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Space Hulk: Deathwing Enhanced Edition, la recensione

Lo sparatutto targato Streum On Studio basato sul franchise di Warhammer 40.000 approda su PlayStation 4

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   29/05/2018
Space Hulk: Deathwing Enhanced Edition
Space Hulk: Deathwing Enhanced Edition
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Nella sua edizione originale, uscita alla fine del 2016, Space Hulk: Deathwing ci era piaciuto. Avevamo apprezzato la grande fedeltà al franchise, la continua tensione che accompagnava le fasi esplorative dell'enorme relitto spaziale che eravamo stati incaricati di controllare, nonché l'approccio hardcore a un gunplay che faceva delle interminabili ondate di Genestealer il proprio marchio di fabbrica, spronandoci a organizzare al meglio la squadra di Angeli Oscuri a nostra disposizione e il relativo equipaggiamento per non soccombere sotto i colpi delle mostruose creature. Un elemento, quest'ultimo, "sporcato" nella campagna in single player dalla possibilità di richiamare un portale che, pur con i suoi tempi, ci dava modo di ripristinare la salute delle unità e tornare sul campo di battaglia freschi come una rosa anziché penare davvero per un medikit o per qualche munizione extra.

Space Hulk: Deathwing Enhanced Edition, la recensione

Ora il titolo è disponibile anche su PlayStation 4 (e su Steam, attraverso un aggiornamento gratuito per chi già lo possedeva) con la Enhanced Edition, che aggiunge all'esperienza di base un set di missioni speciali da affrontare dopo lo story mode, una nuova classe e delle personalizzazioni estetiche per gli Space Marine, il tutto rigorosamente senza microtransazioni e a un prezzo abbordabile. Il problema è che di "enhanced" questa edizione ha ben poco, visto che non ottimizza in alcun modo l'interfaccia dei menu per il controllo via DualShock, non introduce alcun miglioramento tecnico né una feature importante come il supporto per l'HDR (che con scenari così bui e contrasti fra luci e ombre sarebbe andato a nozze), e men che meno garantisce la necessaria pulizia grafica o un frame rate fluido, limitandosi ai trenta fotogrammi al secondo nonostante la complessità visiva e un motore rodato come l'Unreal Engine consentissero tranquillamente di osare di più.

Dentro lo Space Hulk

C'è qualcosa di prezioso per l'Imperium nell'enorme relitto spaziale in cui i Deathwing si sono imbattuti, e tocca a noi scoprire di cosa si tratta. Inviati all'interno dello Space Hulk insieme a due compagni, un Apotecario dotato di capacità curative e un'unità d'Assalto munita di Gatling, dovremo esplorare lunghi corridoi abbandonati per raggiungere una serie di obiettivi utili a fare chiarezza su cosa sia accaduto a bordo della nave, quali Space Marine siano stati coinvolti e perché. Il tragitto, che possiamo controllare richiamando una mappa a tutto schermo, prevede raramente spostamenti semplici da un punto A a un punto B, preferendo spesso sbarrarci la strada con ostacoli di vario tipo e costringerci a prendere lunghe strade alternative che ci manderanno inevitabilmente fra le braccia dei nemici.

Space Hulk: Deathwing Enhanced Edition, la recensione

La rilevazione delle orde di Genestealer e di altre tipologie di unità ostili avviene attraverso uno strumento simile a quello visto in Aliens: Scontro Finale, e la tensione di quei momenti è similmente alta: i mostri possono uscire letteralmente "dalle fottute pareti", accorrendo a frotte verso la nostra squadra e obbligandoci a difendere la posizione fino al termine dell'ondata, sparando come forsennati che hanno visto qualcosa muoversi fra gli alberi di una giungla, gridando "contatto!". È possibile prendere qualche precauzione bloccando elettronicamente le porte alle proprie spalle, così che quantomeno non si venga colti alla sprovvista dallo sciame oscuro, e ricordarsi di controllare la presenza di eventuali torrette da disabilitare tramite hacking remoto, pena un possibile game over.

