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Vendetta rosso sangue

La vendetta è un piatto che va servito freddo ma anche in maniera violenta e senza fronzoli

RECENSIONE di Pietro Quattrone   —   08/04/2011

Il Gioco è disponibile per il download sul servizio Xbox Live

In questa nuova recensione dedicata ad un titolo disponibile tramite Xbox Live Arcade vorremmo quasi partire dalla fine tanto siamo rimasti appassionati dall'ultima creatura degli Ska Studios, e solitamente cosa si mette nella conclusione di un articolo se non il voto? Per noi questo gioco/esperienza è a un passo dall'eccellenza, grazie a uno stile tutto suo e a un combat system davvero perfetto. The Dishwasher: Vampire Smile è stato creato come un hack 'n slash bidimensionale ambientato in un mondo del futuro all'interno del quale si muovono creature agghiaccianti, un misto tra cyborg frutto di esperimenti di scienziati pazzi e mutazioni genetiche aberranti.

Vendetta rosso sangue

Nei panni di Yuki o di suo fratello il Lavapiatti, due eccellenti guerrieri armati di tutto punto, veniamo catapultati in questo mondo allucinante, con una storia inframezzata da incubi e illusioni, senza un attimo di respiro con vicende che vengono narrate da veloci cut scene tra un livello e l'altro con l'uso perfetto di schermate "dipinte", nella quali il più delle volte uno dei protagonisti esprime le sue idee e i prossimi obiettivi. Detto questo è chiaro che vorreste sapere di più sulla trama, conoscere il Lavapiatti e Yuki, scoprire da cosa nasce il loro desiderio di vendetta e soprattutto conoscere i dettagli dell'ambientazione, resterete però delusi visto che pur giocando a fondo il titolo degli Ska Studios in realtà molti quesiti rimangono senza risposta. L'ambientazione si scopre essere la Luna, popolata come anticipato da creature violente e corrotte, capeggiata da personaggi senza scrupolo che via via è necessario eliminare.

Trama misteriosa

Collegata ad una trama intricata, mai troppo netta nei contorni e a tratti solo accennata, c'è un impatto visivo di primo piano che non fa altro che acuire il degrado dell'ambientazione, la sofferenza dei protagonisti e la loro voglia di vendetta. Tutto il mondo è grigio, solo talvolta appaiono sfumature di colore, lo schermo è circondato dal colore nero e solamente la scena e una piccola parte dello scenario sono visibili nel dettaglio. Il vero colore dominante è il rosso sangue, che viene "spruzzato" sui nostri schermi dopo ogni uccisione, tonalità che anche in questo caso evidenzia pericolo e sofferenza. Il susseguirsi di tunnel, gallerie, parti di edifici diroccati, campi da hockey, è un continuo rincorrere qualcuno o qualcosa, un misto fra una fuga ed un inseguimento, sensazione comune che permea completamente il gioco. In questo il level design è perfetto, dato che il senso di smarrimento e claustrofobia è perfettamente comunicato al giocatore, anche se una maggiore differenza tra gli scenari avrebbe contribuito a rendere eccellente un prodotto assolutamente di primo piano.

Obiettivi Xbox 360

Per ottenere i 200 punti suddivisi in 12 obiettivi è necessario passare molte ore nei panni di Yuki e del Lavapiatti, non solo si deve completare il gioco con entrambi i personaggi ma bisogna anche farlo a difficoltà avanzata. Una sfida dura ma decisamente stimolante.

Gameplay

Venendo al gameplay vero e proprio, non possiamo che sottolineare come in questo hack 'n slash la fa da padrona il sistema di combattimento che permette di attaccare in molti modi diversi i malcapitati. Dalla katana alle mannaie da macellaio, dalla sega elettrica a una mitragliatrice da braccio, passando da un'assurda siringa fino ad arrivare a devastanti incantesimi capaci non solo di devastare gli avversari ma anche di rigenerare i punti vita. La vera particolarità nel combat system di The Dishwasher: Vampire Smile è la trasmigrazione del sangue, una capacità innata dei due protagonisti di spostarsi in ogni direzione istantaneamente, una sorta di teletrasporto, perfetto per schivare gli attacchi nemici, attaccare repentinamente avversari distanti e sollevarsi in volo. Grazie a questa abilità i combattimenti risultano molto frenetici con il protagonista che si sposta da un lato all'altro dello schermo per effettuare attacchi combinati, prese e devastanti mosse finali capaci di irrorare di sangue lo schermo. Il "gore" non abbandona mai il gioco Ska Studios, per tutta la durata delle circa 5 ore necessarie al completamento dell'avventura principale, evidentemente non siamo in presenza di un gioco per bambini. L'avventura è giocabile sia impersonando Yuki sia il Lavapiatti, peccato che tra i due protagonisti non ci siano differenze apprezzabili a livello di gameplay, di certo non vi annoierete dato che i nemici da combattere sono vari e soprattutto i boss di fine livello vi daranno molto filo da torcere. Oltre alla modalità principale, ce n'è una arcade che prevede un susseguirsi di più di 50 stage diversi nei quali mettere alla prova la propria abilità, chiamata la Sfida Piatti, che è una sorta di "Survivor" nella quale è necessario sopravvivere alle ondate dei nemici fino alla sconfitta finale, ovviamente corredata da una classifica generale online. Il multiplayer è ricco dato che è possibile affrontare l'intera campagna sia offline che online in compagnia di un amico, un motivo in più per completare più e più volte l'avventura.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (12)
8.8
Il tuo voto

The Dishwasher: Vampire Smile è un vero gioiello di Xbox Live, la scelta perfetta della trama, di come sia stato ricreata l'ambientazione e l'ottimo sistema di combattimento rendono difficile abbandonare il pad dopo averlo provato. Viene voglia di giocare per scoprire i dettagli delle sofferenze di Yuki e del Lavapiatti, poco conta se c'è qualche piccola sbavatura come dei rari rallentamenti e qualche animazione un po' scattosa. Gli eccellenti dettagli ne fanno una vera piccola perla, gli amanti degli hack 'n slash non possono perdersi questa nuova fatica degli Ska Studios.

PRO

  • Trama e ambientazione super
  • Ottimo combat system
  • Multiplayer offline ed online

CONTRO

  • Animazioni talvolta poco fluide
  • Qualche strano rallentamento
  • Livelli un po' troppo uguali tra loro