Un esploratore senza paura, una donzella affascinante e uno studioso al soldo di una potente corporazione sono i protagonisti di un'avventura che, nelle intenzioni degli sviluppatori (il team olandese Vertigo Digital Entertainment), dovrebbe miscelare un gameplay intuitivo e collaudato con cenni storici e palesi riferimenti alla cristianità.
Adam's Venture: Alla Ricerca del Giardino Perduto è realmente tutto questo, ma chi si aspetta qualcosa di più di un budget game rimarrà profondamente deluso. La trama è abbastanza semplice: Adam Venture e i suoi due accompagnatori credono di aver trovato il luogo in cui è nascosto il leggendario Giardino dell'Eden. Non si sa bene cosa sia questo "giardino", né dove sia collocato esattamente, quindi l'esploratore si arma di dinamite, fa saltare qualche parete rocciosa e si lancia in una spedizione che sulle prime non sembrava contemplare meccanismi automatici, lame oscillanti, curiosi "parchimetri" con cui interagire e uno strano fumo nero che si aggira minaccioso tra una caverna e l'altra.
Verso l'avventura... e oltre!
Collegato il controller per Xbox 360 al PC, il gioco rivela un sistema di comandi immediato e intuitivo: lo stick analogico sinistro per muovere il personaggio in un contesto relativo allo schermo, un pulsante per saltare, due per interagire con lo scenario, uno per accovacciarsi e un altro (tenendolo premuto) per correre.La telecamera è fissa e viene gestita in automatico, dunque da una parte c'è spazio per un po' di "regia", specie quando si accede a una nuova sezione della mappa; dall'altro si verifica qualche problema di compenetrazione dei poligoni, o comunque ci si trova a fare i conti con una visuale tutt'altro che ideale nel momento in cui ci servirebbe un'angolazione differente.
Ad ogni modo, il problema del "game over" praticamente non si pone: chi scrive ha effettuato un'unica partita che è durata due ore scarse e si è conclusa insieme al gioco, incontrando qualche difficoltà solo durante l'ultimo enigma e dovendo ricominciare da un checkpoint solo in un paio di occasioni, più per errori indotti dalla noia che per un'effettiva difficoltà della produzione Vertigo. Il gameplay di Adam's Venture: Alla Ricerca del Giardino Perduto si basa per la maggior parte sull'esplorazione dell'ambientazione, con qualche salto e qualche sessione di arrampicata che vengono stemperati dalla presenza di enigmi semplici e sempre uguali, costituiti dai "parchimetri" a cui abbiamo accennato in precedenza, con cui bisogna interagire per mettere in ordine un breve testo biblico formato da tre frasi. Davvero troppo poco per un'avventura dalla struttura semplice, priva di qualsiasi combattimento, che scorre liscia e senza problemi per tutta la sua brevissima durata.
Realizzazione tecnica
Pur utilizzando un motore potente come l'Unreal Engine 3, il gioco non brilla per il comparto tecnico e anzi mostra il fianco a più di un difetto.La cosa migliore sono senz'altro gli scenari, contraddistinti da un discreto design, da buone texture e soprattutto da un sistema di illuminazione convincente e d'atmosfera,indiscusso protagonista di ogni scena vista la continua presenza di torce che si accendono e si spengono a seconda della situazione,
e che stravolgono le tonalità di ogni ambiente. Tutto il resto è da dimenticare: i modelli poligonali sono estremamente semplici e spigolosi, con un'animazione legnosissima, mentre il comparto sonoro alterna delle buone musiche, dal piglio epico quanto basta, a un doppiaggio in Italiano che a voler essere buoni si potrebbe definire "poco professionale". Provato sul solito Athlon64 X2 5000+ con ATI HD4870, il gioco ha girato a 60 fps senza problemi alla risoluzione di 1680 x 1050 pixel, con tutti gli effetti al massimo e la sincronia verticale attivata, anche in condizioni di downclock della scheda. Il supporto per il controller di Xbox 360 si è rivelato perfetto.
Conclusioni
Adam's Venture: Alla Ricerca del Giardino Perduto si presenta come un prodotto molto, molto controverso. Tra i punti a suo favore ci sono senz'altro il prezzo di vendita al pubblico, la qualità degli scenari e del sistema di illuminazione, l'accompagnamento musicale essenziale ma ben fatto e un sistema di controllo immediato e intuitivo, che ci mette a nostro agio fin dal primo istante e ben si presta alle manovre che ci troviamo a eseguire durante l'avventura. Avventura che però dura due ore scarse e si rivela essere di una pochezza inaudita, con i suoi enigmi a senso unico, la mancanza di una vera e propria sfida, i personaggi spigolosi e legnosi e il doppiaggio in Italiano che fa sempre piacere, ma che è stato realizzato da attori evidentemente improvvisati. Si tratta insomma di un'esperienza breve e tutt'altro che intensa, pensata per un target di giovanissimi che comunque non dovrebbero incontrare alcuna difficoltà a terminare il gioco nello stesso tempo che abbiamo impiegato noi.
PRO
- Scenari ben fatti
- Ottimo sistema di illuminazione
- Sistema di controllo immediato
CONTRO
- Brevissimo e privo di spessore
- Modelli poligonali mediocri
- Doppiaggio improvvisato
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Athlon64 X2 5000+
- 4 GB di RAM
- Scheda video ATI HD4870 con 1 GB di RAM
- Windows 7
Requisiti minimi
- Processore Intel Pentium da 2 GHz o equivalente AMD
- 512 MB di RAM
- Scheda video nVidia GeForce 6200 o ATI Radeon R520 o superiore
- 600 MB di spazio libero su hard disk
Requisiti consigliati
- Processore Intel Pentium da 2.4 GHz o superiore
- 1 GB di RAM
- Scheda video nVidia GeForce 7800 GTX o ATI Radeon X1300 o superiore
- 600 MB di spazio libero su hard disk