Questo articolo comincia con una precisazione: il test effettuato su Aion si riferisce alla Open Beta attivata da NCsoft tra il 6 e il 13 Settembre, con il limite del livello impostato a 30 (sui 50 del gioco finale). Sarebbe scorretto giudicare Aion nella sua interezza: gli MMORPG sono giochi in divenire, aggiornabili regolarmente con contenuti, modifiche e miglioramenti. Inoltre, il cap non è la fine del gioco, semmai è l'inizio di un nuovo percorso per l'utente: un MMORPG va valutato anche in funzione del suo endgame perchè è ciò che tiene davvero incollato il giocatore. Quindi questa recensione valuta Aion nelle sue prime, corpose, ore di gioco, per le sue meccaniche e per la sua realizzazione tecnica. Nelle prossime settimane torneremo in modo più approfondito sulla seconda parte dell'esperienza e aggiorneremo questa recensione con le nuove valutazioni modificando eventualmente e se necessario, il voto.
Quando si cominciò a parlare di una versione occidentale di Aion: The Tower of Eternity gli appassionati del genere MMORPG si divisero tra scettici ed entusiasti: il panorama, saturo della supremazia di World of Warcraft, proponeva solo soluzioni alternative di nicchia e altre tanto pubblicizzate quanto, in definitiva, fallimentari. NCsoft, madre di Lineage 2 e Guild Wars, è una società coreana che fa come tematica principale delle sue produzioni il combattimento tra giocatori, il PvP. Ma lo stile di gioco prettamente asiatico è piuttosto diverso da quello occidentale, cosa che da sempre porta a una sorta di razzismo nei confronti delle produzioni coreane, dove quest e agevolazioni sono in percentuale molto minore rispetto a un semplice, sfrenato e lineare grinding,
cioè l'eliminazione ripetuta in un certo lasso di tempo di bersagli nemici che fruttano punti esperienza. In realtà, le agevolazioni suddette sono diventate all'ordine del giorno durante l'evoluzione di World of Warcraft, il primo MMORPG diretto anche e sopratutto ai casual players. E se World of Warcraft ha all'attivo undici milioni di account, qualcosa di buono nella formula ci deve pure essere.
Per questo NCsoft ha deciso di proporre Aion - il sottotitolo è stato persa in fase di conversione - in Occidente a un anno di distanza dalla release orientale, non prima di aver apportato le modifiche necessarie a rendere il prodotto molto più appetibile a questa parte del globo: una notizia che ha reso l'attesa per questo MMORPG a dir poco spasmodica e terminata, infine, non senza una punta di amarezza.
Ottimismo confermato
Il client della Open Beta, aggiornato alla versione 1.5 è se possibile ancora più stabile di quello proposto durante le fasi di Closed Beta. E' veramente strabiliante il lavoro svolto dai programmatori NCsoft, che hanno saputo ben sfruttare il CryEngine di FarCry: il client è molto scalabile e nonostante l'ottima resa grafica è decisamente più leggero di produzioni come Warhammer Online o Age of Conan. Di suo, il client di Aion raramente va in crash o presenta incertezze di qualche tipo: i caricamenti sono veloci e anche sui computer più modesti la fluidità dell'azione e notevole. Di contro,
il sistema GameGuard associato è un vero e proprio terno al lotto: in pratica si tratta di un obbligatorio programma anti-cheating che monitorizza ogni processo, impedendo l'utilizzo di software o hardware che violi l'EULA di Aion.Questa scelta è un passo avanti nella guerra ai disonesti ma il GameGuard si è anche rivelato una spina nel fianco per molti utenti, soggetti a crash improvvisi e blocchi imprevisti, costretti perfino a disabilitare firewall e anti-virus. Scavalcati questi noiosi problemi casuali (ad esempio, chi scrive non ha mai riscontrato alcun problema nonostante l'utilizzo di una tastiera G15 Logitech) ci si ritrova in pochi secondi a giocare: la creazione del proprio alter ego, Elyos o Asmodean che sia, è stata impreziosita da nuove opzioni e si conferma davvero soddisfacente. Il mondo di gioco viene caricato infine in pochissimi attimi: dal punto di vista tecnico Aion è un prodotto davvero ottimo, a cominciare dai modelli poligonali di personaggi e creature, ben dettagliati e animati. Non mancano alcuni problemi grafici come la bassa qualità e risoluzione di alcune texture soprattutto relative al terreno, ma sono difetti che passano in secondo piano di fronte all'abilità degli artisti di NCsoft. Il mondo di Atreya è assolutamente strepitoso: la varietà delle ambientazioni è seconda soltanto all'elevato dettaglio che caratterizza ogni area. E' impossibile non notare particolari come stormi di uccelli che sorvolano la zona, scariche elettriche durante i temporali, giochi di luce in quantità industriale. Il solo fatto che il passaggio dal giorno alla notte cambi i cromatismi dell'ambiente circostante è un segno della cura con la quale è stato confezionato il comparto grafico,
che si riflette oltretutto anche sulla varietà dei nemici affrontabili nell'arco dei primi trenta livelli e sulla barocca texturizzazione di armi e armature, arricchite da splendidi fregi e dettagli. Molta cura è stata riposta anche nella produzione della colonna sonora che accompagna le nostre peregrinazioni: un'ampia quantità di brani e tutti di ottima qualità, toni epici e avvincenti quando serve, armoniosi o delicati in altre occasioni. Le varie location oltretutto sono infarcite di effetti sonori ambientali di ogni genere, dai pianti dei fantasmi ai cinguettii, al rumore dei rami spezzati, del vento che soffia, della pioggia battente. Va oltretutto sottolineato che la promessa di doppiare l'intero gioco è stata mantenuta, a cominciare dalle numerose cutscene non interattive che aprono e chiudono molte quest, sottolineate e recitate in un ottimo inglese. Perfino il lancio di ogni magia è accompagnato da un'esclamazione del personaggio coinvolto, particolare intrigante ma anche un po' irritante durante i combattimenti più lunghi. Poco male: anche dal punto di vista sonoro Aion è molto configurabile ed è possibile aumentare, abbassare o escludere le varie opzioni.
