Questa seconda compilation dedicata alle origini del Blue Bomber è molto più difficile da giudicare della prima Mega Man Legacy Collection. In quel caso, infatti, la questione era stata molto semplice, in quanto Capcom aveva riproposto alle vecchie e alle nuove generazioni sei titoli che avevano fatto la storia di Mega Man e del genere che ha rappresentato per anni, prima dell'indifferenza di Capcom stessa e delle pagliacciate di Comcept col suo Mighty No. 9. La nuova Legacy Collection, invece, comprende soltanto quattro giochi che sono stati però pubblicati a cavallo tra varie generazioni e su diverse console: pur caratterizzati da un discreto saliscendi qualitativo, i Mega Man dal settimo al decimo restano ancora oggi platform estremamente validi che ci raccontano l'evoluzione dell'androide azzurro nel corso degli anni più recenti.
La ricerca della felicità
Nel 1995 Capcom aveva già pubblicato il primo Mega Man X, perciò il confronto con Mega Man 7 fu semplicemente d'obbligo, anche perché era la prima volta che la serie originale approdava su SNES e, soprattutto, che lo faceva con una nuova veste a 16-bit. In questo senso, Mega Man 7 usciva dallo scontro con le ossa spezzate. Pur essendo un buon titolo, caratterizzato da sprite enormi e coloratissimi, la nuova avventura del Blue Bomber sembrava cercare disperatamente la sua vecchia identità attraverso un level design incerto che non riusciva a rievocare i platform precedenti e che rendeva un po' più goffi alcuni importanti passaggi. Mega Man 7 oggi è invecchiato meglio di quanto si possa pensare, alla luce di queste osservazioni, e offre un primo assaggio della trasformazione di Mega Man nel passaggio generazionale da SNES a PlayStation. Fu infatti la prima console casalinga di Sony a ospitare Mega Man 8: in realtà, il gioco uscì anche per il Saturn di SEGA, ma la versione inclusa in questa compilation è proprio quella PlayStation. Lo stile visivo cambia leggermente tra il settimo e l'ottavo episodio, prediligendo lineamenti ancora più cartooneschi e stilizzati. Mega Man 8 è forse uno dei titoli più discussi nella storia della proprietà intellettuale Capcom: c'è chi lo odia e chi lo ama, ma fu effettivamente un momento importante nello sviluppo del franchise, grazie anche all'inclusione di dialoghi e sequenze animate che, pur doppiate malamente, servivano a calare i giocatori ancor di più in un universo che fino a quel momento era stato descritto attraverso immagini e testi brevi. Noi siamo con quelli che Mega Man 8 lo hanno amato, anche perché era un platform impegnativo il giusto, pieno di colori e di belle idee che davano al gameplay una marcia in più, grazie anche ad alcune armi tra le più creative e sorprendenti della serie.
Mega Man 9 e Mega Man 10 completano un pacchetto che, nella sua interezza, sembra quasi schizofrenico: passiamo dalla grafica cartoonesca e dettagliata di Mega Man 8 agli sprite 8-bit vecchia scuola, in un brusco tuffo nel passato che, a conti fatti, risale al 2008, ovvero a ben dodici anni dopo l'uscita dell'ottavo Mega Man per PlayStation e Saturn. Capcom aveva affidato la rinascita di Blue Bomber allo sviluppatore Inti Creates, il quale aveva deciso di sbarazzarsi di praticamente ogni meccanica aggiunta nella serie dopo Mega Man 2, come la scivolata e il colpo caricato, per concentrarsi unicamente sul level design. Mega Man 9 è un platform di eccezionale qualità che molti fan considerano tra i migliori della serie. Il giudizio nei confronti di Mega Man 10, ultimo episodio a uscire nel 2010 prima che il franchise andasse in pensione, è molto più gelido. Nonostante introduca la possibilità di controllare Proto Man e Bass al posto di Mega Man, sfruttando le loro peculiari capacità, appare chiaro fin da subito che in Mega Man 10 manca la scintilla dell'originalità. Alcune trappole sono fin troppo prevedibili, i Robot Master tra i più bislacchi in assoluto: resta comunque un buon platform per i canoni del brand, pur essendo meno rifinito del suo predecessore. Val la pena sottolineare che la Mega Man Legacy Collection 2 include tutti i DLC di Mega Man 9 e Mega Man 10, sbloccabili completando i giochi oppure attraverso una cara, vecchia combinazione di tasti segreta.
Quello che c'è e quello che manca
La Mega Man Legacy Collection 2 ripercorre attentamente i passi della compilation precedente, pur con qualche piccola differenza che potrebbe piacere o non piacere. Nella fattispecie, è interessante notare il passaggio a un semplice sistema di checkpoint che potrebbe rendere più frustrante l'esperienza per i giocatori alle prime armi: questi ultimi, comunque, gradiranno la possibilità di attivare a piacimento una sorta di "scudo" che dimezza i danni subiti e che rende alcune sequenze marginalmente più semplici, ma sempre a discrezione del giocatore. Fanno poi ritorno tutte le caratteristiche già implementate nella prima Mega Man Legacy Collection, e quindi il museo pieno di illustrazioni e informazioni, il jukebox per riascoltare i brani musicali, gli stage di "allenamento" contro i vari boss, le sfide a tempo e via dicendo. Quel che manca, invece... sono i giochi. È un discorso un po' complicato che ha inciso solo marginalmente sulla valutazione finale, sia chiaro: benché sia ovvio che Capcom abbia voluto dedicare queste due compilation alla serie originale principale, escludendo ogni spin-off, è anche evidente che la Mega Man Legacy Collection 2 propone due titoli in meno, rispetto alla prima.
Sulla qualità dei singoli giochi si può discutere - noi riteniamo che i Mega Man nella prima compilation siano i migliori, per esempio - ma a questo punto, considerato il prezzo, sarebbe stato forse opportuno includere nella compilation anche qualche altro gioco come Mega Man & Bass, l'ottimo platform sviluppato per SNES nel 1998 e poi convertito per Game Boy Advance qualche anno dopo. Alla serie principale si ricollegano anche alcuni spin-off che Capcom avrebbe potuto includere nella compilation a mo' di minigiochi omaggio, per esempio i Mega Man per Game Boy, i due picchiaduro The Power Battle e The Power Fighters, il gioco di calcio Mega Man Soccer oppure quello di guida Mega Man Battle & Chase. Titoli inferiori, senza alcun dubbio, ma che comunque avrebbero chiuso il cerchio delle Legacy Collection in bellezza, consentendo ai fan vecchi e nuovi di avere finalmente tra le mani ogni gioco.
Conclusioni
I Mega Man riproposti in questa seconda compilation sono platform ancora oggi molto validi, ma non tutti brillano della stessa qualità: in un certo senso, la Mega Man Legacy Collection 2 incarna in un sol colpo la crisi d'identità che la serie ha attraversato negli ultimi anni vent'anni. Completano comunque un cerchio cominciato con la precedente compilation, ma purtroppo Capcom ha escluso anche i vari spin-off che avrebbero rappresentato indubbiamente un valore aggiunto, considerando anche il fatto che questa volta i giochi nel pacchetto sono quattro invece di sei.
PRO
- Gli ultimi quattro episodi ufficiali, tra i quali l'ottimo Mega Man 9 e il rarissimo Mega Man 8
- Tante feature e opzioni
CONTRO
- La qualità dei giochi riproposti è altalenante
- Si sente la mancanza di alcuni spin-off che avrebbero reso il pacchetto più ghiotto