Vi confessiamo che dopo Hatred e IS Defense non ci aspettavamo moltissimo da Ancestors Legacy, il nuovo titolo di Destructive Creations. Invece siamo stati costretti a ricrederci e, nonostante qualche problema, è impossibile non ammettere che si tratti di un ottimo strategico in tempo reale. Soprattutto in tempi di magra come questi, farà sicuramente la gioia degli appassionati del genere. In un certo senso la firma di Destructive Creations non manca, visto che è particolarmente cruento e brutale sia in termini grafici, sia in termini di difficoltà, ma fortunatamente Ancestors Legacy ha anche molte altre qualità da sfoderare.
Contenuti di gioco
Appena avviato il gioco bisogna scegliere se giocare online o a una delle campagne single player presenti. Attualmente di queste ultime ce ne sono ben sei, con altre due presto in arrivo. L'obiettivo degli sviluppatori è di averne due per ognuna delle quattro fazioni, tutte ben caratterizzate: vichinghi, anglo sassoni, germani e slavi. Ogni campagna è composta da cinque missioni: considerando che ogni missione può durare anche più di un'ora, non è difficile calcolare che già adesso, per finirle tutte, si deve giocare per ben più di venti ore. Il calcolo è approssimativo ma tiene conto del fatto che la campagna tutorial, cioè la prima dei vichinghi, è leggermente più breve delle altre, così come lo sono le prime missioni di ogni campagna. L'altra modalità single player offerta è quella Schermaglia, che è identica a ogni altra modalità schermaglia vista in altri RTS, con i giocatori che devono lottare per accaparrarsi le risorse della mappa e distruggere le basi degli avversari che ovviamente mirano a fare lo stesso.
Volendo è anche possibile lottare per l'accumulo di punti, assegnati conquistando e mantenendo le varie basi (in questo caso dei villaggi). Se vogliamo la modalità schermaglia dà anche un assaggio di ciò che Ancestors Legacy è online, niente di più, niente di meno, con ovviamente i giocatori umani che aggiungono molto al divertimento. Comunque sia è evidente che il focus del prodotto è nel single player, dove si trovano le intuizioni migliori e dove è possibile sperimentare davvero tutti i sistemi di gioco.
Campagne storiche
Le campagne a cui abbiamo accennato sopra sono tutte basate su eventi storici realmente avvenuti, ovviamente riletti per essere adattati al gioco. L'ambientazione è squisitamente medievale, con le varie missioni ambientate tutte intorno all'anno mille (diciamo dalla fine del 900 d.C., fino al 1200 d.C.). Interessante il fatto che gli sviluppatori abbiano scelto di riprodurre anche battaglie non proprio famosissime, che però rendono meglio di quelle campali il senso di cosa significasse una guerra tra tribù o fazioni molto piccole nel Medioevo. Certo, non aspettatevi delle vere e proprie lezioni di storia, ma almeno qui oltre a vedere combattere degli eserciti molto ampi in campo aperto, scoprirete che spesso all'epoca le "battaglie" somigliavano più a raid di piccoli gruppi di predoni, con gli aggressori che oltretutto cercavano di agire con una certa circospezione prima di agire.
Ogni campagna viene introdotta da degli inserti narrativi disegnati a mano che presentano lo scenario storico, inserti che puntellano anche le varie missioni, in modo da contestualizzarle a dovere. A livello di gameplay Ancestors Legacy è una via di mezzo tra uno strategico in tempo reale classico alla Command & Conquer e uno più tattico alla Company of Heroes. Ogni missione ha i suoi obiettivi, che per essere raggiunti richiedono di sfruttare di volta in volta le varie funzioni. Così, ad esempio, in alcune missioni bisogna conquistare e far sviluppare uno o più villaggi per addestrare truppe e formare un esercito (per un massimo di dieci unità); in altre bisogna muoversi con circospezione per la mappa, sfruttando magari l'erba altra per nascondersi e cercando di liberare delle truppe catturate per portarle poi in battaglia; in altre ancora si devono attraversare delle aree molto pericolose con un manipolo di uomini, per poi difendersi dai continui assalti dei nemici facendo magari sviluppare un villaggio. Insomma, la varietà c'è e, nonostante alcune situazioni tendano a ripetersi durante le campagne, il senso di ripetitività è molto basso.
Combattimento
Del resto tanta varietà ha richiesto qualche sacrificio in alcuni aspetti del gioco, come nella costruzione dei villaggi, in cui è il sistema a scegliere il posizionamento degli edifici e in cui lo sviluppo delle tecnologie per le varie unità sono abbastanza limitati.