Il bello del volo
Durante la settimana della Open Beta gli sviluppatori NCsoft hanno continuato a lavorare per risolvere i piccoli e inevitabili problemi di codice. Il supporto è ottimo e rapido, il client è stato aggiornato anche con una massiccia patch, sistemando qui e là anche qualche discrepanza tra le classi. Un'attenzione davvero encomiabile quindi, per un gioco dall'ottimo gameplay: Aion è effettivamente un MMORPG godibilissimo e i primi trenta livelli di gioco sono davvero divertenti.
La reattività ai nostri input è totale, il lag praticamente assente, il personaggio risponde in maniera precisa ed è possibile personalizzarne il controllo in vari modi: si può per esempio abilitare l'opzione click-to-move così come l'avvicinamento automatico al bersaglio. Il sistema di combattimento è basato principalmente sulle Chain: alcune abilità quando usate permettono di attivarne altre singolarmente inaccessibili, creando vere e proprie combo di attacchi e magie. Di conseguenza, la quantità di skill disponibili è solo in apparenza limitata e già intorno al quindicesimo livello si cominciano ad ottenere molteplici ramificazioni, aumentando la varietà e imprevedibilità dei giocatori. E' un sistema semplice e intuitivo, ricco di profondità, che va assimilato in fretta per poter sopravvivere ai nemici che incontreremo. Aion non è un gioco semplice: le creature sono coriacee e pericolose, è consigliato l'utilizzo di pozioni e bende curative al costo di pochi kinah, unità monetaria di Atreya. I soldi in Aion non mancano, nonostante si paghi per tutto: per viaggiare da un punto a un altro, per recuperare i pochi punti esperienza persi morendo, si pagano ovviamente i tomi contenenti le nuove abilità da imparare e molto altro ancora. Nella versione occidentale di Aion circola una maggior quantità di denaro grazie alle ricompense più generose delle quest e al maggior valore degli oggetti inutili da rivendere. Ma gestire il proprio portafoglio non è semplice e per evitare spese superflue bisogna giocare con criterio. Applicare le corrette Manastone al nostro equipaggiamento, per esempio, è un ottimo inizio visto che queste pietre aumentano le statistiche dei nostri oggetti. Anche la selezione delle Stigma deve essere pianificata attentamente, sono glifi utilizzabili dal livello 20 circa che aggiungono al nostro repertorio skill e magie precedentemente inaccessibili. E' insomma chiaro che la crescita del personaggio non va assolutamente sottovalutata.
E veniamo al volo, feature principale di Aion, che propone al giocatore un paio di ali a livello 10, permettendo il movimento e la lotta a 360 gradi. In realtà non è possibile volare ovunque: soltanto alcune zone, tra le quali l'Abyss, permettono di volare a piacimento, mentre in tutte le altre è possibile soltanto planare dopo un salto. Il volo oltretutto non è illimitato, l'attivazione delle ali inizia un countdown al termine del quale si precipita inesorabilmente nel vuoto. E' possibile potenziare le ali aumentando la velocità e la durata del volo, ma sono upgrade avanzati e costosi. Sapere quando usare le proprie ali e come sfruttarle è un elemento chiave in Aion, ma non è neanche facile imparare a muoversi in aria, sopratutto nel caos di uno scontro. Fin qui, Aion si rivela un'esperienza gratificante: divertente, profondo, intuitivo e ostico quanto basta. Un'occidentalizzazione apparentemente riuscita... finché non si raggiunge il livello 20.
