestra di Key arriva anche in occidente

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   09/12/2015

Ogni genere videoludico ha i suoi titoli più rappresentativi, quelli che vengono citati in ogni discussione in materia e sono proposti ai non appassionati come il meglio che si possa provare per valutare ciò che non conoscono. Possiamo considerarli dei veri e propri biglietti da visita, opere dall'impatto così profondo che riescono a dare un'identità al genere stesso, diventando oggetto di confronto e, in prospettiva, punti di riferimento per i prodotti futuri.

CLANNAD, recensione

Si tratta di un fenomeno che accade da sempre con tutte le forme espressive, ma che in un'epoca in cui comunicare è diventato molto più facile, appare ancora più marcato. Qualcuno potrebbe obiettare che una dinamica simile porta con sé il veleno del conformismo, ma questa è, come si suol dire, un'altra storia. Quando si parla di visual novel è facile individuare quali sono i titoli più amati, almeno qui in occidente. Tra questi troviamo sicuramente The Fruit of Grisaia, Steins;Gate, Fate/Stay Night e Clannad, l'oggetto di questa recensione (ci sono anche altri nomi, ovviamente, ma non possiamo citarli tutti). Sviluppato da Key, cui dobbiamo anche altri titoli di grande interesse come, Kanon, Little Busters! e Rewrite, Clannad fu pubblicata per la prima volta in Giappone nel 2004. Recentemente l'attivissimo publisher Sekai Project l'ha tradotta in inglese (in realtà esisteva una traduzione amatoriale, ma non è la stessa cosa) grazie a una campagna Kickstarter di grande successo, offrendo finalmente agli appassionati una versione dell'opera degna del nome che porta, acquistabile con facilità su Steam, anche se a un prezzo non proprio irrisorio. Per amore della storia dei videogiochi, va ricordato che esistono versioni di Clannad anche per console: PlayStation 2, PSP, Xbox 360, PlayStation 3 e PlayStation Vita; tutte rigorosamente in giapponese e mai arrivate ufficialmente qui da noi. Com'è accaduto per altre produzioni di successo del genere, da Clannad è stato tratto anche un anime.

Abbiamo recensito Clannad, una delle migliori visual novel mai realizzate

Diramazioni

La visual novel in sé presenta una struttura classica e senza grossi fronzoli. Il fruitore legge i testi e di tanto in tanto viene chiamato a compiere delle scelte tra due o tre possibilità, scelte che fanno diramare la storia in diverse direzioni. Ci sono ovviamente tutte le opzioni supplementari più popolari per il genere, come l'avanzamento rapido, la possibilità di nascondere l'interfaccia per ammirare i disegni, una vera e propria enciclopedia, chiamata Dangopedia, da consultare per conoscere il significato dei termini più esotici che si incontrano.

CLANNAD, recensione

Volendo c'è anche la possibilità di far avanzare i testi automaticamente, limitando l'intervento del fruitore alle scelte, ottima se ci si vuole immergere nella lettura senza preoccuparsi di altro. Ovviamente, parlando di visual novel, gli appassionati non si aspettano molto altro dalle meccaniche di interazione. Ciò che si aspettano è però una storia lunga e articolata, il più appassionante possibile. Da questo punto di vista Clannad è un titolo davvero eccellente sotto ogni punto di vista. Prima di parlare della trama, è giusto dare qualche numero. Per vedere tutte le diramazioni della trama del titolo di Key, si possono spendere dalle ottanta alle trecento ore, che giustificano ampiamente il prezzo d'acquisto. Tranquilli, non è un gap assurdo come sembra. Quando parliamo di vedere tutto, intendiamo leggere ogni possibile risvolto narrativo. Se non si segue una guida, operazione che consigliamo caldamente (per una visual novel non è una bestemmia farlo), i tempi di fruizione finiscono per allungarsi notevolmente, perché alcuni contenuti si sbloccano leggendo la storia più volte. Taluni richiedono addirittura di affrontare gli eventi in un certo ordine per palesarsi. Le scelte compiute influenzano parte degli eventi delle letture successive e vanno ad arricchire il quadro narrativo generale, che diventata via via sempre più profondo. Per finire davvero Clannad, ossia per sbloccare il vero finale, bisogna concludere tutti gli archi narrativi, raccogliendo le tredici sfere di luce dei personaggi con cui si interagisce. All'inizio sembrano di meno, ma l'opera di Key è molto più complessa e articolata di ciò che sembra a un primo sguardo.

