21

Buon vecchio incubo

Raccogliendo la richiesta di molti fan, Capcom fa uscire un DLC per Resident Evil 5 che è un vero e proprio omaggio alle origini della serie

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   03/03/2010

Versione testata: Xbox 360

Resident Evil 5 è certamente un ottimo prodotto, forse una delle migliori esperienze in multiplayer cooperativo viste negli ultimi anni su Xbox 360, PC e PlayStation 3, seppure non scevro da difetti. Una delle maggiori critiche che sono state mosse a Capcom riguarda l'evidente trasformazione imposta al gioco che, se nel capitolo precedente coinvolgeva maggiormente la struttura stessa del gameplay, nel quinto capitolo ha perseguito un'evoluzione che ha portato ad uno stravolgimento di ambientazioni e atmosfere, da molti considerate ormai lontanissime da quelle che hanno caratterizzato i primi capitoli del survival horror per antonomasia.

Buon vecchio incubo

Si può discutere sulla legittima necessità di svecchiare una struttura evidentemente stantia e di proporre nuove esperienze al passo coi tempi, ma l'appassionato ama certe legnosità caratteristiche di Resident Evil, arriva financo a rimpiangere la presenza delle telecamere fisse e dell'animazione della porta che si apre per coprire i tempi di caricamento di ogni stanza, e mentre il quarto capitolo cercava per certi versi di fare da ponte tra le atmosfere antiche e qualcosa di nuovo all'orizzonte, con il quinto i veri fan si sono ritrovati alquanto spaesati. D'altra parte Capcom è una compagnia che agli appassionati e alle tradizioni tiene particolarmente, pur essendo uno dei publisher più innovativi tra quelli presenti nel panorama nipponico. Ecco dunque l'idea geniale: sfruttare il consolidato sistema dei DLC per proporre un vero e proprio omaggio al primo capitolo della serie, costruito sul modernissimo impianto grafico del quinto capitolo ma caratterizzato dalle suggestioni e dalle atmosfere che hanno reso l'originale un classico della storia videoludica. Il risultato è questo Incubo Senza Uscita, un'espansione che riesce a cogliere l'essenza classica sotto la nuova cosmesi, pur riuscendo solo fino a un certo punto nel compito di soddisfare pienamente l'utente, con un'esperienza di gioco un po' effimera seppure a basso costo.

Curiosità

Per completare l'operazione nostalgia, Capcom ha inserito un trucco per sbloccare la "telecamera classica" in questo DLC. Interagendo più volte con la porta d'ingresso della villa, alla fine verrà visualizzato un "?". Premendo di nuovo il tasto in corrispondenza del punto interrogativo, l'inquadraturà cambierà è invece di piazzarsi alle spalle del personaggio ritroveremo le storiche inquadrature fisse dei primi capitoli.

Ritorno alla villa

L'episodio in questione, secondo quanto riferito da Capcom, era stato pensato in origine come parte integrante del gioco principale, poi eliminato per vari motivi, tra cui la necessità di non cambiare l'identità del partner in modo da dare maggiore consistenza all'esperienza di gioco del player 2, oltre ai soliti motivi di tempo e budget che possiamo immaginare e che portano sempre più spesso, in questi anni, ad operazioni di questo tipo. In ogni caso, la storia si colloca perfettamente nel background del quinto capitolo, andando a coprire un episodio precedente che originariamente viene soltanto menzionato in un dialogo tra Chris e Sheva. Siamo nel 2006 e la storica coppia composta da Chris e Jill si ritrova ad indagare nell'enorme villa vittoriana degli Spencer, inviata dalla BSAA sugli strani esperimenti che sembrano aver luogo nella tetra magione. La villa non è la stessa del primo capitolo ma una sorta di doppione: dalla hall principale alla generale disposizione delle stanze tutto è stato piazzato in modo da far risuonare le corde nostalgiche dei giocatori di vecchia data.

