Lasciando da parte gli inevitabili nasi arricciati dei puristi, è evidente come sarebbe stato impossibile convertire l'originale Spore per Wii: al di là di evidenti ostacoli tecnici, il notevole tasso di complessità dell'ultimo lavoro di Will Wright rappresenta quanto di più lontano ci sia dalla visione che Nintendo ha dell'intrattenimento videoludico. Non stupisce dunque più di tanto la decisione presa da EA di trasformare l'originale "simulatore di vita" in un action adventure, ovvero proprio questo Spore Hero che ci avviamo a recensire.
Buco nero supermassiccio
Spore Hero unisce alla già accennata variazione di genere una dimensione narrativa sconosciuta all'originale titolo per PC, indispensabile per ogni action game degno di questo nome. Nella fattispecie, il prodotto EA si apre con una sequenza che vede due asteroidi schiantarsi su un pacifico pianeta abitato da una pletora di bizzarre creature: dal primo ne fuoriesce quello che diventerà il protagonista del gioco, dall'altro la sua diretta nemesi, un essere dotato di un potere oscuro capace di far perdere la ragione a chiunque lo avvicini. Obiettivo finale dell'avventura sarà dunque quello di porre rimedio al caos generatosi, riportando il mondo alla sua originaria tranquillità. Sin dalle prime battute di gioco, risultano evidenti quella manciata di caratteristiche principali che Spore Hero finisce per ripetere ciclicamente per tutta la durata dell'esperienza ludica. Ci si trova dunque di fronte ad un action adventure in terza persona, da affrontare esplorando le aree nelle quali è suddiviso il pianeta, parlando con NPC, completando quest, ottenendo upgrade e power-up vari e combattendo contro coloro che si dovessero dimostrare ostili. Sotto alcuni aspetti, Spore Hero svolge un discreto lavoro quando si tratta di coinvolgere dell'utente: gli scenari sono ben costruiti, e forniti di una corretta giustapposizione di missioni, minigame, segreti e
via discorrendo. Insomma, di cose da fare ce ne sono parecchie, con un occhio di riguardo nei confronti della varietà globale: le quest che ci si trova a risolvere rientrano spesso nell'ambito delle prove di abilità, comprendenti rhythm game, competizioni semi-sportive (corse ad ostacoli, gare di velocità eccetera eccetera) e qualche semplice puzzle perlopiù di natura ambientale. Non altrettanto positivo risulta però il bilanciamento della difficoltà fra le diverse attività: se la maggior parte rientra infatti nei canoni del casual gaming, in alcuni casi abbiamo sperimentato delle vertiginose ed ingiustificate impennate capaci di rendere alcune sezioni decisamente frustranti. Un altro problema di Spore Hero è poi costituito dall'evidente annacquamento dell'esperienza ludica, attuato dagli sviluppatori costringendo il giocatore a ripetere troppe volte una medesima attività allo scopo di raggiungere un obiettivo: un tentativo davvero maldestro di occultare la breve durata dell'avventura, e che può rappresentare un serio problema nei momenti in cui coinvolge i -tanti- minigame privi di un genuino fattore di divertimento o di sfida.
Chirurgia estetica
Come avevamo già anticipato in fase di preview, il vero fiore all'occhiello di Spore Hero è l'editor che consente di creare e modificare il protagonista, di fatto una versione ridotta rispetto all'originale gioco per PC ma comunque impressionante per la libertà lasciata all'utente. Dopo aver scelto una forma standard per il tronco della nostra creatura, ci si può letteralmente sbizzarrire aggiungendo arti ed appendici in ogni dove (bocche sulla pancia, occhi dietro la schiena, braccia sulla testa sono solo alcuni esempi), stabilendone anche l'estensione con poche semplici mosse. Peccato solo che tutta questa abbondanza abbia una scarsa influenza nell'economia di gioco: se si escludono alcuni minigame che prevedono l'utilizzo dell'editor per risolvere i problemi di alcune creature modificandone la fisionomia, l'interessante tool ha un valore poco più che estetico. Certo, può essere divertente osservare i goffi movimenti di una creatura con tre sproporzionate gambe, ma si tratta di un intrattenimento davvero estemporaneo. Il sistema di upgrade di Spore Hero finisce inoltre per spogliare ulteriormente di valore il tempo speso dall'utente con l'editor. In sostanza, le nuove parti con le quale potenziare la creatura
si ottengono come premio per le quest risolte o si trovano nascoste all'interno degli scenari: il fatto è che per proseguire nell'avventura ci si trova costretti a dotare il proprio personaggio di determinati attributi, rendendo le modifiche alla sua struttura fondamentalmente pilotate. Se gli aspetti descritti finora Spore Hero sono risultati di qualità altalenante, lo stesso non si può dire del sistema di combattimento, posto come uno dei pilastri fondamentali del gameplay (non a caso gode di un apposita sezione nel menu principale) ma che risulta tragicamente la caratteristica peggiore dell'intero pacchetto ludico. Le schermaglie tra le creature assumono la forma di un dozzinale beat'em up ad incontri, e si risolvono in un button smashing senza arte né parte che viene a noia da subito e che purtroppo si ripete con assillante frequenza per tutta la durata del gioco. Sul fronte tecnico, invece, Spore Hero svolge il proprio lavoro in maniera positiva, offrendo una realizzazione grafica gradevole ed un comparto sonoro all'altezza. Senza infamia e senza lode insomma, un commento che tutto sommato può sintetizzare l'intero valore della produzione EA.
Conclusioni
Spore Hero è un action adventure con delle buone intuizioni, che purtroppo solo in alcuni casi si sono tradotte in effettive qualità videoludiche: gli elementi tratti dall'originale PC funzionano fino ad un certo punto, e la logica del minigame a tutti i costi (croce e delizia delle produzioni Wii) si paga con sezioni di gioco a volte frustranti, noiose o semplicemente mal realizzate. Tecnicamente discreto ma piuttosto breve e facile, Spore Hero è dunque un titolo che può andar bene ad un'utenza più casual, mentre tutti gli altri farebbero meglio a rivolgersi altrove.
PRO
- Qualche buona idea
- Editor potente e facile da usare
CONTRO
- Minigiochi tra alti e bassi
- Sistema di combattimento da dimenticare
- Avventura ripetitiva