Patrician IV: Conquest by Trade è un gioco impegnativo che va letto nell'ottica di ciò che si propone di essere, non di quello che alcuni non gradiscono che sia. Quindi, se non vi piacciono i giochi lenti e riflessivi che richiedono di leggere statistiche e rapporti a iosa, di fare qualche conto veloce e di avere una certa lungimiranza nella pianificazione delle mosse, potete tranquillamente abbandonare questa pagina e andare a raccogliere qualche margherita.
Appartenente al filone dei gestionali incentrati sulle dinamiche commerciali storiche (in questo caso il periodo è quello della Lega Anseatica, leggete il box per maggiori dettagli), il quarto Patrician è l'evoluzione di una serie che ha una lunga tradizione alle spalle. Il concept è sempre lo stesso: partendo con un piccolo capitale in mano, bisogna cercare di creare un impero commerciale. Mai come in questo caso vale il proverbio che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
Curiosità
La Lega Anseatica
Fondata nel XII secolo, ma operativa soprattutto tra il XIV e il XVI secolo, la Lega Anseatica nacque dall'alleanza di alcune grandi città che riuscirono a conquistare il monopolio sui commerci del Mar Baltico, ottenendo un grande potere, sia a livello economico sia politico. Lubecca, grazie alla sua posizione, divenne la città più importante dell'alleanza, la quale, nel momento di massimo splendore, arrivò a contare più di cento agglomerati urbani associati. La Lega implose alla fine del XVI secolo, a causa delle lotte intestine dovute all'eccesso di potere conquistato, che aveva creato invidie e dissapori interni ed esterni.
Commerci
Avviando il gioco è possibile selezionare la modalità campagna o la modalità libera. Come i nomi fanno ben intuire, nella prima bisogna svolgere una serie di missioni raggiungendo diversi obiettivi, mentre nella seconda si può giocare senza vincoli. A dirla tutta, la campagna è un po' troppo facile e non offre una grande sfida. Molto meglio concentrarsi sull'altra modalità. Come tradizione vuole, all'inizio si avranno pochi mezzi economici e una sola nave. Questo si traduce, in termini di gameplay, nella possibilità di fare pratica con i comandi principali, avendo tutto il tempo di studiare l'interfaccia e di fare esperienza in previsione dei momenti più difficili. Con l'aumentare dei guadagni, sarà possibile acquistare nuove navi e aprirsi a più rotte. Quando la situazione diverrà più complicata, sarà possibile automatizzare alcune funzioni e affidarsi alle rotte commerciali, in modo da non dover ripetere continuamente le stesse azioni, soprattutto lì dove si è trovata una solida fonte d'introiti. Per farlo basterà dire ai capitani delle navi cosa acquistare o vendere nelle varie città. Volendo, quando si è acquisita una buona visione d'insieme dei commerci, sarà possibile rendere completamente automatico questo settore del gioco, affidandolo in toto alla CPU. Comunque, è meglio non farlo se non si è fatta un po' di pratica e non si sono studiate le rotte migliori; altrimenti si rischia di guadagnare molto meno di quello che si potrebbe.
Le Alternative
L'alternativa più valida a Patrician IV è rappresentata dal recente East India Company di Nitro Games, incentrato sui commerci tra l'Europa e l'oriente. Si tratta di un prodotto molto curato dal punto di vista gestionale, che permette anche di prendere parte ai combattimenti tra le navi. Paradox, l'editore del gioco, nel corso dei mesi ha pubblicato tre corpose espansioni che l'hanno arricchito ulteriormente. Rispetto al quarto Patrician comunque, la gestione politica è meno sviluppata.
Altro gestionale valido, rilasciato a Luglio 2010, è Commander: Conquest of the Americas, che presenta una curva di apprendimento molto più ripida degli altri due e ha qualche problema di troppo nei combattimenti, anche se alla lunga è in grado di offrire grosse soddisfazioni.
