La formula freemium è diventata negli ultimi tempi un'ancora di salvezza alla quale molti giochi online, anche tra quelli inizialmente più ambiziosi, si sono affidati per cercare di risollevare le proprie sorti. Il "trucco" del resto sembra funzionare: tutto sta nell'invogliare i giocatori a provare il prodotto, lasciando che si appassionino alle sue meccaniche di base (senza togliere loro nulla o quasi delle componenti principali), spingendoli poi a effettuare micro-transazioni o altri tipi di pagamenti con i quali ottenere bonus di vario genere. L'ultimo MMO passato al free-to-play è Global Agenda, titolo sviluppato da Hi-Rez Studios e affacciatosi sul mercato più di un anno fa nella classica formula ad abbonamento.
Rinominato Global Agenda: Free Agent, il gioco è stato di recente convertito nella formula gratuita, della quale ci accingiamo a parlare in questo articolo. Prima di farlo, una precisazione: chi vi scrive ha avuto modo di provare ben poco il Global Agenda originale, per cui in questa recensione ci concentreremo su ciò che è diventato con la svolta free-to-play, piuttosto che sul confronto con la versione pubblicata un anno fa.
Spia e lascia spiare
A beneficio di chi non dovesse essere al corrente del mondo di Global Agenda, partiamo dall'ambientazione, dagli stessi sviluppatori definita come spy-fi: lo Sci-Fi classico infatti incontra la spy fiction, dando luogo a un ibrido con agenti segreti operanti su uno sfondo a tinte fantascientifiche. Siamo nel ventiduesimo secolo, un'organizzazione chiamata Commonwealth domina sulla Terra grazie all'uso massiccio della tecnologia, con la quale controlla il miliardo di abitanti rimasti sul pianeta, alle prese con il problema dei luoghi vivibili drasticamente ridottisi col passare del tempo. Sullo sfondo di questa lotta per la sopravvivenza, un manipolo di persone sfida il potere del Commonwealth, per far sì che il mondo ritorni alla calma e alle persone sia garantito uno stile di vita più compatibile con la loro natura. ll giocatore parte proprio da una scena d'azione, all'interno della quale viene raccontata a metà tra introduzione e tutorial di gioco la liberazione del personaggio appena creato dalle grinfie dell'organizzazione governativa, al fine di portarlo nella città di Dome City, luogo dove si svolgono tutte le principali attività sociali di Global Agenda. Facendo un piccolo passo indietro, prima ancora del tutorial c'è la fase di creazione del personaggio, nella quale siamo chiamati a scegliere tra le quattro classi presenti: Assault, Recon, Medic e Robotics. La prima corrisponde al classico tank, mentre la classe Recon è quella dotata di abilità sia nell'attacco a distanza che in quello ravvicinato di sorpresa, anche grazie alla possibilità di rendersi invisibile. Il Medic potete ben immaginare di cosa si occupi, mentre la Robotics è una classe di supporto, in grado di creare fortificazioni difensive e di usare vari gadget anche per l'attacco. Insieme alla classe vanno scelte ovviamente anche le sembianze del nostro alter-ego virtuale: l'editor di personaggi fa pienamente il suo lavoro, lasciandoci decidere la quantità di caratteristiche fisiche che ormai tutti quanti ci aspettiamo da un titolo del genere.
Un'Agenda piena d'impegni
L'approccio degli sviluppatori nei confronti del sistema d'avanzamento dei personaggi è di stampo prettamente ruolistico: raccolta di esperienza e collocazione di punti abilità attraverso il collaudato sistema ad albero, con tre diverse ramificazioni legate alla classe prescelta. Forte di un sistema così tradizionale alle proprie spalle, la gestione delle skill in Global Agenda: Free Agent funziona molto bene, permettendo al giocatore di poter cambiare stile di gioco andando a prediligere un'abilità piuttosto che un'altra e offrendo un buon livello di bilanciamento tra le varie classi.
Come da copione, il titolo sviluppato da Hi-Rez offre un filone di quest che però finisce abbastanza presto, lasciando che il giocatore possa assaporare la natura da shooter tattico di Global Agenda, predominante rispetto alla componente ruolistica: c'è la possibilità di dedicarsi al PvP, lottando contro le altre Agenzie anche in battaglie su larga scala, oppure dedicarsi al combattimento contro NPC, sempre in gruppo; il tutto naturalmente attraverso apposite "instance". Le varie modalità offerte danno sicuramente ampio respiro alle possibilità del giocatore, che almeno inizialmente si ritrova a poter esplorare varie situazioni: sbilanciandoci nella scelta tra PvP e PvE, possiamo dire che saranno sicuramente i fan della prima tipologia a gradire le soluzioni offerte da Global Agenda, visto che la componente umana aggiunge quel pizzico di variabilità che invece manca al PvE. Tutto sta nel trovare un valido gruppo col quale divertirsi, vera e propria discriminante in grado di determinare quanto una persona possa continuare a giocare a questo gioco dopo la fase iniziale.
