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Baldur's Gate 2

RECENSIONE di La Redazione   —   24/01/2003

Ed ora.....l'avventura ha inizio

Bene, dopo questa introduzione, si può incominciare a parlare del gioco vero e proprio.
Sulle spalle degli sviluppatori della Bioware ricadeva il non leggero fardello di una saga, una trama ed un’ambientazione ispirati al gioco di ruolo più famoso del mondo; inoltre dovevano fare in modo che questo secondo episodio non si rivelasse, come spesso accade i casi del genere, inferiore al titolo originale, giudicato come uno dei migliori CRPG di tutti i tempi.
Direi che siano perfettamente riusciti nel loro scopo, BG2-SoA ha avuto ancor più successo del suo illustre predecessore. Diamo ora un’occhiata alle innovazioni presenti nel secondo capitolo della saga del figlio di Bhaal:

La confezione

Ci sono ben quattro CD (e questo è un ottimo segno) e poi c'è il manuale, di circa 150 pagine! E' un manuale immenso, come al solito realizzato benissimo nella grafica e nella struttura, e risulta decisamente esauriente sia nel presentare la storia che le regole della seconda edizione di AD&D insieme all'incredibile numero di magie di questo seguito.
Nel menù iniziale c'è la possibilità di configurare il gioco. Considera un processore di 400 MHz al di sotto della media (non è il massimo, d'accordo, ma dire che è al di sotto della media è un po' forte come affermazione, soprattutto per un RPG!). Il mio PC fortunatamente è molto al di sopra della media e configuro tutto al massimo. Abilito l'accelerazione 3D e la risoluzione 800x600; è da notare che, seppur non supportata ufficialmente, è presente anche quella 1024x768 (ecco la prima novità rispetto a ID e BG). Faccio partire il gioco ed ecco un'altra schermata, davvero meravigliosa, con le solite voci di LOAD, SAVE, OPTIONS (in cui possiamo FINALMENTE scegliere di giocare a turni e tante altre belle cosette) e TUTORIAL. Quest'ultima opzione mi sembra interessante e la consiglio a tutti anche se siete dei veterani perché vi farà fare pratica con le novità di questo seguito oltre che con i comandi standard.

[***dati incompleti: scheda gioco o num immagine mancante***]

La creazione del personaggio

L'impostazione del gioco è rimasta fondamentalmente la stessa del primo episodio; Baldur's gate 2 si basa ancora una volta sulle regole di AD&D; il sistema di combattimento è a turni ad iniziativa personale. Come nel precedente episodio sarete chiamati a creare il vostro alter ego digitale decidendone tutti i caratteri e le capacità che lo contraddistinguono; è comunque possibile importare il proprio PG direttamente da un salvataggio di BG, e qui gli ovvi vantaggi saranno quelli di avere delle statistiche più alte, (vi ricordate i vari tomi che le potevano aumentare e che si potevano trovare un po’ dappertutto in Baldur’s Gate?). I personaggi di Baldur's gate 2 partono con un ammontare di punti esperienza pari a 89.000 che era il limite massimo raggiungibile nel precedente episodio, (o 176.000) se avete giocato anche con l’espansione “Tales of the Sword Coast” e possono raggiungere la vertiginosa cima di 2.950.000 punti; questo implica che, rispetto al primo episodio, si ha a che fare da subito con personaggi molto potenti, e che in seguito riusciranno a diventare dei veri mostri di abilità. l’interfaccia di creazione del personaggio non è cambiata, almeno graficamente, ma le opzioni ora disponibili sono innumerevoli in più. Lo schema è quello classico di AD&D, si tira un dado (virtuale) e poi si possono modificare i punteggi assegnati alle varie caratteristiche, o tirare di nuovo se si ritiene di avere ottenuto un punteggio troppo basso.
Nella scelta delle classi e delle razze ci sarà veramente da sbizzarrirsi: non solo sono state aggiunte una razza – il mezz’orco – e tre nuove classi (barbaro, monaco e stregone), ma ogni classe “tradizionale” avrà dei modelli (o kit, per i cultori di AD&D) in cui potrà, se vuole, specializzarsi. Cercherò di essere più chiaro con degli esempi: nel caso del guerriero si potrà scegliere il kit del berserker, dell’ammazzastregoni o del kensai (una sorta di samurai); il ladro invece potrà essere ora assassino, ora cacciatore di taglie ed ora spadaccino. A seconda delle inclinazioni personali dei giocatori quindi, si potrà scegliere un personaggio che più risponda ai nostri gusti “ruolistici”.
Questi “kit” non solo formali, ma garantiscono alcune abilità aggiuntive di cui la classe principale è sprovvista. Il cacciatore di non morti, (un kit del paladino) sarà, ad esempio, immune ad alcune delle abilità più fastidiose dei non morti, ed avrà un bonus nel combatterli. Nel caso del mago si potrà scegliere la specializzazione in una particolare “scuola di magia”, così come succedeva in BG1, e si avrà la possibilità (non troppo utile in realtà), di poter evocare un famiglio che ci accompagni. Sulla descrizione delle magie a disposizione, invece, non tento nemmeno di cimentarmi, visto che sono un numero spropositato, intorno alle 500 se non vado errato, comunque potete stare sicuri che ce ne sarà sempre una o più a che vi potrà tirar fuori dalle situazioni più disperate e che potrà trasformare una sconfitta certa in una vittoria…

