Il lancio di Nintendo Switch è stato accompagnato da una discreta quantità di periferiche in grado di interagire con la console, alcune comprese nella confezione, altre disponibili solamente ad un costo aggiuntivo. D'altronde stiamo parlando di un dispositivo che si presta ad una miriade di situazioni di utilizzo differenti: collegata alla TV, in modalità portatile, su un piano con i Joy-Con separati - con o senza laccetto - oppure "uniti" dal grip, fino al loro inserimento singolo in mini-volanti di plastica. La spesa quindi può salire rapidamente, soprattutto se si vuole accedere al pezzo forte per i giocatori che non vogliono compromessi in termini di sistema di controllo "classico": stiamo parlando del Controller Pro, disponibile ad un prezzo consigliato pari a 70 euro. Il pad dedicato a Nintendo Switch propone differenze marcate rispetto al suo precedessore per Wii U, tutte per il meglio sia dal punto di vista tecnologico che di ergonomia. Tranne in un caso: la durata della batteria integrata, circa 40 ore di utilizzo reale in luogo di 80. Stiamo parlando ad ogni modo di un ottimo lasso di tempo, ancora di più se comparato alle prestazioni mediocri, da questo punto di vista, di altri pad come il DualShock 4.
La nostra recensione del Controller Pro dedicato a Nintendo Switch
Tecnologia e mancanze
Per lo Switch Controller Pro la casa di Kyoto ha abbandonato la disposizione simmetrica degli analogici, adottando una configurazione simile a quella proposta da Microsoft: quello destro si trova in basso "sfalsato" rispetto alla controparte sinistra. La qualità ci è parsa molto buona, la corsa degli stick adeguata per evitare di avere troppa sensibilità o poca precisione; la croce digitale, invece, è quella classica a cui siamo abituati sulle console Nintendo, di fattura discreta.
I tasti frontali ABYX sono di dimensioni generose - segnando una differenza marcata con quelli, piccoli, presenti sui Joy-Con - e il feedback alla loro pressione è immediato e fluido, senza quella resistenza tipica di quando si preme un bottone. Tale sensazione è invece presente sui tasti Meno e Più, posizionati in alto, e su quelli Cattura e Home, in maniera tale da evitare pressioni indesiderate al semplice passaggio delle dita. Tra le altre cose l'altezza degli ultimi due è inferiore rispetto al Select e Start in salsa Nintendo, permettendo di distinguere subito al tatto le differenti funzionalità di ciascuno. Nella parte inferiore del pad arrivano le prime note dolenti, poiché al di là dei classici quattro led che indicano l'avvenuta sincronizzazione e il giocatore selezionato, è completamente assente il jack delle cuffie, scelta decisamente in controtendenza con le soluzioni proposte dalla concorrenza. Una mancanza da non sottovalutare, perché il Controller Pro si presta ad essere utilizzato soprattutto quando si gioca in modalità TV, ed attualmente non vi è nemmeno il supporto per cuffie Bluetooth. L'unica alternativa è rappresentata da un cavo lungo da inserire direttamente nella parte superiore della console, soluzione non ideale e spesso impraticabile per la distanza dalla console: considerando il costo non indifferente del pad, Nintendo avrebbe potuto tranquillamente inserire questa caratteristica, al di là di eventuali giustificazioni tecnologiche. Nella parte superiore del pad abbiamo il tasto di sincronizzazione e la porta USB di Tipo C (decisamente comoda perché non ha un verso unico di inserimento), che permette la ricarica della batteria integrata. All'interno della confezione è presente un cavo adibito a questo scopo, che ha nell'altra estremità una presa USB classica, in maniera tale da poterla inserire nella base per Switch, in un computer o anche in una batteria esterna. In tale maniera il pad può essere ricaricato in una moltitudine di situazioni differenti, mettetevi comodi però: non è presente il cosiddetto "fast charge" e per la carica completa ci vogliono ben 6 ore, una quantità di tempo enorme a fronte dell'ottima autonomia elencata in precedenza. Sulla parte superiore trovano spazio anche L, ZL, R e ZR; la qualità dei materiali è ottima, i due trigger però non sono analogici e quindi non hanno gradi di pressione differenti, che sarebbero potuti servire per giochi di guida o gli sparatutto.
Un'altra differenza rispetto al Pro Controller per Wii U la ritroviamo nel ritorno di un'impugnatura più pronunciata e comoda, che assieme ai materiali utilizzati ci ha soddisfatto in termini di solidità ed ergonomia durante le nostre molteplici sessioni con Zelda sulla TV. La forma complessiva del pad ritorna ad essere molto classica, quindi, ma sicuramente più efficace per giochi che richiedono una certa abilità derivata dalla qualità del pad. Una peculiarità estetica, però, c'è: il Pro Controller per Switch offre il corpo centrale in materiale semi trasparente sia nella parte posteriore che anteriore, col tocco di classe rappresentato dal messaggio da parte di Nintendo posizionato poco sopra l'analogico destro: "Thank you gamefan", un ringraziamento per tutti quelli che hanno proceduto a questa spesa non da poco. Il resto è un concentrato di tecnologia sotto forma dell'interessante HD Rumble, invero ad oggi poco sfruttato, il sensore NFC per gli Amiibo, posizionato nella parte centrale superiore, e ovviamente la connessione bluetooth alla console, che tra le altre cose sembra funzionare anche con PC e Mac. Dulcis in fundo è presente un giroscopio su 9 assi, contro i 6 ad esempio del DualShock 4: la precisione ci è parsa parecchio buona, dopo averla sperimentata per mirare con l'arco in Zelda o per risolvere alcuni dei puzzle fisici presenti nei Sacrari del gioco. Ritorniamo sul prezzo, come detto pari a 70 euro: per fare un confronto col periodo di lancio, il DualShock 4 costava la stessa cifra, il pad Xbox One 10 euro in meno. Al di là del fatto che adesso i due controller della concorrenza si trovano a prezzi tangibilmente più bassi - e lo stesso potrebbe accadere per la controparte Nintendo tra qualche tempo - reputiamo il rapporto qualità/prezzo leggermente a sfavore della prima, soprattutto considerando l'assenza del jack delle cuffie. In linea generale, a noi il Controller Pro è piaciuto; offre un'esperienza superiore rispetto ai Joy-Con con grip e permette di godere ancora meglio di capolavori quali Zelda e gli altri che si spera arriveranno sulla neonata console Nintendo, ma alla luce del prezzo attuale non possiamo consigliarlo a cuor leggero.
Conclusioni
PRO
- Impugnatura comoda, tasti posizionati correttamente
- La qualità dei materiali è soddisfacente
- NFC, ottimo giroscopio e sistema di vibrazione
CONTRO
- Manca il jack delle cuffie
- Il rapporto qualità/prezzo è migliorabile a causa di altre piccole mancanze