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Salto nel buio

Vi è mai capitato di essere divorati da un'enorme bestia e trovarvi costretti a esplorarne le interiora alla ricerca di una via d'uscita? È solo una delle tante cose che vi capiteranno giocando con PixelJunk Shooter 2

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   03/06/2011

Ultimo esponente di una serie di videogame scaricabili per la piattaforma PlayStation Network creati da Q-Games, PixelJunk Shooter 2 riprende fondamentalmente le meccaniche del primo episodio, uscito due anni or sono, aggiungendo qua e là qualche elemento innovativo. Chi già conosce e apprezza lo stile e il gameplay di questo particolare franchise sa benissimo cosa aspettarsi dal gioco: un gran numero di livelli man mano più impegnativi, un sistema di controllo preciso, tanti puzzle basati sugli elementi dello scenario con cui fare i conti e infine una grafica dai colori acidi, estremamente fluida, in grado di rappresentare nel migliore dei modi la realtà cartoonesca nella quale si muove la nostra navicella.

Salto nel buio

La situazione portata sullo schermo da Q-Games trae senz'altro ispirazione dal film "Salto nel buio" (quello con Dennis Quaid, Meg Ryan e Martin Short), in cui un veicolo veniva miniaturizzato e inserita per sbaglio nel sistema circolatorio di un essere umano. In questo caso, però, la navicella non è stata miniaturizzata: è l'organismo che la ospita a essere enorme, e non si tratta di una persona bensì di un feroce mostro che vive nel sottosuolo. Il nostro compito all'interno dei vari livelli sarà dunque quello di sopravvivere, in primo luogo; di salvare tutti gli scienziati ingoiati dalla creatura, e bloccati nel suo apparato digerente; e infine di aprire di volta in volta un passaggio verso la zona successiva, con il fine ultimo di tornare liberi e poter agire finalmente dall'esterno.

Siamo fatti così

Il sistema di controllo di PixelJunk Shooter 2 vede gli stick analogici del Dual Shock utilizzati per spostare la navicella e orientarla nello spazio. Le due funzioni rimangono volutamente separate, visto il contesto inerziale in cui ci troviamo a muoverci, che ci consente ad esempio di allontanarci da un bersaglio mentre lo colpiamo. Il dinamismo che consegue da questo genere di soluzione è evidente, e costituisce senza dubbio uno dei punti di forza della produzione Q-Games. A corredo troviamo i pulsanti dorsali, che vengono chiamati in causa da una parte per azionare il "braccio meccanico" che serve per trarre in salvo gli scienziati, raccogliere gli importantissimi diamanti e attivare eventuali interruttori (pulsante L), dall'altra per sparare con l'unica arma equipaggiata, ovvero un potente lanciamissili (pulsante R).

Salto nel buio

Per quanto concerne le manovre offensive, il nostro veicolo può sparare proiettili singoli o grosse raffiche, con una differenza sostanziale dal punto di vista dell'efficacia rispetto al bersaglio centrato, ma al contempo con un "surriscaldamento" non indifferente dei motori. E a proposito di calore, la barra dell'energia funziona in pratica al contrario, ovvero si riempie quando la navicella diventa troppo calda ed è a rischio fusione, mentre si svuota (ripristinando dunque lo stato di salute ottimale del veicolo) quando riusciamo a raffreddarla. Trovandoci in un ambiente biologico e muovendoci di fatto fra vari liquidi, è chiaro che quelli dannosi si identificano con gli acidi del sistema digestivo del mostro, mentre la nostra salvezza è rappresentata dall'acqua: basta una goccia per eliminare gli effetti nefasti di un succo gastrico. In più di un'occasione dovremo esporci a "rischi calcolati", ovvero ad attraversare zone intrise di liquidi pericolosi per raggiungere degli interruttori o effettuare dei salvataggi in extremis, per poi rifugiarci rapidamente in una piccola pozza d'acqua e raffreddare il rivestimento del veicolo.