I "personaggi non giocanti"

Ed i nostri compagni di viaggio? Quelli che abbiamo conosciuto a Baldur’s Gate e che ci hanno accompagnato nelle nostre prime avventure? Non ci hanno abbandonato state tranquilli, ci saranno anche loro, alcuni si uniranno ancora al nostro gruppo, tra questi troveremo Jaheira, Minsc e naturalmente Imoen; altri invece faranno solo delle brevi apparizioni, ed alcuni anche una brutta fine… Inoltre ci saranno altri PNG nuovi di zecca, tra cui il simpaticissimo gnomo Jan Jansen, un vero spasso, consigliato a tutti!
Il nostro gruppo, in BG2 non sarà solo un valido aiuto nei combattimenti, ma, a differenza del primo episodio, interagirà direttamente col nostro personaggio, introducendo spunti nuovi alla trama principale. I nostri compagni si rivolgeranno molto spesso a noi, con dialoghi anche piuttosto lunghi, chiedendoci di risolvere alcuni loro problemi personali, o alle volte sottoponendoci delle vere e proprie sottoquest, che si potranno attivare nel corso del gioco, a seconda delle nostre azioni.
In alcuni casi, con Aerie, Jaheira e Viconia, - o con Anomen se avete scelto un PG femmina – ci saranno dei veri e propri coinvolgimenti sentimentali, che potranno sfociare in storie d’amore, se sarete abbastanza fortunati, e soprattutto, pazienti. E’ proprio in quest’occasione, infatti, che gli script di BG2 mostrano i loro maggiori limiti; i dialoghi e le situazioni possibili, sono tali e tante, che più di una volta vi capiterà di vedere la vostra “romance” bloccata perché non vi siete trovati, come si suol dire “al posto giusto nel momento giusto”… Questo a me è capitato specialmente con Jaheira, le cui vicissitudini sono una vera e propria storia nella storia.
Comunque con l’aiuto esterno di qualche fix, o aprendo la console di debug, è possibile portare a termine con successo le nostre le operazioni di “tacchinaggio”.
(A questo proposito vi segnalo il sito https://www.members.home.net/mrkevvy/ da cui possono essere scaricati dei file di tuning per il vostro BG2.)
Attenzione anche a chi scegliete di inserire nel vostro gruppo, perché ci sono elementi che proprio non si possono vedere tra loro, e a differenza del primo capitolo, qui non si limiteranno a lamentarsi, ma potranno venire anche alle mani, con effetti… spiacevoli. Ma non dico di più per non rovinarvi il gusto di scoprirlo da soli.
I PNG sono tali e tanti, (anche se NON così tanti come in BG1) che il giocatore resterà perplesso su quale possa essere la combinazione migliore di “talenti” e personalità adatte per il proprio gruppo e spesso, cosa constatata coi miei occhi sui vari forum dedicati a BG2, si dedicherà a delle vere e proprie prove per capire quali siano i più performanti.
Personalmente ho deciso di seguire strettamente lo stile “RPG” scegliendo come compagni quelli che si adattavano di più all’allineamento e attitudini del mio personaggio (un barbaro neutrale) e quindi Jaheira, Minsc e Imoen, già compagni del “mio” figlio di Bhaal nel primo capitolo, e come new entries Jan e Aerie, maga/chierica tuttofare… inutile dire che con Jaheira e Aerie insieme qualche problemino all’inizio l’ho avuto, ma poi tutto si è risolto per il meglio…

