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Il quarto tennista virtuale

Torna alla numerazione standard la serie storica di Sega dedicata al tennis. Dopo la parentesi del 2009 ecco arrivare il vero e proprio Virtua Tennis 4

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   02/05/2011

Versione testata: PlayStation 3

Come abbiamo già detto, questo 2011 si presenta un anno ricco per gli appassionati di tennis, che d'altra parte hanno scontato un lungo periodo di digiuno, o almeno di lontananza da nuovi prodotti in ambito videoludico. 2K Sports si è già presentata sugli scaffali dei negozi con l'ottimo Top Spin 4, ora è il turno della rivale diretta, ovvero Sega, che si presenta con il quarto capitolo della sua storica serie arcade dedicata al mondo del tennis. Si parla di Virtua Tennis 4, ovviamente, nuova evoluzione di un titolo che ha fatto la storia di questo sport in ambito videoludico, partendo dalle macchine coin-op e passando da Dreamcast fino alle attuali piattaforme.

Il quarto tennista virtuale

Passano gli anni e si avvicendano gli sviluppatori ma lo stile rimane fedele alla tradizione, pertanto anche il quarto Virtua Tennis trasuda "spirit" nipponico da ogni pixel, a partire dalla bella presentazione animata coloratissima - dalla quale ci si aspetterebbe di veder spuntare a sprazzi il classico cielo azzurro intenso di Sega - per arrivare sul campo, dove l'immediatezza tipica della serie si conferma la parola d'ordine adottata dagli sviluppatori. Sviluppatori che peraltro sono proprio gli AM3, etichetta interna a Sega autrice dell'originale primo capitolo nel lontano 1999 su scheda "Naomi", e tornati a prendere in mano le redini del tennis nipponico dopo la parentesi Sumo Digital. C'è tanta tradizione in Virtua Tennis 4, dunque, ma per quanto riguarda le novità? Ci sono anche quelle, bisogna dire, e sicuramente evolvono la struttura del gioco facendogli compiere diversi passi avanti, pur lasciandolo comunque legato ad un gameplay che, sul campo, appare a tratti un po' stantio. La contemporaneità con Top Spin 4 rappresenta forse il difetto maggiore per questo titolo Sega: al di là dei difetti intrinseci, sono poi le qualità indiscutibili di un avversario diretto eccellente a penalizzare in maniera decisiva il nuovo Virtua Tennis.

Il lungo cammino per la vetta

Dal punto di vista contenutistico si rilevano un buon numero di opzioni e modalità di gioco, confezionate nel classico stile Sega con menù semplici e intuitivi e puro spirito arcade. Esibizioni, tornei nella modalità arcade, mini-game tennistici in singolo e doppio o gioco online con la possibilità di utilizzare uno tra i tanti campioni del presente e del passato (maschi e femmine) presenti nel roster, accompagnano quella che si presenta come la modalità principale per il single player: la carriera. L'impostazione di questa rappresenta una novità di sicuro impatto anche per il più esperto giocatore di Virtua Tennis. Dopo aver creato il proprio tennista attraverso il classico editor, ci troviamo a spostare una pedina all'interno di una vasta mappa che rappresenta il percorso dell'atleta nel mondo lanciato verso la scalata alla classifica. La pedina si muove su caselle poste su sentieri differenti, percorribili a scelta, ognuna delle quali rappresenta un diverso evento nella vita dello sportivo, tra allenamenti, esibizioni, tornei o anche incontri con i fan e occasioni di relax. Lo spostamento sulla griglia avviene attraverso scarti imposti da alcune carte che vengono estratte a sorte e contengono il numero di caselle su cui possiamo passare, generando un elemento casuale e forzato nello spostamento del personaggio, con la possibilità di scegliere tra tre diverse carte e dunque dando la possibilità di pianificare un minimo il percorso del nostro campione. Nell'avanzare tra le varie possibilità bisogna tenere sempre presente il tasso di stanchezza del giocatore, che impone periodicamente di riposarsi presso le apposite caselle-relax (sempre che si abbia la possibilità di capitarci sopra), la quantità di denaro posseduto in grado di farci acquistare carte speciali che possono modificare un turno di spostamento sulla mappa (o acquistare nuovi vestiti e accessori presso lo shop) e la quantità di stelle che determina il grado di abilità e fama del protagonista, permettendogli di accedere a vari eventi sportivi sempre più esclusivi. C'è un numero limitato di giorni durante i quali è possibile dipanare la carriera del tennista, dunque è necessario effettuare scelte oculate e non stancare troppo il giocatore per non incappare in infortuni e gravi perdite di tempo.

