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Botte da orbi portatili

Tekken si fa piccolo per il portatile Sony.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   04/01/2010

Dopo aver riscosso un discreto successo di pubblico nelle sue edizioni casalinghe per console di nuova generazione, nonostante qualche critica e difetto che ne hanno impedito di rinverdire i fasti del recente passato in termini di vendite, Tekken 6 (e tutta la pletora di suoi combattenti) giunge anche su PlayStation Portable per la gioia di tutti gli appassionati del genere picchia duro a incontri. Il gioco può essere definito a grandi linee come una versione ridotta negli orpelli di quella next gen, ma forse proprio per questo più simile alle vecchie produzioni della serie e quindi ai gusti dei fan.

Botte da orbi portatili

Tutto è infatti incentrato sugli elementi tipici di un picchiaduro tridimensionale, soprattutto le modalità di gioco, focalizzando l'attenzione sugli scontri uno contro uno, come vedremo tra poco. All'insegna della tradizione è la storia che fa da background al gioco, che prosegue la saga presentandoci ancora una volta la lotta tra la G Corporation e l'imponente Mishima Zaibatsu, culminante come al solito nel celebre Torneo per il ruolo di King of the Iron Fist. Una volta scelto il combattente che si vuole impersonare da un elenco di quaranta eroi, ognuno caratterizzato da un suo background personale e da tecniche di lotta uniche, il videogamer può iniziare la sua battaglia.

Novità

Nel menù iniziale la prima cosa che salta subito all'occhio è una assenza che certo non farà disperare la maggior parte degli utenti Sony: manca infatti la poco amata modalità Campagna dell'edizione Xbox 360 e PlayStation 3, sostituita fortunatamente con quella classica, Storia, strutturata nella canonica serie di (pochi) combattimenti uno contro uno che portano poi all'ultimo e decisivo scontro col Boss di turno, salvo rare eccezioni (come quando si usa Alisa) il temibile e odioso Azazel di questo sesto capitolo.

Botte da orbi portatili

Assenza più pesante a nostro parere è quella del multiplayer online, elemento chiave per mantenere spesso vivo l'interesse per certe tipologie di giochi, specie i picchiaduro. Privati della possibilità di sfidare gli utenti sparsi per il pianeta via internet o di competere per le prime posizioni nel ranking mondiale dei migliori videogamer di Tekken 6, ai possessori di PSP non rimane che affidarsi alla classica connessione ad hoc in wireless locale con qualche amico per sfogare la propria voglia di sfidare altri umani. Presenti invece le classiche modalità come l'Arcade, Sopravvivenza, A tempo, etc, oltre a sfide molto carine come quella denominata Corsa all'oro che consta in una successione di incontri suddivisi in trenta secondi ciascuno, in cui lo scopo ultimo è quello di mantenere attivo il saldo totale del danaro allo scadere di un timer. In pratica a ogni colpo inflitto si ricevono soldi che viceversa vengono detratti se si subiscono botte. Il danaro racimolato può essere utilizzato per personalizzare i vari personaggi del roster di combattenti.

Nuovi eroi


Sono sei i nuovi personaggi introdotti nel sesto capitolo della saga: si tratta di Lars, figlio illegittimo di Heiachi a cui è legato anche per stile di combattimento, Zafina, mistica e letale. Poi abbiamo l'androgina Leo con desideri di vendetta contro Kazuya, Miguel Caballero Rojo, l'adnrodie dalle sembianze femminili Alisa Bosconovitch e Bob, un valido combattente che a dispetto della mole e della pancia sa lottare come pochi.

Pugni in miniatura

Per il resto la giocabilità è sempre la stessa, divertente e appagante della serie. Inizialmente immediato nei comandi, il titolo Namco dà poi il meglio di sé più avanti, quando imparato a fondo il sistema di controllo dei personaggi e le varie mosse che li caratterizzano, si riesce a padroneggiare i comandi più avanzati e a sviluppare scontri molto tattici e ricchi di combo, prese e contromosse. In questo aiuta molto l'ottima mappatura dei comandi del gioco sul controller PSP che usa i quattro pulsanti base per gli attacchi con calci e pugni (nonché le prese con la loro combinazione) e la parata semplicemente evitando di premere i tasti: in fondo la saga di Tekken è stata concepita per essere originariamente giocata con l'ausilio della croce direzionale. Dal punto di vista grafico Tekken 6 è senza ombra di dubbio una produzione di buona fattura. Nonostante le limitazioni hardware della PSP rispetto alle console casalinghe da cui questo porting è stato ricavato, il gioco di Namco mostra una cura generale e un insieme visivamente pregevole. Stage meno curati e privi di elementi atmosferici, ma comunque ben rappresentati e animati, personaggi con meno poligoni tuttavia ben caratterizzati dal punto di vista del dettaglio perfino nei movimenti, anche se qualche mossa è stata semplificata in questo senso, e effetti speciali leggermente ridotti in quantità e qualità ma sempre efficaci. Grazie poi alla possibilità di destinare 380 MB di scheda di memoria per l'installazione del gioco, i caricamenti sono rapidissimi. Per l'audio invece, ottimi campionamenti per quanto concerne gli effetti durante i combattimenti e discreta colonna sonora, adatta al genere. Insomma, in definitiva possiamo parlare di una perfetta ottimizzazione e adattamento del gioco per la console portatile di Sony.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.3
Lettori (74)
8.3
Il tuo voto

Tekken 6 in versione portatile riprende quanto di positivo mostrato in termini di giocabilità e divertimento dalla controparte casalinga. Anzi, da certi punti di vista, come lo Story Mode reintegrato all'interno del suo naturale spazio, ne migliora alcuni aspetti.
Peccato per la mancanza dell'online altrimenti avremmo potuto parlare quasi della miglior versione possibile del gioco di Namco.

PRO

  • Gameplay ben calibrato
  • Tanti combattenti da impersonare
  • Ottima grafica

CONTRO

  • Modalità Storia troppo corta
  • Assenza dell'online
  • Alcuni personaggi poco attraenti