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Tiger Woods PGA Tour 12: The Masters, recensione

La serie Tiger Woods PGA Tour torna su Wii forte del supporto al MotionPlus e alla Balance Board, introducendo quest'anno la novità del torneo Masters

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   20/04/2011

Versione testata: Nintendo Wii

Trentacinque anni, due figli e un divorzio causato dai ben noti scandali scoppiati alla fine del 2009, Tiger Woods è tutt'ora il giocatore di golf più famoso e di maggior successo nella storia di questo sport. Le sue recenti disavventure ne hanno inevitabilmente appannato lo smalto, facendolo finire al quinto posto nel ranking mondiale, ma la divisione sportiva di Electronic Arts non ha mai smesso di puntare sulla sua popolarità e quest'anno rincara la dose, aggiungendo alle già numerose modalità presenti nel gioco a lui dedicato la possibilità di disputare il prestigioso torneo Masters, che Woods ha vinto per ben quattro volte nella sua carriera.

Tiger Woods PGA Tour 12: The Masters, recensione

Tiger Woods PGA Tour 12: The Masters si presenta dunque come la più completa edizione mai realizzata per questo franchise, una vera e propria festa di contenuti, capace di tenere impegnati gli appassionati di golf per settimane. Per quanto concerne il gameplay, inoltre, la possibilità di giocare utilizzando il Wii-mote da solo oppure abbinarlo al MotionPlus o addirittura alla Balance Board aggiunge un grande spessore all'esperienza, che diventa ancora più sfaccettata e garantisce di rilevare nel modo più preciso possibile non solo la traiettoria del nostro swing, ma anche il bilanciamento del peso corporeo mentre lo effettuiamo, traducendo tutte queste informazioni in un tiro più o meno riuscito.

Masters of the Universe

Una volta avviato il gioco, è possibile disputare una partita veloce oppure cimentarsi con le modalità più complesse e articolate. Fra queste spicca la "Road to the Masters", una carriera che ci vede iniziare dalle leghe amatoriali e dai tornei locali per approdare pian piano al campionato professionistico, migliorando allo stesso tempo le capacità del nostro personaggio in termini di potenza, precisione e quant'altro. Possiamo creare il nostro avatar utilizzando un semplice editor, quindi gettarci nella mischia per mettere alla prova la nostra abilità e guadagnare l'esperienza necessaria per le sfide successive. Quale che sia la lunghezza della gara che stiamo disputando, le meccaniche rimangono le stesse e risultano facilmente accessibili. Il nostro giocatore viene infatti accompagnato sul campo da uno spotter che per ogni tiro gli fornisce fondamentalmente due suggerimenti: l'approccio sicuro e quello aggressivo. Il primo garantisce il miglior risultato col minimo sforzo, proponendosi di far arrivare la pallina in una zona magari non vicinissima alla buca ma con maggiori garanzie di riuscita del lancio, mentre il secondo ci chiede di prendere qualche rischio per ottenere qualcosa di più. La selezione della mazza avviene automaticamente, in base alla distanza e/o al suggerimento che intendiamo seguire, tuttavia possiamo decidere di provare uno strumento differente se crediamo si presti meglio alla nostra strategia.

