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Cosa fare a Shangai quando sei morto

Con Dog Days, IO Interactive dà vita a un sequel crudo, intenso, carico d'azione spettacolare e caratterizzato da una direzione di stampo cinematografico

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/08/2010

Versione testata: PC

Le amicizie che nascono nei momenti difficili di solito sono quelle che resistono più a lungo. Guardate Kane e Lynch: il primo, un mercenario senza scrupoli, attendeva in carcere di essere giustiziato, rassegnandosi a non poter mai conoscere sua figlia; il secondo, uno psicopatico in preda a frequenti raptus di follia omicida, era stato assoldato per tirare Kane fuori di galera e ottenere da lui informazioni preziose per i suoi capi.

Cosa fare a Shangai quando sei morto

Quando la sorte ha voltato le spalle a entrambi, i due hanno imparato loro malgrado a coprirsi a vicenda, ad aiutarsi, a sopravvivere mentre intorno tutti cadevano. Insieme hanno affrontato l'inferno e sono sopravvissuti; ma sono rimasti gli stessi: mercenari, tirapiedi, criminali... chiamateli come vi pare. È passato un po' di tempo dalla loro prima "avventura", Lynch si è stabilito a Shangai e lavora per un contrabbandiere di armi inglese che sta per concludere un grosso affare. Servono persone in gamba per assicurarsi che vada tutto liscio, e Lynch non ha dubbi su chi chiamare. Dal canto suo, Kane vuole solo un'ultima possibilità, un lavoro "pulito" e remunerativo, che gli consenta di ritirarsi dall'attività e di prendersi cura di sua figlia negli anni a venire. Quando incontra Lynch, ha ancora il suo trolley al seguito. Prima di portarlo all'hotel, però, deve sbrigare una faccenda molto semplice, ovvero spaventare un tizio che ultimamente sta parlando un po' troppo. Le cose però non vanno per il verso giusto e durante una sparatoria Kane uccide la persona sbagliata. Nelle quarantotto ore successive, mentre l'intera città gli darà la caccia, avrà modo di pentirsi del suo errore...

Due come noi

Sequel di un titolo controverso ma di grande successo, Kane & Lynch 2: Dog Days colpisce come un pugno nello stomaco fin dalle prime sequenze, e proprio per questo cercheremo di non anticiparvi nulla di quello che viene raccontato durante gli undici stage che compongono lo story mode. A differenza del primo episodio della serie, stavolta lo scenario rimane lo stesso per tutto il tempo, ma si tratta di una scelta che non pregiudica affatto la bontà dell'esperienza. Shangai viene infatti rappresentata in modo straordinario, tanto negli spaccati urbani delle strade e degli incroci, quanto nei sobborghi, nelle aree abbandonate, nei suoi interminabili vicoli spesso senza uscita.

Cosa fare a Shangai quando sei morto

L'azione si svolge tanto in ambienti esterni quanto in interni, con un ottimo grado di coinvolgimento che viene ulteriormente amplificato da una delle novità introdotte da questo sequel, ovvero la telecamera che segue il personaggio che controlliamo (stavolta Lynch) come se fosse portata a spalla da una sorta di cameraman virtuale, con tanto di scossoni e perdita di fuoco. L'effetto, già visto in tempi recenti in alcuni film e telefilm, è esaltante e contribuisce non poco a creare un senso di tensione e di realismo che accompagna tutti i nostri spostamenti, specie gli inseguimenti. Durante le sparatorie vere e proprie, la visuale torna a una relativa calma e ci permette di cimentarci con la classica pratica dell'appostamento dietro un riparo, elemento che nel gioco viene gestito piuttosto bene. È possibile sporgersi e sparare, con il reticolo che memorizza la posizione quando poi ci mettiamo al riparo, oppure tirare fuori solo l'arma e sparare alla cieca, con risultati in questo caso piuttosto soddisfacenti. Uno dei limiti del primo Kane & Lynch riguardava il sistema di mira, giudicato da molti impreciso, e per questo sequel gli sviluppatori hanno cercato di cambiare qualcosa. Il numero di armi a nostra disposizione è davvero vasto (pistole di vario calibro e tipologia, mitra leggeri, fucili a pompa, fucili d'assalto, ecc.) e possiamo portarcene dietro due contemporaneamente, ma è necessario (quando possibile) fare attenzione a cosa scegliamo di usare in base alla situazione: le mitragliatrici leggere vanno bene per la breve distanza, ma si dimostrano assolutamente imprecise da lontano; così come i fucili a pompa, che offrono un'enorme potenza ma solo negli scontri ravvicinati. I fucili d'assalto, specie quelli a colpo singolo (per non parlare dei fucili di precisione) si pongono invece come la soluzione ideale per le sparatorie a tutto tondo. Ad ogni modo, azzeccare un headshot è tutt'altro che semplice e purtroppo permangono alcune perplessità circa la precisione della mira, ma bisognerebbe capire se si tratta di una soluzione voluta per aumentare il grado di realismo o di un vero e proprio difetto.