Space Hulk: Deathwing Enhanced Edition, la recensione

Trofei PlayStation 4

Sono ventiquattro i Trofei ottenibili con Space Hulk: Deathwing Enhanced Edition. Piuttosto che essere legati al completamento dei capitoli che compongono la campagna del gioco, tuttavia, gli achievement si sbloccano portando a termine azioni specifiche (uccidere determinati nemici, nonché una certa quantità di essi) e ottenendo set completi di abilità grazie all'impiego dei punti esperienza guadagnati nel corso delle missioni.

Morti e buoi dei paesi tuoi

Come accennato in apertura, Space Hulk: Deathwing Enhanced Edition gestisce l'energia vitale dei personaggi in maniera atipica, consegnandoci una quantità limitata di medikit assegnati all'Apotecario, da utilizzare su uno qualsiasi dei componenti della squadra tramite ordine (la relativa ruota si apre premendo il dorsale destro del controller), ma permettendoci anche di richiamare un portale per proiettarci, tempo qualche secondo, presso una stanza sicura dove verremo curati e potremo anche eventualmente modificare il setup del protagonista, equipaggiando armi differenti (tutte rigorosamente appartenenti alla tradizione di Warhammer 40.000) e abilità speciali che nel frattempo avremo sbloccato. Aprire il portale durante un attacco su larga scala è naturalmente molto complicato, ma come detto il fatto stesso di aver inserito tale possibilità finisce per sbilanciare un'esperienza altrimenti davvero affascinante nella sua spietatezza, in grado di dare il massimo soprattutto quando affrontata in cooperativa insieme a tre amici. A tal proposito, purtroppo durante i nostri test online abbiamo trovato raramente situazioni pienamente giocabili e prive di problematiche, sperimentando crash ed episodi di latenza che fanno riflettere sullo stato di una produzione che negli ultimi due anni non sembra aver fatto molti passi in avanti, specie sotto il profilo della rifinitura.

Space Hulk: Deathwing Enhanced Edition, la recensione

Lo stesso discorso si estende al comparto tecnico nella sua interezza che, ribadiamo, delude laddove confrontato con altri sparatutto disponibili su PlayStation 4: la grafica è spesso sporca, ci sono belle architetture ma gli asset risultano generici, l'effettistica rientra nella norma (peraltro i "lampi intermittenti" della Gatling danno un fastidio enorme: incredibile che gli autori non vi abbiano posto rimedio) e, come già detto, mancano feature importanti come il supporto per l'HDR e un frame rate che avrebbe potuto tranquillamente viaggiare a sessanta fotogrammi al secondo. L'approdo nei negozi in formato retail non viene facilitato da una localizzazione del tutto mancante (il gioco è completamente in inglese, testi e dialoghi), ed è un peccato perché la campagna di Space Hulk: Deathwing di per sé ha molto da dare, specie agli appassionati del franchise targato Games Workshop.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
6.8
Lettori (4)
6.4
Il tuo voto

Pur potendo contare sulle solide basi di una campagna affascinante dal punto di vista narrativo, impegnativa e molto fedele alle atmosfere di Warhammer 40.000, Space Hulk: Deathwing arriva su PlayStation 4 con una Enhanced Edition in realtà priva di sostanziali miglioramenti rispetto all'edizione originale per PC, anzi castrata dal punto di vista tecnico (i sessanta frame al secondo sarebbero stati ampiamente alla portata dell'Unreal Engine e di questo level design), dotata di un'interfaccia che risulta macchinosa da gestire con il controller e di tante sbavature più o meno rilevanti, che evidenziano la mancanza di un pur necessario lavoro di rifinitura.

PRO

  • Atmosfera, tensione e un grado di sfida non indifferente
  • Estremamente fedele al franchise
  • Missioni extra, una nuova classe e personalizzazioni estetiche

CONTRO

  • Tecnicamente castrato rispetto alla versione PC
  • Tante sbavature più o meno gravi, manca la rifinitura
  • Multiplayer spesso problematico