Le virtù del tennista

L'evoluzione del tennista avviene costantemente affrontando i vari eventi che si porranno di fronte nella modalità carriera, tra match veri e propri ed incontri d'allenamento. Ogni risultato determina un apporto variabile di punti esperienza che vengono distribuiti nelle varie caratteristiche tecniche del tennista e ne determinano lo stile e il livello generale di abilità. Le statistiche riguardano abilità di tiro, abilità difensive, tattiche e sottorete e ognuna di queste può essere più o meno allenata in base alle varie tipologie di addestramento e a come ci comportiamo sul campo, determinando specializzazioni diverse. Una volta raggiunto un sufficiente livello nelle varie statistiche potremo accedere alle "lezioni di stile", anche queste riferite alle varie abilità sopra descritte e in grado di aggiungere la possibilità di un colpo speciale al repertorio di manovre base del giocatore.

Il quarto tennista virtuale

Questo colpo speciale viene attivato caricando una barra che aumenta con l'esecuzione di tecniche riferite alla specializzazione scelta per il tennista e che, una volta piena, è in grado di rilasciare un tiro di potenza devastante al quale l'avversario difficilmente riuscirà a rispondere a dovere. Sebbene questa soluzione possa sembrare un po' rischiosa per il bilanciamento del gioco, è opportuno ricordare che ci troviamo all'interno di un contesto profondamente arcade e che comunque tale "super mossa" richiede una buona dose di tempo per potersi caricare, rendendo dunque relativamente rari i momenti di attivazione del colpo speciale, che peraltro innesca una serie di animazioni e inquadrature altamente spettacolari, inserendosi in maniera ottima all'interno del gameplay e variando in questo modo la routine degli scontri sul campo.

Spirito arcade e PlayStation Move

In effetti, la gestione delle abilità caratteristiche e il conseguente colpo speciale si rivelano essere le uniche introduzioni di spessore tattico all'interno di Virtua Tennis 4, che per il resto rimane ampiamente legato al gameplay tipicamente arcade della serie. Il fatto di sviluppare una particolare abilità speciale attiva il relativo colpo "critico", che per essere caricato necessita il continuo ricorso ad una certa strategia. Ad esempio, se scegliamo la "volee aggressiva", dovremo concentrarci il più possibile sui colpi sottorete per poter caricare la barra del colpo speciale, così come sarà necessario evitare che l'avversario si concentri sulla sua specifica tecnica per evitare che possa raggiungere la sua super mossa. E' certamente una visione poco realistica del tennis ma funzionale nell'aggiungere un certo spessore tattico al gameplay. Per il resto, il normale andamento di gioco ricalca lo stile tipico della serie, con pochi colpi disponibili (piatto, tagliato, top spin e lob) senza modificatori ulteriori, una risposta alquanto immediata del giocatore alle sollecitazioni e l'assenza di un qualsiasi fattore stanchezza, che rende possibili scambi potenzialmente infiniti. Mentre in Top Spin 4 l'impostazione dei controlli e la barra di energia rende l'impressione di avere a che fare con giocatori "veri", in Virtua Tennis 4 sembra di avere a che fare con automi meccanici, cosa che rende sicuramente più immediata l'immersione nel gioco ma anche molto meno profondo il gameplay.

