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NBA 2K10, recensione

Torna ancora una volta la saga cestistica di 2K Sports con l'ultimo capitolo del loro NBA, da sempre riferimento del genere e metro di paragone per tutti i giochi sportivi

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   07/10/2009

Versione testata: Xbox 360

Ne è passata di acqua sotto i ponti dal primo capitolo della fortunata serie di basket 2K, esattamente 10 anni fa esordiva nell'allora console "next-gen" Sega Dreamcast la prima simulazione cestistica in grado di fare le scarpe ad Electronic Arts ed il loro NBA Live. L'evoluzione della saga è stata lenta ma costante, ed i ragazzi di Visual Concepts hanno introdotto anno dopo anno novità, idee: il gioco online già nel 2001, la scannerizzazione dei volti dei giocatori due anni più tardi, modalità associazione nel 2005, i tiri con lo stick analogico l'anno successivo, solo per citare quelle più importanti. Quest'anno 2K Sports porta sui nostri schermi il gioco definitivo di pallacanestro, la summa di tutta l'esperienza accumulata in questi 10 anni e messa oggi a disposizione del talentuoso team per creare il punto di non ritorno del genere sportivo.

La corona del Re

Laddove Electronic Arts si tiene ancora stretto il primato di creare le migliori simulazioni sportive di NHL ed NFL, e se la gioca a viso aperto con Pro Evolution Soccer per quanto riguarda il calcio, parlando di Basket la palma di miglior gioco in assoluto rimane ancora stretta ai talentuosi Visual Concepts di 2K Sports. NBA 2K10 è ancora il miglior titolo di Basket in circolazione, nonchè uno dei giochi sportivi più completi e ricchi che si siano mai visti in giro.

NBA 2K10, recensione

Innanzitutto parliamo dell'esperienza giocata sul campo, il gameplay nudo e crudo: ci sono delle sostanziali novità, che pur non stravolgendo il gioco lo modificano leggermente. Fino ad NBA 2K9 eravamo abituati a correre ininterrottamente utilizzando il grilletto, da quest'anno invece la corsa è stata limitata in modo palpabile fin da subito. C'è una doppia barra d'energia sotto il personaggio che comandiamo: una della fatica istantanea, l'altra generale. Correndo ci si stanca ben presto ed una volta che la prima barra viene esaurita il giocatore rallenta vistosamente; piano piano anche l'energia globale scende sempre di più, fino a rendere necessario un cambio per farlo riposare. L'idea è giusta e rende NBA 2K10 più simulativo del solito, ma sicuramente è un bel cambiamento ed ogni fan della serie lo interpreterà a suo modo. La curva di apprendimento è abbastanza perpendicolare e lunga da digerire a causa della quantità di comandi, shortcuts e varietà di azioni disponibili messa sul piatto dagli sviluppatori. NBA 2K10 è un gioco profondo proprio perchè può essere utilizzato con divertimento sia da un neofito della serie, sia da un esperto che vuole saper utilizzare tutti i comandi. Ogni giocatore è personalizzato non solo nell'aspetto, ma anche nei movimenti e nelle animazioni: ecco che quindi tiri, liberi o passaggi vanno saputi calibrare anche in base al personaggio controllato. I passaggi spesso non sono precisi come vorremmo, pur indirizzando lo stick verso il bersaglio giusto a volte la palla può uscire dal campo o andare in un'altra direzione. Errori o voglia di estremo realismo?

Curiosità

Come di consueto per un gioco di pallacanestro yankee, NBA2k10 ci propone una colonna sonora prettamente hip-hop, dotata di una tracklist fatta di alti e bassi. Sulla scia di "EA Trax", nelle opzioni possiamo accedere a tutte le canzoni disponibili nel gioco, vedere le copertine dei CD, eliminare tracce indesiderate o suonare quelle preferite. L'artista di punta è senz'altro The Game, spalla di 50Cent in molte canzoni, che per l'occasione ha creato una canzone inedita per il gioco. Si segnala la presenza di Kanye West e Florida, ma per il resto si tratta di artisti underground sconosciuti ai più. Curiosa la possibilità di sbloccare alcuni rappers per farli giocare sul parquet: Pitbull, David Banner, Twista, e gli stessi West e The Game possono scontrarsi con le stelle della NBA.

Allenatore o giocatore?