Cosa fare a Shangai quando sei morto

Altrimenti ci arrabbiamo

Un altro elemento su cui IO Interactive ha decisamente lavorato è l'intelligenza artificiale. Non tanto quella del nostro compagno, che bene o male continua a lanciarsi come un pazzo e generalmente spara a vuoto (il che è anche giusto: non sia mai che ci tolga la soddisfazione di eliminare da noi i nemici), quanto piuttosto quella dei nostri avversari. Tanto i numerosissimi membri delle gang quanto i poliziotti, infatti, non se ne staranno mai fermi dietro un riparo in attesa di essere centrati da un proiettile, bensì si sposteranno da un punto all'altro, si sporgeranno da una posizione differente per aprire il fuoco e in molti casi cercheranno di guadagnarsi una posizione sopraelevata per poterci colpire anche mentre ci troviamo dietro un auto o un muretto.

Cosa fare a Shangai quando sei morto

In molti casi decideranno persino di abbandonare il proprio riparo e di combattere a viso aperto, avvicinandosi rapidamente al nostro personaggio: tale situazione non appare sviluppata al meglio, in quanto la gestione della visuale di default non è rapidissima (anzi) e bisogna dunque sparare un po' alla cieca per liberarsi della minaccia. Lo scontro corpo a corpo è stato peraltro ridotto ai minimi termini, con Kane che può eventualmente acciuffare un nemico vicino e usarlo come scudo umano, ma si tratta di una soluzione che lascia il tempo che trova e che dopo le prime volte tenderemo a non utilizzare più. Diverso è il discorso che riguarda gli oggetti infiammabili: in prossimità di alcuni ripari, troveremo infatti taniche di benzina o estintori che possiamo afferrare, lanciare nel mezzo delle fila nemiche e far esplodere al volo per sbaragliarle. L'effetto è davvero spettacolare, anche se talvolta risulta meno efficace di quanto ci si aspetterebbe. A proposito di sequenze spettacolari, verso la fine del gioco ci si trova in una situazione davvero esaltante e adrenalinica pur nella sua semplicità di fondo: la degna coronazione di uno story mode sicuramente corto (per completarlo bastano cinque ore scarse) ma davvero intenso, crudo e coinvolgente. Si tratta peraltro dell'unica sezione di gioco che ha creato qualche grattacapo alla nostra configurazione di prova: giocando alla risoluzione di 1680 x 1050 pixel, con tutti gli effetti al massimo, il frame rate si è mantenuto sui 40-50 fotogrammi al secondo. Passando quindi a un discorso prettamente tecnico, bisogna dire che rispetto al primo Kane & Lynch gli sviluppatori hanno fatto un lavoro straordinario, apportando miglioramenti sostanziali ai modelli poligonali, ora estremamente più realistici e meglio animati, e offrendoci degli scenari verosimili e ricchi di dettagli. Il comparto sonoro, inoltre, vanta una direzione superlativa sia per quanto concerne i dialoghi (in Inglese sono di un'intensità eccezionale) che la gestione dei suoni, con una cura minuziosa dell'ambiente acustico a seconda del luogo in cui ci troviamo. La localizzazione italiana, di buona qualità per quanto concerne le voci, perderà irrimediabilmente qualcosa nella regolazione dei livelli e dunque nell'integrazione fra dialoghi e audio in generale.

Singolo e multiplo

La modalità in singolo di Kane & Lynch 2: Dog Days può essere giocata per intero, selezionando i singoli capitoli oppure in multiplayer cooperativo online - su console anche in locale via split screen. Affrontare lo story mode in due, magari al livello di difficoltà estremo, si pone senz'altro come un'esperienza complessa e avvincente, con la classica situazione del tipo "Winnie the pooh contro l'esercito dei terminator", visto che il nostro alter ego tenderà ad accasciarsi dopo un paio di colpi subiti, mentre i nemici resisteranno anche a intere scariche di mitra. La modalità arcade si basa sulla "fragile alliance" già vista nel primo episodio, con sei scenari (metropolitana, ponte, aeroporto, mercato del pesce, porto, distretto finanziario) più tre sbloccabili tramite DLC. Ci si trova a vestire i panni del membro di una banda di criminali che deve di volta in volta rubare del denaro e poi cercare di fuggire verso un veicolo posto alla fine dello stage, superando lo sbarramento dei poliziotti e tenendo testa ad eventuali traditori insiti nel gruppo.

