Riprendiamo Marty McFly dove lo abbiamo lasciato nello scorso episodio, incastrato con la DeLorean in un gigantesco cartellone pubblicitario. Come se non bastasse, da lassù incontra la sua fidanzata Jennifer Parker, che però non è più la stessa di prima: capelli tinti, abbigliamento da metallara e, soprattutto, single. Stanca del noioso Marty McFly, ha deciso infatti di piantarlo. Questa è solo la prima delle spiacevoli sorprese che attendono Marty nel suo nuovo presente. La Hill Valley del 1986 alla quale ha fatto ritorno infatti, è diventata una città-fortezza orwelliana, piena di telecamere, regole e disciplina. Tutto per volere del misterioso Citizen Brown, una versione malvagia del buon vecchio Doc, che per l'occasione si è sposato con Edna Strickland. Tante altre cose ancora sono fuori posto in questo presente alternativo, e toccherà ovviamente a noi metterle a posto.
Back to the Future Episode 3: Citizen Brown è l'episodio centrale della serie, e fa un buon lavoro nel riprendere quanto avvenuto finora, creando uno scenario che metta sufficiente legna al fuoco per i due capitoli finali. Christopher Lloyd è al meglio della sua recitazione e, fatta eccezione per alcuni personaggi secondari, tutti gli altri godono di un doppiaggio come sempre eccellente. Tra tanti volti noti, che cominciano a perdere un po' della loro energia, l'unica novità è Jennifer Parker, vera stella di questo episodio. Ma a parte le note di regia e presentazione, Citizen Brown è l'episodio peggiore rilasciato finora. Almeno se vogliamo considerarlo come un videogioco, cosa non facile, perché il suo motivo di esistere è la relazione con le pellicole di Ritorno al Futuro e la volontà di sembrare un corto di animazione. Vediamo comunque perché ci ha così tanto depressi.
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La città, per quanto diversa nell'aspetto, offre sempre le stesse, poche locazioni. Fa eccezione la parte finale del gioco, quando penetreremo nella magione di Citizen Brown. I comprimari come abbiamo detto fanno tutti il loro ritorno in scena, ma per alcuni si è fatto addirittura un passo indietro. L'esempio lampante è Biff, ora ridotto a bravo ragazzo timorato di Citizen Brown. Se Jennifer soffia un vento di novità, tutto il resto è solo noia e déjà vu. Le meccaniche di gioco non sono ovviamente cambiate di una virgola: pochissimi puzzle e banali, come se fossero l'interfaccia di un lettore DVD. Noi facciamo clic con il mouse e il film procede.
Non a caso ci sono ancora infinite righe di dialogo, spiegazioni logorroiche e continui incontri tra Marty e gli altri personaggi. La trama d'altronde deve proseguire, arricchirsi e gettare le basi per storie parallele in vista del gran finale; poco importa se il giocatore è ridotto a mero spettatore per la maggior parte del tempo. Naturalmente se siete fan accaniti di Ritorno al Futuro potrete apprezzare Citizen Brown come un omaggio autentico e sentito alle pellicole originali. Ma se per un attimo vi fermate a pensarvi come semplici giocatori, non potrete fare altro che chiedervi cosa stia passando per la testa dei Telltale. Aspettiamo pure gli episodi conclusivi, ma per scaramanzia teniamo per noi qualunque parola fiduciosa sull'immediato futuro di questa serie.
In Italia lo chiamiamo “Ritorno al Futuro”!
Le avete pretese, avete gridato nei commenti il vostro dolore e disappunto per quei cattivoni degli sviluppatori che si sono dimenticati della nostra bella lingua, ma ora, con grande pace del redattore che appassionatamente vi legge sempre, sono disponibili le patch con i sottotitoli in italiano di Ritorno al Futuro. Il bravissimo team che le ha realizzate è lo stesso che ha già dato prova del suo valore con l'adattamento in italiano di Tales of Monkey Island. Per il momento è disponibile solo la patch del primo e secondo episodio di Ritorno al Futuro, ma presto sarà online anche la terza. Tutte naturalmente gratuite e pronte per il download, per PC e Mac. Vi rimandiamo quindi al sito del team di traduzione, sul quale troverete risposta a tutte le vostre domande, oltre ovviamente alle patch per il gioco.
Conclusioni
Per chi, come noi, si aspettava un'impennata nella qualità di questa serie, Citizen Brown rappresenta una delusione. Come gioco per lo meno: enigmi logori e semplici, per giunta rari. Le solite scelte di dialogo da indovinare al momento giusto e poche, ripetitive locazioni. Qualche personaggio del cast esce un po' appannato da questo episodio, mentre spiccano il Doc "malvagio" e la nuova stella del cast, Jennifer Parker. Oltre naturalmente a Marty, che ci delizia almeno una volta quando tenta di riavere indietro la fidanzata battendo il suo rivale in amore a colpi di accordi rock. A parte questo, se pensiamo alla regia e alle basi narrative che Citizen Brown getta in vista degli ultimi due episodi, abbiamo tra le mani nuovo materiale inedito che potrebbe inserirsi in una continuity ideale con le pellicole. Bello per i fan, ma che senso ha per un videogiocatore?
PRO
- Jennifer Parker vale metà del biglietto
- Sviluppo promettente della storia
CONTRO
- Se questa è un'avventura, Tagliaferri è un capellone
- Hill Valley sembra un set di cartone
- C'è molto da vedere, pochissimo da fare
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 2 GB
- Scheda video: GeForce 8800 GT
- Sistema operativo: Windows Vista
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Windows XP / Vista / Windows 7
- Processore: Intel Pentium 4 a 1.8 GHz / AMD Athlon XP 1800+
- RAM: 2 GB
- Scheda video: NVIDIA GeForce 8400 GS / ATI Radeon HD 2400
- DirectX: versione 9.0c