Trama e tattiche

Niente paura, non ho intenzione di rovinarvi il gioco rivelandovi il finale, (che tale in effetti non è), o aspetti fondamentali della trama, vi parlerò solamente di quello che si parerà davanti al nostro eroe all’inizio del gioco. Come avevo premesso, il gioco inizierà col nostro che si sveglierà rinchiuso in una gabbia, sottoposto a strane torture magiche da un mago che scopriremo chiamarsi Jon Irenicus; cosa voglia dal figlio di Bhaal non ci è dato saperlo, almeno per il momento, certo è che è interessato al nostro “sangue divino”. Improvvisamente le sue attenzioni verso di noi verranno interrotte da un assalto al suo laboratorio segreto da parte di un gruppo non meglio identificato di ladri. Il mago ci lascerà da soli per affrontarli, dando l’occasione ad Imoen di sgattaiolare nella stanza e liberarci. Scopriremo così che anche lei era stata presa prigioniera e sottoposta a strani esperimenti; inoltre avremo l’occasione di liberare dalle loro celle anche i nostri primi compagni di gruppo, due nostre vecchie conoscenze: Minsc il ranger e Jaheira la druida, caduti anch’essi sotto le grinfie di Irenicus.
Il nostro primo compito sarà, ovviamente, quello di sfuggire dal laboratorio di Irenicus, compito abbastanza facile, nessun combattimento sarà particolarmente difficile, e i pochi enigmi saranno di facile soluzione; questi primi passi nel gioco sono da vedersi un po’ come un tutorial (sebbene un tutorial vero e proprio sull’interfaccia e i comandi sia realmente presente) per imparare a muoversi e combattere. Una volta usciti dal dungeon, ed aver scoperto di trovarci nella città di Athkatla, sulla costa dell’Amn, incominceranno i guai…
Senza rivelare troppo, vi dico soltanto che la nostra fedele Imoen sarà rapita, o meglio, arrestata (insieme ad Irenicus), e quindi la nostra prima missione sarà scoprire dove l’hanno portata e come liberarla… tutto questo abbandonati a noi stessi in una città sconosciuta, in cui usare la magia è reato. Girovagando per l’Amn, poi, potremo trovare numerosi camei e riferimenti al primo Baldur’s Gate, a Icewind Dale e soprattutto alla storia ed ai personaggi dei Forgotten Realms, ci imbatteremo anche nel famoso gruppo di Drizzt Do’Urden al completo, nel solito Elminster, e avremo la possibilità, se vorremo, di affrontare il famigerato gruppo della “Runa contorta” capitanato da Shalangar, forse il gruppo più difficile da battere in tutto il gioco; ma con un po’ di tattica, nessuno scontro sarà troppo difficile.
Sì perché ogni nemico, umano o mostruoso, presente nel gioco, avrà i suoi punti deboli, nel rispetto delle regole di AD&D; starà a noi saperli sfruttare a dovere, ad esempio, è inutile affrontare dei troll senza avere del fuoco o dell’acido a disposizione, visto che hanno la brutta abitudine di non voler restare morti se non si usa uno di questi due elementi per finirli.
Il consiglio è, quindi, di leggere molto attentamente il manuale, soprattutto la parte riguardante le magie, perché spesso dovrete far ricorso alla magia appropriata per tirarvi fuori dai guai (a meno che non siate un furioso barbaro…)
In Baldur's Gate II quindi è importante usare bene le armi e gli incantesimi, e la tattica può trasformare una impresa impossibile in una scampagnata; quello che conta è utilizzare una strategia ed utilizzare al meglio i personaggi. Personalmente ho avuto non poche difficoltà a destreggiarmi tra gli incantesimi del mago, ma io sono (ruolisticamente parlando) un guerriero nato, e forse è questo il motivo… ma una volta che vi sarete impadroniti della necessaria paratica, sarete in grado di gareggiare con. Silvan e compagni in fatto di incantesimi. L'aspetto forse maggiormente riuscito di questo titolo è proprio rappresentato, quindi, dallo svolgersi della trama e degli eventi. La quantità delle persone che si incontrano e con cui poter parlare è davvero impressionante; la maggior parte di loro ci affiderà delle quest, alcune necessarie allo svolgersi della trama principale, altre solo di contorno, ma non meno importanti grazie ai punti esperienza che fruttano e alla possibilità di recuperare oggetti e artefatti incantati o di incontrare nuovi personaggi disposti ad unirsi al nostro party.

