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La magia di Square e Disney

Squarelandia riapre le sue porte, ecco finalmente arrivare Kingdom Hearts: Birth by Sleep!

RECENSIONE di Massimo Reina   —   07/09/2010

Ci sono voluti parecchi mesi ma alla fine, dopo tanto penare per l'attesa, è arrivata l'ora di mettere le mani sulla versione italiana di Kingdom Hearts per PlayStation Portable. In Giappone, dove il titolo è disponibile già da qualche mese, l'ultimo capitolo della serie che ebbe origine nel lontano 2002 col primo episodio su PlayStation 2 ha riscontrato fino ad ora un ottimo successo di pubblico, ritagliandosi uno spazio importante nel cuore dei fan. Fino al punto che alcuni di essi si sono spinti a definirlo come il miglior titolo della saga. Ma è davvero così? Kingdom Hearts: Birth by Sleep è ambientato dieci anni prima delle avventure di Sora, in un mondo in cui la pace e l'armonia sono ancora monitorate e garantite dai Maestri.

La magia di Square e Disney

E' in questo contesto che si svolgono le vicende di tre giovani allievi del Maestro Eraqus, e cioè il serioso Terra, il veloce e allegro Ventus e la protettiva Aqua, i protagonisti del gioco che verranno coinvolti loro malgrado in una grave crisi che riguarderà l'intero loro universo e che avrà a che fare con la scomparsa di Xehanort e la minaccia di nuovi nemici: gli Unversed. Ognuno dei tre ragazzi ha una sua situazione da raccontare, una porzione di storia che deve essere vissuta dal videogiocatore interpretando a turno ognuno di loro, in modo da avere un quadro completo dei fatti attraverso la prospettiva dei giovani, fino al finale segreto da sbloccare che chiarirà del tutto ogni aspetto della vicenda.

Vecchio e nuovo

Pur lasciando libera scelta agli utenti, Tetsuya Nomura, il famoso game director e character designer di Square Enix, si è spinto a suggerire in proposito di cominciare il gioco prima con Terra, proseguire con Ventus e finire con Aqua, in modo tale da comprendere meglio i risvolti della trama. Ma vediamo di analizzare ora gli aspetti legati al gameplay.
La giocabilità di Kingdom Hearts: Birth by Sleep mantiene la struttura tradizionale del franchise che prevede l'esplorazione di varie locazioni che spaziano dal castello dei sogni di Cenerentola all'isola che non c'è di Peter Pan o al Dominio incantato della Principessa Aurora, tanto per citarne alcuni, con una certa libertà di movimento, il combattimento contro i nemici che li popolano, in genere con l'aiuto di famosi personaggi come Pippo e Paperino, e il completamento di alcune missioni secondarie.

La magia di Square e Disney

Ogni scenario comprende tesori nascosti, divertenti mini-giochi, mappe e scontri ostici con i boss finali. Ma rivede il sistema di controllo dei personaggi in battaglia e la loro evoluzione. In questo modo il gameplay pur mantenendo forti reminiscenze di Kingdom Hearts II appare più dinamico e veloce nelle fasi di combattimento. Grazie a un deck command più immediato da gestire, infatti, è possibile comporre in anticipo la serie di tecniche o azioni del proprio eroe per poi selezionarle rapidamente in battaglia. Semplicemente scorrendole col pad nel menù a comparsa a sinistra dello schermo e premendo il tasto Triangolo per eseguirle.
Oltre a permettere come detto una maggiore velocità di esecuzione tale metodo garantisce agli utenti più esperti di personalizzare a piacimento il gameplay e lo stile di combattimento del personaggio utilizzato rendendolo unico. Ogni azione o tecnica ha un tempo di ricarica che varia a seconda della profondità e della sua potenza, nonché di determinati parametri legati al personaggio. Inoltre possono essere modificate liberamente e combinate fra loro per ottenerne di nuove, e ancora tramite l'utilizzo di specifici oggetti di cristallo si possono aggiungere abilità di supporto ai set di comandi realizzati.

Focalizzare gli attacchi

Durante gli scontri il successo dei colpi che l'utente riuscirà a infliggere ai nemici porterà al progressivo riempimento anche di una barra speciale che una volta colma consentirà ai comandi azione presenti nel menù di controllo di subire una sorta di level-up con nuove opzioni di combattimento.

