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Dirotta su Cuba

Distribuito in concomitanza con le altre versioni, Call of Duty: Black Ops si presenta crudo e avvincente anche su Wii, mettendoci al centro dell'azione grazie al peculiare sistema di controllo

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   15/11/2010

Versione testata: Nintendo Wii
Le immagini si riferiscono alla versione Xbox 360

Il legame fra la console ammiraglia Nintendo e il franchise multimilionario di Activision è evidentemente ancora forte, vista l'uscita di Call of Duty: Black Ops per Wii in contemporanea con le altre piattaforme. Questo sorprendente nuovo episodio della serie, realizzato da una Treyarch mai così ispirata, ci propone il solito mix di campagna in single player, multiplayer online e gli extra costituiti dalla modalità "Zombi" e dal training offline, quest'ultimo una gradita sorpresa per chi vuole confrontarsi con altri giocatori umani solo dopo aver fatto un po' di esperienza con i bot sulle mappe e con le modalità disponibili.

Dirotta su Cuba

La campagna, che si distingue per una serie di coraggiose quanto efficaci scelte narrative, ci vede vestire i panni del soldato scelto Alex Mason, che dopo una serie di missioni fra la Cuba di Castro, le prigioni russe e la guerra in Vietnam finisce per essere catturato e interrogato da un'agenzia misteriosa che cerca nella sua memoria il significato di una serie di sequenze numeriche. La storia viene dunque narrata attraverso flashback e riferimenti ad altri personaggi, che come nella migliore tradizione di Call of Duty ci troveremo talvolta a impersonare. La presenza di scenari e contesti differenti contribuisce a tenere sempre alta la spettacolarità dell'azione, visto che in tal modo il gioco non è obbligato a fare il solito percorso graduale che porta al consueto "gran finale" e anzi può muoversi con maggiore libertà, sciorinando spunti e situazioni anche molto differenti a tutto vantaggio della varietà e del coinvolgimento. Il risultato finale è davvero eccellente, tanto che le circa sei ore necessarie per completare la campagna non vengono neppure percepite come una mancanza: meglio un'esperienza breve ma sempre viva e intensa, oppure una lunga dissertazione che si muove inevitabilmente fra alti e bassi?

Viva la libertà

Black Ops non è certo il primo Call of Duty a fare capolino su Wii, anzi la serie Activision ha accompagnato la console Nintendo fin dal lancio con COD 3, ponendo le basi, insieme al primo Red Steel, per un sistema di controllo che vede il puntatore a infrarossi del Wii-mote ricoprire un ruolo da protagonista assoluto. La configurazione di default si rivela un po' lenta nel movimento della visuale, ma basta accedere alla schermata delle opzioni per scoprire una gamma pressoché infinita di personalizzazioni, che ci consentono non solo di cambiare il layout dei tasti ma anche di regolare la sensibilità del puntatore, la zona morta sullo schermo e quant'altro.

Dirotta su Cuba

Bastano pochi minuti, insomma, per ottenere dei controlli perfetti per le nostre esigenze e per il nostro approccio alle partite, assicurandoci una grande precisione anche e soprattutto in prospettiva multiplayer. Chi proprio non riesce a digerire il fatto di dover ricaricare la propria arma scuotendo il Nunchuk (manovra niente affatto scomoda, peraltro) può sempre optare per il sistema di controllo via Classic Controller, finalmente supportato. Anche in questo caso sono molteplici le regolazioni disponibili, ma in linea di massima il confronto con il controller di Xbox 360, per fare un esempio, appare purtroppo impietoso: il joypad Nintendo è un po' troppo piccolo e "plasticoso", e in particolare il feedback dei pulsanti risulta mediocre. Che poi utilizzandolo si possa godere di un buon "appoggio" alla mira e di una precisione maggiore nei colpi dalla distanza è indubbio, ma giocare un FPS su Wii in questo modo ci pare francamente discutibile. Il movimento del personaggio appare più lento durante la corsa rispetto a quanto visto su Xbox 360 e PlayStation 3; e in generale si nota un grado di difficoltà leggermente inferiore, dovuto anche alla pessima IA che spesso muove i nostri avversari: i loro colpi vanno a segno di rado, e talvolta avanzano così sbadatamente da muoversi tra le fila dei nostri compagni senza neppure accorgersene. Il respawn infinito dei nemici che affligge Black Ops in tutte le sue incarnazioni e i piccoli "tagli" operati nello specifico della console Nintendo per fortuna non incidono più di tanto sulla godibilità dell'esperienza che, ripetiamo, risulta davvero coinvolgente.

Dirotta su Cuba

Shaun of the Dead

La modalità "Zombi" ha il merito di sdoganare il multiplayer online cooperativo su Wii, permettendo a quattro giocatori di affrontare insieme l'incubo di trovarsi barricati in uno scenario inospitale, al cui interno irrompono orde di zombie man mano più numerose e tenaci. La natura puramente "survival" di questa modalità, al debutto sulla console Nintendo (mancava infatti in Call of Duty: World at War), finisce purtroppo per limitare il divertimento dopo un certo numero di partite, nonostante la possibilità di spendere i propri punti per aprire delle porte e spostarsi in zone potenzialmente meglio difendibili. Alla fine dei conti si tratta di una gara di sopravvivenza fine a sé stessa, divertente se giocata con gli amici ma che allo stesso tempo sa essere piuttosto frustrante visto che ai morti viventi basta sfiorarci per farci a pezzi.

