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Codename: Panzers

Da CDV un nuovo RTS che farà tremare l'Europa dalle fondamenta. Ancora Seconda Guerra Mondiale con Codename: Panzers!

RECENSIONE di La Redazione   —   14/09/2004
Codename: Panzers
Codename: Panzers
Codename: Panzers

L'Europa in guerra

Ma addentriamoci un po’ nel vivo dell’azione, per capire al meglio qual’è l’offerta proposta da questo titolo, e come si ripropone di attirare i potenziali acquirenti. Come si può facilmente dedurre dal titolo, Codename: Panzers narra le vicende inerenti al periodo storico che vide questo temibile modello di tank tedesco protagonista nelle campagne militari in tutta l’Europa. Vengono infatti narrate le vicende della Seconda Guerra Mondiale, a partire proprio dalla presa di Varsavia, che ne segnò formalmente l’inizio. Il giocatore è chiamato a ripercorrere le principali battaglie del conflitto attraverso tre campagne, che ruotano attorno alle tre principali fazioni che si scontrarono sul territorio europeo in quegli anni, quella dei nazisti, gli alleati (in particolar modo, gli americani) e i sovietici. Ogni campagna è legata alla figura di un “eroe”, che può essere considerato a tutti gli effetti il protagonista di tutte le missioni e che, come è ovvio, pur avendo caratteristiche più alte della norma deve sopravvivere ad ogni missione. Attraverso i diari manoscritti da questi personaggi, che si fondono con i dati reali e ben noti del conflitto, è possibile rivivere gli scontri e gli intrecci che interessarono gli eserciti nei cinque anni del conflitto. Ad ogni briefing è possibile confrontarsi con le mappe dei territori e i dati forniti dal quartiere generale, che uniti alle descrizioni personali ed intime fatte dai protagoniste ed ai filmati intermedi, molto bene realizzati (sfruttando il motore grafico del gioco), costituiscono un background molto solido e completo che conferisce un grado d’impatto davvero elevato sul giocatore.

Un gioco di spessore

Codename: Panzers

La struttura del gioco è conforme al classico tactical RTS, dove non è prevista la fase di costruzione di edifici e reclutamento delle unità mediante l’investimento di risorse, ma è previsto solo l’impiego in battaglia delle unità presenti fin dall’inizio della missione. Questo genere di approccio, sempre più in voga fra gli RTS, in effetti, evade l’alienazione dalle reali vicende storiche conferite dalla struttura dell’RTS old school, come sopra descritto. Dunque lo stile di gioco si avvicina come concetto al tactical FPS più di quanto si pensi. Giunto sul vivo dell’azione il giocatore si ritrova sul territorio della battaglia con le proprie unità e una serie di obiettivi da portare a termine. Oltre al principale spesso ne vengono forniti di facoltativi e addirittura è possibile sbloccare alcuni obiettivi segreti, disponibili solo in alcune missioni. Ogni obiettivo fornisce al giocatore un punteggio di prestigio, che potrà essere speso in unità e veicoli supplementari da richiedere al comando generale per la missione successiva; in pratica se il prestigio sale il comandante presterà più ascolto alle vostre richieste in materia di supporto in mezzi e uomini, un espediente ingegnoso e semplice per giustificare l’acquisto di mezzi per le varie missioni (non era di certo molto semplice acquistare mezzi pesanti e soldati, come se fossero patate, durante il conflitto).

Interessante l’idea di raggruppare le squadre di fanteria in mini gruppi da poche unità.