Politica
Diventare ricchi non significa solo avere i mezzi per acquistare nuove navi e stabilire rapporti commerciali con più città, ma anche crescere di rango nella società e acquisire un ruolo più importante nella sfera politica. Quest'aspetto del gioco è quello che si mostra più lentamente, ma alla lunga si rivela il più importante. All'inizio non c'è molto da fare a livello politico, ma con la crescita del rango, ben presto si potranno influenzare i prezzi delle merci vendute nella propria città e si acquisiranno privilegi e diritti. Si può arrivare a diventarne uno dei padroni, con tutti gli onori e gli oneri che questo può comportare. Sarà importante, infatti, riuscire a mantenere alta la propria reputazione e risolvere alcuni problemi che possono sorgere, come gli assedi dei pirati, la mancanza di fondi per costruire qualche edificio chiave (ad esempio le università, che consentono di costruire navi più capienti e potenti) o altri screzi. Purtroppo non si può partecipare direttamente ai combattimenti, che si risolvono in qualche animazione di maniera e non hanno altro da offrire. Certo, va detto che la serie Patrician ha sempre tenuto questa linea nei confronti dei conflitti bellici, che non sono mai stati il fulcro del gameplay, però qualcosa di più si poteva fare, visto che la concorrenza ha già da qualche tempo proposto titoli che offrono anche questo aspetto (pensiamo, ad esempio, a East India Company, di cui parliamo nel box delle alternative).
Luce dei miei occhi
Dal punto di vista tecnico, Patrician IV è definibile funzionale. La grafica è sicuramente ben disegnata e non manca una certa cura per i dettagli, soprattutto per quel che riguarda le animazioni dell'acqua e la modellazione degli edifici, ma non c'è niente che faccia gridare al miracolo (come possono testimoniare anche i limitatissimi requisiti di sistema). Lo stesso discorso è fattibile per la colonna sonora, pensata come l'accompagnamento naturale della lenta azione di gioco, e non certo per riscrivere i canoni del genere. Anche in questo caso, non mancano musiche piacevoli ed effetti sonori adatti a rendere bene l'atmosfera che Patrician vuole trasmettere, ma alla lunga si finisce per ignorarli. Detto questo, va precisato che quanto descritto è ciò che era lecito attendersi da un titolo del genere, certamente più concentrato a intrattenere con le sue meccaniche che con delle mirabilie visive o sonore, quindi ne terremo poco conto in fase di giudizio (quello che deve fare, lo fa).
Conclusioni
Patrician IV: Conquest by Trade è un titolo complesso che, paradossalmente, pecca solo nel voler offrire una campagna accessibile a tutti, al prezzo di farla essere troppo facile per i giocatori più navigati e poco interessante per quelli meno smaliziati. Da questo punto di vista, gli sviluppatori avrebbero dovuto compiere scelte più radicali, definendo e cercando di accontentare il pubblico che segue questo genere di giochi, più che gli altri (un po' quello che fa, con successo, la Paradox con i vari Victoria ed Europa Universalis). Per il resto, si tratta di un ottimo gestionale che rivela lentamente la sua complessità e la sua profondità, soprattutto giocando nella modalità libera. Per essere eccellente gli è mancato solo un po' di coraggio.
PRO
- Complesso e articolato
- Buona e approfondita gestione degli aspetti politici
- Interfaccia rodata e di facile comprensione
CONTRO
- La campagna è troppo facile
- Alcuni momenti di gioco sono un po' spenti a causa delle automatizzazioni
- Rendere i combattimenti più interattivi non gli avrebbe fatto male
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 4 GB
- Scheda video: GeForce 250 GTS
- Sistema operativo: Windows Vista
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP / Vista / 7
- Processore: 2 GHz
- Scheda video: da 256Mb compatibile con le DirectX 9.0c (Serie Geforce 6 o Radeon X1000)
- RAM: 1 GB
- Hard Disk: 5 GB
- DirectX: 9.0c