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Agente 007: Si rivive solo due volte

Proprio in mezzo al periodo più trafficato sul fronte degli FPS, Activision ed Eurocom portano anche su console Sony e Microsoft il remake di GoldenEye

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   14/11/2011

Versione testata: Xbox 360

Alla fine degli anni 90, su Nintendo 64, succedevano cose strane, mirabolanti. Accadeva che una licenza cinematografica, sulla carta destinata ad essere nient'altro che uno sciatto tie-in, diventasse uno dei titoli più divertenti, apprezzati e finanche innovativi tra quelli presenti sul mercato all'epoca, diventando terreno fertile per l'esplorazione di nuove strade lungo le quali sviluppare l'ancora incerto genere dell'FPS su console. Era l'epoca in cui Rare faceva la Rare, d'altra parte, e pareva riuscire a trasformare tutto quello che toccava in oro, sotto lo sguardo sapiente della grande N.

Agente 007: Si rivive solo due volte

Sono passati tredici anni e Activision ha deciso che i tempi sono maturi per rispolverare il titolo in questione, proponendo prima un remake su Wii, mantenendo in questo mondo un legame con lo spirito dell'originale, concepito e uscito esclusivamente su piattaforma Nintendo, e poi sdoganandolo - con buona pace dei puristi - anche al resto delle console con quello che è a tutti gli effetti un remake del remake, graziato dalla grafica in alta definizione. Tuttavia, bisogna fare una decisa distinzione tra i due livelli di remake: il primo, quello uscito per Wii, ha rappresentato una rielaborazione originale del capostipite per Nintendo 64, una reinterpretazione alquanto convincente, almeno sul piano contenutistico - sebbene non ai livelli di eccellenza del classico Nintendo 64 - del particolare ibrido tra sparatutto e action game in stile stealth che aveva caratterizzato il vecchio classico Rare, attualizzato in modo da creare un prodotto godibile al giorno d'oggi anche senza far leva necessariamente sul fattore nostalgico. Partendo da questa base, questo ulteriore remake è un semplice aggiornamento grafico del titolo precedente, frutto già di una intensa rielaborazione dell'originale. Questo Goldeneye 007: Reloaded ricorda dunque la particolare struttura ibrida tra stealth e FPS che caratterizzava l'originale di Rare e questo gli fa onore, ma aggiungendo diversi fattori spettacolari e un maggiore tasso d'azione finisce però per offrire il fianco agli inesorabili strali di una concorrenza che su questo fattore si dimostra estremamente agguerrita e ben più preparata, soprattutto con il passaggio a Xbox 360 e PlayStation 3 che hanno numerose alternative valide su questo fronte.

Un nuovo bond in una storia vecchia

Pare strana, in un primo momento, la soluzione adottata da Eurocom per attualizzare il personaggio di James Bond: il protagonista ha infatti le sembianze di Daniel Craig, il nuovo 007, ma è inserito all'interno dell'ambientazione e della storia di Goldeneye, un film che aveva come protagonista Pierce Brosnam, attore che interpretava la celebre spia britannica con stile completamente diverso. Non che questo cambi molto l'esperienza di gioco, visto che non c'è molto tempo per i dialoghi all'interno dell'azione di gioco. Il level design è profondamente diverso da quello che caratterizzava l'originale per Nintendo 64 ma il richiamo rimane ben visibile nelle ambientazioni che ovviamente seguono la storia del film, sebbene con qualche nuova introduzione inedita. Partendo dunque da un'indagine su uno stabilimento russo di armi chimiche, la storia si evolve seguendo James Bond alle prese con una minaccia planetaria rappresentata da un terribile satellite militare capace di distruggere qualsiasi bersaglio sulla Terra. La doppia faccia di uomo d'azione e spia silenziosa e piena di risorse tipica di 007 si riflette nella struttura stessa del gioco, che sulla base dello sparatutto in soggettiva costruisce una meccanica ibrida nella quale l'azione silenziosa viene generalmente premiata e il raggiungimento di vari obiettivi tattici diventa nodo indispensabile per il proseguimento della storia. Non si tratta dunque solo di sparare all'impazzata a tutto quello che si muove, ma di perseguire obiettivi precisi durante missioni da infiltrati in territorio nemico, situazione nella quale è sempre preferibile agire con cautela.