Dirotta su Cuba

Ben altro spessore risulta possedere il multiplayer online competitivo, che vanta numeri di tutto rispetto, con due squadre da sei giocatori per la maggior parte delle modalità, i classici otto giocatori per il "tutti contro tutti" e due squadre da ben nove giocatori per la modalità "guerra di terra". Non ci sono particolari novità per quanto concerne la tipologia delle partite, mentre sono state apportate alcune importanti modifiche circa l'acquisizione dell'equipaggiamento. Mentre nei precedenti COD bastava accumulare esperienza e salire di livello per sbloccare nuove armi e completare delle sfide per ottenere i relativi accessori, in Black Ops ci viene consentito di spendere i nostri punti per acquistare l'arma, l'accessorio o l'abilità speciale di cui abbiamo bisogno. È chiaro che anche in questo modo riusciremo man mano a sbloccare tutti gli oggetti, ma potremo iniziare dalle cose che più ci interessano e che meglio si adattano al nostro modo di giocare. Le sfide sono state sostituite dai contratti, che a loro volta ci permettono di guadagnare crediti ma vanno portati a termine entro un determinato periodo di tempo, pena l'annullamento. Passando al funzionamento delle partite online, sembra purtroppo che proprio in questi giorni i server di Activision abbiano qualche problema, dunque non è stato semplice riuscire a portare a termine qualche match. Abbiamo visto dei problemi di lag imputabili alla scarsa qualità della connessione dei singoli partecipanti, ma in generale sembra sia stato fatto un buon lavoro e la qualità dell'esperienza risulta assimilabile a quanto già visto in Modern Warfare: Reflex. Da notare infine che Call of Duty: Black Ops è il primo titolo per Wii a supportare la chat vocale tramite l'apposito headset USB prodotto dall'azienda americana PDP.

Realizzazione tecnica

Bisogna ammettere che gli sviluppatori di Treyarch hanno fatto del loro meglio per portare sulla console Nintendo il maggior numero possibile di feature presenti nelle versioni per Xbox 360, PS3 e PC.

Dirotta su Cuba

Al di là di qualche piccolo taglio nella campagna in single player (la balestra al posto della "fionda" per abbattere le postazioni nemiche nello stage della prigione russa, per dire), della presenza di un'unica mappa per la modalità "Zombi" (a meno che non si possa sbloccarne altre, ma sembra di no) e della mancanza dello split screen per affrontare in due anche i match online, infatti, si può dire che il gioco ci sia tutto tra armi, missioni, sfide e mappe per il multiplayer online, ben quattordici. Queste ultime si distinguono per le generose dimensioni (a parte rari casi in cui lo scenario è volutamente ristretto), per l'ottimo design e per la buona varietà, anche se la qualità delle texture lascia molto a desiderare e si nota una conta poligonale tutt'altro che entusiasmante. La resa dei nostri avversari durante le partite online, inoltre, non è proprio il massimo sia per quanto concerne il dettaglio dei modelli che la loro animazione. Possiamo dire senza timore di smentita che la grafica di Black Ops non stabilisce nuovi standard qualitativi su Wii, seppure in diversi frangenti risulti quantomeno piacevole. Il problema è più che altro l'instabilità del frame rate, davvero ballerino, che incide negativamente anche sulla precisione dei controlli. Per quanto concerne il comparto audio, nulla da dire: l'accompagnamento musicale è essenziale e va bene così, gli effetti sono nella norma e i dialoghi risultano molto ben recitati.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (131)
7.5
Il tuo voto

Ci troviamo senz'altro di fronte al miglior episodio di Call of Duty disponibile per Wii: con la sua spettacolare campagna in single player, la modalità "Zombi" (seppure castrata) aperta anche al co-op online e un multiplayer ricco di spessore e forte di alcune interessanti novità, Black Ops si pone come un acquisto irrinunciabile per tutti gli appassionati della serie. Il sistema di controllo tramite Wii-mote e Nunchuk, affidabile come al solito, presenta un tale livello di personalizzazione da prestarsi alle esigenze più disparate, mentre fa capolino per la prima volta la possibilità di utilizzare il Classic Controller. Tecnicamente questa conversione non fa miracoli (specie per quanto concerne la stabilità del frame rate, la qualità dell'IA e delle texture), ma dal punto di vista dei numeri risulta ampiamente al di sopra della media dei titoli per la console Nintendo.

PRO

  • Eccellente multiplayer, anche in cooperativa
  • Ottima gestione dei controlli
  • Campagna in single player spettacolare e coinvolgente...

CONTRO

  • ...anche se corta
  • Frame rate instabile
  • IA dei nemici mediocre