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Zeru tituli

Come ogni anno, Sports Interactive è pronta con FM 2012 a tirare nuovamente fuori lo Special One che è in tutti di noi

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   20/10/2011
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Football Manager 2012
Football Manager 2012
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È difficile non essere banali quando ci si ritrova a parlare della serie Football Manager, visto che ci si ritrova sempre a dire di quanto con il passare degli anni essa sia diventata un punto di riferimento nel campo dei manageriali calcistici lasciando agli altri poco più che le briciole, di quanto seguito essa abbia sul web ormai popolato da schiere di appassionati e di quanto questi aspettino con trepidazione ogni anno gli episodi della serie: probabilmente in alcuni casi a un livello anche superiore rispetto a quello legato a FIFA e PES, giusto per rimanere nell'ambito calcistico.

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È difficile non essere banali perché tutto ciò è dannatamente vero: a partire dall'annuncio fino all'arrivo del gioco nei negozi e oltre, ogni edizione di Football Manager viene vissuta come una vera e propria religione, aspettando l'appuntamento finale con l'acquisto che ogni anno puntualmente noi inguaribili calciofili ci ritroviamo a effettuare. Come tutte quante le serie sportive a cadenza annuale però, anche questa non sfugge alla solita regola secondo la quale è importante distinguere tra ciò che è realmente nuovo e ciò che invece va a costituire un semplice add-on a un qualcosa di già visto, caso in cui valutare con attenzione se comprare o meno il capitolo attuale. Anche con FM 2012 ovviamente tale problematica continua a riproporsi: andiamo quindi a scoprire cosa ha riservato Sports Interactive quest'anno al nostro duro lavoro di allenatori.

Tra tattica e psicologia

La storia di Football Manager c'insegna che Sports Interactive ha da sempre prestato enorme attenzione alle critiche rivolte dai propri fan, introducendo nuovi elementi nel gioco e migliorandone altri proprio grazie al feedback arrivato da chi spende ore e ore a progettare tattiche stagione dopo stagione. Poche volte abbiamo assistito a rivoluzioni e molte volte a evoluzioni, queste ultime in grado comunque (salvo rarissimi casi) di giustificare la spesa. Al contrario della copertina, da qualche anno sempre più o meno identica, il team di sviluppo inglese ha saputo quindi aggiungere elementi degni di rilievo: è sicuramente questo il caso di FM 2012, in cui una rinnovata interfaccia grafica va ad affiancarsi a nuovi elementi di gioco piuttosto interessanti, con il quale lo spessore di questo titolo arriva a toccare livelli mai visti in precedenza. Se l'aspetto tattico, il saper mettere gli uomini giusti al posto giusto e la capacità di affrontare le varie situazioni di gioco restano sempre elementi determinanti per il successo, adesso ci ritroviamo anche a dover avere a che fare con le persone e i loro caratteri, imparando a conoscerli per far sì che i rapporti vadano per il meglio. Qualcuno a questo punto dirà che tale componente era già presente in passato, cosa sicuramente giusta, ma come dicevamo l'abilità di Sports Interactive è storicamente proprio quella di prendere aspetti già esistenti e dar loro una rinnovata utilità: grazie all'aggiunta di nuove frasi per i discorsi, ma soprattutto del tono di voce con il quale pronunciarle, i discorsi durante il match (tanto per fare un esempio) assumono infatti una dimensione completamente nuova, dando al giocatore la possibilità di esprimersi come se fosse realmente presente nello spogliatoio, o di lasciare che sia il proprio vice a farlo. Ma i rapporti interpersonali da preservare in FM 2012 non riguardano solo i calciatori, visto che la presenza dei loro procuratori si è fatta sempre più invadente (così come nella realtà), costringendoci a compromessi per preservare la possibilità di contare sullo stesso agente per eventuali affari futuri. Anche la dirigenza avrà bisogno di un buon livello d'interazione con l'allenatore, con il quale andare d'amore e d'accordo, cosa risaputamente molto difficile con alcuni presidenti. Particolarmente interessante è anche la possibilità di convocare vere e proprie riunioni di spogliatoio, magari per affrontare tutti quanti insieme un periodo no della squadra prima che sia succeda l'irreparabile: anche in questo caso si ha a disposizione la solita serie di scelte legate a tono di voce e frasi da dire, affiancata dalla possibilità di chiedere a elementi chiave della squadra, come il capitano, di dire la loro, intavolando vere e proprie discussioni nel gruppo e dando luogo a iniezioni di fiducia in grado di risollevare realmente le sorti in campionato (o di affossare ulteriormente il morale, a seconda della reazione).