Perplessità e problemi
La nostra avventura nel mondo di Atreya scorre fluida e veloce finchè non ci si ritrova arenati inesorabilmente. Fino a quel momento, il gioco offre anche all'utente più casual i mezzi per giocare come e quando vuole: un ottimo sistema di crafting che gonfia esperienza e tasche, quest semplici, missioni di tipo Campaign che ricompensano con denaro e oggetti portando avanti una sorta di trama principale. Il problema è che arrivati intorno al livello 20
si resta molto semplicemente senza quest: l'esperienza necessaria a raggiungere il livello successivo aumenta sempre di più, mentre le ricompense diminuiscono in proporzione, fino a rendere le quest praticamente inutili. Gli ultimi passaggi delle Campaign obbligano il giocatore a unirsi a un gruppo, cosa non così semplice se non si fa parte di una Legione, e non sono di rapida risoluzione: l'esperienza in gruppo è comunque appagante e divertente, moltiplicando per sei sia il tecnicismo del gioco che la sua spettacolarità visiva. In altre parole, dal ventesimo livello in poi viene a galla il tanto temuto grinding che caratterizza i giochi asiatici. Il giocatore si trova così costretto a uccidere mostri su mostri per raggiungere il livello successivo, cosa che farebbe anche se una quest lo richiedesse, ma in questo caso è lo scopo che manca e che rende l'operazione più pesante che divertente. In particolare, nelle zone di livello 20 o superiore c'è anche la possibilità che appaiano dei Rift, portali che possono condurre nella nostra area i giocatori dell'opposta fazione a caccia di PvP. L'idea effettivamente contribuisce ad aumentare la sensazione di guerra, ma non allevia di certo il fastidio di essere interrotti durante le nostre attività e magari rispediti
al nostro home-point, a decine di minuti di distanza. Qualcuno direbbe che è il design del gioco e del PvP. Senza dubbio, ma il problema del grinding permane e creare gruppi di giocatori per "grindare" tutti assieme e difendersi da eventuali nemici maschera soltanto di sociale un'attività ripetitiva come il grinding.
La situazione non cambia accedendo all'Abyss, dal livello 25: le quest continuano a latitare e il giocatore senza Legione è facile preda di avversari casuali. World of Warcraft, Warhammer Online e The Lord of the Rings Online ci hanno abituato a un sistema di progressione, considerato occidentale, dove le quest sono lo scopo del grind e la varietà è maggiore. Aion doveva intraprendere questa strada per occidentalizzarsi, invece la fase intermedia del gioco dimostra che c'è ancora molta strada da fare per rendersi appetibile del tutto al palato nostrano.
Il futuro di Aion
Per limitazione di Beta e tempistiche non è stato possibile naturalmente testare l'endgame di Aion, che consiste principalmente in PvE e PvPvE. La patch 1.5 ha introdotto svariate instance che hanno colmato il PvE lacunoso del prodotto: siamo ancora ben lontani dai fasti di The Lord of the Rings Online e World of Warcraft: Aion manca di avvincenti script e design soprattutto per i boss delle instance, fin troppo semplicistici e lineari. D'altra parte, il cuore di Aion è il PvPvE nell'Abyss, lo scontro cioè con la fazione avversaria composta da giocatori umani e quella imprevedibile dei Balaur controllati dall'intelligenza artificiale, che attaccano o difendono l'una o l'altra fazione a loro discrezione. Nell'Abyss è il momento delle Legioni, le associazioni di giocatori che crescono con i successi dei loro membri, diventando quindi una feature fondamentale del gameplay di Aion. Quanto vario e longevo sarà questo endgame anche in Occidente è ancora presto per dirlo.
Conclusioni
Aion è un MMORPG incredibilmente rifinito, curato e valido, tecnicamente ottimo ma leggero, intriso di lore e dettagli. Il gameplay è solido e ricco di varietà, il PvP è promettente già ai livelli più bassi, il volo è ben implementato... peccato per quel residuo tutto asiatico di grinding che, davvero, sconquassa l'intera struttura. L'esperienza iniziale è fantastica e consigliata a tutti gli amanti del genere: se NCsoft saprà risolvere i problemi nelle prossime settimane, aggiungendo quest e opzioni per far crescere il proprio personaggio, allora Aion resterà una validissima alternativa all'innominabile tronista del genere. Chi ama il grinding lo reputerà facilmente un capolavoro, tutti gli altri un accecante bagliore nel buio.
PRO
- Tecnicamente ottimo
- Gameplay profondo e ben progettato
- Client stabile e leggero
CONTRO
- Grinding asiatico ancora presente
- Il PvP libero può non piacere a tutti
- Software GameGuard decisamente noioso
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema Operativo: Microsoft Windows XP
- Processore: Intel Core 2 Quad 2.40 GHz
- RAM: 3 GB
- Scheda Video: ATI Radeon HD 4800
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Microsoft Windows XP SP2
- Processore: 2.8 GHz CPU o equivalente
- RAM: 1GB
- Scheda Video: NVIDIA 5900 Ultra 128MB RAM / ATI x700 128MB RAM o superiore
- Hard Disk: 15 GB
- Direct X: 9.0c
- Connessione a Internet obbligatoria