Free, ma quanto?
Dato che finora abbiamo parlato di freemium e micro-transazioni senza specificare quanto messo in atto da Hi-Rez per il lancio di Global Agenda: Free Agent, è arrivato il momento di affacciarci anche sul sistema di pagamento studiato dagli sviluppatori: al fianco degli abbonati classici e dei nuovi Elite, ci sono i Free Agent, cioè tutti coloro che scaricano Global Agenda e iniziano a giocare senza pagare.
Da questo punto di partenza è possibile accedere a praticamente tutti gli elementi più importanti del gioco, con alcune limitazioni come l'impossibilità di usare le aste e di fondare una gilda. Ai "paganti" è inoltre assegnato un bonus di doppia esperienza, con il quale avanzare più velocemente tra i livelli del gioco. È inoltre possibile avere accesso a oggetti e gadget non disponibili per i Free Agent, o in alcuni casi di difficile reperimento per chi ha accesso ai soli contenuti gratuiti. Hi-Rez mette inoltre a disposizione anche la possibilità di accedere a speciali bonus per un certo periodo di tempo (il cosiddetto Booster), in grado di offrire ulteriori vantaggi ai personaggi. Al giocatore ovviamente decidere se e come investire qualche soldo reale in Global Agenda, soprattutto in base all'approccio che intende adottare: chi vuole solo passare un po' di tempo provando qualcosa di nuovo potrà sicuramente accontentarsi di essere un Free Agent, mentre a chi vuole perdere poco tempo arrivando subito al succo dell'endgame probabilmente farà piacere spendere qualche Euro per velocizzare il processo di crescita del proprio personaggio.
Grafica e sonoro
Dal punto di vista tecnico, Global Agenda si attesta più o meno sulla media del suo genere, facendo il proprio dovere senza far notare eccellenze o lacune tali da poter far smuovere l'equilibrio della bilancia. L'ambientazione di natura Sci-Fi offre alcuni scorci interessanti, dimostrando in generale un valido impegno in fase di design da parte di Hi-Rez, frutto di chi è evidentemente un appassionato del genere. L'Unreal Engine 3 fa pienamente il proprio lavoro, anche se qua e là nell'ambiente circostante è possibile adocchiare un livello delle texture non sempre costante; buon lavoro invece sulla costruzione dei personaggi, sia per quanto riguarda il loro dettaglio, sia per le animazioni. L'audio segue perfettamente la linea del comparto grafico, offrendo un doppiaggio in lingua originale abbastanza nella norma, dei buoni effetti sonori e una serie di motivi che vanno a comporre una colonna sonora in grado di supportare a dovere le varie situazioni di gioco.
Conclusioni
La sterzata free-to-play offre nuova visibilità a Global Agenda, un gioco probabilmente difficile da inquadrare con un giudizio "universale". A ottime idee ben implementate come quella dell'uso del jetpack in combattimento, va ad affiancarsi un tipo di azione a metà tra shooter in terza persona e gioco di ruolo, che trova la propria debolezza proprio nel fatto di essere un ibrido senza particolari spinte in nessuna direzione: il rischio è che i fan dei vari generi messi insieme dagli sviluppatori possano abbandonare Global Agenda: Free Agent dopo la fase iniziale, soprattutto nel caso in cui non si riesca a trovare un buon gruppo col quale giocare in modo affiatato. Il gioco di Hi-Rez è dunque in grado sia di appassionare che di far subentrare la noia: la parola finale va quindi ai giocatori stessi, ai quali consigliamo comunque una prova su strada, soprattutto nel caso in cui ci si ritenga dei fan del tipo di ambientazione o di gioco.
PRO
- Buona offerta gratuita
- Classi ben implementate e bilanciate
- Interessante natura da shooter
CONTRO
- Nulla di veramente originale
- Filone narrativo breve
- Noia in agguato
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 7 64 bit
- CPU: Intel Core i7 920
- RAM: 6GB
- Scheda video: GeForce GTX 470
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP SP2, Windows Vista SP1 o Windows 7
- CPU: 2.4+ GHZ Dual Core
- RAM: 2 GB (XP), 3GB (Vista, Windows 7)
- Scheda video: 512MB con Shader Model 3.0+ (GeForce 8 / Radeon HD3000)
- Hard disk: 15 GB liberi
- Connessione a banda larga
Requisiti consigliati
- RAM: 3 GB (XP), 4GB (Vista, Windows 7)
- Hard disk: 20 GB liberi