Tiger Woods PGA Tour 12: The Masters, recensione

L'unico problema è che per selezionarlo dovremo necessariamente utilizzare il puntatore a infrarossi del Wii-mote: una procedura un po' macchinosa, che si poteva senz'altro rendere più rapida. Premendo il tasto "-" sul controller possiamo visualizzare l'ipotetica zona di arrivo della pallina, quindi agire sul d-pad per modificarla. A questo punto, è finalmente il caso di procedere con lo swing: puntando il Wii-mote verso il basso e tenendo premuto il grilletto B, dobbiamo muoverci proprio come se avessimo fra le mani una mazza da golf e far partire il colpo di conseguenza. È in tale frangente che la differenza fra il controllo normale e quello con MotionPlus si fa sentire maggiormente, restituendo nel secondo caso un feeling migliore che però necessita anche di una maggiore precisione, se non vogliamo che la pallina finisca distante da dove immaginavamo di farla arrivare. Se le variabili che regolano lo swing risultano numerose, allo stesso modo il "putt in" si rivela un'operazione tutt'altro che banale e anzi richiede un bel po' di pratica perché la si possa padroneggiare. Il comportamento della pallina nella zona più vicina alla buca viene infatti influenzato dall'inclinazione del terreno, nonché dalla potenza e dalla direzione del nostro tiro. Si tratta di pochi fattori, numericamente parlando, ma che in pratica possono davvero crearci delle noie, con la pallina che finisce lunga come se l'avessimo colpita con tutta la forza che abbiamo, rimane ferma sul bordo della buca o addirittura vi "rimbalza" sopra per via di un'eccessiva accelerazione. Sinceramente, avremmo preferito un approccio più permissivo in una fase così delicata, o quantomeno la possibilità di attivare un maggior numero di aiuti per evitare gli immancabili episodi di frustrazione che accompagnano il ripetuto fallimento di un "putt in" apparentemente banale.

Questione di contenuti

Come accennato in precedenza, Tiger Woods PGA Tour 12: The Masters si distingue per l'enorme qualità di modalità disponibili. Oltre alla carriera, è infatti possibile cimentarsi con la modalità "Tiger at the Masters" in cui possiamo appunto vestire i panni di Tiger Woods e ripercorrere la sua quadruplice esperienza in questo prestigioso torneo, cercando di avvicinarci ai risultati reali ottenuti dal giocatore.

Tiger Woods PGA Tour 12: The Masters, recensione

Sono inoltre presenti molteplici altre modalità, divise in due categorie: "Golf Games" e "Party Games", quest'ultima pensata per divertirsi con gli amici in modo spensierato e comprendente anche il simpatico mini-golf. È infine possibile accedere al servizio EA Online per sfidare amici o perfetti sconosciuti in partite semplici o classificate, oppure creando piccoli tornei. Il multiplayer funziona bene in termini di matchmaking, ma all'atto pratico risulta un po' deludente, visto che di fatto si gioca contemporaneamente ed è possibile vedere del proprio avversario unicamente la traiettoria del tiro, contrassegnata da una scia rossa. Passiamo infine all'aspetto tecnico, che costituiva il tallone d'Achille per l'edizione 2011 di Tiger Woods PGA Tour e, che senza troppe sorprese, si conferma anche stavolta mediocre. Al di là dei modelli poligonali, caratterizzati da animazioni lente e da una generale mancanza di dettaglio, gli scenari risultano spogli, dotati di texture a bassa definizione, privi persino del pubblico e con una vegetazione appena discreta. Il sonoro non fa di meglio, visto lo scarso numero di effetti e un commento tecnico in inglese abbastanza limitato e ripetitivo.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (16)
6.5
Il tuo voto

Tiger Woods PGA Tour 12: The Masters conferma quelli che sono i punti di forza della serie: un sistema di controllo ricco di spessore e dotato di numerose sfaccettature, arricchito quest'anno dalla possibilità di utilizzare anche la Balance Board, abbinato a una grande quantità di modalità di gioco, con qualche concessione all'utenza casual grazie ai minigame. Il multiplayer online non è sofisticato come quello delle versioni Xbox 360 e PlayStation 3, ma alla fine dei conti fa il proprio dovere in modo dignitoso. I giocatori meno pazienti avranno un bel po' di difficoltà a familiarizzare con il "putt in", la cui difficoltà ci è sembrata sproporzionata rispetto al resto delle meccaniche, ma in generale l'esperienza risulta senz'altro convincente e discretamente realistica (peccato solo per la grafica mediocre). Se vi piace il golf, questo è il miglior esponente del genere per Wii.

PRO

  • Un'enorme quantità di modalità, anche online
  • Il supporto per la Balance Board è un interessante extra
  • Controlli realistici, specie con il MotionPlus...

CONTRO

  • ...ma in qualche frangente lasciano un po' perplessi
  • Realizzazione tecnica mediocre
  • Multiplayer online al minimo sindacale