La magia di Square e Disney

Continuando ad attaccare la barra di cui sopra riprenderà a riempirsi fino a raggiungere un secondo livello massimo che questa volta permetterà di sferrare dei colpi finali molto simili alle Limit Break della serie Final Fantasy invece che le solite combo. Queste tecniche assolutamente personali per ogni personaggio possono a loro volta evolvere una volta che vengono soddisfatte determinate condizioni. Altra gustosa novità di Kingdom Hearts: Birth by Sleep è un nuovo sistema relativo agli attacchi e alle magie (che tra l'altro ormai non necessitano di MP), da eseguire utilizzando i pulsanti dorsali L e R quando l'apposita barra Focus posta sotto quella degli HP è piena: una volta attivata la funzione di cui sopra appare un mirino che il giocatore deve cercare di posizionare su quanti più nemici possibile in modo da "agganciarli". Completato il tutto quando in video appare la scritta Fine si può dare il via alle danze.
Premendo ripetutamente il tasto indicato per la specifica azione che si è scelto di usare entro un tempo limite si esegue l'attacco. Immaginate per esempio cosa può fare Terra usando una pioggia di meteoriti per distruggere ogni forma nemica sullo schermo (pigiando in questo caso ripetutamente il pulsante cerchio) o Ventus con le sue tecniche.

L'esperienza non è tutto

Rivista anche la questione legata all'Unione Dimensionale, il sistema cioè che permette all'eroe di turno di evocare in battaglia uno dei personaggi della Disney incontrati in precedenza: tale operazione di richiamo adesso viene eseguita senza bisogno di fermare lo scontro o scritte sullo schermo, praticamente in tempo reale, per così dire.

La magia di Square e Disney

Una volta riempita l'apposita barra blu attraverso la raccolta delle sfere dello stesso colore che cadono dai nemici colpiti, Terra, Aqua e Ventus possono ricevere il supporto dei vari Topolino e soci che forniscono loro nuovi comandi di copertura e mosse finali. Queste ultime possono essere potenziate guadagnando dei simboli specifici legati a ogni personaggio. Non fatevi comunque spaventare da tutte queste barre da caricare o comandi sullo schermo: i controlli sono più facili e immediati di quanto possa sembrare a primo impatto e come sempre la pratica è il miglior metodo per padroneggiarli.
Per il resto, come accennato all'inizio del paragrafo precedente, anche il sistema di crescita dei personaggi è un mix fra tradizione e novità. L'esperienza viene acquisita eliminando i nemici e come consuetudine quando si raggiunge un certo punteggio necessario viene incrementato il livello dell'eroe di turno. Ciò che però è diverso dal solito è la possibilità di livellare i movimenti individuali di ogni personaggio e le relative abilità rendendoli unici. L'evoluzione delle abilità dei personaggi, nonché delle armi da loro equipaggiate, è associata anche a un sistema che ricorda vagamente quello delle licenze di Final Fantasy XII e il gioco dell'oca. Su un Pannello di comando che rispecchia di volta in volta uno dei mondi del gioco appena esplorato, il giocatore può muovere la propria pedina rappresentata dal personaggio utilizzato per l'avventura in base al punteggio ottenuto dal lancio di un dado, sfidando due personaggi avversari.

Come un gioco da tavolo

Scopo del gioco è completare un certo percorso superando checkpoint colorati e occupando alcune caselle di color bianco, facendole diventare a loro volta della tinta corrispondente a quella che rappresenta il proprio eroe. In questo modo esse possono poi essere utilizzate successivamente per estorcere punti agli altri concorrenti quando questi ci capiteranno sopra (come nel Monopoli).