Il quarto tennista virtuale

Una menzione particolare va fatta per l'implementazione dei controlli a rilevazione di movimento, Kinect e Move. La versione testata è quella PlayStation 3, dunque abbiamo provato il gioco utilizzando PlayStation Move, una scelta che attiva una modalità apposita all'interno del menù principale. Move non rappresenta dunque un'alternativa al sistema di controllo principale nelle normali modalità, ma viene relegato ad una modalità tutta sua che consente di impegnarsi in match d'esibizione o all'interno di vari mini-game, ma non è possibile, ad esempio, partecipare alla carriera utilizzando questo sistema di controllo, cosa che ne limita fortemente l'utilizzo. La rilevazione del movimento è ben implementata e il gioco riesce dunque a replicare in maniera convincente dritti, rovesci e volee, sebbene permanga qualche dubbio sull'esatta riproduzione del movimento del polso e sull'ampiezza del movimento, visto che spesso è possibile innescare colpi ben assestati anche solo accennando il movimento senza riprodurlo fisicamente a dovere. Alquanto bizzarra è poi l'inquadratura dinamica utilizzata nei match con Move: molto apprezzabile l'idea di adottare una visuale in prima persona al momento del colpo, cosa che fa capire bene la posizione della palla rispetto al giocatore e dunque permette un buon tempismo nell'innescare il movimento, ma il fatto che la telecamera ondeggi continuamente tra la prima e la terza persona (alla quale si ritorna subito dopo che la palla è stata ribattuta), pur restituendo sempre una buona visione di gioco, può risultare piuttosto fastidioso a lungo andare.

Trofei PlayStation 3

49 trofei sono distribuiti lungo tutte le varie modalità di gioco, dalla carriera ai match online. Ci sono ovviamente quei risultati che si sbloccano automaticamente progredendo all'interno della carriera ma una gran parte richiedono un certo impegno in tutte le sezioni di gioco, pertanto la collezione completa si presenta come un'impresa non da poco.

Amarcord aggiornato

L'aspetto grafico rientra perfettamente nello stile della serie, con un impatto pulito e colorato a partire dai menù e dagli elementi di contorno per arrivare fino al gioco vero e proprio. L'azione resta sempre veloce e fluida in perfetto stile arcade, con una buona modellazione dei tennisti e un'ottima resa dei campi, che ovviamente cambiano il comportamento della palla e dei giocatori (seppure in maniera marginale) a seconda della composizione del terreno. Facendo un confronto con il solito concorrente diretto, Top Spin 4, il prodotto Sega pare rimasto alquanto indietro.

Il quarto tennista virtuale

I modelli poligonali sono buoni sebbene un po' dinoccolati, verosimili anche i personaggi tratti dalla realtà ma le animazioni risultano a volte un po' slegate, in particolare nei cambi di direzione repentini, rafforzando la sensazione poco realistica che caratterizza tutto il gioco. Altra nota di demerito per quanto riguarda i modelli tratti dai giocatori su licenza, che seppure simili nelle fattezze a quelli reali, non godono praticamente di nessuna personalizzazione per quanto riguarda le animazioni, mostrandosi dunque tutti più o meno uguali e comunque distanti dalle loro controparti reali, per quanto riguarda i colpi standard così come i gesti di stizza o di soddisfazione. Bizzarro, seppure perfettamente in linea con lo stile da arcade nipponico Sega, l'accompagnamento audio, con "versi" in certi casi piuttosto discutibili da parte dei giocatori e le solite schitarrate elettriche semi-digitali che hanno fatto la storia del brand e in generale dell'atmosfera Sega, non più di tanto gradevoli ma indubbiamente d'amarcord.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (71)
7.6
Il tuo voto

Virtua Tennis 4 compie alcuni passi avanti importanti per la serie, ma resta molto, troppo legato alle radici, riproponendo sostanzialmente il medesimo gameplay con l'unica aggiunta rilevante del colpo speciale e dell'incerto supporto per il motion controller. La nuova carriera in singolo è ottima, un gioco nel gioco dalla struttura solida e con il potenziale giusto per essere rigiocata a più riprese con tennisti e scelte differenti. La grafica è migliorata rispetto ai capitoli precedenti e seppure non perfetta fa comunque un'ottima impressione e si caratterizza nuovamente per quello stile arcade puramente nipponico che è il marchio di fabbrica delle produzioni storiche Sega. Il problema sta proprio sul campo, in quel batti e ribatti inarrestabile e meccanico che a lungo andare tende un po' ad annoiare e non presenta sostanziali evoluzioni rispetto ai capitoli precedenti. Se poi ci mettiamo anche di mezzo un concorrente eccellente come Top Spin 4, che ha saputo presentarsi in maniera accattivante anche al pubblico più affezionato all'arcade, la strada di Virtua Tennis 4 pare decisamente in salita.

PRO

  • Modalità carriera ottimamente strutturata
  • Tante modalità di gioco
  • Supporto per i controlli di movimento

CONTRO

  • Gameplay piatto e un po' stantio
  • Grafica non ai livelli della concorrenza
  • Implementazione limitata e incerta di Move