L'interfaccia e la grafica

L'interfaccia che consente l'interazione con l'ambiente di BG2 è ben fatta, anche se risente di qualche pecca, già presente nel primo episodio e nemmeno qui corretta.
E' molto simile nelle funzionalità agli altri giochi che usano l'Infinity Engine (il motore grafico della serie Baldur's Gate) ma è migliorata nell’aspetto visivo. Il risultato è molto convincente e rimedia in parte al difetto di nascondere troppo l'area di gioco (che rimane troppo piccola) dei precedenti giochi che l'hanno usata. Rispetto il primo episodio un’altra novità (come ho già detto) è che potrete usare la risoluzione 800x600, o addirittura 1024x768, anche se non ufficialmente supportata.

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L'interfaccia e la grafica

Ma è la gestione del Giornale che ha subito le migliorie più evidenti, a mio avviso, le quest non saranno più messe alla rinfusa, ma saranno ordinate in varie pagine, in quest in corso e già completate, che potranno essere ordinate ulteriormente per data o per nome; ed inoltre ci sarà una sorta di “Diario” in cui il nostro Avatar digitale scriverà i suoi, (a volte veramente divertenti) commenti sulle sue avventure nelle terre dell’Amn.

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L'interfaccia e la grafica

L’interfaccia dell’inventario invece, è rimasta abbastanza simile a quella del precedente capitolo, anche se ha subito qualche cambiamento (positivo, s'intende). Precedentemente era possibile portare solo 20 oggetti, indipendentemente dalla loro grandezza o dal loro peso. Nella nuova versione invece, si possono inserire 20 gemme in un sacchetto per gemme, il quale occupa un solo slot nell'inventario. Stessa cosa per le “scrolls” e molti altri oggetti... Purtroppo anche qui si perdono delle ore a sistemarlo, inoltre le nuove abilità, ora veramente numerose, sono NASCOSTE nell'apposita schermata e le nuove magie o le nuove armi appaiono tutte uguali rendendo difficile, nell'enfasi della battaglia, distinguerle ed apprezzarle. Non si ha la sensazione di controllare davvero il proprio personaggio e questo, in un RPG, è grave. Ogni volta che vorrete individuare uno dei vostri sarete costretti a cliccare sul ritratto a destra, perché per individuarlo nell'ambiente di gioco occorre stare ad osservarli per troppo tempo. L'interazione in questo modo è limitata e fa perdere, in parte, il coinvolgimento necessario in un GDR. Ed ora la grafica vera e propria: come al solito quelli della BioWare hanno dato il massimo nella realizzazione dei fondali. E' davvero incredibile vedere cosa si riesce a fare mettendo un bravo disegnatore davanti ad un computer. Tutti i fondali e i dettagli che racchiudono sono incredibilmente belli e realistici e vedere una schermata statica di BG2 è come guardare un quadro. Purtroppo in movimento non ci siamo ancora. Lo so che non è una cosa importante in un RPG, ma sono ormai anni che vediamo uno scrolling che in realtà è un rapido aggiornamento delle schermate. Quando vi muovete con il mouse per guardare un'altra zona del fondale, questo non scorre ma si aggiorna come una sequenza d’immagini statiche. E' un effetto non molto piacevole, e se prima era tollerato perché i CRPG giravano su macchine di qualche centinaio (o anche meno) di Megaherz ora ci si potrebbe aspettare qualcosa di più, con processori che superano tranquillamente il Gigahertz di frequenza.
L'accelerazione 3D a sua volta serve solo per velocizzare di poco quei pochissimi poligoni utili a creare gli effetti delle magie. Il risultato è che sul mio PC, che fa girare benissimo Morrowind, le magie fatte con tre poligoni sono lente e perdono un sacco di framerate. Non è che sia una gran perdita visto che, pur avendo centinaia di magie, queste sono graficamente tutte variazioni sul tema. Ci sono solo una decina di magie ben fatte, le altre sono praticamente la stessa cosa.
Badate però che questi miei commenti sono solo il classico voler cercare “il pelo nell’uovo” perché, come ho detto sopra, sono dettagli assolutamente di secondaria importanza in un CRPG. Fortunatamente le cose sono andate molto meglio nell’ultimo lavoro della BioWare... Neverwinter Nights.