Agente 007: Si rivive solo due volte

La scelta del livello di difficoltà approfondisce la struttura stessa del gioco inserendo via via nuovi obiettivi secondari da raggiungere, in base ai quali si aggiungono veri e propri frammenti aggiuntivi di gioco, cosa che aumenta la longevità della campagna in single player. Se questa poi non dovesse bastare, Eurocom ha preparato una quantità di modalità di gioco in singolo e multiplayer veramente impressionante: le missioni "MI-6", in single player, consentono di affrontare una dozzina di livelli staccati, perseguendo obiettivi diversi e cercando di raggiungere il massimo punteggio, modificabile anche in base a una serie di settaggi iniziali che fungono da handicap o moltiplicatori di punti, mentre sul versante multiplayer è presente una grande quantità di diverse modalità di gioco. Tra queste si trovano opzioni a squadre o tutti contro tutti, missioni con obiettivi in perfetto stile spionistico o volte alla semplice distruzione, oltre a reminiscenze storiche come il multiplayer offline con split-screen a 4 giocatori e la modalità Golden Gun. Tra numerose mappe di varia tipologia, il multiplayer fornisce un serbatoio di ore di gioco veramente notevole, in grado di offrire esperienze diverse e adatte a vari gusti, senza disdegnare certi standard recenti come il ranking progressivo legato alla specializzazione nell'utilizzo delle varie armi partita dopo partita.

Muscoli e cervello

Come nell'originale Nintendo 64, che forse esaltava ancora di più l'approccio alternativo al semplice scontro a fuoco, anche qui è preferibile, quando possibile, agire in maniera silenziosa - "stealth" - raggiungendo gli obiettivi senza destare troppo clamore, nascondendosi dietro gli elementi dello scenario, utilizzando armi silenziate ed evitando trappole e meccanismi di sorveglianza. Il problema di questo approccio è che risulta piuttosto semplicistico, se confrontato con altri titoli dalla struttura simile: i nemici spesso non si accorgono dell'eliminazione dei compagni anche a breve distanza e il rilevamento dei cadaveri non esiste in quanto questi scompaiono dopo pochi secondi, con una soluzione alquanto antiquata. Per sistemare le telecamere di sorveglianza basta spararci contro senza destare il minimo sospetto, purché si usi un'arma silenziata, l'utilizzo di sistemi di spionaggio e hacking è limitato a momenti predisposti e in generale non sono poi molti i percorsi alternativi da scegliere per passare inosservati. Insomma, sul piano dell'azione stealth e della varietà di approcci per evitare o rendere inoffensivi i nemici siamo decisamente distanti dai livelli raggiunti da Deus Ex: Human Revolution per fare un esempio pratico, nonostante i difetti presenti anche nel prodotto Eidos. Resta sicuramente il fascino particolare dello stile spionistico di Bond, tra piani da trafugare, minacce planetarie da sventare e la costante necessità di affrontare da soli un intero esercito. Se si sceglie l'approccio "action", o si viene rilevati nel corso della missione, la struttura si modifica sensibilmente tornando nei consueti percorsi dell'FPS. Nonostante sul piano dell'azione pura il confronto con altre produzioni del medesimo genere su Xbox 360 e PS3 possa essere impietoso per questo gioco, Goldeneye 007: Reloaded sa essere divertente e la costante presenza parallela della possibilità di agire in maniera stealth rappresenta un doppio approccio che va a tutto vantaggio dell'immedesimazione e della varietà d'azione.