Un gioco di spessore

L’interfaccia evidenzia alcuni parametri chiave per ogni unità. Se selezionate in gruppo le icone che simboleggiano le varie truppe si colorano di verde, giallo o rosso ad indicarne lo stato di salute. Interessante l’idea di raggruppare le squadre di fanteria in mini gruppi da poche unità, che pur avendo caratteristiche differenziate e punti feirta separati vengono trattate come una singola unità; questo espediente velocizza molto le operazioni di spostamento ed impiego degli uomini. Le caratteristiche delle unità non si limitano a descrivere i punti ferita, ma è necessario tenere d’occhio particolari come il numero delle munizioni (che possono esaurirsi, specialmente per quel che riguarda i tank e i pezzi di artiglieria pesante) e la temperatura dei veicoli. Il calore delle esplosioni, delle fiamme libere e di quelle eiettate dai lanciafiamme infatti non solo debilitano le resistenza dell’unità, ma fanno precipitare le prestazioni della meccanica del veicolo, compromettendone il corretto funzionamento; per ricordare al giocatore lo stato dell’unità in questione comparirà al suo fianco un termometro che indicherà in maniera esplicita la condizione del soggetto interessato, tenendo ben presente che un overheat eccessivo può provocare l’esplosione del veicolo e la morte dell’equipaggio per incendio.
Altro particolare interessante e la gestione dei danni “convenzionali” dei veicoli, dovuti ai colpi di artiglieria. I danni vengono addirittura localizzati ed è possibile tenere d’occhio lo stato particolare dei veicoli mediante l’evidenziazione colorata attorno ad ogni singola unità, perciò è possibile calcolare quale fiancata è più vulnerabile agli attacchi e gestire la situazione di conseguenza. Speciali unità di riparazione possono seguire l’esercito in movimento distribuendo riparazioni e munizioni (nel caso fosse necessario) proprio come avviene per le unità mediche che seguono le truppe e dispensano cure al bisogno. La cosa interessante è che queste unità in grado di riparare i veicoli e rifornirli di munizioni non possono farlo all’infinito, ma dispongono di scorte di pezzi di ricambio che possono esaurirsi e vengono riabilitate solo mediante particolari edifici di rifornimento (che fungono anche da ospedali da campi) e nei quali ogni genere di unità può essere recuperato e rimesso in sesto, un particolare davvero azzeccato non c’è dubbio.

Eccellente dinamismo

La gestione delle unità in battaglia è agevolata da una AI ben sviluppata, e la stessa cosa vale per il nemico, che usa strategie efficaci e aggressive. Le tattiche impiegabili sul campo di battaglia sono numerosissime, e possono essere sfruttate praticamente tutte le risorse disponibili sul campo. Le mappe, a volte molto complesse, specialmente nel caso di quelle cittadine, forniscono numerosi appoggi ad ogni genere di strategia, a partire da quella di sfondamento fino ad arrivare al mantenimento della posizione e al lento logorio delle forze nemiche mediante la presa dei punti strategici. Ogni singolo edificio può essere visitato e utilizzato come punto di attacco dagli sniper e da qualsiasi unità di fanteria. Al loro interno e possibile muoversi (le mura diventano trasparenti e permettono di visionare gli interno, spesso molto curati e personalizzati) e talvolta ingaggiare una sparatoria con le unità nemiche che già vi si erano asserragliate. Gli alberi possono essere divelti, ed un bosco può essere tranquillamente attraversato dai mezzi pesanti che possono aprire un varco mediante lo sfondamento degli ostacoli, così come gli edifici possono essere distrutti. Purtroppo qualche particolare toglie qualche punto al realismo del gioco di per sè già piuttosto elevato, infatti qualche elemento scenico (ai fini dello svolgimento della missione) non può essere rimosso in alcun modo, come ad esempio i tram nelle città che vengono impiegati come barricate per i tank e disposti di traverso lungo le vie della città. Altro piccolo particolare è che le unità nemiche possono essere travolte dai mezzi pesanti subendo gravissimi danni, mentre per quanto riguarda lo scontro fra unità dello stesso giocatore non accade nulla; tuttavia è giusto ritenere che questa scelta sia dobìvuta a motivi di praticità, perché nei giochi in cui questa possibilità è presente talvolta diviene molto complicata la gestione dei movimenti in luoghi angusti, dove il fante è costretto a muoversi di fianco al tank e al camion. Le varie unità dispongono di abilità speciali che aumentano il potere distruttivo e ne esaltano il particolare impiego in determinate situazioni. E’ anche possibile ricorrere a interventi dalle retrovie che come un “deus ex machina” possono piombare sui punti scelti dal giocatore; si tratta di attacchi aerei da parte dei caccia e dei bombardieri, significativi nel caso di assedi particolarmente complicati, o di colpi da batteria di mortaio, letali ma poco precisi, così come è possibile richiamare una ricognizione aerea che per qualche istante rendere inefficace la “fog of war” che copre i movimenti nemici nelle aeree più remote della mappa.