Buon vecchio incubo

Non si tratta solo dell'atmosfera e delle ambientazioni: il ritmo cadenzato e indugiante soprattutto all'inizio, la disposizione dei classici "momenti da brivido" (vetri che si rompono, cadaveri che piombano dall'alto, rumori) e la presenza di enigmi, fino alla stessa apertura delle porte per entrare nelle varie stanze, sono tutti omaggi autoreferenziali che faranno la gioia dei tradizionalisti di Resident Evil. Ovviamente, l'impostazione e la struttura di gioco rimangono le medesime del capitolo principale, con i loro punti di forza e le loro magagne, così come gli enigmi restano piuttosto semplici in linea con quelli presenti nel pacchetto principale. Anche i nemici presenti non sono numerosissimi: si apprezza l'introduzione di nuove tipologie di mostri con conseguenti nuove modalità di approccio, ma in sostanza si tratta soltanto di un paio di creature che si ripetono nel corso dell'episodio. La longevità è il maggiore punto debole di questo DLC, attestandosi su poco più di un'ora di gioco, una durata che tuttavia pare giustamente proporzionata al prezzo da pagare per il download, ovvero 400 Microsoft Points. Ovviamente, come succedeva in Resident Evil 5, anche qui è caldamente consigliata la fruizione in cooperative con un altro giocatore, unica situazione in cui è possibile godere appieno del gameplay costruito da Capcom.

Obiettivi Xbox 360

Pochi gli obiettivi a questo giro: Incubo Senza Uscita comprende 5 obiettivi per un totale di 100 punti da raccogliere, sbloccabili con la conclusione del capitolo a livelli di difficoltà superiori, con la raccolta dei simboli sparsi nel livello e il raggiungimento di un particolare risultato durante uno scontro che non stiamo qui a rivelare.

Dalla savana alla casa vittoriana

Il pacchetto aggiuntivo si completa con l'introduzione di una nuova modalità di gioco, chiamata "Mercenari a Raccolta", nella quale ci troviamo ad affrontare 8 livelli in sequenza con un'impostazione simile a quella della normale opzione Mercenari presente nell'offerta originale. La vecchia conoscenza Berry Burton e l'affascinante Excella Gionne sono i due combattenti disponibili per questa carneficina a tempo, con la possibilità di sbloccarne altri in seguito. La presenza di classifiche online aumenta esponenzialmente il fascino di questa modalità e le possibilità di tornarvi sopra una volta completati i vari livelli a disposizione, sebbene sostanzialmente offra poco di nuovo rispetto ai Mercenari originali.

Buon vecchio incubo

Incubo Senza Uscita si inserisce in maniera perfetta nel contesto di Resident Evil 5, sia come tassello di storia mancante finalmente approfondita nella giusta maniera, che come realizzazione tecnica, essendo confezionato con la medesima cura con la quale è stato costruito il capitolo d'appartenenza. Il comparto grafico è esattamente quello che ci saremmo aspettati da un episodio "next gen" della serie inserito nelle ambientazioni originali, così come l'accompagnamento sonoro. Il punto debole è da rintracciare come già detto nella brevità della storia e in un level design che avrebbe potuto essere più ricco di situazioni, tra nemici e puzzle che sono ormai un ricordo piuttosto pallido di quelli che caratterizzavano i primi capitoli. Visto il ritorno alle atmosfere e ai ritmi cadenzati del primo capitolo, avremmo ritrovato volentieri anche qualche puzzle in più o qualche situazione diversa in cui l'interazione non debba avvenire necessariamente a colpi di arma da fuoco. Tuttavia, non si può giudicare negativamente questo episodio, che dimostra un ottimo approccio da parte di Capcom al principio del DLC, dopo i risultati alquanto incerti del "Versus".

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (9)
8.2
Il tuo voto

Incubo senza speranza è palese e apprezzabilissimo fan service. Con questo, Capcom ha voluto approfondire ottimamente la trama del quinto capitolo ma anche dare una dimostrazione d'affetto alla serie stessa e a tutti quegli appassionati che si sono sentiti traditi dalla svolta action-sparatutto del survival horror per antonomasia, cercando una mediazione tra tecnica e impostazione moderna e suggestioni ed atmosfere dell'originale. Dura poco per poter soddisfare appieno - in maniera comunque giustamente commisurata al prezzo - così come pochi sono i nemici presenti, gli enigmi da risolvere e gli extra aggiuntivi. Questo DLC sembra voler dire ai nostalgici: "ecco, se volete (e se vogliamo) possiamo trovare un punto d'incontro". Che lo facciano, ci viene da pensare. A prezzo pieno, come maxi-espansione, come preferiscono, purché offrano qualcosa di più profondo e più duraturo nel quale batta ancora, come qui pare di sentire, il vecchio cuore del survival horror.

PRO

  • Ottima atmosfera
  • Ben inserito nel background della storia
  • Prezzo molto invitante

CONTRO

  • Un po' corto
  • Alquanto carente di nemici e puzzle