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Non solo erba

Il manageriale calcistico made in EA prova a conquistare anche i cuori dei simulomani più esigenti!

RECENSIONE di Paolo Matrascia   —   15/10/2009

Diciamoci la verità, se qualche anno fa un conoscente vi avesse confidato di preferire la serie Fifa a quella Pro Evolution Soccer, tanto sarebbe bastato per bollare il misero tapino come un analfabeta videoludico degno di abbandonare i videogiochi a favore di una più sana vita all'aria aperta, a zappare la terra. Oggi, se quello stesso ipotetico losco figuro tornasse dalla vita agreste per dedicarsi alla stessa passione di un tempo, il suo discorso non reggerebbe più solamente sul fronte PC, visti i progressi fatti da Electronic Arts a dimostrazione della volontà di sondare i gusti dei videogiocatori e, nonostante un percorso lungo e tortuoso, riuscire a offrire un prodotto completo e maturo.

Non solo erba

Non abbiate paura: non avete sbagliato pagina e, soprattutto, chi sta scrivendo non ha sbagliato gioco. Semplicemente, alla luce degli avanzamenti effettuati dalla serie gemella e ripercorrendo la storia di quella manageriale di casa EA - quando ancora il brand si chiamava Total Club Manager - è impossibile non notare i decisi miglioramenti evidenziati da ogni nuova iterazione e quest'anno, con Fifa Manager 10, non stupirsi neppure troppo nel trovarsi, forse per la prima volta, davanti a un titolo in grado di combattere ad armi pari con mostri sacri del genere come lo stesso Football Manager.
Intendiamoci, il paragone imprescindibile con il benchmark del genere potrebbe far sì che l'ultimo lavoro dei Bright Future debba ancora arrendersi nei confronti dei più esperti Sports Interactive ma, mai come questa volta, ci sentiremmo di consigliare Fifa Manager 10 anche agli scienziati del calcio simulato. Quantomeno tra una pausa di campionato e l'altra.

Simulazione a tutto tondo

La ricchezza dell'offerta ludica proposta da Fifa Manager 10 appare evidente fin dal momento di creazione della partita. Oltre alla selezione dei campionati da simulare (forse manca quello interregionale Cinese) e all'immissione dei dati anagrafici vi verrà chiesto se creare un club da zero e portarlo dai campi di periferia fino alla Champions League, piuttosto che giocare come vero e proprio Player Manager (qualche attimo di silenzio per Dino Dini e la sua Anco), detto anche più comunemente "allenatore sul campo". Se poi non vi bastasse gestire la sola vita sui campi da gioco, viene anche data l'opportunità di mettere su famiglia o magari simulare la sregolata esistenza dell'allenatore viveur, dedito alla bella vita e al lusso sfrenato. Magari cercando di non perdere tutto in borsa. Attenendosi alla sezione calcistica - e tralasciando ad esempio il simpatico extra dei quiz - Fifa Manager 10 non vi concede il solo controllo dello spogliatoio ma, anzi, vi darà la possibilità di mettere le mani su quasi ogni singolo aspetto coinvolto nella gestione della squadra in senso più lato.

Non solo erba

Dall'amministrazione delle strutture fino alla gestione dei rapporti con sponsor, stampa, tifoseria ed eventuali squadre satellite. Il tutto passando attraverso una miriade di micro-management che farà a dir poco impazzire gli amanti dei giochi gestionali. Tutta questa mole di numeri, informazioni e statistiche sono offerti con un'interfaccia utente che nonostante si prodighi nel garantire un ambiente grafico gradevole e visivamente coerente spesso non riesce a essere intuitiva. Anche dopo ore di gioco potrà capitare di non ricordarsi come raggiungere una data opzione o, peggio, di dover utilizzare il tasto sinistro del mouse per alcune azioni e il destro per altre. Insomma, da questo punto di vista la mole d'informazioni su schermo riesce a essere un alibi solo parzialmente. Nel caso qualcuno di voi si fosse intimorito o preferisca dedicarsi al rapporto con i giocatori, al loro allenamento e alla gestione delle tattiche sarà possibile demandare queste mansioni a uno o più collaboratori. Ovviamente il livello di bravura di questi ultimi influirà sulla qualità del lavoro svolto, ma al giocatore rimarrà sempre l'ultima parola. Più in generale, il dettaglio e l'accuratezza di ogni elemento simulato ci è apparso di ottimo livello e in grado di offrire un grado di sfida all'altezza della situazione. Vedendo le cose da un'altra prospettiva, all'atto pratico non viene neppure preclusa la possibilità di delegare la gestione sportiva ad allenatori e staff tecnico per concentrarsi invece sulle componenti più gestionali. Insomma, a voi decidere se entrare nei panni di Ferrara, in quelli di Galliani o di entrambi.