Vita da Mister

Ad accompagnare le novità appena descritte troviamo quest'anno un generale ridisegnamento dei vari menu di gioco, sia nell'aspetto grafico (che vedremo in seguito) che in quello funzionale: se in passato alcune operazioni anche tra le più frequenti richiedevano diversi clic del mouse per essere portate a termine, adesso è tutto pressoché davanti ai nostri occhi. Si parte dall'importantissima schermata della tattica, rimessa a nuovo anche con l'aggiunta di una barra laterale sinistra, dove è possibile tenere d'occhio la confidenza della squadra con un determinato modulo: se intendete per esempio giocare sempre col

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4-4-2 troverete presto un livello di conoscenza pieno, ma nel caso in cui vi riteniate tra quegli allenatori "camaleontici", allora sarà bene istruire il team anche sulle altre formazioni, per trovarlo pronto a interpretarle all'occorrenza. Nella stessa barra è stata inserita anche la componente legata alla preparazione della partita, mentre la parte grafica sulla destra ha subito anch'essa un rinnovamento: accanto agli elementi classici appaiono infatti ora una serie di altre opzioni, con le quali tenere sotto controllo ruoli, attitudini e statistiche dei giocatori in campo in modo rapido ed efficace. Questi ultimi due aggettivi non possono che essere affiancati anche alla nuova sezione del gioco dedicata al mercato, slegata dalla parte legata alla squadra e potenziata con "nuovi" elementi sulla schermata principale, primi tra tutti gli indispensabili filtri grazie ai quali navigare all'interno dello sterminato database di giocatori presenti nel gioco. Parlavamo in precedenza di parti del gioco nel corso del tempo un po' trascurate: una di queste continua a essere rappresentata dagli allenamenti, solo all'apparenza leggermente cambiati grazie al generale redesign di cui gode FM 2012, ma rimasti nella sostanza molto simili al passato con il ben noto sistema di slider. Chi invece ha subito una rilevante modifica è la squadra Primavera: finalmente infatti all'allenatore viene dato decisamente più controllo sulla sua composizione, soprattutto a partire dalla fase inoltrata della stagione. Per ovvi motivi ci si ritrova infatti a partire con delle giovanili già formate, ma con il proseguire del gioco ci verranno via via proposti nuovi innesti, con la possibilità di metterli alla prova tramite match da giocare proprio contro la nostra Primavera, scegliendo dopo averne analizzate le potenzialità se inserirli in squadra oppure no, affidandoci alla nostra capacità di scouting per trovare il nuovo Messi. Volendo (come gran parte degli elementi) è possibile delegare l'operazione al proprio secondo, o addirittura prendere una decisione radicale: chiedere alla società di non investire sui giovani, ottenendo così maggiori fondi per la campagna trasferimenti. Se avete in mente di creare un nuovo progetto Barcellona però, sappiate che questo è altamente sconsigliato. Rimanendo in tema di giovanili, anche i cosiddetti newgen (i calciatori generati dall'intelligenza artificiale col passare del tempo di gioco) hanno visto qualche modifica, legata soprattutto alla loro zona territoriale: dal Brasile per esempio potranno arrivare talenti tecnici ed eleganti, mentre dalla Spagna giocatori abituati al fraseggio, rispondendo così in maniera più realistica alle varie scuole calcistiche presenti nel mondo. Tale aspetto richiede però ore e ore di gioco per essere valutato a dovere, per cui dobbiamo affidarci alle promesse del team di sviluppo.