Codename: Panzers
Codename: Panzers

In conclusione

Giunti all’analisi tecnica e al sudato commento finale non resta che definire Codename: Panzers un titolo di tutto rispetto, dotato di carisma e spessore degni di un best seller. La difficoltà di gioco, ben calibrata, può essere comunque controllata mediante la scelta di tre differenti livelli. Le modalità di gioco comprendono anche lo skirmish e il multiplayer (supportato da Gamespy) che conferiscono al titolo una longevità maggiorata. Dal punto di vista della riproduzione storica questo gioco è attento ai particolari, sia nella narrazione degli avvenimenti e nell’nitreccio delle trame, sia nella riproduzione dei veicoli e delle truppe che differiscono man mano che il gioco avanza sulla linea temporale, in pratica in ogni battaglia saranno disponibili le unità realmente impiegate in quel periodo, mantenendo perciò un ottimo livello di coerenza storica. Il motore grafico è di ottima fattura ed esalta il gioco sia nelle esplosioni, sia nella gestione degli elementi particellari, nella riproduzione delle superfici in movimento, nelle trasparenze e nei fenomeni atmosferici. Snello e veloce, è configurabile sotto molti aspetti e permette di mettere alla prova anche le schede più recenti, con una rotazione completa dell’angolo visivo e uno zoom che va dai pochi metri a inquadrature panoramiche. I modelli delle unità e dei veicoli sono di una qualità eccellente e rispecchiano l'impegno messo in questo ambito dagli sviluppatori; non parliamo poi della realizzazione scenica e dei particolari, come gli alberi o gli edifici che talvolta lasciano davvero il segno. I filmati intermedi, realizzati con lo stesso motore, donano quel tocco di classe cinematografica necessaria per raggiungere lo spessore emotivo degno di un titolo del genere. Il comparto sonoro si distingue per la buona qualità della riproduzione dei suoni della battaglia, anche se a volte il rumore dei mezzi pesanti rischia di coprire quello delle esplosioni, ma rimane sempre utilissimo il poter identificare la minaccia mediante un ascolto attento dei rumori. La colonna sonora pur non essendo particolarmente brillante si mantiene sempre su un livello più che accettabile.

Commento finale

Infine non resta che giudicare questo gioco come un ottimo prodotto di quella famiglia di RTS incentrati sulla guerra, dove tattica militare e abilità strategiche personali si incontrano in un riuscitissimo connubio. Stormregion e CDV lasceranno di sicuro il segno con un titolo di tutto rispetto, uno fra i più meritevoli di essere acquistati fra quelli del suo genere, personalmente uno dei migliori giochi su cui ho messo mano nell’ultimo anno.

    Pro:
  • Ottima realizzazione grafica
  • Particolareggiato e complesso
  • Ampia disponibilità di mezzi e truppe
    Contro:
  • Alcuni elementi scenici non possono essere rimossi
  • Colonna sonora poco incisiva

Di questi tempi il panorama videoludico per PC sembra soffrire di una strana sindrome che induce gli sviluppatori a volgere i propri fecondi pensieri verso il tema sempreverde dei conflitti bellici. Senza scomodare gli FPS, che per ovvie ragioni brillano spesso per le ricostruzioni fedeli di ambientazioni inerenti alle guerre mondiali o agli storici conflitti che hanno segnato il volto del secolo scorso, anche gli RTS sembrano risentire degli influssi di questa tendenza.
Sarà probabilmente per la natura strategica di questo genere, che in trame legate ad avvenimenti bellici realmente accaduti trae naturale ispirazione, ma già da tempo abbiamo avvertito questa tendenza. Il guaio, e ce n’è sempre uno, è che l’eccessivo affollamento di un genere su di un unico tema possa portare alla fatale monotonia che rischia di far sembrare le diverse produzioni figlie dello stesso, insipido minestrone. Nel caso di Codename: Panzers, sembra fin da subito di ritrovarci di fronte a D-Day o Desert Rats Vs Afrika Korps; eppure Codename: Panzers riluce di uno splendore tutto suo, e appare come un prodotto maturo e valido fin dalle prime battute di gioco.