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Apparition, la recensione

Apparition è un horror da YouTube, e già potremmo chiudere la recensione, pieno di spaventi facili e con una trama risibile, che non aggiunge nulla al genere.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   31/10/2018
Apparition
Apparition
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È il periodo di Halloween e come sempre accade molti studi di sviluppo medio piccoli stanno affollando il mercato di titoli horror, ovviamente per cercare di sfruttare il tema della festa come richiamo per i potenziali acquirenti. Apparition è uno di essi. In realtà era disponibile già da qualche mese nell'Accesso Anticipato di Steam, ma ora è arrivata la versione definitiva in tempo per la festa. Purtroppo si tratta di un progetto complessivamente insignificante, che non aggiunge davvero nulla al genere. Cerchiamo di capire perché nella nostra recensione.

Trama e inventario

Apparition racconta la storia di un cacciatore del paranormale che gira per il mondo alla ricerca di segni dell'esistenza di fantasmi, demoni e affini. Un giorno il nostro eroe senza nome decide di recarsi a Green Creek, ridente località boschiva dove sono stati commessi degli efferati crimini da un serial killer misterioso. Nonostante gli anni passati dal primo delitto, la gente che si reca sul posto continua a morire (la domanda giusta è: perché continua ad andarci? Ma sorvoliamo). Il nostro scopo sarà quindi quello di risolvere il mistero che si cela dietro a tanto orrore, trovando i segni della presenza del paranormale. Siamo alla fiera del cliché, ma in realtà non ci sarebbe troppo da recriminare se la realizzazione fosse quantomeno decente. Invece ci troviamo di fronte a un prodotto poco ambizioso, pensato essenzialmente per i Let's Play su YouTube e per le trasmissioni streaming su Twitch, ossia è pieno di salti sulla sedia causati in modo artificioso e di trovate originali quanto una collana di fiori alle Hawaii.

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Avviata una partita bisogna prima di tutto equipaggiarsi: all'inizio si dispone di pochi oggetti, come un mozzicone di candela per far luce, una macchina fotografica per immortalare i vari indizi, un accendino, delle batterie multiuso, uno strano bastone con sopra un teschio e poco altro. Trovando indizi sulla presenza del paranormale a Green Creek si ottengono però dei punti spendibili per sbloccare oggetti avanzati, da utilizzare in partite successive, come un piede di porco, una telecamera, un cavalletto, una mappa del luogo e altro ancora, da usare per sbloccare altri indizi e far crescere il punteggio. Deciso cosa portarsi dietro ci si può avventurare nel bosco, dove il pericolo ci attende.

Meccaniche di gioco

Apparition è pensato per partite molto brevi, nell'ordine di massimo mezz'ora l'una. Il protagonista arriva a Green Creek in piena notte e deve mettersi a esplorare l'area resistendo fino alla mattina successiva. Di fatto ci troviamo di fronte a un minuscolo open world in cui l'obiettivo è andare a caccia di oggetti nascosti. Gli indizi della presenza del paranormale rinvenibili sono di vario tipo, ma i principali sono delle domande da porre a uno spirito inquieto, usando la classica tavola Ouija, e dei sacchi da cadaveri con dentro chissà cosa o chi (non si sa cosa abbiano di paranormale, ma tant'è).

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Le domande sono sostanzialmente dei foglietti sparpagliati non si sa bene da chi in vari punti della mappa, che una volta raccolti aggiungono domande a un elenco accessibile usando la tavola Ouija di fronte a un falò spento. Un altro segno del paranormale è rappresentato da alcune creature mostruose che girano per il bosco, tutte pericolosissime per la salute del protagonista. Basta comunque fotografarle da lontano per portare a casa il bottino e accumulare punti. Di fatto Apparition è tutto qui: si gira per la mappa, si esplorano più volte le poche zone interessanti (delle casette di legno, delle baracche, qualche tenda da campeggio e poco altro) e si accumulano punti per ottenere l'equipaggiamento migliore che consente di sbloccare dei passaggi altrimenti inaccessibili. Ad esempio in una delle casette c'è una botola chiusa che può essere aperta solo con un piede di porco: purtroppo l'oggetto non è rinvenibile esplorando ma va sbloccato ed equipaggiato prima di iniziare la partita.

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Ciò significa che per sbloccare e trovare tutto, così da ricostruire l'esile storia di Green Creek, bisogna giocare necessariamente più volte. Peccato che come già accennato la mappa sia minuscola e che, quando si sono compresi i pattern delle creature sovrannaturali, evitarle diventi una passeggiata. L'unica meccanica che fa compiere i classici salti sulla sedia, ma nel modo più scorretto possibile, è l'apparizione improvvisa sullo schermo di immagini statiche dei mostri. Queste brevi visioni hanno come unico effetto quello di degradare la sanità mentale del protagonista, fino a portarlo alla follia. In realtà un altro effetto ce l'hanno: far infuriare il giocatore alla ricerca di un horror meno infantile. La tensione, la poca che c'è, viene costruita con le meccaniche tipiche del genere: versi bestiali provenienti da chissà dove, buio assoluto che lascia intravedere solo i profili degli oggetti, rumore di passi quando appaiono i mostri, pioggia, vento e tutto il resto del campionario che da Amnesia in poi non manca mai negli horror. Anche in questo caso non ci sarebbe nulla di male nella scarsa originalità, se i mostri non fossero dei babbei che smettono d'impensierire alla terza partita.

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Dal punto di vista tecnico Apparition è una produzione modesta da cui non ci aspettavamo nulla di più di ciò che ha da offrire, ossia molti modelli 3D stock, un sistema d'illuminazione appena funzionale e delle creature non proprio fantasiose nella caratterizzazione, ma adeguate al tema. In fondo parliamo di un titolo realizzato praticamente da una sola persona, quindi non ci si può lamentare più di tanto. Della colonna sonora c'è da dire anche di meno: è così anonima che mentre scrivevamo la recensione ci siamo resi conto di non aver prestato attenzione alla presenza o meno di musiche e abbiamo dovuto riavviare il gioco per un'ultima volta. Insomma, avrete capito che non rimangono proprio impresse, come tutto il gioco, del resto.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows Vista / 7 / 8 / 10
  • Processore: Intel Core i3 6100 3.7GHz
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Scheda video: GTX 750
  • DirectX: Versione 10
  • Memoria: 5 GB di spazio disponibile

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i5 4460 3.2GHz
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: GTX 680

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
4.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Da un horror ci si aspetta tanta tensione, una bella trama e qualche momento raccapricciante. Tranquilli, perché in Apparition non c'è niente di tutto ciò. Purtroppo stiamo parlando di un horror standard e pieno di cliché che impressiona poco e quando ci riesce lo fa nel modo sbagliato. Narrativamente mediocre e dalla scenario poco interessante, ha come unica e paradossale ancora di salvezza il sistema di punteggio, che permette di dare un senso al doverlo rigiocare più volte. Ignoratelo, non ve ne pentirete.

PRO

  • Il sistema di punteggio invita a rigiocare

CONTRO

  • Mappa piccola
  • Troppi cliché
  • Sistemi di gioco infantili
  • Nemici non proprio intelligenti