Sonoro

Il sonoro è coinvolgente e, come sempre, di grande atmosfera. Probabilmente migliore delle altre produzioni BioWare. Alcuni brani sono davvero belli e accompagnano benissimo lo svolgersi della trama e le varie situazioni del gioco. Quando vi troverete all’aperto potrete gustare i suoni della foresta, mentre in città vi arriverà in sottofondo il cicaleccio dei passanti. Molto bella la possibilità di configurare le voci mettendo dei suoni propri (così come per i ritratti). Unico appunto, a mio parere, le voci dei personaggi, non proprio azzeccate, per usare un eufemismo, ma questo è un problema che affliggerà solo i possessori della versione localizzata.
Merita una menzione particolare l'ottimo supporto per EAX, che farà felici i possessori di una SoundBlaster Live!

Multiplayer

Come sempre esiste la possibilità di giocare il multiplayer, anche via Internet. La trama del gioco sarà sempre la stessa ma giocare in tanti è molto più divertente.
Purtroppo però, anche qui l’Infinity Engine fa sentire i suoi anni, o meglio, forse la verità è che non era stato proprio pensato per il multiplayer; infatti i problemi di connessione ed i vari crash sono una cosa sin troppo frequente. La possibilità di giocare sui server di Gamespy (il file di configurazione è presente nei CD del gioco) è rimasta, ma a mio avviso la soluzione migliore resta sempre quella di crearsi una bella partita tra amici via LAN. In ogni caso è sempre un valore aggiunto che ne aumenta la longevità.

Concludendo

Da segnalare, non mi stancherò di ripeterlo, le moltissime citazioni e i riferimenti a Baldur's Gate che faranno felici i giocatori del primo episodio. Questi apprezzeranno, per tale motivo, BG2 molto di più rispetto agli altri. I giochi per PC, si sa costano molto, ma dobbiamo riconoscere che questo titolo vale davvero tutti i soldi che costa (ed ora che potetete trovarlo in versione budget non avrete più nemmeno quella scusa), collocandosi ai vertici assoluti tra i titoli più duraturi. E' possibile giocare per giorni e giorni sempre con il medesimo divertimento, sempre con situazioni sempre nuove e nuove missioni (quest) che si vengono a delineare di volta in volta. BG2 è quindi un ottimo RPG e sicuramente uno dei migliori in circolazione soprattutto per la presenza della trama non lineare. Assolutamente un “must” per chi ha amato il primo episodio.

Pagella:

Grafica:
La grafica bidimensionale più bella che si sia mai vista! Si contrappone però ad una microscopicità a volte fastidiosa dei personaggi e all'approssimazione delle animazioni. L'implementazione della grafica tridimensionale è praticamente inutile dal momento che la maggior parte degli effetti aggiunti con questa tecnica non sono all'altezza.

Sonoro:
Buone le musiche ma non c'è grande varietà. Gli effetti sonori sono bellissimi soprattutto grazie all'ottimo utilizzo dell'EAX. Esiste la possibilità, per i più smanettoni, di importare anche dei suoni propri.

Giocabilità:
L’interfaccia tutto sommato si difende, anche se forse, specialmente per i maghi risulta piuttosto lenta in fase di combattimento, senza l’utilizzo della pausa. La mancanza di un riscontro grafico efficace alle proprie armi e magie fa perdere in parte l'interesse nel seguire le azioni dei personaggi. Ma queste sono solo piccolezze, la trama non lineare e l’incredibile numero di classi e sottoclassi possibili rende questo gioco sempre diverso, facendo la gioia del vero giocatore di RPG.

Longevità:
Vale in parte il discorso della giocabilità. Anche se la trama è non lineare dopo un po' ci si accorge che non è così coinvolgente: non c'è nulla di particolarmente innovativo. A favore c'è da dire che gli appassionati troveranno interessante andare a scoprire le implicazioni con il primo capitolo della saga e che per finire questo seguito occorrono davvero un numero impressionante di ore (dalle 60 alle 100) anche grazie alla notevole difficoltà. Se volete poi è possibile scaricare da https://www.teambg.com alcuni mod creati da fans che aggiungono nuove aree e divertimento al gioco originale. In più c'è il multiplayer che non fa mai male e centinaia di oggetti e magie.

