2

Drawn to Life: Il Capitolo Successivo, recensione

Drawn to Life torna con un nuovo episodio dal sapore conservativo, con poche novità di rilievo accompagnate dalle solite, grandi potenzialità.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   09/11/2009

Versione testata: Nintendo Wii

Quando è stato pubblicato per Nintendo DS, Drawn to Life non ha fatto impazzire critica e pubblico, ma ha posto un interrogativo senz'altro stuzzicante: abbiamo a disposizione un touch screen e una stilo, dunque perché non utilizzarli per disegnare il protagonista del nostro gioco, nonché una serie di elementi con cui deve interagire? Con l'uscita di questo "Capitolo Successivo", l'idea alla base della serie torna prepotente, però deve fare i conti con un sistema di input profondamente diverso rispetto a quello del DS; perché il

Drawn to Life: Il Capitolo Successivo, recensione

Wii-mote può essere sì preciso, ma da qui a utilizzarne il dispositivo di puntamento come una penna, per disegnare sullo schermo, ce ne passa. Bastano pochi istanti, una volta avviato il gioco, per rendersi conto dei grossi limiti di tale operazione: l'editor integrato in Drawn to Life: Il Capitolo Successivo ci offre tre tipi di pennello e di forme, strumenti di riempimento e una tavolozza di colori non molto ricca, chiedendoci di disegnare viso, torace, braccia e gambe del nostro eroe personalizzato come se fossimo dei maestri del "disegno sull'aria". Le linee che tracciamo non vengono ottimizzate da un qualche sistema intelligente di correzione, dunque ciò che verrà fuori dalle nostre prove somiglierà molto probabilmente alle esternazioni su carta di uno psicopatico o, nella migliore delle ipotesi, ai primi disegni di un bambino. Stupisce in tal senso l'inutilità dello strumento "timbro clone", che anziché fornirci degli oggetti già pronti si limita a forme standard (capelli, occhi, bocca) dall'impiego tutt'altro che intuitivo. Per fortuna è possibile richiamare i modelli precaricati e toglierci di dosso l'incombenza di disegnare noi ciò che il gioco ci chiede ogni volta, peraltro spezzando il ritmo dell'azione con caricamenti eccessivamente lunghi.

Ho disegnato una caccola con le gambe

Gli abitanti del villaggio di Raposa sono stati attaccati da un nemico subdolo e pericoloso, e ancora una volta hanno bisogno di aiuto. Dopo aver creato il nostro personaggio, quindi, ci metteremo a loro disposizione in una serie di missioni ambientate all'interno di differenti location. Per accedere a ogni nuovo stage dobbiamo partire sempre dal villaggio, talvolta facendo un bel po' di strada, e l'operazione va ripetuta per "convalidare" il completamento di una missione. Il senso logico di tutto questo camminare è

Drawn to Life: Il Capitolo Successivo, recensione

oscuro, diciamo che gli sviluppatori hanno pensato in tal modo di coinvolgerci maggiormente nella trama, purtroppo sbagliando e aggiungendo solo un ulteriore elemento di noia a una struttura già tutt'altro che avvincente. Come per l'episodio precedente, Il Capitolo Successivo si presenta come un semplicissimo platform bidimensionale in cui bisogna raccogliere oggetti, saltare da una piattaforma all'altra ed eliminare qualche nemico saltandogli in testa o colpendolo con un pugno. Le azioni che il nostro eroe può eseguire si arricchiscono man mano di nuove possibilità, grazie a degli oggetti extra che è possibile raccogliere lungo la strada. La coda, ad esempio, ci permette di agganciarci a determinati appigli e roteare per poi ottenere lo slancio necessario per raggiungere zone altrimenti inaccessibili. In alcuni momenti, e con sempre più frequenza, il gioco ci mette di fronte alle situazioni su cui sarebbe stato il caso di puntare maggiormente, ovvero il "disegno in diretta": possiamo utilizzare il puntamento del Wii-mote per disegnare piattaforme su cui saltare quando ne abbiamo la necessità, ma senza caricare l'editor e in modo piuttosto "agile" e simpatico. L'introduzione di elementi differenziati in tal senso (vedi i disegni che reagiscono alla forza di gravità) aggiunge un po' di varietà, ma si tratta pur sempre di una minoranza di situazioni rispetto al grosso del gameplay.

Il bello di fare sport

Se siamo stufi dell'azione di gioco standard, il palazzetto dello sport del villaggio di Raposa ci offre quattro alternative giocabili anche in multiplayer, da uno a quattro giocatori. Si tratta appunto di quattro sport diversi, purtroppo tutt'altro che divertenti e caratterizzati da una giocabilità infima. I protagonisti stavolta sono simpatici cuccioli pieni di entusiasmo, e per fortuna non dovremo disegnarli noi...

Quello scarabocchio sono io

Drawn to Life: Il Capitolo Successivo è un platform classico, come dicevamo, contraddistinto da un'azione molto semplice: i salti non sono complessi, i nemici sono pochi e tutt'altro che minacciosi, gli enigmi praticamente non esistono. Appare chiaro che il target di questo prodotto sia costituito da giovani e giovanissimi, ma questo non significa che si possano ignorare anni di progresso dal punto di vista del gameplay. Il fatto di puntare su elementi grafici interattivi finisce per penalizzare la qualità visiva del titolo THQ, specie per quanto riguarda le animazioni: si ha la netta sensazione di giocare con un editor, e questo in particolare dovrebbe far riflettere sulla qualità del codice. Le

Drawn to Life: Il Capitolo Successivo, recensione

collisioni sono visibilmente imprecise, ma è soprattutto il design generale a non convincere, a partire dagli abitanti del villaggio per continuare con i nemici e gli scenari, colorati ma spogli e con una certa tendenza a ripetersi. Unica consolazione: il frame rate è fluido e stabile. Il comparto sonoro svolge il proprio lavoro in modo discreto, senza stupire né rimanere in testa: le musiche sono abbastanza orecchiabili, gli effetti nella norma.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.2
Lettori (8)
6.8
Il tuo voto

Drawn to Life: Il Capitolo Successivo è un platform molto semplice, senza particolari ambizioni, caratterizzato da una realizzazione tecnica quantomeno discutibile. Gli sviluppatori hanno puntato tutto sull'idea alla base della serie, ovvero la possibilità per il giocatore di disegnare da sé il personaggio protagonista nonché una serie di oggetti più o meno utili all'interno del gioco. Il problema è che anche questo elemento, potenzialmente vincente, deve fare i conti con una serie di limiti più o meno grandi: in primo luogo il fatto che il Wii-mote poco si presta al disegno, in secondo luogo la mancanza di un supporto a tale pratica che permetta di ovviare all'imprecisione. Da componente fondamentale, le sezioni di disegno diventano invece un tempo morto che si vorrebbe evitare, ma in favore di cosa? Perché tutto intorno c'è ben poco di cui essere allegri: grafica mediocre, collisioni imprecise, struttura di gioco eccessivamente semplice e lineare. Un esperimento poco riuscito, insomma.

PRO

  • Sessioni di "disegno al volo" simpatiche
  • Idea di base interessante...

CONTRO

  • ...ma sfruttata male
  • Tecnicamente mediocre
  • Troppo semplice e lineare