Molto più curato il combattimento vero e proprio che, pur basandosi sul classico sistema "sasso, carta e forbice", offre diversi spunti tattici interessanti. Ad esempio bisogna considerare che le unità da mischia non possono essere disimpegnate dopo l'ingaggio, mentre arcieri e balestrieri sono più versatili e possono essere fatti muovere in qualsiasi momento. Bisogna anche tenere in debita considerazione il pulsante della ritirata che consente alle truppe, nel caso in cui le cose si stiano mettendo male, di fuggire verso una zona sicura o verso la base più vicina. In questo modo è possibile curare i feriti e, nel caso si disponga di una caserma, rinfoltire i ranghi. Oltre alle truppe regolari (lancieri, guerrieri, cavalieri, arcieri e così via), sono presenti anche delle truppe speciali, gli eroi, questi ultimi solitamente i personaggi storici protagonisti della campagna. Gli eroi sono truppe particolarmente potenti, unici ad avere un singola barra di energia, ma non invincibili (non aspettatevi di poter superare un livello contando solo su di loro). Dispongono di capacità speciali attivabili capaci di influenzare l'intero esercito:
ad esempio possono infondere coraggio alle truppe, oppure possono aumentarne l'aggressività, o ancora possono terrorizzare le unità avversarie costringendole a una fuga momentanea e altro ancora. In generale, il gameplay di Ancestors Legacy richiede di essere particolarmente attivi, perché l'intelligenza artificiale è tra le più aggressive viste nel genere: in alcune mappe gli attacchi proseguono senza sosta e lasciano pochissimo tempo per prendere delle contromisure. A rendere ancora più difficile il tutto ci pensano le risorse, che sono limitate e a volte difficili da reperire. Insomma, cibo, legname e ferro si trovano in scarse quantità, spesso giusto quelle che servono per raggiungere gli obiettivi dati, e vanno gestite con attenzione. In particolare il cibo non deve mai mancare, pena il crollo morale dell'esercito con susseguenti defezioni. Tutto questo si traduce in una sfida davvero elevata, anche selezionando il livello di difficoltà medio (ce ne sono tre), che metterà alla prova in particolare i neofiti.
Brutali ma non troppo svegli
Detto questo, va detto che Ancestors Legacy non è un prodotto privo di difetti. Intanto la già citata intelligenza artificiale è sì aggressiva, ma anche molto ottusa e si limita ad attaccare a testa bassa senza fare grosse valutazioni tattiche.
Così non è difficile farla finire dentro alle nostre trappole o farla confluire nei vari imbuti di cui le mappe sono spesso disseminate (ponti, portoni e così via), dove ovviamente finisce per perdere i vantaggi dati dalla superiorità numerica o dallo schieramento iniziale. I problemi dell'intelligenza artificiale sono ben visibili anche negli alleati (quando le missioni li prevedono), che difficilmente sono in grado di offrire il supporto necessario, al di là ovviamente delle battaglie in cui agiscono secondo degli schemi prefissati. Altro limite del gioco è la mancanza di novità vere e proprie. Destructive Creations ha svolto bene il suo lavoro, ma non ha introdotto elementi forti che lo distinguano dalla concorrenza, brutalità a parte. Niente di troppo drammatico, visto che nel 2018 a considerare l'originalità di un videogioco come un pregio siamo rimasti davvero in pochi. Dal punto di vista tecnico Ancestors Legacy si segnala soprattutto per le animazioni cruente, che rendono i combattimenti particolarmente gustosi, soprattutto grazie alla possibilità di entrare nell'azione con la telecamera (altrimenti fissa), seguendo le singole unità. Unreal Engine 4 è stato ben usato anche se, sangue a parte, non c'è niente che spicchi davvero.
L'elemento migliore è probabilmente il fuoco che divampa dagli edifici quando vengono attaccati dalle truppe, fuoco legato alla meccanica di conquista che richiede di bruciare i municipi dei villaggi per prenderne il controllo. Per il resto ci troviamo di fronte a un prodotto curato il giusto e nulla più, che non spicca cioè per stile o ricchezza di dettagli.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo Windows 7 (Service Pack 1) , Windows 8.1 e Windows 10 - (solo 64-bit).
- Processore 2.6 GHz Intel Core i5-750 o 3.2 GHz AMD Phenom II X4 955
- 4 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 460 o AMD Radeon HD5850 (1 GB VRAM)
- DirectX 11
- 18 GB di spazio su Hard Disk
Requisiti consigliati
- Processore AMD Octa-Core / Intel Quad-Core a 3.4 GHz (AMD FX X8 8350 o Intel Core i5 3570 o nuove architetture raccomandate)
- 8 GB di RAM
- Scheda video AMD/NVIDIA con almeno 2048MB di VRAM e con supporto a DirectX 11 e Shader Model 5.0. AMD Radeon R9 285 e NVIDIA GeForce GTX 670 e superiori raccomandate.
Conclusioni
Ancestors Legacy non aggiunge nulla al mondo degli strategici in tempo reale, ma vista la magra degli ultimi anni, è un titolo che piacerà agli appassionati del genere, particolarmente a quelli cui piacciono le campagne single player. Brutale, sanguinario, ma allo stesso tempo rigoroso e solido nell'esecuzione, soffre soltanto per un'intelligenza artificiale un po' ottusa, che limita alcune situazioni. In generale, comunque, si tratta di un titolo ottimo, realizzato oltretutto da uno sviluppatore da cui non ci aspettavamo molto.
PRO
- Campagne single player curate
- Fazioni ben caratterizzate
- Brutale al punto giusto
CONTRO
- Intelligenza artificiale ottusa
- Nulla di nuovo sotto il Sole