Giudizio globale
Un grande prodotto, assolutamente da consigliare anche ai non appassionati di RPG, che però soffre, anche se lievemente, di un motore grafico e una struttura non più all'altezza con i tempi (risale al 1996), compromettendone in parte la giocabilità, non a livello di gameplay o immedesimazione nel personaggio, badate bene, ma anche l’occhio, soprattutto di questi tempi, vuole la sua parte… anche nei CRPG

Roberto “Thongor aka Kogur”

Introduzione

Wizardry, la serie di Ultima, Ultima Underworld, Bard’s Tales, Betrayal at Krondor…
No, non sto dando i numeri, (o meglio i titoli) è solo l’elenco di alcune delle pietre miliari nella storia dei giochi di ruolo per computer, a cui, per stessa ammissione degli sviluppatori della Bioware, Baldur’s Gate – il primo – si è ispirato.
Il genere del CRPG (gioco di ruolo su computer) languiva da tempo, specialmente nel settore dei giochi ispirati al mondo di Dungeons & Dragons, sin da quando la S.S.I. (famosa per Eye of the Beholder & Pool of Radiance/Darkness) si ritirò dalla scena; quando finalmente, nel dicembre del 1998 Bioware ed Interplay colmarono il buco con Baldur’s Gate, ambientato nei Forgotten Realms, che divenne in breve tempo un successo di critica e di vendite. Un successo decretato dagli amanti di AD&D, un “classico” tra i giochi di ruolo carta e penna, ma anche da chi non aveva mai sentito prima parlare di CRPG o AD&D e tuttavia restò inesorabilmente attratto da BG; affascinato a tal punto, magari, da decidere di imparare anche le regole del GDR cartaceo a cui il videogioco si ispirava.
Un paio di anni dopo usci “lui”, Baldur’s Gate 2: Shadows of Amn; ed il successo fu ancora maggiore. Nuove sottoclassi, più magie, nuovi personaggi, maggiore interazione tra essi, queste ed altre di cui parlerò più avanti sono le innovazioni di questo secondo capitolo. Prima di iniziare a parlare del gioco vero e proprio, permettetemi di fare un breve escursus storico-geografico su Faerun ed i Forgotten Realms, in cui la trama BG2-SoA si sviluppa, escursus necessario, a mio modesto parere, in quanto questo gioco fa dell’ambientazione uno dei suoi punti di forza. Il mondo è quello immaginario di Toril, o meglio Abeir-Toril, che significa, in linguaggio antico, “Oracolo della Vita”, terzo di otto pianeti vorticanti intorno al sole, una perla verde-azzurra incapsulata in una sfera di cristallo che la protegge dalle scure profondità dello spazio. Nella parte settentrionale Toril è dominato da un vasto continente, un po’ come il nostro continente eurasiatico. Questo continente è chiamato Kara-Tur ad est, Zakhara a sud e Faerun ad occidente. E’ proprio il territorio denominato Faerun quello che interessa a noi… per la precisione la zona nord-occidentale, tra il Mare delle Spade e il mare interno; una zona selvaggia, dove un viandante solitario è spesso un viandante morto. Ma facciamo un passo indietro.
Tutto ha inizio durante il “Periodo dei Disordini”, in cui gli Dei camminarono su Faerun, sconvolgendolo con una feroce guerra di successione in cui divinità antiche si scontarono con le nuove, al fine di accaparrarsi la fede dei mortali. Tra le divinità sconfitte, e quindi destinate all’oblio ce ne fu una che non si arrese al suo fato: Bhaal, il signore dell’omicidio…
Sconfitto, ma non distrutto sparse la sua inconsapevole progenie tra gli abitanti di Faerun, sperando che almeno uno dei suoi “figli” dimostrasse di avere abbastanza forza per poter diventare il nuovo Signore dell’omicidio.
E con questo siamo tornati ai “nostri tempi”, il protagonista di questa saga è proprio uno dei figli di Bhaal, adottato da un mago di Candlekeep, tranquillo villaggio a sud di Baldur’s Gate, che scoprirà, nel primo “capitolo” della sua storia, le sue origini, e sconfiggerà il suo malvagio fratello Sarevok, che era intenzionato a fomentare una guerra che avrebbe sconvolto tutta la Costa della Spada. Una volta sconfitto il fratello, il nostro protagonista si sposterà nei suoi vagabondaggi più a sud, nella nazione di Amn, uno dei numerosi reami che costellano Faerun.
Si addormenterà tranquillo al fuoco di un bivacco, per svegliarsi in una gabbia, sotto le “amorevoli cure” di uno strano quanto misterioso individuo. E qui comincia il nostro gioco…