Audiosurf, gioco indie uscito da qualche tempo su Steam, la piattaforma di digital delivery di Valve, ha più a che fare con l’affermarsi del p2p che con i videogiochi in sé. L’autore ha semplicemente capito che sugli hard disk degli utenti ci sono molti più MP3 e simili che file di qualsiasi altro tipo, con persone che dispongono di hard disk straripanti di collezioni musicali eterogenee con cui riempiono lettori portatili sempre più capienti, il cui successo è dovuto più alla pirateria che alla vendita legale di canzoni. Quindi: perché non sfruttare questi immensi archivi anche a fini videoludici? Francamente ci stupiamo più del fatto che nessun grosso publisher abbia mai pensato di far interagire due mondi così vicini, che dell’arrivo sul mercato di un gioco semplice e, nello stesso tempo, capace di vendere centinaia di migliaia di copie in poche ore, forte anche di un prezzo concorrenziale (9,95$) inferiore anche alla media dei prodotti indie (19,95$).
sembra fatto apposta per distendere il giocatore trascinandolo all’interno della sua musica preferita
Audiosurf ha un titolo auto esplicativo, ovvero consente di “viaggiare” sulle canzoni. Detto in modo molto semplicistico, il software non fa altro che leggere una canzone scelta dall’utente, generando un percorso in base ai diversi elementi della composizione musicale e adattandoli alla modalità selezionata. Compresa nel prezzo viene fornita la colonna sonora dell’Orange Box ma ovviamente il gioco da il meglio di sé quando si utilizzano brani della propria collezione, soprattutto quelli a cui si è più legati. Lo scopo di ogni canzone è di accumulare punti colpendo con il proprio veicolo dei mattoncini colorati, evitando accuratamente quelli grigi spostandosi da una corsia all’altra. I mattoncini vanno a disporsi su una griglia, mostrata sul fondo del circuito, e, in base a vari fattori (come il riempimento della griglia, il numero di mattoni dello stesso colore allineati e così via) si ottengono dei punti. Il punteggio non è secondario per il successo del gioco, visto che è possibile mettere online i propri risultati gareggiando di fatto con i piloti di tutto il mondo (a patto che usino la stessa canzone).
Saltellare da una canzone all'altra
Fino a qui l’idea che ci si fa di Audiosurf è quella di un semplice gioco di abilità, ma in realtà è ben altro. Saranno gli scenari psichedelici, sarà che i mattoni vengono posizionati nei punti ritmici e che il percorso segue alla perfezione l’andamento della canzone scelta… il fatto è che si viene risucchiati velocemente da questo piccolo gioiello che rende interattiva un’esperienza principalmente uditiva. Come in un gioco musicale (Guitar Hero, tanto per fare un esempio) ci si trova rapiti dal ritmo e si gioca in uno stato di ebbrezza, seguendo la musica in modo meccanico quasi che la canzone suonasse due volte: la prima nelle nostre orecchie e la seconda davanti ai nostri occhi.
Jazz, Punk, Rock, Blues, Metal, House… tutti i generi e tutte le canzoni vengono sublimate in senso ludico (il peggio lo si ottiene dalla musica melodica italiana, oltre che dalla musica classica) e rese in trip visivi affascinanti ed esteticamente appaganti (gli screenshot non rendono bene l’idea dell’impatto estetico reale). In effetti il “gioco” in sé (allineare blocchi dello stesso colore) passa presto in secondo piano e Audiosurf si rivela più un passatempo rilassante con cui interagire con la musica, una specie di iPod zen che se vogliamo può risultare anche frenetico (molto dipende dalla canzone scelta… un brano hardcore produce, con qualche eccezione, risultati ben diversi da quelli di, non so, il Ramazzotti di turno), ma mai frustrante e che, anzi, sembra fatto apposta per distendere il giocatore trascinandolo all’interno della sua musica preferita.
Commento
Fresco, innovativo nel saper sfruttare la modernità senza opprimere l’utente con spese extra oltre a quella del gioco e, sicuramente, più frizzante di titoli dal blasone più pompato, Audiosurf è stato in grado di spezzare la monotonia, tutta seriale, del mondo dei videogiochi, conquistando un'ampia fetta di pubblico pronto a recepire un prodotto del genere senza pregiudizi, dimostrando che a volte le idee possono pagare. Consigliato senza riserve.
Pro
- Originale e trascinante.
- Fa guardare in modo diverso la propria collezione di MP3.
- Una canzone ancora. Un’altra, solo un’altra.
- Se avete solo dischi di Ramazzotti non lo apprezzerete.
- Un po’ ripetitivo sulla lunga distanza.
- Pochi effetti modificabili.
PC - Requisiti di Sistema
Requisiti Minimi
- Processore: Intel Pentium 4 1.6 GHz o simili
- RAM: 512 MB
- Scheda video: scheda 3D con 32 MB dalla GeForce 2 in su (è raccomandato il supporto dei Pixel Shader 3.0)
- Sistema operativo: Windows XP / Vista
- DirectX: 9.0 o superiori
- Hard Disk: circa 400 MB
- Processore: Intel Core Due Quad Q6600
- RAM: 3 GB
- Scheda video: GeForce 8800 GT
- Sistema operativo: Windows Vista