Assassin's Creed Rebellion è un titolo molto distante rispetto all'ultimo episodio della serie Ubisoft apparso sui dispositivi iOS e Android, quell'Assassin's Creed Identity che aveva provato con grande ambizione a ridurre il gameplay tradizionale del franchise in un'esperienza affascinante, pur limitata da un approccio semplicistico, tipico di tante produzioni mobile. In questo caso ci troviamo di fronte a un curioso RPG strategico con i personaggi in stile chibi: una chiave di lettura completamente inedita per il brand, che gli sviluppatori di Behaviour Interactive hanno saputo impiegare in modo efficace e gradevole, offrendoci un ricco roster di Assassini tanto carini quanto letali. La trama del gioco si svolge a cavallo fra gli eventi della saga di Ezio Auditore e quelli del film con Michael Fassbender, con il primo che si reca in visita presso la Confraternita spagnola, dal collega Aguilar, per fare il punto su di una serie di Templari che bisogna assolutamente eliminare. Completato un breve tutorial, si parte: la mappa è divisa in zone che includono missioni principali, legate alla storia, e una quantità variabile di quest secondarie, che ben presto però rivelano la propria valenza unicamente ai fini del grinding.
Gameplay e struttura
L'azione di Assassin's Creed Rebellion si svolge a turni, mentre gestiamo una squadra composta da tre personaggi che possono appartenere a classi differenti. Abbiamo naturalmente gli Assassini, abili a eliminare gli avversari silenziosamente, ad arrampicarsi sui muri e a nascondersi, ma anche combattenti che danno il meglio negli scontri frontali, spadaccini raffinati ed esperti disinnescatori di trappole e ordigni. Prima di ogni quest ci viene suggerita una composizione ottimale del team, quindi ci si ritrova alle prese con uno scenario bidimensionale, diviso in compartimenti stagni, con ogni "stanza" che pone un differente dilemma da risolvere. Se ci sono delle guardie, potremo capire subito la nostra percentuale di successo nel tentativo di eliminarle a seconda del personaggio selezionato, quindi appunto scegliere uno dei nostri combattenti e avanzare, effettuando un'uccisione silenziosa oppure, magari nel caso vada male, un duello a turni in cui probabilmente perderemo un po' di energia vitale.
Gli obiettivi delle missioni possono essere diversi e dunque non ruotano unicamente attorno all'annientamento di uno specifico avversario, ma magari prevedono la raccolta di oggetti, prove e tesori che andranno a rifornire le risorse della Confraternita. A seconda della situazione e del personaggio avremo a disposizione opzioni differenti per procedere, ad esempio con gli Assassini più scaltri potremo nasconderci in un pozzo o dietro un oggetto, lanciare delle monete e attendere che la guardia di turno arrivi per colpirla con la lama celata; oppure anche evitare lo scontro del tutto, passando inosservati verso la destinazione successiva. Le azioni speciali non sono tuttavia infinite, dunque bisogna valutare bene cosa fare e quando, impiegando le proprie risorse al meglio nell'ottica della missione.
Simulazione e meccanismi freemium
Stando alla nostra esperienza con Assassin's Creed Rebellion, appare purtroppo chiaro come il gioco soffra di un bilanciamento un po' troppo orientato alla monetizzazione, che mette il livello dei personaggi davanti a qualsiasi altra cosa rispetto al completamento delle quest. Potrete dunque essere furbi e abili quanto volete, ma difficilmente riuscirete a superare una sfida pensata per Assassini dotati di un grado di esperienza superiore; e per arrivare a soddisfare tali requisiti non vi resterà che effettuare un po' di grinding, ripetendo missioni già completate oppure dedicandovi a quelle secondarie e agli eventi (che per il momento sembrano tuttavia regolati da un insolito paywall, nella forma di un abbonamento). È un peccato che tale meccanismo entri in azione già al termine della prima zona, rallentando in maniera sostanziale i progressi e portando l'esperienza sui binari della monotonia, nell'attesa di poter finalmente disporre delle abilità necessarie per proseguire nella storia.
Sul fronte del contorno gli sviluppatori hanno fatto un gran bel lavoro, con la possibilità di costruire, potenziare e rifinire una sorta di Villa Auditore spagnola, con varie sale dedicate all'allenamento, allo spionaggio, alle cerimonie che determinano l'evoluzione dei personaggi (in presenza di sufficienti frammenti di DNA) e quant'altro, il tutto con uno stile che ricorda visivamente i Vault di Fallout Shelter, pur senza vantare la medesima profondità. Del peculiare stile grafico del gioco abbiamo già parlato: è gradevolissimo, al netto di qualche rinuncia dal punto di vista delle animazioni e di una certa tendenza a riproporre gli asset delle mappe. Niente da dire invece sul sonoro, che accoglie nella propria soundtrack alcuni dei brani più rappresentativi del franchise di Assassin's Creed, assolutamente splendidi.
Conclusioni
Assassin's Creed Rebellion prova a proporre un'esperienza diversa dal solito, che sulle prime appare davvero intrigante grazie al peculiare stile grafico, alla presenza di approcci e opzioni differenti per ogni situazione, nonché al ricco contorno che include l'interessante fase gestionale del quartier generale e tutto ciò che ruota attorno al potenziamento dei personaggi, dalla costruzione dell'equipaggiamento alle cerimonie di passaggio. Il problema sta nell'eccessiva aggressività dei meccanismi freemium, che entrano in azione un po' troppo presto e rallentano in modo evidente la progressione, costringendo a effettuare tanto grinding per poter andare avanti.
PRO
- Approccio davvero interessante
- Stile grafico molto carino
- Splendida colonna sonora
CONTRO
- Meccanismi freemium troppo invasivi