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Visita guidata al Castello di Wolfenstein

A pochi mesi di distanza dall'uscita della versione per cellulari Java, Wolfenstein RPG arriva su iPhone in un'edizione migliorata.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   28/08/2009

L'elemento "stealth" è stato solo reintrodotto nei videogame con Metal Gear Solid, Tenchu e Syphon Filter, visto che già all'epoca dei sistemi a 8 bit esistevano giochi i cui protagonisti potevano (e spesso dovevano) nascondersi dalla vista dei propri nemici per completare indenni gli stage. Uno dei titoli che per primi hanno utilizzato questo approccio è stato Castle Wolfenstein, sviluppato all'inizio degli anni '80 da Muse Software. Si trattava di un gioco d'azione con visuale dall'alto, in cui un soldato americano doveva infiltrarsi fra le mura di un castello controllato dai nazisti per impossessarsi di documenti di vitale importanza per conseguire la vittoria nel

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conflitto mondiale. Dopo un sequel del 1984 (Beyond Wolfenstein), la serie è stata ripresa da id Software che l'ha trasformata in un first person shooter tridimensionale, quello che di fatto ha determinato il grande successo del genere su PC. Stiamo parlando chiaramente di Wolfenstein 3D, uscito nel 1992 ma ancora popolare fra gli appassionati, tanto che a distanza di diciassette anni non solo se ne parla ancora ma se ne traggono addirittura rivisitazioni pensate per i dispositivi da gioco portatili. Wolfenstein RPG, nella fattispecie, riprende le meccaniche classiche dell'FPS targato id e le modifica per aggiungervi un'impostazione da gioco di ruolo: l'esplorazione degli scenari è libera, ma non appena incontriamo dei nemici l'azione procede a turni fino alla conclusione dello scontro. Il nostro personaggio, inoltre, "cresce" man mano che si procede nell'avventura, diventando più forte e più resistente: il classico "level up" degli RPG.

Il soldato Blazkowicz è tornato

Sono passati solo pochi mesi dall'uscita di Wolfenstein 3D Classic per iPhone, dunque il nostro ritorno al castello avviene dopo un sostanzioso "ripasso" dello sparatutto originale. Sparatutto che sembra non invecchiare mai e ancora oggi è capace di conquistare in pochi istanti tanto i casual gamer quanto i videogiocatori più navigati, grazie al gameplay immediato e all'ottimo sistema di controllo via touch screen. Per Wolfenstein RPG sono state effettuate scelte differenti: il d-pad virtuale risponde alle nostre sollecitazioni in modo forse meno puntuale, ma lo "strafe" è presente di default (senza modificare i controlli, dunque) e si ottiene disegnando una linea orizzontale sullo schermo. Certo la presenza di combattimenti a turni rende la manovra più semplice e meno rischiosa: spostarsi lateralmente durante una

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sparatoria "in diretta" sarebbe stato senz'altro macchinoso in tali condizioni. Rispetto al gioco originale, questa versione RPG dà un certo risalto alle conversazioni con i personaggi che troviamo all'interno delle location, spingendoci oltretutto a interagire con l'ambientazione per guadagnare punti: possiamo distruggere quadri e armature, azionare interruttori e procurarci del cibo alla vecchia maniera ("arrostendo" uno dei numerosi polli che gironzolano per il castello). La raccolta di armi e oggetti è automatica, ed è possibile in qualsiasi momento accedere all'inventario per utilizzare medkit oppure uno dei sieri che possiamo creare combinando tramite appositi macchinari siringhe vuote e liquidi di diversi colori. Possiamo creare degli intrugli capaci di aumentare la nostra forza e resistenza, oppure capaci di incutere timore negli avversari... il giocatore è libero di decidere le combinazioni, basandosi su istruzioni già pronte o procedendo per tentativi. Una volta di fronte a uno o più nemici, come anticipato, l'azione procede a turni in cui possiamo muoverci e attaccare. In caso di difficoltà l'inventario rimane sempre accessibile, dunque se abbiamo qualche ricostituente diventa molto difficile lasciarci la pelle.

Un castello ristrutturato

Per questa rivisitazione in chiave RPG, Wolfenstein è stato completamente ridisegnato. Ci troviamo sempre di fronte a una soluzione ibrida e in "falso" 3D, con i personaggi rappresentati da sprite bitmap che vengono scalati a seconda della distanza. I disegni sono tutti nuovi, comunque, e lo zoom viene gestito dall'iPhone in modo magistrale, tanto che anche con i nemici in primo piano è difficile notare qualche pixel. Certo un approccio del genere appare antiquato e una soluzione completamente poligonale avrebbe reso tutto più convincente, anche e soprattutto in termini di animazione (davvero carente). L'interazione con l'ambiente è di discreto livello, niente a che vedere con i videogame degli ultimi anni ma certo superiore alla versione classica. Il livello di dettaglio degli scenari è buono ma c'è una certa ripetitività di base, mentre il sonoro non fa miracoli per quantità e qualità.

La versione testata è la 1.00

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (10)
7.2
Il tuo voto

Wolfenstein 3D è un ancora un ottimo first person shooter, anche su iPhone, e questa versione RPG del gioco aggiunge spessore alle meccaniche che ben conosciamo. Il risultato è affascinante, complice un grosso lavoro di restyling e un sistema di controllo che ben si presta tanto alle fasi esplorative quanto ai combattimenti a turni. Chi si aspettava una rivisitazione completamente in 3D rimarrà forse deluso, ma del resto lo stile grafico della serie andava preservato e non c'era modo migliore di farlo se non ricorrendo ancora una volta a soluzioni ibride. Wolfenstein RPG offre un buon numero di stage, una gestione dell'inventario interessante (specie per i vari sieri ottenibili) e una buona quantità di armi differenti. Forse cala un po' in termini di atmosfera quando i soldati nazisti vengono sostituiti da non-morti verdi con l'armatura (ebbene sì), ma in generale è difficile trovare qualche mancanza alla nuova produzione id.

PRO

  • Sistema di controllo ben fatto
  • Buon numero di stage, armi e oggetti
  • Grafica completamente ridisegnata...

CONTRO

  • ...ma tutt'altro che all'avanguardia
  • Sonoro povero
  • Combattimenti a turni non divertentissimi