Rispetto all'anno scorso, le possibilità di chiamare un'azione di gioco in NBA 2K10 sono state enormemente espanse: da 8 a 24 schemi. Il ventaglio di possibilità offensive (chiamato Playcalling) ci da l'opportunità di sfruttare le migliori condizioni di gioco per creare nuovi modi di andare a canestro, utilizzare meglio i compagni ed i loro passaggi, halley oop, blocchi e così via. In pratica si danno ordini alla squadra che servono a coordinare l'azione d'attacco con i personaggi non controllati da noi. Grazie alla connessione ad internet, di cui il gioco fa ampio utilizzo in ogni suo aspetto, è stata inserita una modalità chiamata "NBA Today", molto simile alla Live Season di FIFA: si tratta di avere sempre a portata di mano la vera "season" della stagione corrente con partite pre-campionato, campionato, Play-Off. E' possibile quindi partecipare ai veri match in corso, anche se in modo virtuale, con i veri rooster e formazioni ufficiali. Un'altra gradita novità è la partnership stretta con un famoso sito di statistiche, che propone in diretta on-screen, quando ce n'è bisogno, dati esaurienti e statistiche di giocatori, squadre e campionato. E' sempre presente la favolosa modalità "Associazione", che permette di gestire una squadra nei suoi più intimi dettagli: staff, allenamenti, draft, scambi e partite di campionato, proprio come se fossimo l'allenatore/manager, e in NBA 2K10 si possono anche indossare i panni di un rookie (una matricola alle prime armi) cercando di salire nella squadra, farsi largo nella NBA ed arrivare ai PlayOff NBA. Si chiama modalità "My Player" ed è una simulazione di crescita personale e sportiva nel mondo del basket.

NBA 2K10, recensione

La prima partita la guardiamo dalla panchina, entrando solo per pochi secondi (se l'allenatore vuole, ovviamente. Giocando bene si ottengono giudizi positivi che fanno crescere la stima del coach nei nostri confronti, e con essa la possibilità di giocare più minuti e forse giocare in una squadra di prima categoria. Oltre a queste modalità c'è un intero sottomenù chiamato "NBA Blacktop" che apre il gioco ad una nuova sfera del mondo "basket": si tratta di sfide da 1 a 5 giocatori, gare di schiacchiate, competizioni dei tiri liberi, sfide in strada: in pratica un NBA Street incluso nel gioco e relegato a semplice "modalità", giusto per capire la vastità di NBA 2K10 e la sua completezza.

Obiettivi Xbox 360

NBA 2K10 mette a disposizione del giocatore i canonici 1000 punti, da sbloccare attraverso ben 50 obiettivi. La maggior parte di essi sono legati a specifiche prestazioni sportive sul campo di gioco, e non ad una progressione nel campionato o nel single player. Ad esempio si devono fare più di 30 assist, 10 blocchi o 15 palle rubate con un team qualsiasi. Oppure segnare un certo numero di canestri con specifici giocatori come Kobe Bryant, Dwight Howard o Kevin Durant, vincere la gara di schiacciate con Lebron James o giocare una gara impeccabile con Yao Ming. Non sono obiettivi facili, c'è da sudarli uno ad uno.

Sfida al mondo

Il maggior pregio di un gioco sportivo è quello di essere fruibile in multiplayer: Xbox Live (ed il PSN su Playstation 3) offrono un ventaglio di possibilità quasi illimitate al giocatore next-gen: oltre alle classiche sfide in partite classificate o personalizzate, si può infatti creare un nostro giocatore preferito e formare un "team online" con altri giocatori da tutto il mondo. Abbiamo poi già visto come la connessione ad internet integri perfettamente il gioco con statistiche e dati, aggiorni continuamente i rooster e le novità della NBA. Il net-code sembra nettamente migliorato, e laddove un anno fa si potevano notare vistosi cali di framerate in partite online con giocatori molto distanti, oggi la fluidità di gioco parrebbe essere la stessa sia giocando contro americani, sia contro persone a noi vicine. La componente visiva di NBA 2K10 è anche quest'anno di primissimo livello, con animazioni allo stato dell'arte personalizzate per tutti i giocatori importanti nei minimi dettagli. L'azione scorre via fluida, a parte qualche indecisione sporadica nel frame-rate durante le situazioni più concitate. La presentazione è quanto di più coreografico e spettacolare ci possa essere in un gioco sportivo: luci, migliaia di persone in delirio, entrata scenografica dei giocatori. Semplicemente, è come guardare la TV. Peccato per i volti, che pur somigliando molto alle controparti reali, visti da vicino danno ancora l'impressione di essere "statue di cera", con una pelle forse troppo lucida e l'occhio perso nel vuoto. Il sonoro è al top, come sempre, con suoni ambientali da bordo campo, pubblico che urla e canta, effetti realistici ed una colonna sonora di tutto rispetto, pur con tracce forse troppo underground.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.9
Lettori (48)
8.5
Il tuo voto

NBA 2K10 è ad oggi la migliore simulazione di basket che si possa trovare in giro. Il pacchetto offerto da 2K Sports è veramente impressionante per completezza e cura nei dettagli. Nuova modalità MyPlayer, NBA Today con aggiornamenti costanti da internet, la solita Associazione da gustarsi fino in fondo, NBA Blacktop per giocare in strada, le "online crew" per un'esperienza multiplayer ancora più profonda. Il tutto condito da un comparto tecnico pregievole, audio e sonoro ai massimi livelli e centinaia di opzioni. La precisione di alcuni comandi è da migliorare, così come la realizzazione dei volti dei giocatori, realistici ma non ancora reali. In definitiva: Must have per ogni appassionato di pallacanestro e non solo.

PRO

  • Modalità NBA Today e MyPlayer
  • Giocabilità ai massimi livelli
  • NBA Blacktop è un gioco nel gioco

CONTRO

  • Alcuni comandi da migliorare
  • Qualche rallentamento sporadico
  • I volti dei giocatori sono da migliorare