Storie

Clannad è divisa in due segmenti narrativi ben distinti. Il primo, dedicato agli anni scolastici (School Life), racconta la vita di Tomoya Okazaki, uno studente delle scuole superiori un po' spostato, che nel suo ultimo anno di liceo deve interagire e aiutare alcune persone. Tra queste Nagisa Furukawa, l'altra protagonista. Tomoya è un personaggio problematico, con grossi problemi familiari, causati dal padre alcolizzato. Quando incontra Nagisa, si lascia coinvolgere nella rifondazione del club teatrale scolastico. Da qui nascono una serie di situazioni intrecciatissime che conducono al secondo arco narrativo, che si svolge negli anni post-scolastici.

CLANNAD, recensione

Perdonateci se rimaniamo fin troppo vaghi, ma preferiamo non svelarvi nulla della trama, visto che si tratta dell'elemento cardine del titolo. Sappiate soltanto che comprende sfumature di ogni tipo, con momenti romantici, altri fortemente drammatici, altri ancora comici. In effetti dovendo indicare qual è la vera bellezza di Clannad non abbiamo troppi dubbi: la ricchezza umana rappresentata dai suoi personaggi, ossia la capacità dimostrata da Key di raccontare delle storie, tragiche delicate e significative, facendole evolvere naturalmente senza perdersi in cliché. Del secondo segmento narrativo non sveliamo nulla, perché parlandone dovremmo darvi delle grosse anticipazioni. Possiamo solo dirvi che è l'evoluzione naturale della storia narrata nella prima parte. Altro campo in cui Clannad eccelle è quello dei disegni. Gli artisti di Key non hanno fatto solo un ottimo lavoro nella realizzazione dei personaggi e delle ambientazioni, ma anche da quello della caratterizzazione. I dialoghi infatti sono ricchi di espressioni dei personaggi e sono molte le tavole dedicate a momenti specifici che arricchiscono ulteriormente la narrazione. Fortunatamente, visti i toni della storia, si sono evitate scelte eccentriche. Insomma, nonostante l'ovvio stile anime, a dominare è la verosimiglianza. Ovviamente nei momenti più leggeri non mancano cambi di registro, con l'uso delle tecniche tipiche usate dagli artisti giapponesi per sottolineare alcune situazioni. Ma sono sempre appropriati allo stile generale del gioco e non trascendono mai facendolo perdere nell'assurdo.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows Vista o superiore
  • Processore: 1.2Ghz
  • Scheda video: 640x480
  • DirectX: 9.0c
  • 1 GB di RAM
  • Spazio su disco: 5 GB

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: 7/8.1/10
  • Scheda video: 1280x960
  • 2 GB di RAM

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 44,99 €
Multiplayer.it
9.2
Lettori (13)
8.6
Il tuo voto

Clannad è la visula novel da provare se si vuole capire come mai gli appassionati del genere siano diventati tali: ricca di diramazioni narrative profonde, con personaggi verosimili e dalle storie personali interessanti, appassiona dall'inizio alla fine. Poco importa che sia stata pubblicata originariamente nel 2004, perché una bella storia non invecchia mai veramente. Insomma, acquistandola vi troverete davanti a decine di ore, se non centinaia nel caso decidiate di non utilizzare una guida, in compagnia di uno dei cast di personaggi meglio caratterizzato mai visto nel genere e, in generale, nel mondo dei videogiochi.

PRO

  • Storia ricca di diramazioni e molto profonda
  • Disegni splendidi
  • Un classico del genere

CONTRO

  • Il prezzo potrebbe disincentivare i dubbiosi