Da Double Fine Productions non ci si può che aspettare titoli fuori dai canoni classici, in grado di colpire da subito per il comparto visivo e spesso anche per come si traduce in termini di gameplay. Come nel caso di Headlander, annunciato qualche mese fa, mostrato durante la conferenza Sony del PlayStation Experience 2015 e disponibile in forma giocabile proprio durante la manifestazione americana: non ci siamo fatti sfuggire la possibilità di provarlo in prima persona, e come sempre quando c'è un titolo sviluppato da Tim Schafer e dal suo team, il risultato è lungi dall'essere banale. Se si butta un occhio alla descrizione disponibile all'interno del sito ufficiale, Headlander viene definito come un action adventure retro futuristico a scorrimento, ispirato alla fantascienza degli anni '70. Il mondo è in rovina in seguito all'ennesimo sogno utopico andato male e adesso è popolato da robot governati da computer sparsi in ogni dove. Voi, o meglio la vostra testa, siete a quanto pare l'unica persona sopravvissuta, e grazie a un casco speciale potete impiantarvi letteralmente in altri corpi per assumerne il controllo e sfruttarne le caratteristiche peculiari.
Abbiamo provato al PlayStation Experience Headlander, gioco fuori di testa sviluppato da Double Fine
Il cervello governa l'istinto
Proprio in questa maniera comincia la demo che abbiamo provato, con la protagonista impossibilitata a parlare per l'assenza delle corde vocali e a noi il controllo diretto del casco, mediante alcuni razzi per governarne il movimento.
Dopo aver agganciato il primo corpo tramite il dorsale L1, abbiamo potuto utilizzare l'arma disponibile, una sorta di pistola laser che necessita di mira con l'analogico destro prima di sparare con R2; per una maggiore precisione è possibile visualizzare la traiettoria con L2 ed eseguire colpi di sponda proprio come se fossimo su un tavolo da biliardo. Muovendoci tra schermate collegate tra loro, rigorosamente in due dimensioni, abbiamo incontrato alcuni nemici robotici, attivato ingranaggi a distanza (oppure utilizzando la testa come centro di comando) ed eliminato più avversari in contemporanea proprio grazie a spari di sponda: la protagonista principale non ha la capacità di far eseguire balzi al corpo ospite, e quindi in caso di passaggi interrotti bisogna staccarsi e dirigersi verso un nuovo. Lo scopo della demo era quello di trovare una navicella di salvataggio e scappare dalla base raggiunta in precedenza; proseguendo siamo incappati anche in nemici più ostici, dotati di pistola in grado di rilasciare un raggio triplo, e abbiamo ottenuto l'abilità di risucchiare a mo' di aspirapolvere le teste avversarie dal corpo, per sostituirle con la nostra. Headlander è fuori di testa, è proprio il caso di dirlo, a partire dalle meccaniche basate sull'abilità e sullo studio dell'ambiente circostante; soprattutto per le sue premesse e per lo stile grafico adottato, che propone come detto un tratto in grado di rievocare quello dei film di fantascienza anni '70, comprese esplosioni colorate e una grana cinematografica a sporcare l'immagine. Il risultato è perlomeno interessante, e ci ha stampato un sorriso sulla faccia per tutta la durata della nostra sessione di gioco. In termini di meccaniche abbiamo notato subito un'evoluzione delle combinazioni richieste per superare la situazione specifica, bisogna solo vedere se diventeranno troppo complesse in relazione al sistema di controllo e quanto riusciranno a sfruttare con freschezza le corde narrative peculiari del titolo. Headlander sarà pubblicato da Adult Swim Games il prossimo anno su PC e, in anticipo, su PlayStation 4 come edizione console: nel frattempo fate attenzione, qualcuno potrebbe risucchiare la vostra testa!
CERTEZZE
- Le premesse del gioco sono strambe e per questo interessanti
- Lo stile grafico cattura da subito
- Le meccaniche richiedono un'abilità crescente
DUBBI
- Da verificare quale sarà il livello di sfida e il divertimento una volta finito l'effetto sorpresa