32

Acer Predator 17

Il produttore di Taiwan rinfresca la sua linea di notebook da gaming con un modello estremamente interessante

RECENSIONE di Mattia Comba   —   09/03/2016

Dopo il maestoso monitor Predator X34, torniamo ad occuparci di prodotti Acer con un notebook gaming appartenente alla stessa linea di prodotti dedicata interamente ai videogiocatori. Nelle ultime due settimane abbiamo avuto modo di passare molto tempo in compagnia dall'Acer Predator 17, un portatile che senza badare a compromessi racchiude sotto la tastiera tutto il meglio che ha da offrire l'hardware odierno per giocare in mobilità. Grazie al monitor G-Sync e alla GTX 980M, il notebook di Acer rivaleggia tranquillamente con i modelli di punta di ASUS, Alienware e MSI andando a insidiarne il primario e ampliando le scelte a disposizione degli utenti più esigenti. Questo conferma la crescente richiesta di prodotti di questo genere, che nonostante prezzi mediamente elevati hanno raggiunto prestazioni tali da giustificarne l'acquisto: se fate parte di questa nicchia di mercato e siete alla ricerca di un notebook dalle prestazioni elevate, allora potreste trovare nel Predator 17 una soluzione affidabile.

L'Acer Predetor 17 si è rivelato un ottimo desktop replacement per giocare ai titoli più recenti

Solido e ben realizzato

La cura riposta da Acer nella realizzazione del portatile traspare già dalla confezione, curata nei minimi particolari: aperta la custodia esterna, accessori e laptop sono contenuti in confezioni separate, con quest'ultimo racchiuso in un box nero che rispecchia perfettamente le misure del portatile, per un'esperienza di "spacchettamento" che ricorda molto da vicino quella dei prodotti Apple. Trattandosi di un portatile di fascia alta, il Predator 17 si presente prevedibilmente bello tozzo e ingombrane, merito di un design spigoloso accompagnato da linee pulite e squadrate che non fanno nulla per smorzarne l'imponenza.

Acer Predator 17
Acer Predator 17

La scocca è completamente nera ad eccezione dell'effige retro illuminata della linea Predator, impressa sulla parte frontale e fiancheggiata da due spesse linee rosse, così come le due griglie anteriori e posteriori a cui è demandata la dissipazione del calore. Anche i materiali sono di eccellente qualità, conferendo solidità a un prodotto come detto imponente per peso e dimensioni. Nello specifico il Predator 17 misura 423 x 321 x 40 millimetri e ha un peso di 4,20 Kg. Traspare piuttosto chiaramente da questi dati come si tratti di una bella soluzione da desktop replacement piuttosto che da viaggio. Il pannello IPS con risoluzione Full HD con diagonale da 17,3 pollici ha un'ottima resa cromatica, ma sembra quasi sprecato sotto il profilo videoludico. Anche dal punto di vista dell'utenza business che non avrebbe disdegnato una risoluzione maggiore per utilizzare programmi di editing, progettazione e grafica 3D, pienamente supportati dalla componentistica. Come detto in apertura, si riconferma la presenza del G-Sync per gestire la sincronizzazione del frame rate con il refresh rate dello schermo, evitando fenomeni di tearing e stuttering. Nella parte superiore trova posto la webcam con microfono integrato che registra filmati fino a 720p e 30 frame al secondo. Per quanto riguarda la tastiera, Acer ha optato per una soluzione sviluppata internamente denominata Predator ProZone caratterizzata da zone di retroilluminazione multicolore personalizzabili, con 16 milioni di opzioni cromatiche disponibili. I tasti ad isola sono ampi e silenziosi, hanno un ottimo feedback e sono molto comodi da utilizzare sia in ambito gaming che lavorativo: nel primo caso c'è la comodità di avere il gruppo WASD e le frecce direzionali evidenziati con un profilo colorato, mentre nel secondo è presente il tastierino numerico ma è da segnalare che purtroppo il modello a nostra disposizione aveva il layout in inglese. Insieme al lettore Blu-ray, sui lati trovano posto una porta USB 3.1 Type C, quattro porte USB 3.0, la porta SD, una Thunderbolt 3, ingressi per microfono e cuffie, HDMI ed Ethernet. Grazie anche alla tecnologia Dolby, il suono del Predator 17 è di egregia fattura. Il sistema audio è un 4.2 sostenuto da quattro altoparlanti e due subwoofer collocati sulla parte inferiore che danno alle basse frequenze un potenza decisamente maggiore di quella che siamo soliti ritrovare negli altoparlanti dei portatili. Passando da film a musica e videogame, abbiamo promosso pienamente l'audio di Acer.

Fresco in ogni occasione

Sotto la tastiera, il Predator 17 si dimostra la migliore macchina portatile offerta dal produttore taiwanese grazie a un'accoppiata composta da processore Intel Core i7-6700HQ quad core con Hyperthreading da 2,6 GHz (in grado di raggiungere i 3,5 GHz grazie alla tecnologia Turbo Boost di Intel) e la già citata GeForce GTX 980M con la frequenza a 1038 MHz e 1536 CUDA core.

