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Autorobot, non trasformatevi!

I Transformers tornano su Wii dopo il discreto sparatutto su binari Le Avventure su Cybertron, ma la palla passa a Behaviour Interactive e i risultati, purtroppo, si rivelano pessimi

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   01/07/2011

Versione testata: Nintendo Wii

La storia dei videogiochi multipiattaforma, come ben sappiamo, vede l'attuale console ammiraglia Nintendo ricoprire il ruolo di "terzo incomodo". La base installata di quasi novanta milioni di Wii nel mondo lascerebbe intendere il contrario, del resto basterebbe che il 5% dei possessori della piattaforma acquistassero un determinato titolo per renderlo immediatamente un successo straordinario; eppure le cose non stanno così, la maggior parte degli utenti Wii si accontenta di agitare qualche volta il controller per una partita a Wii Sports e di lasciare la console spenta per il resto del tempo.

Autorobot, non trasformatevi!

L'industria dei videogame si è evidentemente adeguata a questa filosofia, e nello specifico le produzioni Activision legate al franchise Transformers dimostrano tale tesi in modo eloquente. Se da un lato, infatti, il publisher ha saggiamente deciso di diversificare il prodotto a seconda delle capacità tecniche della piattaforma per cui viene sviluppato, destinando dunque un certo tipo di gioco all'utenza Xbox 360 e PlayStation 3 per proporne uno differente ai possessori di Wii, dall'altro tale operazione ha di recente assunto la connotazione di un "gettare la spugna", e Transformers 3: Stealth Force Edition esemplifica il concetto come meglio non si potrebbe. Come definire, infatti, un videogame dedicato a un gruppo di robot trasformabili senza che detta trasformazione venga resa sullo schermo? "Un assurdo controsenso", magari.

Pessimus Prime

Il gameplay di questo senz'altro originale tie-in si basa sul passaggio dei personaggi dalla forma veicolare a quella ibrida della modalità stealth, in cui in pratica il loro assetto si modifica per permettergli di compiere manovre altrimenti impossibili, nonché di attaccare i nemici utilizzando dei mitragliatori e un lanciamissili. Le diciotto missioni che compongono la campagna in single player ci vedono eseguire tale operazione di continuo, ponendola però come un obbligo più che come una possibilità. In Transformers 3: Stealth Force Edition, infatti, il giocatore si trova costretto a muoversi di continuo all'interno dello scenario alla ricerca di energon, missili e potenziamenti temporanei, perché senza di essi non può in alcun modo affrontare scontri di una certa durata. La barra dell'energia è affiancata da un indicatore che regola la capacità di assumere la forma ibrida, e che va appunto "ricaricato" continuamente per non rischiare di rimanere "intrappolati" nella modalità veicolo e dunque in balia dei nemici.

Autorobot, non trasformatevi!

L'indubbia frenesia dell'azione non può essere considerata un pregio del titolo sviluppato da Behaviour Interactive, visto che non permette alternative e che, per tale motivo, limita fortemente la godibilità dell'esperienza. E a proposito di godibilità, anche il sistema di controllo lascia molto a desiderare: impugnati Wii-mote e Nunchuk, ci troviamo a gestire la forma veicolare semplicemente con lo stick analogico (accelerazione e freno inclusi), mentre in modalità stealth possiamo sterzare a trecentosessanta gradi utilizzando il d-pad mentre apriamo il fuoco premendo i grilletti B e Z. Comodo, no? Il tutto senza chiamare in causa il puntatore a infrarossi (meno male, sarebbe stato ancora più scomodo) né una qualsiasi delle peculiarità dei controller del Wii. Le dinamiche di gioco sono fondamentalmente le stesse per qualsiasi personaggio utilizzabile: Optimus Prime, Bumblebee, Ironhide e Mirage sul fronte Autobot, mentre per i Decepticon abbiamo Megatron, Soundwave, Lockdown e Crowbar.

Molto meno di quello che vedi

Transformers 3: Stealth Force Edition soffre di evidenti problemi anche in termini di struttura. La difficoltà del gioco deriva sopratutto dai numerosi limiti del gameplay, ma nonostante ciò è possibile terminare lo story mode in poco più di un paio d'ore. Il fatto di alternarsi alla guida di Autobot e Decepticon nel corso dell'avventura si rivela ben presto un espediente di scarso valore, persino fastidioso nei suoi risvolti concettuali (prima si fa di tutto per contrastare una determinata fazione, poi ci si trova a fare l'esatto opposto...), che poteva essere gestito molto meglio.

Autorobot, non trasformatevi!

Allo stesso modo, le sei missioni supplementari da giocare insieme a un amico non bastano per rendere il prodotto Activision sufficientemente longevo; anche perché ci viene chiesto di fare sempre le stesse cose: eliminare tutti i nemici, attivare un certo numero di dispositivi, resistere per alcuni minuti fino all'arrivo dei rinforzi e così via. Il tutto all'interno di livelli che avrebbero anche le dimensioni e le caratteristiche per ospitare un gameplay di ben altro spessore, e che dunque appaiono malamente sprecati per questo mediocre esempio di "toccata e fuga" in chiave robotica. Dal punto di vista tecnico le cose non sono nemmeno così male: la grafica appare relativamente pulita e dignitosa, pur contando su un numero di poligoni tutt'altro che esorbitante, ma mancano di fatto tutte le animazioni "di contorno" (si passa al game over con una semplice e improvvisa schermata, ad esempio) oltre ai modelli poligonali degli Autobot e dei Decepticon nella loro forma reale, il che in effetti non è poco. Il gioco è doppiato in italiano, ma a parte il solito Marco Balzarotti c'è poco da stare allegri.

Conclusioni

Multiplayer.it
3.5
Lettori (10)
3.5
Il tuo voto

Dopo il discreto sparatutto uscito lo scorso anno, i Transformers tornano su Wii per tenere una lezione su come non si realizzano i tie-in. Gli sviluppatori canadesi di Behaviour Interactive, infatti, ci propongono un action game del tutto privo di spessore, fatto di sequenze rapide e fini a sé stesse, dotato di un sistema di controllo pessimo e di una struttura limitata e ripetitiva, con una campagna in single player che peraltro può essere completata nel giro di due o tre ore. Il punto dunque non è solo che gli Autobot e i Decepticon stavolta, per assurdo, non possono trasformarsi, ma che ci troviamo di fronte a una produzione davvero scadente da parte di un team che nel proprio curriculum vanta anche lavori di discreta qualità (la riduzione PSP di Dante's Inferno, Indiana Jones e il Bastone dei Re, WET...). Inspiegabile.

PRO

  • Interessante lo stile grafico delle cutscene

CONTRO

  • Controlli terribili
  • Gameplay limitato, ripetitivo, privo di spessore
  • Dura molto poco