Trofei PlayStation 3

Sono tredici i trofei che è possibile sbloccare giocando con PixelJunk Shooter 2. I nove trofei di bronzo si ottengono eseguendo per la prima volta determinate azioni, come ad esempio far finire dell'acqua sull'acido, schiacciare un nemico spostando un blocco, sconfiggerne un altro producendosi in una rotazione e così via. I tre trofei d'argento si conquistano raccogliendo tutti i tesori presenti negli episodi 4, 5 e 6 del gioco, mentre infine il trofeo d'oro arriva quando abbiamo recuperato tutti i sopravvissuti intrappolati nello stomaco del mostro.

La bestia con un miliardo di schiene

I livelli di PixelJunk Shooter 2 sono composti ognuno da un numero variabile di stage, da completare in rapida successione. La loro dimensione è tutt'altro che eccessiva, anzi in genere basta qualche secondo per inquadrarli nella loro interezza e capire a che tipo di enigma dovremo far fronte per risolverli. In alcuni casi è semplicemente la presenza di qualche nemico a renderci la vita difficile, in altri sussiste un fattore ambientale fra interruttori, trappole, liquidi e gas di diversa natura con cui scendere a patti.

Salto nel buio

Le variazioni sul tema sono estremamente numerose, in pratica non esiste uno stage uguale all'altro e gli sviluppatori da questo punto di vista hanno dimostrato di poter attingere a una riserva di idee virtualmente inesauribile. Gli estremi di questo approccio sono rappresentati dai livelli disegnati attorno ad alcuni speciali potenziamenti della navicella: l'accessorio che le permette di divorare le calcificazioni nello stomaco della bestia e spingere blocchi addosso ai nemici, il rivestimento "antimagnetico" che respinge i metalli liquidi e può utilizzarli come armi, quello che ci permette di illuminare le zone completamente buie, e così via.

Salto nel buio

Non solo dunque la campagna in single player è una festa di varietà, di spunti e di sostanza, ma ci chiede anche di essere attenti ed eventualmente di visitare di nuovo le zone già completate, perché lo sblocco delle nuove aree avviene soltanto quando siamo in possesso di un determinato numero di diamanti. Un po' come in alcuni titoli Nintendo, e l'accostamento appare tutt'altro che fuori luogo viste le qualità del titolo targato Q-Games. Interessante notare, inoltre, la presenza di una modalità multiplayer competitiva per due giocatori, che abbiamo potuto finalmente provare grazie al ripristino del PlayStation Network. Le partite ci vedono alternare un turno offensivo e uno difensivo, in cui rispettivamente dobbiamo raccogliere il maggior numero possibile di oggetti e trasportarli fino alle zone di raccolta senza essere intercettati dal nostro avversario, o appunto dare la caccia al rivale prima che raccolga e depositi più oggetti di noi. Il matchmaking è rapido, in alcune occasioni abbiamo notato qualche problema attribuibile al lag ma in linea di massima le potenzialità per questa modalità appaiono chiare, e il sistema esperienza rappresenta senz'altro un ulteriore stimolo a provarla.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (14)
7.8
Il tuo voto

PixelJunk Shooter 2 è una perla rara fatta di idee, stile, numeri e tanto solido gameplay. Chi ha giocato con il primo episodio sa bene cosa aspettarsi da questo sequel, che fondamentalmente riprende il discorso da dove era stato interrotto e lo porta verso nuovi concetti. Arricchendone i contenuti, com'è giusto che sia, ma senza stravolgerne le basi. Mantenendone intatti i punti di forza, come pure le immancabili debolezze. Il gioco sa infatti essere molto frustrante, a volte; e quando la nostra navicella finisce bruciata dall'acido, magari a pochi centimetri dall'uscita di un livello completato faticosamente, non si ha proprio una bella sensazione. Per il resto, però, è davvero arduo trovare difetti a un titolo che per neanche 10 euro è capace di offrire così tanto, inclusa una grafica fluida e stilosa, accompagnata da musiche elettroniche di indubbio fascino. Se il genere vi stuzzica, non fatevelo sfuggire.

PRO

  • Gameplay estremamente solido e vario
  • Un gran numero di livelli
  • Decisamente "hardcore" in termini di impegno...

CONTRO

  • ...ma la frustrazione è dietro l'angolo
  • Modalità multiplayer "accessoria", anche se interessante