In panchina come in TV

L'aspetto tecnico non è mai stato il fiore all'occhiello di Football Manager: il sonoro è praticamente assente, anche se durante le partite è possibile avvertire qualche passo in avanti dal punto di vista del cosiddetto "effetto stadio". Tutto però per quanto riguarda l'audio si ferma qui, lasciando spazio a quelle che sono le considerazioni sulla tecnologia messa a punto da Sports Interactive (ormai da qualche anno) per mostrare le partite in 3D. La nuova visuale director realizzata dagli sviluppatori permette di godere del match con inquadrature di stampo televisivo, apprezzando così da vicino calci di punizione, corner e replay di fuorigioco millimetrici. Le animazioni sono state migliorate per rendere gli omini presenti sul terreno di gioco un po' meno legnosi, anche se per arrivare a certi livelli di fluidità ci vorrà sicuramente del tempo: discorso leggermente diverso per le frasi del commento, che sanno sicuramente troppo di già visto. Un aspetto che storicamente preoccupa i fan della serie riguarda invece i caricamenti: sulla configurazione di prova non ci sono stati ovviamente problemi, ma anche su un PC meno prestante con Dual Core 1,6GHz e 3GB di RAM non abbiamo riscontrato rallentamenti in grado di far perdere la pazienza. Da questo punto di vista ci viene in aiuto un'ulteriore opzione introdotta in FM 2012, utilissima in termini pratici: se in passato i campionati scelti e il carico di lavoro per il sistema rimanevano conseguentemente immutabili, adesso abbiamo la possibilità di aggiungere e togliere nazioni e campionati più o meno giocabili durante il gioco stesso, adattando così più efficacemente alla configurazione in nostro possesso la "fame" di potenza di calcolo del gioco. Abbiamo già avuto modo di parlare del layout dei menu un'ottica funzionale, rimandando invece quello puramente estetico: la veste grafica di FM 2012 risulta abbastanza diversa anche per chi è cresciuto insieme a questa serie, richiedendo un po' di tempo per essere digerita a dovere. La novità più grande consiste nella capacità dei menu di adattarsi alla risoluzione del PC, offrendo così un numero più grande d'informazioni laddove possibile, riducendo invece i dati allo stretto indispensabile in caso di schermi piccoli.

Zeru tituli

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (82)
9.3
Il tuo voto

-

Come spesso è successo nel caso dei suoi predecessori, FM 2012 non è sinonimo di rivoluzione, ma dà ampio spazio a un'evoluzione portata a termine da Sports Interactive nella maggioranza degli aspetti del gioco. A quanto descritto nel corpo della recensione ci sarebbero infatti da aggiungere i nuovi contratti con maggiori opzioni, un tutorial raddoppiato e altri elementi piccoli e grandi che gli sviluppatori hanno saputo mettere insieme, per sfornare un nuovo capitolo assolutamente degno di essere giocato e vissuto da tutti quanti i fan di Football Manager, non a caso diventato da anni ormai un'assoluta garanzia. Gli appassionati storici non avranno assolutamente bisogno di consigli per l'acquisto, mentre a chi si ritiene un po' più tiepidino nei confronti di questa serie possiamo dire di non essere al cospetto di un semplice add-on per FM 2011, anche se come già evidenziato non sono presenti stravolgimenti particolari.

PRO

  • Passi in avanti per il motore 3D
  • Layout dei menu adattivo
  • Ampliato in diversi suoi aspetti

CONTRO

  • Alcuni elementi ancora legati al passato
  • O piace alla follia, o non piace affatto

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 7 64-bit
  • Processore: Intel i7 920 2,66GHz
  • RAM: 6 GB
  • GPU: GeForce GTX 470

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo: Windows XP / Vista / 7
  • CPU: XP - 1.4GHz o superiore, Vista / 7 - 2.0GHz o superiore
  • RAM: XP - 512MB RAM, Vista / 7 - 1.0GB RAM
  • Spazio su Hard Disk: 2GB
  • DVD-Drive 4x
  • Scheda Video: 128MB Nvidia FX 5900 Ultra o migliore, ATI Radeon 9800 o migliore, Intel 82915G/82910GL o migliore
  • Scheda Audio compatibile DirectX 9.0c
  • Directx: Versione 9.0c (incluse)
  • LAN: TCP/IP
  • Input: Keyboard, Mouse