Obiettivi Xbox 360

Ci sono 50 obiettivi sbloccabili per un totale di 1000 punti in Goldeneye 007 Reloaded, ma la raccolta completa non è una passeggiata. Sono dislocati in maniera piuttosto equa tra le varie modalità di gioco (campagna in singolo, missioni MI-6, multiplayer) e il loro raggiungimento richiede generalmente un discreto impegno da parte del giocatore. Ad esempio, per sbloccare gli obiettivi della campagna non è sufficiente progredire tra i livelli ma risulta necessario anche raggiungere tutti gli obiettivi, sia primari che secondari. La caccia ai 1000 punti non è dunque una sfida da prendere alla leggera.

James Bond tirato a lucido

La ristrutturazione in alta definizione del comparto grafico non è avvenuta attraverso una trasposizione diretta dell'impianto costruito per la versione Wii, il remake è stato attuato ripartendo quasi da zero, con lo sfruttamento di un nuovo motore grafico. I risultati, sebbene non all'altezza di altre produzioni attuali del genere, si presenta decisamente dignitoso, con la notevole caratteristica dei 60 frames al secondo costanti, almeno per quanto riguarda la campagna in singolo (qualche incertezza si nota nel multiplayer, ma nulla di sconvolgente). Un po' altalenante la realizzazione degli scenari, che alternano sezioni piuttosto anonime - in particolare per quanto riguarda alcuni interni - ad altre invece di ottimo impatto visivo, mentre una menzione particolare va fatta per la possibilità di colpire ed eventualmente distruggere alcuni elementi dello scenario, in modo da modificare il campo di battaglia non rendere sicure le coperture, sebbene l'interazione sia limitata ad alcune tipologie di materiali e oggetti. Ben costruite e "girate" le scene d'intermezzo all'interno della campagna in single player, dal gusto cinematografico perfettamente in stile 007. Il sistema di controllo su Xbox 360 riprende le classiche meccaniche del genere, mentre su Wii e PS3 sfrutta i controlli a rilevazione di movimento attraverso Telecomando e Move, rispettivamente, ma in questa prova abbiamo avuto modo di utilizzare solo il "semplice" controller della console Microsoft, che comunque si comporta a dovere.

Agente 007: Si rivive solo due volte

C'è un buon sistema di copertura attiva che consente di nascondersi dietro gli elementi di scenario e "sbucare" da questi per prendere la mira e sparare, per poi tornare nuovamente sotto copertura premendo nuovamente il tasto, cosa che rende particolarmente intuitiva e fluida la meccanica dello scontro a fuoco, macchiata soltanto da una certa lacunosità dell'intelligenza artificiale che tende a non rendere particolarmente credibili ed efficaci i movimenti e i comportamenti dei nemici, cosa comunque compensabile parzialmente alzando il livello di difficoltà.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.3
Lettori (21)
8.0
Il tuo voto

Goldeneye 007: Reloaded ricorda il mitico originale nella sua particolare struttura ibrida tra stealth e sparatutto in soggettiva, si smarca dalla semplice operazione nostalgia con un design originale ma non riesce a raggiungere quel livello di eccellenza. Trova una sua ragione d'essere e riesce anche a distinguersi grazie alla commistione dei generi, all'inconfondibile caratterizzazione in stile James Bond e alla grande quantità di soluzioni e modalità di gioco, ma soffre in svariati comparti nel confronto diretto con altri esponenti del genere FPS o stealth, che su Xbox 360 e PlayStation 3 non mancano. Il periodo pieno di uscite di grosso calibro non gioca a suo favore, ma chi avesse voglia di un'esperienza mista tra FPS puro e stealth con una vera e propria cornucopia di modalità di gioco a disposizione può tranquillamente prendere in considerazione l'acquisto di Goldeneye 007 Reloaded.

PRO

  • Il carisma di James Bond è sempre evidente
  • Una grande quantità di modalità di gioco diverse
  • Il doppio approccio action/stealth mantiene vivo l'interesse

CONTRO

  • IA poco convincente e level design non troppo elaborato
  • Anche in stealth non consente una grande varietà di soluzioni
  • Tecnicamente non all'altezza di gran parte della concorrenza