Non solo erba

Ogni maledetta domenica

Insospettiti dal livello di dettaglio delle parti, diciamo così, accessorie viene spontaneo interrogarsi riguardo la bontà del gestione tecnica e delle competizioni piuttosto che della simulazione calcistica. La verità è che gli sviluppatori, quantomeno a livello implementativo, non sembrano aver tralasciato nulla. Oltre alla gestione della preparazione (con tanto di scelta del luogo del ritiro), dell'allenamento, della campagna acquisti e del settore giovanile, all'allenatore è data la possibilità di interagire con i propri giocatori anche a livello psicologico: prima, durante e dopo le partite.

Non solo erba

Una volta arrivati - finalmente - sul campo da gioco si potrà assistere a una rappresentazione tridimensionale dell'incontro, piuttosto che a un inutile riassunto testuale che non riesce a sintetizzare esaustivamente l'andamento del match. Escludendo gli scontri di contorno, si rende quindi indispensabile l'utilizzo della grafica tridimensionale, compensata dal fatto che i match, anche a lunghezza intera, non supereranno mai una diecina minuti di gioco e che la grafica appare, soprattutto nel caso di stadi e squadre più importanti, inaspettatamente fedele alle controparti reali. Rispetto alla passata edizione, adesso è anche possibile vedere le azioni di gioco da bordo campo, con il risultato che sembra proprio di essere seduti in panchina. O quasi insomma. Il controllo su tutti questi aspetti è praticamente totale mentre i loro effetti sono... giocosi e a volte non del tutto realistici. Proprio in questo contesto si evidenzia la scelta consapevole effettuata dai designer per differenziarsi dalla concorrenza. Fifa Manager 10 offre un ambiente di gioco più portato al mero divertimento e concedendo qualcosa dal punto di vista prettamente simulativo. E questo non è detto che sia sempre un difetto.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (36)
7.0
Il tuo voto

Impossibile non apprezzare il lavoro svolto dai Bright Future con questo ultimo capitolo della serie. Nonostante non vi siano stravolgimenti rispetto allo scorsa edizione, il titolo appare decisamente più rifinito e maturo. Certo, il motore di simulazione delle partite dimostra di avere bisogno di ancora qualche aggiustamento, ma ai fini delle economie di gioco è pur vero che i risultati rimangono tutto sommato verosimili e congruenti alle nostre scelte tecnico-tattiche. Tutto il resto del gioco è poi in grado di offrire ore e ore di divertimento agli appassionati del mondo del pallone e dei titoli gestionali tout-court. L'inclusione dell'inedita modalità multiplayer, inoltre, potrebbe donare a Fifa Manager 10 ulteriore linfa vitale.

PRO

  • Graficamente accattivante
  • Sezione gestionale completa
  • Ampiamente personalizzabile

CONTRO

  • Motore partite ancore da perfezionare
  • Interfaccia utente a volte ostica
  • I nomi degli allenatori non sono reali

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: AMD Athlon64 X2 4200+
  • RAM: 4 GB
  • Scheda Video: ATI HD4850 512MB

Requisiti minimi

  • Processore: Pentium III 1.3 GHz o Athlon equivalente
  • RAM: 1 GB
  • Scheda Video: 64 MB RAM
  • Spazio su disco: 12 GB
  • Scheda audio compatibile DirectX 9.0c

Requisiti consigliati

  • Processore: Pentium IV 2.3 GHz Dual Core
  • RAM: 2 GB