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Sul suo cammino inoltre l'utente incontrerà anche delle caselle particolari che hanno specifici effetti sui comandi e sulle abilità del proprio alter ego, migliorando quelli posseduti o donandone di nuovi e rari. Completando il livello trenta del gioco si sblocca inoltre una missione speciale utile per portare a termine la serie di eventi correlati alle Ultima Weapon.
Per vivacizzare ulteriormente la sessione sono presenti dei riquadri giungendo sui quali si possono sfruttare i relativi poteri. Un esempio: Ventus può chiamare Sparky da Lilo & Stitch e usarlo per rubare Punti agli avversari. Alla fine del percorso si otterranno tutti i premi, le nuove abilità e i potenziamenti conquistati. Questo particolare gioco nel gioco può essere utilizzato anche nella sessione multiplayer di Kingdom Hearts: Birth By Sleep. Esso infatti fa parte delle quattro modalità multi-giocatore disponibili nel prodotto che prevede la presenza fino a un massimo di sei giocatori umani (dipende dalla sessione affrontata) nella medesima partita tramite connessione ad hoc in Wireless in modalità versus o cooperativa, oppure ancora in altri mini giochi tratti dal mondo di Disney Town. Oltre a far divertire gli utenti insieme agli amici, il multiplayer di questa produzione serve a mille altre cose: per esempio a racimolare medaglie da scambiare nel negozio dei Moogle con oggetti rari quali magie, equipaggiamenti, materiali di sintesi e comandi.

Comparto tecnico da Oscar

Per quanto riguarda la realizzazione tecnica questo titolo di Square Enix lascia stupiti in positivo. Guardando il gioco si fatica quasi a credere dal punto di vista visivo che questa sia una produzione per console portatile. La grafica di Kingdom Hearts: Birth By Sleep, infatti, per livello di dettaglio e bellezza non ha nulla da invidiare alle precedenti produzioni per PlayStation 2.

La magia di Square e Disney

I modelli poligonali dei vari personaggi sono curati nei particolari e ben riprodotti, le texture che li rivestono sono ben definite, gli scenari in generale appaiono rifiniti e possono contare su una ottima scelta di palette di colori. In tutto questo ben di Dio si assiste solo ogni tanto a qualche leggera perdita di poligoni, ma nulla di rilevante visto che sono situazioni sporadiche. Non è da meno la componente sonora del prodotto. Tutto è pulito, chiaro, definito, dai passi dei personaggi alle loro voci, con un doppiaggio in inglese affidato ad attori di fama mondiale come Mark Hamill (il Luke Skywalker di Guerre Stellari), Leonard Nimoy (lo Spock di Star Trek), James Woods e il "solito" Christopher Lee (Ansem il Saggio) passando agli effetti in combattimento fino a quelli delle magie. Diversi filmati poi sono stati rivisti per questa edizione occidentale del prodotto e non solo a livello di inquadrature ma anche di regia per semplificare la comprensione della storia, fruibile senza problemi per chiunque grazie ai sottotitoli in italiano, buona pur con qualche traduzione a nostro parere non ottimale per i nomi di alcune tecniche. Senza dimenticare la colonna sonora: la musica senza tanti giri di parole è semplicemente superba. Gran parte dei brani sono inediti, ad esclusione del tema di apertura simile a quello del primo Kingdom Hearts e a quelli presenti in un paio di mondi che a memoria sembrano riciclati dai precedenti capitoli della serie. Tutti comunque conferiscono la giusta atmosfera a ogni scenario in cui essi fanno da accompagnamento all'azione degli utenti.

La magia di Square e Disney

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (513)
9.4
Il tuo voto

A distanza di molti anni da quando la vecchia Squaresoft annunciò un progetto che tendeva a fondere insieme stili narrativi, personaggi e filosofie per certi versi all'opposto idealmente, cioè i propri con quelli di Disney, la serie di Kingdom Hearts continua a sfornare titoli di ottima fattura. Kingdom Hearts: Birth By Sleep è certamente uno dei capolavori assoluti di questa stagione videoludica per PlayStation Portable, ma anche uno dei migliori giochi di sempre dell'intera saga Square Enix. Decine e decine le cose da fare, dalle missioni ai mini giochi in singolo o multigiocatore, tante le cose da sbloccare, collezionare, sperimentare, soprattutto per quanto concerne i comandi e le relative azioni.
Il tutto impreziosito dalle (poche) aggiunte a questa versione occidentale del gioco focalizzate principalmente sul livello di difficoltà aumentato per i boss e su alcune scelte riguardanti la regia delle inquadrature.

PRO

  • Battle System ben elaborato
  • Tabellone Comando dal grande potenziale
  • Ottimo multiplayer

CONTRO

  • Nuovi controlli che inizialmente possono spiazzare
  • Tempi di caricamento un po' lunghi senza installazione
  • Qualche difficoltà a sbloccare le Ultima Weapon