Cosa fare a Shangai quando sei morto

"Alleanza fragile" proprio per questo: dopo aver raccolto i soldi, è possibile ammazzare i propri compagni e rubare anche il loro bottino, oppure raggiungere il mezzo di fuga per primi, fare a metà col pilota e partire lasciando gli altri indietro. Ogni scenario presenta una situazione differente, anche se l'obiettivo di fondo è sempre lo stesso. Fra un "round" e l'altro è possibile spendere parte del bottino raccolto per acquistare armi più potenti e/o adatte alla situazione, e al termine della partita vince chi è riuscito a portare a casa la maggiore quantità di denaro. Per quanto interessante e ricca di spunti strategici, abbiamo trovato questa modalità un po' debole sotto alcuni aspetti: in primis la ripetitività di fondo, amplificata dalle ridotte dimensioni delle location; in secondo luogo l'epilogo di ogni spedizione, con il veicolo di fuga che dovrebbe essere bersagliato dalle forze dell'ordine (creando dunque i presupposti per la fuga anticipata) ma che invece sta lì fermo senza problemi, visto che generalmente lo raggiungiamo solo dopo aver fatto piazza pulita. "Alleanza fragile" figura anche fra le tre modalità multiplayer disponibili per un massimo di otto giocatori, insieme alla variante "poliziotto sotto copertura" e alla modalità "guardie e ladri" (giocabile invece da un massimo di dodici persone). Quest'ultima costituisce senz'altro il fulcro del multiplayer di Kane & Lynch 2: Dog Days, proponendo dei deathmatch classici che però vengono arricchiti dall'immancabile componente economica, fondamentale non solo per decretare un vincitore ma anche e soprattutto per l'acquisto delle armi fra una sessione e l'altra. Abbiamo potuto provare tutte le modalità online in una lunga sessione dedicata, misurandoci con alcuni addetti di IO Interactive nonché con redattori di riviste internazionali. Quello che è venuto fuori dall'esperienza è un quadro abbastanza confortante, con minimi problemi di lag e un'azione dal ritmo serrato, anche se per molti versi confusionaria. Ci è difficile definire Dog Days come un titolo basato sul multiplayer competitivo; diciamo più che altro che le modalità online fungono da efficace integrazione a uno story mode che, come già accennato, pur nella sua brevità si lascia giocare molto bene.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (138)
7.5
Il tuo voto

La storia di Kane & Lynch 2: Dog Days si dipana attraverso quarantotto ore di vero inferno, con uno script intenso che non sfigurerebbe in una produzione cinematografica di alto livello. I due personaggi finiscono per trovarsi in situazioni davvero difficili e ancora una volta devono contare l'uno sull'altro per sopravvivere, cosa tutt'altro che scontata quando si hanno alle calcagna sia un'enorme organizzazione criminale che i corpi della polizia di Shangai. È il solito "due contro tutti", dunque, avvalorato da una serie di elementi davvero azzeccati (il movimento della telecamera, l'IA dei nemici), che magari non sorprende per la varietà delle situazioni ma che basa le proprie fondamenta su un gameplay solido e coinvolgente. In tal senso, le modalità multiplayer fungono da efficace contorno pur non rubando la scena allo story mode, e completano il quadro di un'esperienza forse non molto duratura ma senz'altro intensa.

PRO

  • Story mode intenso, crudo e coinvolgente
  • Comparto tecnico estremamente curato
  • Modalità multiplayer interessanti...

CONTRO

  • ...ma spesso confusionarie
  • Longevità tutt'altro che eccelsa
  • Sistema di mira ancora perfettibile

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore AMD Phenom X4 9550
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video ATI Radeon HD 5830
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore Intel Pentium 4 da 3.0 GHz, AMD da 2.5 GHz o superiore
  • 1 GB di RAM per Windows XP, 2 GB di RAM per Windows Vista o Windows 7
  • Scheda video NVIDIA GeForce 7800 o ATI Radeon X1800 o superiore
  • 7 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP, Windows Vista o Windows 7.

Requisiti consigliati

  • Processore Intel Core 2 Duo E4700, Athlon 7750 o superiore
  • 2 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce 9800GT o ATI Radeon HD 3870
  • 7 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP, Windows Vista o Windows 7