Acer Predator 17
Acer Predator 17

Utilizzare un processore Skylake di sesta generazione significa usufruire di tutte le migliorie apportate da Intel alla sua ultima architettura, tra cui spiccano le nuove memorie DDR4 ad alta velocità. Nel modello arrivato in redazione attaccati alla scheda madre erano presenti 16 GB di RAM DDR4 a 2133 MHz, ma ne sono supportati fino a 64 GB da spartire in quattro slot. A completare l'offerta troviamo un SSD un po' stretto da 250 GB e un disco rigido tradizionale da 1 TB a 7200 RPM. Sul fronte del raffreddamento Acer propone un sistema molto efficace e soprattutto silenzioso anche a regimi elevati, che con due griglie montate nella parte posteriore riesce a mantenere sempre sotto controllo le temperature di processore e scheda video. Se però avete intenzione di cimentarvi in forsennate sessioni di gioco con titoli molto esigenti, allora prima di avviare il notebook potete rimuovere il lettore Blu Ray dal suo alloggiamento laterale e installare il modulo FrostCore che fornisce una ventola aggiuntiva. È inoltre presente il programma DustDefender che inverte il senso di rotazione delle ventole ogni 3 ore per eliminare eventuale polvere accumulata. Niente di nuovo sotto il sole per quanto riguarda la batteria, che nonostante l'impiego di processore Skylake e scheda video Maxwell si dimostra ancora inadeguata ad accompagnarci durante una sessione di gaming più corposa. La batteria da 6000 mAh agli ioni di litio regge per poco più di un'ora di gioco quando la componentistica è messa sotto forte stress, arrivando invece anche a cinque ore negli utilizzi di normale navigazione internet e lavoro, con programmi a basso dispendio di risorse. Installati sull'hard disk abbiamo trovato l'oramai immancabile XSplit per registrare video di gameplay e produrre streaming, affiancato da Predator Sense, software che permette di avere un quadro generale sulle attività del Predator 17 indicando temperatura di CPU e GPU, frequenza del processore e velocità di rotazione delle ventole. Con questo programma è poi possibile gestire l'illuminazione, registrare le macro e programmare i cinque tasti di scelta rapida posti sul lato sinistro della tastiera che permettono ad esempio di mandare manualmente al massimo le ventole del sistema o di disattivare i tasti sensibili, come quello di Windows che riporta al desktop anche durante una sessione di gioco. In ambito videoludico, a farla da padrona è l'accoppiata GTX 980 e monitor G-Sync per giocare fluidamente senza avere problemi di tearing o stuttering. Metal Gear Solid V: The Phantom Pain ha superato abbondantemente la soglia dei sessanta fotogrammi al secondo con i dettagli a ultra mentre Assassin's Creed: Unity si è fermato a 47fps. Fallout 4 si è dimostrato ottimo su notebook per via delle richieste non certo esose del suo motore di gioco estremamente ben ottimizzato: giocato alla risoluzione FullHD, la GTX 980M non ha avuto problemi a superare i sessanta frame al secondo con il preset Alto mentre è sceso intorno ai cinquanta quando abbiamo spinto le impostazioni grafiche a Ultra.

Conclusioni

Acer Predator 17

Con il nuovo Predator 17, Acer entra prepotentemente nella lotta per lo scettro dei sistemi notebook di fascia alta presentando un modello solido, estremamente curato e realizzato con una grande cure nel dettaglio e nella scelta dei materiali. Probabilmente il design spigoloso da monolite nero ne accentua l'imponenza, ma tutto sommato esteticamente a noi è piaciuto parecchio. Certo rimane un notebook dalle dimensioni importati e con un peso superiore ai quattro chilogrammi che poco si sposano con il concetto stesso di portabilità, ma grazie alle ottime performance e al sistema di raffreddamento efficace e silenzioso diventa perfetto per tutti coloro che sono alla ricerca di un desktop replacement. A una GTX 980M sempre di grande qualità è stato abbinato il processore Intel i7-6700HQ di sesta generazione con architettura Skylake coadiuvato dalle RAM DDR4, facendo del Predator 17 un sistema che non teme neanche i tripla A più recenti. A completare un'offerta di assoluto valore abbiamo un monitor IPS di qualità con G-Sync integrato, che offre effettivamente una soluzione valida per tutti quei problemi di stuttering e tearing che prima si potevano fronteggiare solamente in modo parziale tramite software. Come per la concorrenza, anche in questo caso resta inalterato il neo del prezzo, che si aggira introno ai 2000€ in base alle componenti selezionate.




CERTEZZE

  • Sistema di raffreddamento efficace e silenzioso
  • Ottima scelta dei materiali
  • GTX 980M con monitor G-Sync

DUBBI

  • Ingombrante e pesante
  • Prezzo elevato